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Comunicati stampa 30/12/2001

Comunicato Stampa - “Allarme autistidopati”

Precisazioni

CASSETTO:COM-STAMP

FILE:  CS-2001.12.29
WEB:            CS011219

 

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“Allarme autistidopati”

Precisazioni

 

 

Inmerito alle polemiche apparse in questi giorni sulla stampa ci vediamo costrettia fare alcune precisazioni.

Innanzitutto l’Asaps non ha mai lanciato alcun allarme e non ha emesso nessuncomunicato. Il problema è stato sollevato dal Dirigente del CompartimentoPolizia Stradale della Campania e solo successivamente l’ANSA di Bologna haraccolto telefonicamente il parere del presidente dell’Asaps Giordano Biserni.

Nessuno,ovviamente, intende criminalizzare una categoria di lavoratori che gode dimassimo rispetto. Tuttavia è evidente che le generazioni cambiano e se unavolta l’autotrasportatore poteva far uso solo del classico “cicchetto”alcolico, oggi ci può essere anche in questa categoria, come in altri stratisociali, chi ha confidenza con sostanze eccitanti.

Tuttociò premesso, posto che non è costume dell’Asaps lanciare allarmi infondati,sorprende il fatto che alcuni esponenti di categoria siano “sorpresi” elancino sfide del tipo “Fuori le prove”.

Ifatti. Innanzi tutto sono stati proprio alcuni giovani autotrasportatori adammettere in una intervista a Rai News l’uso, in qualche caso, di crack eamfetamine durante la guida.

L’Asapsche raccoglie oltre 23.000 soci di cui ovviamente molti appartenenti allaPolizia Stradale, era ed è a conoscenza del problema, il cui aspetto piùrimarcato è proprio il fatto che le forze dell’ordine non sono poste in gradodi poter effettuare sistematici controlli in quanto manca uno strumento simileall’etilometro per la guida in stato di ebbrezza, per verificare l’eventualeuso di sostanze stupefacenti. Infatti, l’apposito decreto attuativo previstodall’art. 186, comma 2, del C.d.S., inspiegabilmente non è mai stato emanato.

Lanecessità quindi di un esame dei liquidi biologici impedisce di fatto una largafascia di controlli capaci di fornire un ampio spettro della reale situazione.

Affermare“fuori le prove” appare puerile. Le forze di polizia le prove le fornisconoall’Autorità Giudiziaria o a quella Amministrativa.

Difatto sono pochissime anche le contestazioni a seguito di guida sottol’influenza di sostanze stupefacenti, rispetto a quelle alcoliche, anche nelmondo giovanile che gravita intorno ai locali della notte, non per questo si puòaffermare che il fenomeno è anche qui irrilevante.

Alcunirari o specifici servizi attivati in Veneto e in Umbria dalla Stradale con ilsupporto su strada di specialisti sanitari hanno dato risultati sorprendenti inquesto settore.

Nelriaffermare, quindi, che non si deve assolutamente criminalizzare una categoriacome quella degli autotrasportatori, non si può far finta di non conoscere eanalizzare un fenomeno che è sicuramente ancora in una fase embrionale ma checome altri fenomeni simili, potrebbe velocemente espandersi con gravissimirischi per una sicurezza stradale, che già versa in condizioni allarmanti.

Un’ultimaconsiderazione, il problema evidenziato dal presidente dell’Asaps è ed era giànoto da tempo alle autorità preposte e ciò è documentabile.

 

Forlì,29 dicembre 2001

 

Domenica, 30 Dicembre 2001
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