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Rassegna stampa 05/03/2005

Rassegna stampa del 4 Marzo 2005

 


Rassegna stampa del 4 Marzo 2005


Da “Il Secolo XIX”  del 4 marzo 2005                                                                           

«Anziani a piedi in autostrada

CAOS SULLA A12

La precipitazione ha paralizzato il traffico all’improvviso: mezzi in colonna per ore
La testimonianza di un’automobilista: bloccati dopo il tunnel di Sant’Ilario


 

L’autostrada è diventata una trappola dopo la galleria di Sant’Ilario: «Prima sì, avevo capito che la situazione era critica, ma dalla radio arrivavano notizie contrastanti. E quando sono sbucato dal tunnel, ho visto le colonne di auto ferme, la paralisi, c’erano gli anziani che andavano a piedi verso l’autogrill e la gente allibita. Sono rimasto prigioniero quattro ore, vittima di un disagio annunciato dinanzi al quale solo gli agenti della polizia stradale hanno dimostrato di saper tenere la situazione in pugno».
Filippo Guastini ha 45 anni e ieri mattina doveva raggiungere Milano e poi Torino. È uno degli automobilisti che più hanno pagato il caos sull’intera rete genovese, sebbene a levante la neve non superasse i dieci centimetri. «Non capisco - prosegue - perché il traffico non sia stato diluito prima, perché nessuno ha pensato che, se la circolazione era paralizzata da Nervi in avanti, le auto in arrivo si dovevano bloccare nel Tigullio». Una situazione apocalittica, quella delle autostrade, che per tutta la notte aveva costretto la Polstrada a correre da una parte all’altra e a fare i conti, spesso, con i tir «intraversati» che non permettevano il passaggio di pattuglie e spargisale. L’emergenza aveva riguardato soprattutto A10, A7 e A26, poi al mattino è toccato pure all’A12.
«In molti - prosegue Guastini - hanno dovuto abbandonare l’auto o il camion in galleria, e uscire a piedi per non respirare lo smog. Io penso che gli utenti abbiamo dimostrato responsabilità, non ho assistito a scene d’esasperazione anche perché non aveva senso, sprecare energie in quelle condizioni». Una mattinata surreale trascorsa in attesa di capire cosa sarebbe accaduto.
Guastini risponde al suo telefono la prima volta dopo due ore di paralisi, e poco dopo mezzogiorno, quando ne è appena uscito: «È incomprensibile il disastro che abbiamo vissuto se pensiamo che qui non ci saranno stati più di cinque centimetri. E poi penso a un altro aspetto: da quanti giorni, si parla di quel che sarebbe successo oggi? In quante trasmissioni televisive, su quante pagine di giornale abbiamo letto le previsioni meteo, le indicazioni che assicuravano un improvviso peggioramento e le abbondanti nevicate? È impossibile che non si fosse pensato per tempo all’ipotesi peggiore. Bastava poco per evitare un disastro, almeno a levante. E invece si è persa un’occasione importante». Filippo Guastini telefona ancora appena ripartito, poco più avanti a lui c’era una scolaresca su un pullmino, pure quella bloccata per ore. «Non so cosa succederà - conclude - se dovesse formarsi uno spesso strato di ghiaccio».

 


Da “ANSA”  del 4 marzo 2005                                                                                     

Riciclavano auto: polstrada Roma e Napoli fa 10 arresti

Sequestrati oltre 100 tra auto, autocarri e mezzi d’opera


ROMA

Operazione congiunta della polstrada di Roma e Napoli:10 gli arresti di persone che facevano capo a un unico nucleo familiare di S. Anastasia (NA). Sono accusate di associazione a delinquere, falso, ricettazione e riciclaggio di centinaia di veicoli in Italia ed all’estero. L’organizzazione contraffaceva il numero di telaio e presentava alla Motorizzazione documentazione falsa. Sono state eseguite numerose perquisizioni e sequestrati oltre 100 tra autoveicoli, autocarri e mezzi d’opera.

 


Da “Il Gazzettino”  del 4 marzo 2005                                                                            

Un’intera famiglia denunciata per falso


Treviso

Un’intera famiglia denunciata per falso e truffa, Quella scoperta dalla Polizia stradale di Treviso che da tempo indagava su alcuni strani incidenti che, alla fine, si è scoperto essere collegati a ciascuno dei componenti del nucleo familiare suddetto, composto da padre, madre, figlio e nonno. Tutti abitanti a Martellago (Venezia). Un modo come un altro per campare, espedienti a conti fatti remunerativi, perché grazie a incidenti stradali costruiti ad arte, potevano incamerare i soldi dell’assicurazione, alla faccia di un ignaro professionista trevigiano, che pure ha avuto le sue noie, dopo che la polizia stradale gli aveva chiesto ragioni del perché il suo camper risultava protagonista di una serie di incidenti. Quattro, per amore della verità, che la famiglia di truffaldini utenti della strada aveva inventato di sana pianta, asserendo, attraverso false documentazioni (modello rid, quello di constatazione amichevole dei sinistri, in primis) di aver subito danni ai propri mezzi a causa di un camperista poco accorto. Camper che era stato acquistato dagli stessi truffatori, per essere utilizzato come vero e proprio ariete, per ammaccare altri veicoli, causando incidenti di comodo. Morale, sono scattate quattro denunce: nei confronti di G.B., classe 1934, del figlio L.B., 50 anni e della moglie di costui, N.R., 43 anni, nonchè del loro figlio N.B., classe 1982, tutti abitanti a Martellago.

 

 


Da “Il Messaggero” del 4 marzo 2005                                                                           

Rilasciavano bollini blu e certificati di revisione senza fare i controlli sui mezzi, tredici denunce

 


 

Garantivano che l’automobile era in regola, che non violava la normativa per il rispetto dell’ambiente e la diminuzione delle emissioni di gas di scarico nell’atmosfera. In realtà, però, i controlli non venivano eseguiti. In pratica, rilasciavano bollini blu e certificati di revisione senza le verifiche prescritte. La polizia stradale Roma Est ha sgominato, dopo due mesi di indagini, una vasta organizzazione che si dedicava a questo tipo di attività e ha denunciato per associazione a delinquere finalizzata al falso tredici persone.
La Procura di Roma ha inoltre disposto il sequestro dei locali di due centri di revisione (uno a Fiano Romano ed uno a Bracciano) e un’agenzia di pratiche automobilistiche del Nomentano. L’indagine comincia in un’officina meccanica della Capitale. Qui la polizia scopre che per ottenere bollini blu e revisioni è sufficiente lasciare la fotocopia della carta di circolazione. Pagando 75 euro (25 in più del prezzo per l’operazione regolare) i “clienti” ottengono di non far passare le auto ai controlli previsti. Dall’officina meccanica la pratica passa all’agenzia e da questa ai centri di revisione che rilasciano le false attestazioni. Su questo meccanismo si è concentrata l’attenzione della polizia stradale, nel corso dell’inchiesta coordinata dal sostituto commissario Guido Martino e cominciata a gennaio. Una persona era stata fermata in autostrada e trovata in possesso di documenti automobilistici di vario tipo in bianco (assicurazioni, bollini blu e fustelle adesive di revisioni). Da successivi controlli era emerso un collegamento tra la persona fermata e un’officina meccanica del Nomentano, gestita da un pregiudicato. Sotto sequestro, oltre ai locali delle attività coinvolte, anche 8000 pratiche.

 


Da “Il Tempo” del 4 marzo 2005                                                                         

Aspettava un rene Giovane scortato dalla Polstrada

 


 

GENOVA

A piedi per chilometri, sull’autostrada A7, tra i veicoli incolonnati in mezzo alla neve, per far passare l’auto con a bordo un giovane in attesa di trapianto. È uno dei soccorsi effettuati ieri mattina da due pattuglie della polstrada di Genova, che hanno accompagnato un giovane in attesa di trapianto di un rene da dieci anni, in arrivo da Chieti, all’ospedale San Martino nel capoluogo ligure. Sempre una pattuglia della polstrada ieri ha accompagnato da Pisa al monoblocco del nosocomio genovese un fegato appena espiantato ed un altro giovane, proveniente da Roma, in attesa di trapianto. Infine, una staffetta tra Savona e Genova è stata organizzata sempre ieri mattina dalla polstrada anche per trasportare in ambulanza al pediatrico Gaslini un bimbo di dieci mesi, che aveva ingoiato un orecchino della madre. Le auto della polizia sono riuscite a trovare un varco nel traffico particolarmente caotico prima sull’A10 Savona-Genova, quindi sull’Aurelia tra le centinaia di camion e auto in coda.

 


Da “Il Messaggero”  del 4 marzo 2005                                                                           

Rubano un carroattrezzi: intercettati sull’A1 fuggono nei campi ma vengono scovati dall’elicottero


 

Ceprano

Spettacolare caccia all’uomo, ieri mattina, nella zona di Ceprano. Una pattuglia della sottosezione dell’A1 della stradale ha intercettato un carroattrezzi rubato: la polizia ha intimato l’alt, ma il mezzo prima ha tentato la fuga poi si è fermato sulla corsia di emergenza. I due occupanti sono fuggiti nelle campagne. Sono iniziate le ricerche, alle quali hanno partecipato altre pattuglie e un elicottero della polizia decollato da Pratica di Mare. I due sono stati scovati un’ora dopo: si erano nascosti in un pullman fermo per un problema al motore alla periferia di Ceprano. Si tratta di due diciassettenni slavi, denunciati a piede libero per ricettazione alla procura dei minori di Roma.

 


Da “Il Messaggero”  del 4 marzo 2005                                                                           

Blitz sull’ A 14 un arresto per droga


VASTO

Un pugliese di 44 anni è stato arrestato dagli uomini della Polstrada lungo l’A/14 per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio, nonchè detenzione di banconote false. Nella sua auto trovati 64 grammi di cocaina e 150 banconote false da 20 e da 50 euro.


Sabato, 05 Marzo 2005
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