Gli effetti degli incentivi alla
rottamazione delle vecchie auto si stanno facendo sentire sul
mercato dell’usato, con un risvolto paradossale: frequentemente le quotazioni
di modelli piuttosto recenti come quelli classificati Euro 2, acquistati tra il
1997 e il 2000, sono inferiori al valore di macchine molto più vecchie, anche
con quindici o vent’anni di vita alle spalle. Lo rileva il mensile Quattroruote,
che spiega come le auto più vecchie, pur essendo spesso
in pessime condizioni, fruiscono di contributi e sgravi statali, compresa
l’esenzione dal bollo fino a tre anni, che oscillano tra gli 800 e i 2 mila
euro a fronte di una demolizione del veicolo. Per le Euro 2, la quotazione
viaggia tra i 500 e i 1.500 euro, con una destinazione finale che solitamente è
l’esportazione in alcuni mercati poveri dell’est europeo. Secondo l’inchiesta del periodico, nel
caso delle vetture più piccole classificate Euro 2 il valore è
addirittura molto vicino allo zero, anche se si trovano in un buonissimo stato
di conservazione. L’articolo di Quattroruote fornisce indicazioni utili anche
per difendere il valore dell’usato delle macchine più recenti, come le Euro 3 e
le Euro 4, anche in vista dell’entrata in vigore dei nuovi standard europei per
la lotta all’inquinamento, prevista a partire dal settembre 2009 e destinata a
creare un nuovo sconquasso nel mercato dell’usato. Quest’anno si prevede che
almeno 700mila vecchie automobili verranno avviate alla rottamazione grazie ai
sontuosi incentivi governativi, spingendo il mercato del nuovo a nuovi record.
Da Help_consumatori
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