Rassegna stampa del 13 marzo 2005 |
Da "ANS" del 13 marzo 2005 10 KG EROINA SEQUESTRATI SU A/1 Dalla polizia stradale all’altezza di Fiano Romano ROMA
Dieci Kg di eroina, nascosti dietro il pannello dello sportello di una vettura, sono stati sequestrati dalla Polizia Stradale sulla A/1. A quanto si e’ appreso, due pattuglie della stradale hanno controllato, all’altezza di Fiano Romano, una monovolume Ford ferma in una piazzola dell’autostrada con due uomini. A un primo controllo i due sono stati trovati in possesso di circa 60 grammi di cocaina. Nel corso di una successiva perquisizione in caserma, sono stati trovati circa 10 Kg di eroina. Da "Il
Gazzettino" del 13 marzo 2005 La
Polizia Stradale di Altedo li ha sorpresi mentre, intorno alle 3 di ieri
mattina, si stavano concedendo un riposino nello spiazzo dell’area di
sosta "Quattro vie", nel territorio del Comune di Occhiobello.
I tre giovani romeni, due fratelli di 24 e 19 anni e un amico di 23, quando
sono stato invitati ad aprire il cassone dell’autocarro da 35 quintali
nella cui cabina erano stati sorpresi a schiacciare un sonnellino, non
hanno potuto negare l’evidenza. Stipati nel vano di carico del mezzo gli
agenti della Polstrada bolognese hanno trovato una quindicina di motorini,
oltre ad un paio di motore motociclistici. Sette motorini, al momento
degli accertamenti successivi, sono risultati rubati. Per i tre romeni,
sprovvisti di permesso di soggiorno, sono scattate immediatamente le manette.
Gli accertamenti successivi sono stati compiuti negli uffici della caserma
della Stradale di Altedo.
Ora i giovani extracomunitari si trovano rinchiusi nel carcere mandamentale di Rovigo, a disposizione del pubblico ministero Silvia Ferrari, alla quale è affidato il coordinamento delle indagini. L’autocarro è finito sotto sequestro. Da "Il
Gazzettino" del 13 marzo 2005 Pradamano
"Operazione 5 assi": in manette il ladro dei semirimorchi. È stato arrestato ieri mattina nelle vicinanze di Cesena, proprio mentre stava consegnando al ricettatore l’ultimo carico rubato a Motta di Livenza, Federico Domenico, 40 anni, originario di Cesena. A Domenico, vengono imputati una decina di furti di trattori stradali e autorimorchi in tutta la provincia di Udine, partendo da Pradamano. Ora si trova in carcere a Forlì con l’accusa di furto aggravato e ricettazione di veicoli industriali e parte di essi e del loro carico. Insieme a Federico Domenico sono state denunciate altre nove persone, tutte originari delle province di Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna e un marocchino clandestino, che collaborava con l’arrestato, ricevendo e smistando la merce rubata. A condurre a termine l’operazione, dopo un lungo un lungo lavoro di indagini e pedinamenti sotto il coordinamento del Pm Maria Grazia Zaina, la polizia stradale della sezione di Udine,che ieri ha presentato l’operazione."Il lavoro di indagini e intercettazioni - ha spiegato il comandante Sergio Cianchi, alla sua ultima operazione prima di passare al ruolo di vicario alla questura di Treviso- è incominciato nel dicembre dello scorso anno, dopo la denuncia del furto di un semirimorchio carico di lavorati in ferro a Pradamano. Da lì è scattata l’operazione che ha visto l’impiego di 40 uomini delle squadre di polizia stradale di Udine e Palmanova e la polizia giudiziaria del compartimento polizia stradale di Trieste. Ieri mattina l’arresto, proprio in flagranza di reato. Federico Domenico, autotrasportatore, aveva trovato il modo per rubare trattori stradali e semirimorchi, spesso a carico pieno. Dopo aver raggiunto il Friuli alla guida del proprio trattore stradale, ricercava dei semirimorchi parcheggiati nei pressi dei piazzali dei caselli autostradali, delle zone industriali e nelle aree di sosta delle aziende. Molto rapidamente attaccava il rimorchio alla sua motrice, contraffaceva la targa e con grande rapidità ritornava in Emilia Romagna."Caratteristica dell’operazione - ha spiegato Cianchi - era la grande rapidità con cui si muoveva: il ladro nottetempo contattava i vari complici e ritornava subito in Emilia e nel momento in cui il derubato si accorgeva del furto, il camion era già lontano". In particolare il materiale ferroso veniva portato a due fratelli rottamatori (R.E e R.R) della provincia di Forlì Cesena, il legname veniva nascosto in un falegnameria di proprietà di G.M. e G.G. e U.G. della stessa provincia, mentre per le parti meccaniche e le gomme dei semirimorchi da smontare, il Domenico si rivolgeva a due rivenditori di pezzi di ricambio, D.P e B.R di Forlì e Ravenna. "Presumiamo che il ladro rubasse sia materiale su commissione(tra la merce sequestrata oltre a 3 trattori stradali e due semirimorchi, anche 10 tonnellate di tondini di ferro, rete elettrosaldata, coils, legname, pannelli di trucciolare, sponde e teloni per un valore complessivo di 200 mila euro) sia fosse interessato a parti nuove dei semirimorchi da rivendere con un commercio illegale". Da "Il Gazzettino" del 13 marzo 2005 UN VERO DEPOSITO DI MEZZI PRELEVATI AI LEGITTIMI PROPRIETARI SCOPERTO DALLA POLIZIA STRADALE A CONCORDIA Auto rubate: denunciato un giovane I telai erano stati contraffatti, rinvenuti anche motori e pezzi di ricambio. Possibili sviluppi dell’indagine Marco Corazza Concordia
Auto rubate, telai contraffatti e motori smontati con diversi ricambi sono stati scoperti dalla Polizia stradale di Portogruaro dopo un normale posto di controllo. L’operazione che ha portato alla denuncia di un giovane di Concordia Sagittaria è appena all’inizio e nei prossimi giorni gli inquirenti sono sicuri di concluderla con ulteriori interessanti sviluppi. Giovedì mattina durante un normale controllo, una pattuglia della Stradale ha fermato un giovane di anni 28 residente a Cavanella di Concordia (non sono state ancora fornite le generalità per permettere la conclusione delle indagini), a bordo di una Volkswagen Golf che agli agenti è subito apparsa non "autentica". I poliziotti hanno quindi trasferito il concordiese e l’automezzo in caserma per svolgere accurati controlli dai quali è emerso subito che la vettura era rubata. Con l’ausilio della Polizia giudiziaria di Padova, gli agenti hanno perquisito l’abitazione del giovane scoprendo sotto il portico un "magazzino" dove c’erano altre sei auto risultate rubate nel Portogruarese e varie parti d’Italia, una Fiat Coupè, una Volkswagen Golf, un’Alfa Gtv, una Fiat 500, una Lancia Y ed un furgone Opel Movano. Accatastati poco più in là tre motori d’auto, anche quelli risultati rubati e, dentro al mezzo su cui viaggiava il giovane, dei pezzi di ricambio smontati probabilmente dalle auto rubate. Dai primi accertamenti sono emersi anche che i numeri di telaio delle auto erano stati manomessi e che le targhe erano state sostituite, mentre non è ancora stato chiarito che fine avrebbero fatto i mezzi rubati, forse venduti in altri paesi, ma secondo alcune indiscrezioni ci potrebbero esseri stati dei precedenti che interessano altre persone. L’indagine sembra portare a degli sviluppi che potrebbero allargarsi in tutta Italia. Di certo il giovane operava da diverso tempo, forse con dei complici. Alcune auto infatti sono state rubate più di due anni fa. Gli investigatori hanno sequestrato tutto, compresi i tre motori, destinati probabilmente a venire rimontati su alcune delle auto rubate. Per il giovane è scattata la denuncia a piede libero, le auto ritrovate invece potranno ritornare ad operazione conclusa ai legittimi proprietari, non appena individuati, che probabilmente avevano già perso le speranze di ritrovarle. Da "EmiliaNet" del 13 marzo 2005 Frodavano assicurazioni, 10 arresti Operazione congiunta della Polizia stradale di Bologna e Napoli BOLOGNA
La Polizia stradale di Napoli e Bologna ha eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di un’associazione a delinquere dedita alle truffe ai danni di agenzie assicurative. Alcuni personaggi, con agenzie assicurative compiacenti, reperivano nel capoluogo e nell’hinterland campano clienti ai quali vendere Rc auto a un importo inferiore a quello di mercato. Nella richiesta on-line della polizza veniva dichiarato che il contraente era residente nelle provincia di Rovigo, area geografica dal basso costo assicurativo. Da "Il Tempo" del 13 marzo 2005 Frodavano assicurazioni, 10 arresti Operazione congiunta della Polizia stradale di Bologna e Napoli BOLOGNA
La Polizia stradale di Napoli e Bologna ha eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di un’associazione a delinquere dedita alle truffe ai danni di agenzie assicurative. Alcuni personaggi, con agenzie assicurative compiacenti, reperivano nel capoluogo e nell’hinterland campano clienti ai quali vendere Rc auto a un importo inferiore a quello di mercato. Nella richiesta on-line della polizza veniva dichiarato che il contraente era residente nelle provincia di Rovigo, area geografica dal basso costo assicurativo. Da "Il Tempo" del 13 marzo 2005 OPERAZIONE GHOST La Polstrada scopre corsi fantasma per recuperare punti sulla patente: una denuncia F.T CONCORSI fantasma per il recupero dei punti-patente persi per le infrazioni al Codice della Strada. Un fenomeno che secondo gli uomini della Polizia Stradale di Campobasso sarebbe più vasto di quanto si possa pensare. Un’operazione della Stradale, denominata "Ghost" ha portato ieri alla denuncia del titolare di un’autoscuola della zona e al docente di teoria che avrebbe dovuto tenere i corsi. In più sono stati denunciati anche alcune persone che avrebbero "frequentato" (solo sulla carta) i corsi fantasma. Per tutti, con diverso grado di coinvolgimento, l’ipotesi di reato è quella di falso e truffa. Gli uomini del V.Q.A. dott. Fabrizio Cesari, dirigente della Stradale di Campobasso, hanno verificato le responsabilità del titolare e del docente che avrebbero certificato la presenza di corsisti che non avrebbero mai frequentato le lezioni. Proprio per questo motivo, dopo gli accertamenti, agli automobilisti indisciplinati verranno sottratti di nuovo i punti-patente. Alla questione dei "corsi di recupero" che la legge ha voluto essere obbligatori per l’eventuale ri-accredito di 12 o 18 punti (dipende dalla categoria di patente) è stata dedicata da tempo l’attenzione della Polizia Stradale: l’eventualità di truffe era più che probabile. Infatti le prime "magagne", secondo i poliziotti, sono subito emerse. A Via Tiberio non si "sbottonano" più di tanto: l’indagine prosegue e non sono escluse novità nelle prossime ore. Da "La Sicilia" del 13 marzo 2005 Salvata da una pattuglia della polstrada Donna al volante sulla Catania-Messina voleva schiantarsi a 150 chilometri orari Alessandra Serio Messina
Aveva deciso di togliersi la vita, lanciandosi a tutta velocità con l’automobile lungo l’autostrada Catania-Messina. Ma una pattuglia della polizia stradale l’ha salvata facendosi investire. E’ successo ieri mattina sull’A18, dove una catanese ha tentato il suicidio "a cento all’ora". La signora, una 48enne del capoluogo etneo, alla fine è stata trasportata, sana e salva, in ospedale, dove l’ha raggiunta il marito. L’aspirante suicida viaggiava in direzione di Messina. Giunta all’altezza di Giardini Naxos, ha premuto a fondo l’acceleratore, lanciandosi a tutto gas in una folle corsa verso la morte. Non prima però, di aver telefonato con il cellulare al marito per annunciargli la volontà di compiere il gesto estremo. E’ stato l’uomo a lanciare l’allarme, permettendo così ad una pattuglia della Polstrada di Giardini Naxos di intercettare l’Audi a bordo della quale la donna viaggiava, proprio all’altezza del centro jonico. Gli agenti hanno affiancato l’auto ed hanno intimato l’alt, ma la signora ha accelerato e ha lanciato l’auto a 150 km orari. Gli agenti l’hanno vista reclinare il capo sul volante, mentre tallonavano l’Audi, che ha percorso praticamente fuori controllo un’altra decina di chilometri, sino allo svincolo di Taormina. A quel punto la pattuglia ha tentato il tutto per tutto e le ha tagliato la strada, facendosi speronare. La signora, uscita miracolosamente illesa dallo scontro, è stata raggiunta dal 118 e trasportata al vicino ospedale di Taormina, dove i medici hanno costatato che si trovava in evidente stato confusionale: aveva infatti ingerito una massiccia dose di barbiturici. Lì l’’ha raggiunta il marito, che ha confermato che la 48enne soffriva da tempo di depressione. Illesi anche i poliziotti. Da "L’Unione Sarda" del 13 marzo 2005 Sabato sera Etilometro per prevenire incidenti fr. pi. Strade
sicure con l’autovelox e l’etilometro. Dopo gli incidenti della settimana
scorsa, le forze dell’ordine intensificheranno i controlli nelle vie cittadine
e nelle strade di collegamento più frequentate dai giovani. I posti
di blocco della polizia municipale e della stradale serviranno prima di
tutto per contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza, una
delle principali cause di incidente. Il sabato e la domenica, infatti,
usciti dai locali dopo aver bevuto qualche bicchierino in più,
molti automobilisti si mettono al volante girando per la città.
La settimana scorsa cinque gravi incidenti notturni sono stati causati
dall’abuso di alcol.
Da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 13 marzo 2005 Il comandante Dolores Rucci Polstrada soffre la carenza dell’organico S.Esp Il
territorio della provincia è stato radiografato dal comandante
della Polizia stradale, Dolores Rucci, la quale ha fornito un apprezzabile
contribuito alla discussione forte dell’esperienza maturata sul campo.
La provincia è attraversata da importanti arterie: le statali 106,
106 Dir, 100, 172, 7 ter, la statale 7 Appia e il tratto autostradale
dell’A/14 Taranto-Bari. Differenti le modalità in cui si svolge
il traffico veicolare su tali strade. Mezzi industriali, agricoli, autobus
di linea e autovetture private si trovano a circolare in un territorio
esteso ma con una modesta rete infrastrutturale. Sebbene siano terminati
i lavori di ripristino della sede stradale sulla statale 106, sulla statale
7 Appia e sulla la statale 7 ter Ponte Punta Penna e sia imminente la
conclusione di quelli sulla Taranto-Brindisi, occorre attuare, ha sottolineato
Rucci, interventi strutturali urgenti se si vogliono incrementare le condizioni
di sicurezza. Basterebbe deviare alcuni flussi veicolari su itinerari
alternativi. Da anni si attende la predisposizione di un percorso che
possa migliorare la viabilità nei mesi estivi sulla litoranea,
ma ciò che sinora è stato fatto non assicura un livello
di sicurezza tale da incentivare qualsiasi tipo di deviazione. A rendere
ancor più preoccupante la situazione è la cronica carenza
di organici della Polizia stradale. Rispetto a qualche decennio fa, il
personale si è ridotto del cinquanta per cento; il che, posto in
relazione al parallelo, sensibile aumento del traffico veicolare, rende
gravoso il compito degli "angeli della strada". La Polizia,
pur segnalando la presenza di un’adeguata segnaletica, lamenta l’assenza
di collaborazione dei cittadini nella segnalazione delle anomalie riscontrate.
"Questo aspetto - ha detto il comandante Rucci - fa parte della mancata
cultura che potrebbe essere sviluppata nel corso del tempo, facendo leva
soprattutto sui giovani che ancora non hanno maturato una vera e propria
coscienza sociale". Infine, l’introduzione della patente a punti
ha prodotto come immediato risultato una diminuzione nel numero di incidenti.
Le cause più frequenti restano la velocità e le non ottimali
condizioni psico-fisiche dei conducenti.
Da "La Provincia di Lecco" del 13 marzo 2005 giudice di pace Ubriaco, rifiutò il test alcolemico Immigrato dovrà pagare 800 euro Ben
ottocento Euro di multa più il pagamento delle spese processuali.
È questa la sentenza emessa ieri mattina dal giudice di pace di
Lecco, nei confronti di un cittadino extracomunitario, accusato di essersi
posto alla guida del suo ciclomotore in stato d’ebbrezza, e di aver rifiutato
di sottoporsi al test alcolemico. I fatti per i quali l’uomo è
stato condannato, sono avvenuti nell’agosto di due anni fa, in pieno centro
città. Ad intuire che il cittadino extracomunitario guidasse in
stato d’ebbrezza, è stata una pattuglia della polizia stradale
di Lecco durante un controllo.
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