Foto da rete
Essere l’ereditiera piu’ famosa e glamour al mondo non salvera’
Paris Hilton dal carcere: la giovane piu’ fotografata del jet set internazionale
dovra’ scontare 45 giorni per avere guidato nonostante le fosse stata sospesa
la patente. La sentenza e’ stata pronunciata dal giudice Michael Sauer dopo
un’udienza di due ore davanti al Tribunale superiore di Los Angeles. Paris, 26
anni, fu fermata nel settembre scorso mentre era al volante in stato di
ebbrezza. In gennaio fu condannata a 36 mesi con la condizionale piu’ l’obbligo
di seguire un corso di disintossicazione e il pagamento di una multa da 1.500
dollari. In quell’occasione le venne revocata la patente, ma la bionda
starlette ha continuato incurante a guidare fino a quando in febbraio non e’
stata di nuovo fermata dalla stradale sulla sua Bentley blu da 190mila dollari.
In aula la Hilton, dell’omonima catena di alberghi, si e’ difesa sostenendo di
non sapere che il verdetto di qualche mese fa la obbligava a non mettersi al
volante. "Mi dispiace, mi dispiace", ha detto Paris tentando di
ammorbidire il magistrato, "io rispetto la legge e d’ora in poi faro’
attenzione a tutto". Il giudice pero’ non le ha creduto e ha stabilito che
entro il 5 giugno si presenti al carcere distrettuale; se non lo fara’, la pena
sara’ raddoppiata. Quando ha sentito il verdetto, Paris e’ scoppiata in
lacrime, mentre la madre Kathy inveiva poco elegantemente contro il
procuratore: "Lei e’ patetico". L’avvocato dell’ereditiera, Howard
Weitzman, ha preannunciato un ricorso in appello. "E’ chiaro che e’ stata
presa di mira dal procuratore" in quanto vip, ha detto.
Da Repubblica.it |
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