Rassegna stampa del 8 marzo 2005 |
Da "Il Messaggero" del 8 marzo 2005 Iene, Brignano e Blumm E’ la "missione casco" M.D.P. I meridionali hanno proprio la testa dura, ma così dura, che pensano addirittura di poter fare a meno del casco, considerandolo un semplice optional. Solo il 47% degli amanti delle due ruote usa infatti il casco in Calabria e il 60% in Campania, contro un buon 90% del Veneto. A questi risultati, divulgati qualche sera fa anche dalle "Iene", si è arrivati grazie ad una ricerca condotta, a 5 anni di distanza dall’introduzione della legge, dalla Pomilio Blumm, in collaborazione proprio con il trio Medusa e su una iniziativa pilota della regione Veneto. Ma a far mettere la testa a posto, anzi il casco in testa, ai centauri della Calabria e di molte altre importanti città del sud ci penserà ora l’agenzia di comunicazione pescarese, dove assicurano: "Contiamo nel giro di 10 mesi di riuscire ad alzare l’indice di rispetto delle regole dall’attuale 47% della Calabria fino al 56%, grazie anche al contributo delle Iene e di Enrico Brignano, con cui collaboriamo da anni". Quest’ennesima sfida raccolta dalla Pomilio Blumm, per la quale si è aggiudicata il primo premio al Compa di Bologna come miglior progetto d’informazione italiano in tema di sicurezza stradale, conferma il suo ruolo leader nel settore della comunicazione rivolta alle pubbliche amministrazioni. Da "Il
Secolo XIX" del 8 marzo 2005 MONDOVI’ E’ stata inaugurata la caserma della Polizia Stradale di Mondovì che sovrintende al servizio lungo tutti i 126 km dell’autostrada To-Sv. In precedenza, sino al mese di novembre dello scorso anno, il servizio era svolto dai militari in servizio a Carcare. Da "AGI"
del 8 marzo 2005 Bologna Sarà il sostituto procuratore della repubblica dott. Tampieri a condurre le indagini sulla tragedia avvenuta ieri sera a Bologna, allorché un noto gastroenterologo, Mario Miglioli, 63 anni, si sarebbe tolto la vita dopo aver ucciso la moglie e il figlio, in coma da diversi anni a causa di un incidente stradale. All’origine del tragico gesto, ci sarebbero le condizioni di salute del medico che avrebbe scoperto di soffrire di un male incurabile. Secondo gli inquirenti, il professionista per uccidere e familiari e togliersi la vita avrebbe usato una iniezione di veleno: probabilmente sarà disposta l’autopsia per verificare le cause del decesso. La tragedia e’ avvenuta in un appartamento in via Piella, nel centro storico bolognese: a dare l’allarme sarebbe stato un familiare. La grave situazione familiare di Miglioli era nota a chi lo conosceva bene. Da "La
Provincia di Sondrio" del 8 marzo 2005 Dopo cinque anni dal suo arrivo, il dirigente della polizia stradale Daniele Barberi lascia la provincia. Il comandante, sposato e con due figli, è stato trasferito alla sede di Reggio Emilia. Il provvedimento era nell’aria da mesi, ma soltanto da ieri è diventato operativo. I cinque anni appena trascorsi hanno coinciso con il primo incarico a livello provinciale per il dirigente. Una sorta di esame che, almeno a giudicare dalla nuova prestigiosa sede a cui è stato destinato, l’ex comandante sondriese ha superato a pieni voti. L’ultima partita importante alla quale ha dovuto partecipare è stata quella dei Mondiali di sci di Bormio conclusisi da un mese. Vista la delicatissima situazione viabilistica della provincia, è stato necessario approntare una sorta di piano di emergenza in grado di far fronte a eventuali intasamenti. Fortunatamente non si è verificato nessun problema, anche se le forze dell’ordine sono state costantemente impegnate in un grosso lavoro di coordinamento tra le varie forze di polizia e di monitoraggio del territorio. Al posto di Barberi è arrivato da Milano il commissario capo Pietro Primi, per ora soltanto in via provvisoria, anche se ci sono grosse probabilità di una conferma ufficiale del trasferimento da parte del ministero dell’Interno. Soltanto a quel punto il dirigente potrà prendere ufficialmente i primi contatti con le autorità locali. Da "Il
Secolo XIX" del 8 marzo 2005 Girovagava sull’autostrada nella notte di domenica. Anzi, correva sull’autostrada A10, incurante delle auto e dei camion. Un pony più che un cane, un enorme esemplare meticcio, probabilmente un incrocio tra un San Bernardo ed un Terranova. Il cane, maschio, senza segni distintivi se non un collare di pelle, è stato catturato da un automobilista e poi consegnato ad una pattuglia della polizia stradale della sottosezione di Sampierdarena che lo ha temporaneamente adottato. In attesa che i legittimi proprietari reclamino il grosso cane. Il ritrovamento del cane è avvenuto domenica sera, poco dopo le 23. Su un viadotto della A10, tra Cornigliano e Pegli, un automobilista si è trovato difronte il grosso cane. Sulle prima non ci voleva credere, poi con i fari lo ha illuminato meglio e si è reso conto che l’animale stava correndo ai margini della carreggiata. Senza pensarci troppo ha accostato la macchina e, a sua volta, si è messo a correre dietro al cane. Lo ha bloccato dopo pochi metri e il docile bestione si è fatto trascinare fino all’auto, sulla quale è stato caricato in attesa dell’arrivo di una pattuglia della polizia stradale di Sampierdarena. "Oltre che per se stesso, era un pericolo per la circolazione - spiegano gli agenti che hanno recuperato il cane - per fortuna è stato catturato. Oltre ad essere investito, poteva provocare gravi incidenti". Ieri mattina la nuova mascotte della polstrada di Sampierdarena è stata visitata dal veterinario e affidata alle mani di una toilettatrice per cani. "Sta benissimo, è in perfetta forma - sottolineano al comando della sottosezione di Sampierdarena - solo che qui non può restare. Speriamo che i proprietari si facciano presto vivi a reclamarlo". Secondo gli agenti, infatti, il cane non sarebbe stato abbandonato, ma sarebbe scappato da qualche recinto o da qualche orto attiguo all’autostrada. Chi volesse informazioni sul cane può telefonare al comando della polstrada di Sampierdarena al numero 010.642131. Da "Il
Messaggero" del 8 marzo 2005 Tre nomadi di origine bosniaca sono stati denunciati dalla polizia stradale al termine di un inseguimento in via della Magliana, in zona Muratella. I tre avevano fatto il pieno di benzina all’area di servizio Magliana nord, senza pagare. Inseguiti dagli agenti, si sono scontrati con un’auto guidata da una donna, leggermente ferita, e sono stati fermati. Da "Salerno Notizie" del 8 marzo 2005 8 marzo: festeggiano anche le donne in divisa, sono sempre più Sempre più rosa la Polizia di Stato. In occasione dell’8 marzo, festa della donna, vengono resi noti i dati che riguardano l’incremento delle domande di partecipazione ai concorsi e quelli concernenti le presenze al femminile in Polizia. In particolare, sono 13.000 le donne poliziotto, di cui circa 30 con qualifica di dirigente, 600 sono invece vicequestori aggiunti, 250 sono commissari capo. Ancora, 500 poliziotte dirigono uffici, 4 donne comandano i reparti volo ed in 36 dirigono altrettante sezioni della polstrada. Poi c’è il gruppo sportivo fiamme oro, con 49 atlete tra le quali spiccano le iridate Valentina Vezzali nella scherma e Daniela Ceccarelli nello sci alpino. Da "Il Messaggero" del 8 marzo 2005 Nella giungla del codice tra “pirati” e ingiustizie. di UMBERTO MAIORCA Perugia Sono molte le novità in arrivo in materia di circolazione stradale che gli automobilisti dovranno tenere a mente. Tra sentenze della Corte costituzionale, dei giudici di pace e innovazioni del Codice della strada, quasi tutte le categorie di guidatori che percorrono strade urbane o autostrade, sono interessati da cambiamenti notevoli. Il rebus dei punti Sottrazione punti della patente, a partire dalla sentenza della Corte che ha dichiarato la parziale illegittimità della segnalazione della contravvenzione e della sottrazione dei punti della patente a carico del proprietario del veicolo "nel caso di mancata identificazione del conducente, salvo che lo stesso non comunichi, entro trenta giorni dalla richiesta, all’organo di polizia che procede, i dati personali e della patente del conducente al momento della commessa violazione". Il proprietario, comunque, è tenuto a comunicare i dati personali e della patente del conducente, oppure incappa nella sanzione pecuniaria. In questa situazione si trovano oltre un migliaio di umbri. O pagano la multa o denunciano un figlio o la moglie. In ogni caso dovranno sborsare da 343 a 1376 euro per la responsabilità in solido. Ed ecco gli effetti della sentenza sulle procedure pendenti. Si estendono a tutti i verbali di contestazione non comunicati al cervellone che tiene il conto dei punti; non dovranno più essere effettuate le comunicazioni relative alle violazioni, per le quali il conducente non sia stato compiutamente identificato. Sui provvedimenti di decurtazione già registrati sono in corso valutazioni per definire le procedure operative necessarie a dare attuazione alla sentenza. E alcune sentenze dei giudici di pace riconoscono il diritto ad essere reintegrati dei punti persi. I precedenti sulla restituzione dei punti vengono forniti anche da altre fonti. Secondo il Tar, la dichiarazione di illegittimità costituzionale ha effetto retroattivo e il rapporto giuridico nella specie non poteva dirsi esaurito per effetto dell’avvenuto pagamento della sanzione pecuniaria, comunque dovuta dal proprietario del veicolo in quanto debitore in solido. Annullata, quindi, la comunicazione della decurtazione di 10 punti dalla patente del ricorrente. Corsi di recupero In attesa che parta la corsa al patentino dei minorenni, con 40mila punti decurtati solo nel primo anno dall’entrata in vigore della patente a punti e un migliaio di umbri ai quali è stato ritirato il permesso di guida, sorge il dubbio che i ”ripetenti” seguano diligentemente le lezioni. Il ministro alle infrastrutture, Pietro Lunardi, ha annunciato che partiranno le ispezioni, con controlli a sorpresa, nelle autoscuole che organizzano i corsi. Intanto, se si vuole conoscere il saldo dei punti sulla propria patente si può telefonare al numero verde 848 782 782. Digitando da un telefono di rete fissa, al costo di una chiamata urbana, la propria data di nascita e il numero della patente, si potranno ottenere informazioni sullo stato del proprio punteggio. Ancora multe Dovrebbe essere giunta la parola fine alle centinaia di ricorsi contro le multe per la mancata apposizione degli estremi dell’ordinanza sul cartello stradale. Per il ministero delle Infrastrutture non costituisce presupposto idoneo a rendere il divieto inefficace. Le ordinanze, infatti, hanno essenzialmente lo scopo di legittimare la collocazione dei segnali e per fissare termini di decorrenza del provvedimento. Il nuovo codice attribuisce agli enti proprietari (Comuni, Province ecc.) di strade il compito di provvedere alla regolamentazione della circolazione con ordinanze motivate e rese note al pubblico mediante i prescritti segnali. L’utente della strada è tenuto comunque al rispetto delle prescrizioni imposte con la segnaletica presente su strada, ed è soggetto alle eventuali conseguenze sanzionatorie. Solo un segnale non è valido senza ordinanza: il passo carrabile. Autovelox in primo piano La sentenza della Corte ha avuto anche un effetto per tutti quegli strumenti di accertamento della violazione che non necessitano della contestazione immediata. Quello a maggior rischio è l’autovelox. In Senato è stato presentato un disegno di legge che, se approvato, limiterebbe fortemente la possibilità di utilizzo dell’apparecchio. Al momento, infatti, è consentito, in automatico, solo sulle strade individuate dal prefetto e segnalate con appositi cartelli. Sulla base del disegno di legge, l’autovelox dovrà essere collocato in modo visibile, ma per sanzionare l’automobilista scorretto, sarà necessario fermarlo, identificarlo e contestargli la violazione. A incoraggiare l’iniziativa sarebbe anche una parte dei prefetti, stanchi di vedersi sommersi da ricorsi contro le multe per eccesso di velocità, diventate anche un espediente raddrizza-bilanci per alcuni indebitati comuni. Traffico più snello Traffico più snello e multe sicure? Per risolvere la questione, però, è pronta una nuova generazione di apparecchi elettronici per i controlli anti velocità, abilitata a funzionare senza la presenza di agenti accertatori. Macchine fotografiche che saranno installate agli incroci semaforici. Norma che costituisce una novità assoluta anche dal punto di vista giuridico, visto che le contravvenzioni ”in automatico” introdotte con le modifiche, del 2003, al Codice della strada sono rese possibili per gli eccessi di velocità e passaggi con il rosso presso gli impianti semaforici. Solo, però, con apparecchiature debitamente omologate. Ma la tecnologia viene incontro a forze dell’ordine e accertatori di violazioni al codice. Si parla di un nuovo utilizzo per le telecamere che controllano i varchi elettronici. Si tratta di una vera rivoluzione perché le multe con telecamera cambieranno davvero la circolazione. L’occhio elettronico, infatti, potrà essere utilizzato per una sorta di ”autovelox al contrario”, con le auto da multare ferme e quelle dei vigili che si muovono. Il filmato sarà poi rivisto in ufficio e si contesterà la multa. Patentino per maggiorenni Dal prossimo 1 luglio diventa obbligatorio il patentino per la guida di ciclomotori anche per i conducenti maggiorenni che non abbiano la patente. A differenza dei minorenni che ottengono il certificato d’idoneità per la guida di ciclomotori mediante il superamento di un esame in forma scritta a quiz, dopo aver frequentato un corso di 12 ore presso la scuola o in autoscuola, per i maggiorenni permangono alcuni problemi per le procedure dell’esame teorico. Le persone con un modesto titolo di studio e non più in giovane età, potrebbero avere difficoltà a superare un esame in forma scritta con 30 domande. La soluzione potrebbe essere quella del colloquio orale e di appositi corsi di educazione stradale. Accertamenti per scooteristi La sicurezza stradale impone controlli più severi. Dietro questa direttiva, in discussione al Parlamento europeo, si cela la probabile introduzione, come per gli automobilisti, del controllo dei requisiti psicofisici per conducenti dei ciclomotori. Motorini e ”crash” Attenzione al comportamento emergente, secondo cui il dispositivo di protezione presente nei motocicli e ciclomotori esenta il conducente da qualsiasi obbligo sull’uso dei sistemi di ritenuta. Il Codice della strada riconosce una esenzione dal casco ai conducenti di motocicli e ciclomotori dotati di cellula di sicurezza a ”crash”. Su questi veicoli, però, dovranno essere presenti dei sistemi di ritenuta e dispositivi atti a garantire l’utilizzo del veicolo in condizioni di sicurezza. Di conseguenza, nella circolazione su strada, i conducenti dei ciclomotori e motocicli dotati di cellula di sicurezza a ”crash” dovranno obbligatoriamente indossare le cinture di sicurezza o altri sistemi di sicurezza regolarmente installati nel veicolo. Camion ed evidenziatori Il codice della strada, ha introdotto l’obbligo dell’installazione degli evidenziatori retro-riflettenti per gli autoveicoli adibiti al trasporto di cose, immatricolati nel territorio nazionale, la cui massa complessiva a pieno carico supera le 3,5 tonnellate. Devono essere segnalati lateralmente e posteriormente con evidenziatori retro-riflettenti continui. Così anche i rimorchi ed i semirimorchi e i veicoli classificati per uso speciale o per trasporti specifici. I mezzi privi dei segnalatori saranno esclusi dalla circolazione. Questione di gomme È una percentuale che fa rabbrividire se si pensa alle conseguenze sulla sicurezza di chi viaggia: un’automobile su tre circola con pneumatici in condizioni di pericolosità. La ricerca è stata condotta nell’ambito della campagna sulla sicurezza stradale e pneumatici, svolta in collaborazione tra Aci, Assogomma e Federpneus. Gli agenti della Polstrada hanno verificato: la conformità dei pneumatici alla carta di circolazione, l’omogeneità sugli assi, il grado ed il tipo di usura del battistrada, eventuali danneggiamenti visibili ad occhio nudo. I dati raccolti hanno fatto emergere una realtà preoccupante: il 10 per cento delle automobili circola con gomme lisce, o comunque che non rispettano il limite di profondità del battistrada di 1,6 mm previsto dal codice della strada. Si tratta di veicoli pericolosi per la sicurezza di chi ci viaggia sopra e per l’incolumità degli altri utenti della strada. Più della metà delle automobili controllate, presentava gli pneumatici con una usura del battistrada tra 1,7 e 3 mm: nella regola, ma una condizione che richiede comunque una condotta di guida più attenta. Solo il 3 per cento delle automobili ha in dotazione pneumatici anteriori con uno spessore del battistrada superiore ai 3 mm. Allacciati in autostrada Gli automobilisti umbri non sono molto disciplinati nel rispettare l’obbligo di allacciarsi la cintura di sicurezza, almeno in città: solo il 16 per cento la allaccia; sulle strade principali la percentuale raddoppia al 33-35 per cento; ma è solo in autostrada che la maggioranza di coloro che si mettono in viaggio, ossia il 58 per cento, ricorda di allacciarla. Da "Il Messaggero" del 8 marzo 2005 Nella giungla del codice tra “pirati” e ingiustizie. di UMBERTO MAIORCA Perugia Sono molte le novità in arrivo in materia di circolazione stradale che gli automobilisti dovranno tenere a mente. Tra sentenze della Corte costituzionale, dei giudici di pace e innovazioni del Codice della strada, quasi tutte le categorie di guidatori che percorrono strade urbane o autostrade, sono interessati da cambiamenti notevoli. Da "Il Messaggero" del 8 marzo 2005 Caccia all’altro uomo che era a bordo e che è riuscito a scappare: forse un latitante con la droga Spari per fermare un’auto in fuga Una Golf sfugge ai controlli: la Volante mira alle gomme, un arresto di VANNA UGOLINI Madonna Alta. Notte, verso le 23 e 15. La Volante, in giro per i controlli, cerca di fermare un’auto che considera sospetta, in via Cortonese, all’altezza della Oxford School. Un’auto simile, una Golf bianca, nei giorni scorsi, era già stata fermata sia dai carabinieri sia dalla polizia stradale, ma era riuscita ad evitare i controlli. La verifica con i numeri di targa conferma i sospetti: la macchina che sta scappando è la stessa. Comincia l’inseguimento ma niente sembra spaventare il conducente e l’altra persona che è a bordo: guidano a velocità altissima, non esitano a passare da una corsia all’altra mettendo in pericolo anche chi si trova a passare per caso sulla loro traiettoria. Per questo gli uomini della Volante decidono che quell’auto va fermata: troppi rischi per le altre auto che incontrano e poi perchè una fuga così rocambolesca? Chi c’è in quella vettura? Probabilmente qualcuno che ha tutto da perdere a farsi arrestare o che trasporta un carico prezioso. Così un agente si sporge dal finestrino e spara due colpi che arrivano dritti alla gomme. L’inseguimento si conclude in via Francesco Baracca, con l’auto fuori strada e i due uomini a bordo che metteono in atto l’ultimo tentativo di fuga a piedi. Uno di loro, un algerino di 20 anni, clandestino, pregiudicato, una serie di nomi falsi rilasciati alle questure che l’avevano arrestato o controllato, è stato arrestato. L’altro, probabilmente un marocchino, è, invece riuscito a scappare anche se la polizia ritiene di averlo identificato e di poter risalire a lui. L’algerino è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e violazione della legge sull’immigrazione: già arrestato per reati legati alla droga e il patrimonio, è risultato gravato da un decreto di espulsione emesso dal questore di Roma. L’altro passeggero dovrebbe essere di origine marocchina. Probabilmente si tratta di un latitante che deve scontare una condanna oppure poteva avere con sè qualcosa di prezioso (droga o altro) che bisognava mettere al sicuro ad ogni costo. La caccia all’uomo, come sempre succede in questi casi, è aperta. Intanto la polizia Scientifica ha passato al setaccio l’auto dei due: le impronte digitali rilevate potranno dare ulteriori conferme sull’identità del fuggiasco. A bordo non è stata trovata droga ma si pensa che i due siano legati al mondo dello spaccio mentre si esclude l’ipotesi che l’uomo in fuga sia legato a movimenti terroristici. L’auto era intestata ad una donna, legata sentimentalmente ad un pregiudicato ma che si pensa che non c’entri con questa vicenda. Da "La Sicilia" del 8 marzo 2005 I dati della polizia stradale: ritirate 6 patenti Una raffica di contravvenzioni per eccesso di velocità in città. Nell’ultimo bimestre gli agenti del locale distaccamento della Polizia stradale hanno effettuato 173 servizi di pattugliamento in tutto il perimetro urbano ed extraurbano, e hanno "pizzicato" cento automoblisti ad effettuare vere e proprie gimkane lungo le strade cittadine. Ma quella del superamento dei limiti di velocità non è stata l’unica infrazione al codice della strada riscontrata durante i due mesi di attività. Complessivamente i poliziotti hanno rilevato 745 infrazioni: cento, come detto, hanno riguardato il superamento dei limiti di velocità; cinque, invece, sono stati gli automobilisti sorpresi alla guida dei loro mezzi senza patente di guida; ventuno quelli che viaggiavano sprovvisti di copertura assicurativa. Un altro, invece, è stato segnalato alla magistratura perché trovato brillo al volante. Complessivamente sono state sei le patenti ritirate e 428 i punti detratti. Ai controlli non sono sfuggiti neanche i motociclisti: in 24 sono stati sorpresi alla guida dei loro mezzi senza casco. I mezzi commerciali trovati con merce in sovraccarico sono stati 21. Sul fronte dall’attività di Polizia giudiziaria, gli agenti hanno controllato 3.271 persone e 2.719 veicoli. Sono state quattro le persone arrestate per permanenza illegale nello Stato Italiano; 13 quelle denunciate per ricettazione ed uso di atto falso. Sono state ritirate inoltre una patente di guida e 4 polizze assicurative false. Per quanto riguarda l’infortunistica stradale, tra gennaio e febbraio i poliziotti hanno rilevato s16 incidenti stradale, 13 dei quali con feriti. |
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