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Comunicati stampa 29/10/2001

ComunicatoStampa - Incidenti in galleria – Le proposte dell’ASAPS

La rassegna stampa sulla posizione assunta dall’Asaps

CASSETTO:COM-STAMP
FILE:             CS-271001
WEB:    
      

ComunicatoStampa

Incidenti in galleria – Le propostedell’ASAPS

E’ inutile farsi false illusioni, qualsiasigalleria a una canna, anche la più moderna, mantiene elevati margini dirischio. Ciò che non accade in uno, due o tre anni, accade in un minuto e anchegallerie ritenute sicure come il Gottardo si trasformano in veri inferni.
Decine di morti in pochi chilometri nel Monte Bianco, sul Gottardo, ai Taurifanno schizzare improvvisamente verso l’alto le percentualivittime/chilometri/transiti.
L’ASAPS, conscia del fatto che gallerie a due canne non si costruiscono in pochimesi, ma in anni e col superamento di molte resistenze politiche, economiche edecologiche, ritiene tuttavia che la salvaguardia della vita delle persone vengasempre prima di tutto.
Per questo, nel rispetto delle alte competenze dei tecnici di settore, avanzaalcune sue proposte.
Innanzi tutto c’è da domandarsi se si svolgono controlli sufficienti suitempi di guida, sulle velocità e sulla tipologia dei carichi dei veicolipesanti. La risposta è no.
In questi ultimi anni non si è voluta attrezzare sufficientemente una PoliziaStradale capace di fronteggiare con le adeguate energie e strutture di supportoquesto aspetto. Non si capisce cosa si debba ancora attendere per farlo.

Ecco le proposte dell’ASAPS:

- Servono subito aree diservizio attrezzate anche in prossimità delle grandi gallerie per rendereefficaci, puntuali e  severi i controlli  a campione dei carichi intransito in condizioni di sicurezza sia per i controllati che per i controllori.

 - Sidevono poi predisporre servizi di transito a senso unico alternato ogni 30minuti/1 ora, nelle gallerie ad una canna, con convogli preceduti da una sortadi “Safety – Car” della Polizia Stradale e da personale tecnicospecializzato delle società di gestione dei tunnel.

- Vannodistribuiti inoltre in tutte le aree di servizio e caselli prossimi allegallerie di grande transito e rischio, appositi depliant informativi dellecaratteristiche delle gallerie, delle vie di fuga, delle gallerie parallele evasche di soccorso, dei parcheggi, delle colonnine S.O.S, dei telefoni diemergenza.

Un sistema ben informato, ma soprattutto untransito alternato guidati da apposite Safety - Car della Polizia, non elimineràdel tutto la sinistrosità, ma sicuramente eliminerà tutte le punte di estremagravità pur rallentando i transiti.
E’ arrivato il momento di scegliere una volta per tutte se privilegiarel’economia o la sicurezza.

Forlì, 27 ottobre 2001

 Giordano Biserni
                                                                                                                                        Presidente Asaps

 


Lastampa sulla posizione e le proposte dell’Asaps

CASSETO:SCRI-NOI
FILE:  ANSA-2001-10-28

da “Il Mattino” del 28 ottobre 2001

PARLAL’ESPERTO IN TEMA DI SICUREZZA STRADALE E DI SOCCORSI
«Nei tunnel diNapoli si rischia un’ecatombe»

MARIATERESA ZONCA

Untempo era un cronista, poi è entrato in polizia. Lorenzo Borselli adesso è, inseno all’AS.A.P.S (Associazione Amici Polizia Stradale), il massimo esperto insicurezza stradale. Le sue ricerche sono state pubblicate sulla rivista "IlCentauro", edita a Bologna. Si occupa anche di protocolli sanitari: è unistruttore del 118 di Firenze. Con lui abbiamo parlato di sicurezza in galleriae del delicato tema dei soccorsi.
Senso unico a giorni alterni peri Tir: è sufficiente a garantire la sicurezza nei trafori del Monte Bianco edel Fréjus?
«E’ un "girotondo" che non serve a nulla. La proposta dell’AS.A.P.S.è di una sorta di "safety car", realizzato dalla Stradale e dagliassistenti al traffico, figure già previste dalla legge. In buona sostanza,gruppi di auto e Tir "accompagnati" nei trafori, alternando ingressi euscite in galleria, in modo da realizzare un vero senso unico. Solo cosìsarebbe garantito il rispetto dei limiti di velocità».
E del numero dei veicoli...
«Non è importante quanti Tir al giorno entrano in una galleria, ma come lofanno. Uno scontro tra due mezzi a 40 all’ora provoca un impatto da 80 all’ora,con molta probabilità mortale. La "scorta" dovrebbe essereorganizzata in tutti i tunnel bi-direzionali. Non bisogna, poi, sottovalutare ladistanza di sicurezza: è fondamentale rispettarla».
Quali sono le gallerie più sicure?
«Quelle di lunghezza inferiore ai 500 metri: tutte le altre possono essere arischio. E se teniamo conto che sulle autostrade italiane ci sono almeno 1000chilometri di gallerie il dato non è consolante. L’unica da prendere ad esempioper i suoi standard di sicurezza si trova sull’auto-Brennero. In molte, invece,mancano estintori, vie di fuga, telefoni per dare l’allarme. Ce ne sono alcune arischio anche nelle grandi città».
Quali?
«Napoli, ad esempio, ha gallerie urbane in uno stato tale che, in caso diincendio, gli utenti andrebbero incontro quasi certamente alla morte. Il parcoauto della città è molto vecchio, le gallerie non sono illuminate, le voltesono annerite, mancano estintori e pannelli per indicare l’uscita più vicina:nel fumo si perde l’orientamento. E nel traffico cittadino il tempo diintervento dei soccorsi aumenta».
Cosa fare per la sicurezza?
«Innanzitutto tanta prevenzione. Purtroppo la grande esercitazione che si ètenuta sull’Appennino nel 2000, in una galleria dismessa, è ormai un ricordo.E’ raro trovare figure del soccorso addestrate a lavorare in coordinamento: nonci si rende conto dell’importanza che ha una sinergia di interventi».
Ci spieghi meglio.
«Un soccorritore qualunque consegue, durante il training, una notevoleefficienza, frutto di esattezza e rapidità della manovra. Se non si esercita,dopo un anno la sua abilità diminuisce del 40, 50%. Immaginate cheripercussioni può avere il non allenamento coordinato in caso di disastri ingalleria (e non soltanto) quando bisogna sveltire le procedure di arrivo sulposto, valutazione dello scenario, messa in sicurezza del luogo dell’evento eintervento».
Cosa può aiutare i soccorsi?
«La tecnologia, per esempio. Al Monte Bianco è stato acquistato per i vigilidel fuoco il “Janus bifronte”, un mezzo con due cabine guida che non devefare inversioni di marcia in galleria».
Cosa pensa degli interventi per migliorare i tunnel?
«Servono a ben poco. Bisogna entrare nell’ottica di investire sulleferrovie: è l’unica soluzione.


da“Avvenire On Line” del 28 ottobre 2001

Prevenzione, la proposta dell’Asaps:subito aree
per controllare i Tir fuori dallegallerie


Aree di servizio attrezzate, da subito, anche in prossimità delle grandigallerie «per rendere efficaci, puntuali e severi i controlli a campione deicarichi in transito in condizioni di sicurezza sia per i controllati che per icontrollori». E’ una delle proposte avanzate dall’Asaps, Associazionesostenitori amici polizia stradale, per prevenire gli incidenti nelle gallerie,dopo la sciagura del Gottardo. Per l’Asaps - spiega il presidente GiordanoBiserni - è necessario inoltre predisporre servizi di transito a senso unicoalternato ogni 30 minuti-un’ ora, nelle gallerie ad una canna, con convoglipreceduti da una sorta di "safety car" della polizia stradale.L’associazione propone anche di distribuire, in tutte le aree di servizio ecaselli prossimi alle gallerie di grande transito e rischio, depliantinformativi delle caratteristiche delle gallerie, delle vie di fuga, dellegallerie parallele e vasche di soccorso, dei parcheggi, delle colonnine Sos, deitelefoni di emergenza. «Un sistema ben informato - rileva l’Asaps - masoprattutto un transito alternato sicuramente eliminerà tutte le punte diestrema gravità pur rallentando i transiti. E’ arrivato il momento discegliere, una volta per tutte, se privilegiare l’ economia o la sicurezza».



da “La Gazzetta di Parma” del 28 ottobre 2001

NUOVECRITICHE SULL’APERTURA A GIORNI ALTERNI DEL BIANCO

Trafficoin tilt e lunghe code sull’Autobrennero

NOSTRO SERVIZIO

MILANO - Traffico in tilt ierimattina sull’Autobrennero a causa dell’incidente nella galleria del SanGottardo. Sulla carreggiata nord dell’arteria si è formata una colonna di tirlunga 10 chilometri. Per la maggior parte si trattava di mezzi pesanti direttiverso il nord Europa costretti a percorrere un tragitto diverso dopo la chiusuradella galleria.
La coda era praticamente ininterrotta tra l’abitato di Vipiteno ed il valicoitalo-austriaco del Brennero. Nel corso della giornata la situazione è poitornata alla normalità, con traffico intenso di auto dovuto al rientro degliaustriaci che hanno trascorso un paio di giorni nelle località altoatesine perla festività nazionale.
Ma, con la chiusura del Gottardo, l’autostrada del Brennero resta ora ad altorischio intasamento. Traffico regolare, invece, al traforo del Frejus esull’autostrada «A 32», la Torino-Bardonecchia. Non ci sono stati, per ilmomento, i temuti aumenti di traffico dopo il grave incidente del tunnel. Gliautotrasportatori sperano che presto possa riaprire, anche per loro, il traforodel monte Bianco che dal 15 dicembre sarà percorribile dalle auto.
La riapertura, comunque, continua a suscitare polemiche. Il deputato europeodella Valle d’Aosta, Luciano Caveri, ed il senatore Augusto Rollandin, entrambidell’Union Valdotaine, sono scettici sui criteri di apertura del traforo decisil’altro ieri a Parigi. Caveri giudica del tutto incomprensibile il meccanismodella circolazione a senso alternato che, tra l’altro, riguarderebbe tutti e duei trafori, quello del Bianco e del Frejus, «come se uno fosse una canna dientrata e l’altro una canna di uscita». Per Rollandin il dato sconfortanteemerso dall’incontro tra il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi e ilcollega francese, è la mancanza di un progetto ed un programma dei trasporti.«In due anni dalla chiusura del traforo del Monte Bianco - ha detto - non èstato fatto nulla; c’è voluto anche l’incidente al Gottardo perchè si tornassea discutere di sicurezza nelle gallerie; ma ci vorranno ancora anni prima chel’Italia si doti di un efficiente sistema intermodale per i trasporti».L’Asaps, l’associazione sostenitori amici polizia stradale, per prevenire gliincidenti nelle gallerie ha chiesto invece aree di servizio attrezzate, dasubito, anche in prossimità delle grandi gallerie per rendere efficaci,puntuali e severi i controlli a campione dei carichi in transito in condizionidi sicurezza sia per i controllati che per i controllori. E anche gli abitantidi Chamonix protestano contro la riapertura del traforo del Bianco al trafficopesante. I Verdi chiedono, infine, che si aspettino i risultati dell’inchiestasull’incidente nel tunnel del Gottardo.

R.C.


da “IlGazzettino On Line” del 28 Ottobre 2001

Leproposte avanzate dall’associazione sostenitori della Polizia stradale

Areedi controllo e "safety car"

Forlì

Aree di servizio attrezzate, dasubito, anche in prossimità delle grandi gallerie «per rendere efficaci,puntuali e severi i controlli a campione dei carichi in transito in condizionidi sicurezza sia per i controllati che per i controllori». È una delleproposte avanzate dall’Asaps, "associazione sostenitori amici poliziastradale", per prevenire gli incidenti nelle gallerie, dopo la sciagura delGottardo.
Per l’Asaps - spiega il presidente Giordano Biserni - è necessarioinoltre predisporre servizi di transito a senso unico alternato ogni 30minuti-un’ora, nelle gallerie ad una canna, con convogli preceduti da una sortadi ’safety car’ della polizia stradale e da personale tecnico specializzatodelle società di gestione dei tunnel. L’associazione propone anche didistribuire, in tutte le aree di servizio e caselli prossimi alle gallerie digrande transito e rischio, depliant informativi delle caratteristiche dellegallerie, delle vie di fuga, delle gallerie parallele e vasche di soccorso, deiparcheggi, delle colonnine Sos, dei telefoni di emergenza. «Un sistema beninformato - rileva l’Asaps - ma soprattutto un transito alternato guidati daapposite safety car della polizia non eliminerà del tutto la sinistrosità, masicuramente eliminerà tutte le punte di estrema gravità pur rallentando itransiti. È arrivato il momento di scegliere, una volta per tutte, seprivilegiare l’economia o la sicurezza».
«Qualsiasi galleria a una canna - sottolinea Biserni - anche la più moderna,mantiene elevati margini di rischio. Ciò che non accade in uno, due o tre anniaccade in un minuto e anche gallerie ritenute sicure, come il Gottardo, sitrasformano in veri inferni». Ma proprio perché «gallerie a due canne non sicostruiscono in pochi mesi, ma in anni e col superamento di molte resistenzepolitiche, economiche ed ecologiche», l’Asaps si fa avanti con i proprisuggerimenti. «C’è anche da domandarsi - aggiunge il presidente - se sisvolgono controlli sufficienti sui tempi di guida, sulle velocità e sullatipologia dei carichi dei veicoli pesanti: la risposta è no».


da “Il Messaggero On Line” del 28 ottobre 2001

L’Asaps:«Safety-car perscortare icamion»

FORLI’- Aree di servizio attrezzate in prossimità delle grandi gallerie «per rendereefficaci, puntuali e severi i controlli a campione dei carichi in transito». Èuna delle proposte avanzate dall’Asaps, associazione sostenitori amici poliziastradale, per prevenire gli incidenti nelle gallerie, dopo la sciagura delGottardo. «Per l’Asaps - spiega il presidente Biserni - è necessario inoltrepredisporre servizi di transito a senso unico alternato ogni 30 minuti-un’ora,nelle gallerie ad una "canna", con convogli preceduti da una sorta di"safety car" della polizia stradale».


Da “Il Messaggero Veneto” del 28 ottobre 2001 

Folle corsa in contromano sulla A28
Al volante in stato di ebbrezza. Solo lo scarso traffico ha evitato la tragedia


Trentacinque chilometri contromano, finché non si è fermato contro il guardrail, lasciandoci il cofano della sua Peugeot 205 e rimediando lievi contusioni.Protagonista della folle corsa, consumatasi l’altra notte sul tratto della A28tra Portogruaro e Sacile, un giovane friulano, D.V., 27 anni, di Gorgo diLatisana. L’episodio si è verificato attorno alle 4.30 di ieri: reduce dalvenerdì trascorso in una discoteca del Portogruarese, a notte fonda il ragazzoha deciso che era l’ora di tornare verso casa e si è rimesso alla guida dellasua macchina. Unico particolare stonato, il suo pesante stato di ebbrezza, chel’ha portato a imboccare l’autostrada nel senso di marcia contrario.Convinto di viaggiare verso Latisana, solo lo scarso traffico dovuto all’oratarda ha fatto sì che l’impresa non sia sfociata in tragedia. Intercettato dauna pattuglia della polizia autostradale, alla quale si è poi affiancata quellain servizio della Polstrada di Spilimbergo, il giovane alla fin fine si èfermato da solo, nel senso che nei pressi di Sacile ha perso il controllodell’auto ed è finito contro il guard rail. «Ecco perché tutti mi facevanogli abbaglianti!» ha esclamato in un sussulto di lucidità quando gli agentigli hanno fatto notare che aveva viaggiato contromano da Portogruaro fino aSacile. Altrettanto stupore all’informazione di trovarsi nella città delLivenza, essendo ancora convinto di aver preso la strada verso Latisana. Moraledella storia, il provvedimento più immediato è stato la sospensione dellapatente, al quale andranno ad aggiungersi le diverse altre infrazioni al codicedella strada commesse in quei trentacinque chilometri da brivido.
Oltre a questo per fortuna non frequente “incidente”, nel corsodella medesima nottata la Polstrada di Spilimbergo, impegnata nel servizio dicontrollo del traffico locale, ha poi ritirato otto documenti di guida pereccesso di velocità.


Ma.Bos.

Lunedì, 29 Ottobre 2001
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