Rassegna stampa del 1 marzo 2005 |
Da "Il Messaggero" del 1 marzo 2005 Ubriaco, passa col rosso, ferisce due ragazzi e scappa Pirata della strada inseguito e bloccato dalla Polizia MARINA DI MONTEMARCIANO
La polizia stradale di Ancona ha denunciato un giovane di Senigallia, G.F., che nella notte tra sabato e domenica scorsi, completamente ubriaco, alla guida della sua "Polo" aveva urtato a un incrocio a Marina di Montemarciano un’ altra vettura, dileguandosi senza prestare soccorso ai due occupanti, rimasti feriti. Il giovane conducente è passato all’ incrocio con il rosso, centrando un’ altra auto in transito con a bordo un ragazzo e una ragazza, i quali, in seguito all’ episodio, hanno riportato lesioni guaribili in 12 e otto giorni. L’ investitore è fuggito immediatamente, ma un ispettore di polizia che si trovava a passare e aveva visto tutto si è messo all’ inseguimento, bloccando il fuggitivo due-tre chilometri dopo. Sul posto, per i rilievi, la polizia stradale di Ancona, che ha eseguito i controlli e oggi ha proceduto alla denuncia del protagonista. Un’operazione che dimostra l’efficacia raggiunta dagli uomini del comandante regionale della Polizia stradale, Italo D’Angelo, nel reprimere il fenomeno emergente dei “pirati” della strada. Anche quelli legati alle corse tra corse tra auto, soprattutto tra ragazzi, aumentate in maniera vertiginosa fino all’anno scorso (forse hanno provocato anche un incidente mortale per cui è in corso un processo ad Ancona) e “crollati” dopo accertamenti mirati della Polstrada. Da "Il Messaggero" del 1 marzo 2005 Dopo il furto investe i carabinieri, inseguito ed arrestato dalla Stradale
Un clandestino rumeno di 23 anni, che vive in un campo nomadi di Roma,
il quale dopo avere compiuto un furto in una azienda di Nera Montoro non
si era fermato all’alt di una pattuglia dei carabinieri e con il suo furgone
ne aveva anche investito uno, è stato arrestato dalla Polizia stradale
di Terni e dai carabinieri della stazione di Narni Scalo. L’allarme era
scattato nella tarda serata di domenica quando un furgone di colore rosso
per sfuggire, nei pressi di Nera Montoro, ad un controllo di un equipaggio
in borghese dei carabinieri, aveva investito uno dei militari ferendolo.
Venivano subito diramate le ricerche ed una pattuglia della sezione polizia stradale di Terni, che si trovava sulla E45, ha visto il furgone transitare nei pressi dello svincolo di Acquasparta. Gli agenti lo hanno inseguito e fermato poco dopo. A bordo c’ era il giovane rumeno. Sul furgone sono stati trovati snack, bibite e monete (per un importo di 103 euro), provenienti da un distributore automatico, due cellulari ed una telecamera digitale. Dalle indagini è risultato che questo materiale era stato rubato negli uffici di una industria di Nera Montoro. Da "Il Gazzettino" del 1 marzo 2005 POLIZIA STRADALE "Sicuramente
una parte di incidenti è causata da chi guida sotto l’effetto dell’alcol
o di sostanze stupefacenti e, sempre sicuramente, un’altra parte ancora
di incidenti è causata da chi non rispetta i limiti di velocità.
Ma io ho da tempo pure un’altra convinzione, ovvero che a innescare tante
tragedie sia la stanchezza del guidatore. E allora, visto già esistono
in commercio, perché non usare le macchinette per il calcolo dei
tempi di reazione? Ecco, il mio obiettivo è di riuscire a fare
in modo che nel Veneto possa esserci almeno questa sperimentazione".
Gianni Ronca, nuovo comandante del compartimento regionale della Polstrada,
non nasconde i suoi progetti, certamente innovativi, tra cui anche lo
"stancometro". Il Veneto lo conosce bene, non solo perché
ha lavorato a Mestre tra il 1979 e il 1981 ma anche perché proviene
dal vicino compartimento del Friuli Venezia-Giulia.
Da Il Gazzettino" del 1 marzo 2005 Cremonese di nascita, Gianni Ronca, nuovo comandante PARLA IL NUOVO COMANDANTE DEL VENETO Incidenti, non c’è solo l’alcol. E la Polstrada lancia l’idea dello "stancometro" Egle Luca Cocco Padova
"Sicuramente una parte di incidenti è causata da chi guida sotto l’effetto dell’alcol. Sicuramente un’altra parte di incidenti è causata da chi si mette alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e, sempre sicuramente, un’altra parte ancora di incidenti è causata da chi non rispetta i limiti di velocità. Ma io ho da tempo pure un’altra convinzione, ovvero che a innescare tante tragedie sia la stanchezza del guidatore. E allora, visto che già esistono in commercio, perché non usare le macchinette per il calcolo dei tempi di reazione? Ecco, il mio obiettivo è di riuscire a fare in modo che nel Veneto possa esserci almeno questa sperimentazione". Gianni Ronca, nuovo comandante del compartimento regionale della Polstrada, non nasconde i suoi progetti, certamente innovativi, tra cui anche lo "stancometro". "Ma a volte - sottolinea - certe soluzioni ad un problema arrivano da cose che possono sembrare banali. Invece magari ti soffermi un attimo, prendi spunto da ciò che hai già e lo sfrutti. O meglio, provi a sfruttarlo perché resta poi fondamentale la sperimentazione". Il colonnello Ronca pesa le parole mettendo a frutto gli oltre trent’anni di polizia stradale. Il Veneto lo conosce bene, non solo perché ha lavorato a Mestre tra il 1979 e il 1981 ("Gli anni degli omicidi Gori, Albanese e Taliercio", ricorda con un velo di tristezza), ma anche perché proviene dal compartimento del Friuli Venezia Giulia. "Dire perché Treviso è una delle prime province per numero di incidenti mortali - sottolinea - mi viene difficile. Conosco le statistiche ma la mia intenzione è approfondire la questione. E questo vale per ogni altro fenomeno locale. La mia convinzione, però, è che ognuno di noi debba fare qualcosa per risolvere il problema dell’infortunistica stradale e in generale della sicurezza. Io non voglio vivere in un Paese dove per ogni cittadino c’è un poliziotto. Le regole andrebbero rispettate per il bene di tutti e non perché c’è qualcuno che ce lo impone. Ecco, io penso che dovremmo compiere un salto di qualità culturale". Ma il Veneto fa sempre più a cazzotti tra un’economia che pure in crisi continua a crescere e una rete stradale che diventa sempre più stretta. "Bisognerebbe trovare il punto d’incontro tra la massima velocità e la massima sicurezza - commenta il dottor Ronca -. Non dobbiamo comunque dimenticare che l’alto numero di incidenti avviene all’interno delle città e non delle autostrade. E anche che non sempre quando è coinvolto in un sinistro un camion è proprio il conducente del mezzo pesante ad avere responsabilità. Secondo me il problema è di fondo. Troppe volte ci mettiamo al volante in non perfette condizioni psico-fisiche. È più pericoloso chi percorre cinquanta metri ubriaco o chi si mette in viaggio dopo aver dormito solo due ore o aver mangiato abbondantemente? Il primo sicuramente, ma anche il secondo, penso, è un caso che va studiato e affrontato". Intanto, chi si trova obbligato a transitare sulla tangenziale di Mestre spesso è costretto a lunghe code. "In attesa che venga costruita la nuova bretella - dice il comandante - mi pare che la creazione della terza corsia stia dando dei risultati positivi". E sul divieto di sorpasso sulla A4 tra mezzi pesanti annuncia Ronca: "A breve entreranno in funzione i sorpassometri così chi commette l’infrazione verrà ripreso e contravvenzionato in tempo reale in maniera telematica". Da "Gazzetta di Parma" del 1 marzo 2005 Polstrada, il nuovo comandante ricevuto in municipio dal sindaco Incontro
in Municipio fra il sindaco Elvio Ubaldi e il nuovo comandante della
Polizia stradale, Eugenio Amorosa. " E’ una persona capace ed
esperta - ha detto Ubaldi riferendosi al comandante, in passato alla
guida della Polstrada di Piacenza - e questo è molto importante
per garantire la sicurezza sulle nostre strade " . Amorosa ha
sottolineato l’importanza della collaborazione con le istituzioni
locali.
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