(ASAPS)
– Fari accesi anche di giorno e validità delle infrazioni commesse in paesi
diversi da quello di residenza. Questi sono due obiettivi importanti di una
direttiva europea che Jacques Barrot, Commissario ai trasporti intende
presentare entro la fine del 2007. I fanali accesi anche di giorno, regola che
in Italia è già in vigore da alcuni anni, dovrebbe essere estesa anche agli
altri Paesi della Comunità. E per risolvere il dilemma e le polemiche sui
costi, l’Ue intende puntare sulle indicazioni del gruppo ad alto livello “Cars
21”, che progetta l’installazione di
appositi fari diurni sulle auto di nuova costruzione. Si tratta di un gruppo ad
alto livello creato nel 2005 dalla Commissione, è composto da rappresentanti
degli Stati membri, del Parlamento europeo, della Commissione, dell’industria,
dei sindacati, delle organizzazioni non governative e degli utenti, con
l’obiettivo di formulare raccomandazioni destinate ad accrescere la
competitività dell’industria automobilistica europea sul mercato mondiale. L’altro punto affronta l’annoso problema dell’impunibilità
dei pirati della strada che incorrono in sanzioni all’estero e che non possono
essere perseguiti o multati una volta rientrati in patria. Quello che si vuole
raggiungere è l’istituzione di un sistema di scambio di informazioni utile a un
reciproco riconoscimento delle infrazioni e all’omologazione di attrezzature
come i radar. Quindi con un sistema informativo di questo tipo sarebbe
possibile sanzionare un automobilista sorpreso a superare i limiti di velocità,
oppure alla guida in stato di ebbrezza, mentre si trova in vacanza in un paese
comunitario che non è quello di residenza. La direttiva che Barrot ha intenzione di presentare
entro la fine dell’anno mirerebbe in particolare alla sanzionabilità
transfrontaliera per guida in stato di ebbrezza, eccesso di velocità e cinture
di sicurezza non allacciate. I dati sui decessi sulle strade europee mostrano
un andamento positivo, ovvero un calo rispetto agli anni precedenti. I numeri
diffusi dalla Commissione parlano di: 38.500 morti sulle strade dell’Ue a 25
nel 2006, con un calco del 24% rispetto al 2001 e dell’8% rispetto al 2005. In
Italia le vittime scendono del 19% rispetto al 2001, ma sono stabili nel 2006
rispetto ai 12 mesi precedenti (5.426). (ASAPS)
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