Secondoun’inchiesta promossa dell’ASAPS fracirca
400 operatori della Polizia Stradale che svolgono servizio nella
reteautostradale italiana è risultato che gli uomini e le donne della
Specialitàbocciano senza appello la proposta dell’elevazione del limite
a 160 Km/h inalcuni tratti autostradali a 3 corsie, con oltre il 95%
dei contrari.
Secondogli
operatori della Stradale l’elevazione del limite che avrebbe un
effettopsicologico dirompente su tutti i conducenti di autovetture è di
fattoinattuabile in una rete autostradale inadeguata che è all’ 11°
posto inEuropa con i suoi 6.500 Km di estensione rispetto alla
popolazione.
Conuna
media di 120 incidenti, che diventano 150-160 nel periodo estivo, con
oltre2 morti e 70 feriti al giorno è impensabile elevare il limite di
velocità inautostrada.
Secondol’ASAPS
va ripianato da subito l’organico della Polizia Stradale, masoprattutto
si deve consentire, così come in molti altri stati europei, unsistema
di controllo elettronico a distanza, tale da rilevare le velocità e
farscattare le sanzioni che dovrebbe essere possibile notificare in
tempisuccessivi per non creare inutili pericoli durante la circolazione.
Ilimiti
di 130 Km/h difficili da osservare in Italia, sono invece
spessoosservati dai nostri connazionali appena varcano il confine.
Unmotivo ci deve essere.
Forlì, 17 agosto 2001
Giordano Biserni
Presidente Asaps