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Traforo del Gran San Bernardo - I doganieri elvetici bloccano un autotrasportatore italiano sotto l’effetto della cocaina

Patente ritirata, camion sequestrato, 2.500 euro di multa

 

(ASAPS) AOSTA, 31 maggio 2007 – I Doganieri elvetici sono entrati in azione quando hanno scoperto, nel corso dell’ispezione della cabina dell’autoarticolato, una dose di cocaina pronta all’uso. È così scattato un controllo più accurato, per cercare eventuale altra droga trasportata – che ha dato esito negativo – e per valutare le condizioni psicofisiche del camionista, risultato positivo all’analisi. Il passo successivo delle autorità elvetiche è stato quello di segnalare la violazione al Ministero Pubblico di Martigny, che ha ricevuto la notizia di reato per guida sotto l’effetto di sostanza stupefacente da parte dell’italiano, nei cui confronti è stato operato il sequestro del veicolo ed al quale è stata notificato un verbale di ritiro della patente di guida ed una multa di 2.500 euro. Viene da chiedersi cosa sarebbe potuto succedere se nessuno si fosse accorto del “vizietto” del trasportatore. Viene da chiedersi il perché, un professionista del volante, decida di assumere cocaina durante il lavoro: è un’abitudine o un espediente per lavorare di più e reggere la tanta, troppa concorrenza sleale, che ormai da anni mina la sicurezza del trasporto su strada? La domanda, provocatoria, troverebbe risposta solo in una serie di contromisure: intanto, controlli più accurati su strada, con test precursori, e con l’introduzione dell’obbligo, per i conducenti, di sottoporsi a controlli clinici più accurati. Impopolare? Forse, ma a pensare quanta gente guida ogni giorno sotto l’effetto di droga ed alcol, viene da rabbrividire. (ASAPS)

© asaps.it
Giovedì, 31 Maggio 2007
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