Grande successo per
la manifestazione GARDOLO. Grande
successo per la seconda edizione della “Volonlive”. Musica e intrattenimento, giochi
e attività per bambini, stand delle associazioni e la proposta di cocktail analcolici al 100% per promuovere tra i giovani
la cultura del divertimento senza “sbronza”. E poi tanta, sana, musica dal vivo:
sul palco band giovanili emergenti e gruppi musicali con repertori già
collaudati: dai Light Echo ai Potatoes Reggae Machine, dai Terzo Livello ai
Carpo Capsa per poi chiudere, in bellezza con le Voci di Maestrale. Ieri
pomeriggio (fino a tarda sera) il parco di Canova ha ospitato la festa del volontariato
che vede protagonisti i giovani. Una festa fatta di giochi e musica promossa
dalla commissione politiche sociali della circoscrizione di Gardolo in
collaborazione con il polo sociale, il progetto politiche giovanili e tutte
quelle realtà che operano sul territorio circoscrizionale in favore dei
giovani: cooperative sociali Arianna, Progetto 92, l’Associazione Carpe Diem,
Appm e il Gruppo Ana di Gardolo. Volonlive non è solo una festa ma anche
un’occasione per ritrovarsi tutti insieme, sentire con mano quanto è forte il
mondo del volontariato locale, stimolando i giovani ad entrarne tra le fila e
impegnarsi in tutte quelle iniziative che ruotano intorno alle persone disabili
o alle attività a favore della comunità. (n.m.) Giardini Perlasca
pieni di bottiglie e lattine, studenti «alcolici» Ultimo giorno di scuola: un tempo si buttavano in aria i libri in segno di giubilo. Oggi invece si buttano bottiglie e lattine. È quello che è accaduto ieri in alcune scuole superiori della città, dove fuori dai cancelli si sono visti molti giovani tirare fuori dagli zainetti bottiglie di vino, birra e superalcolici. Intorno a mezzogiorno è stato corso Rosmini ad ospitare la «migrazione» dei ragazzi, fra cori, scherzi e persino qualche petardo come fosse Capodanno. La «festa alcolica», però, è culminata ai giardini Perlasca dove tantissimi ragazzi si sono dati appuntamento per festeggiare. Il risultato? nel primo pomeriggio i giardini erano letteralmente invasi da bottiglie rotte, lattine, alcolici sparsi in giro. In particolare, anche l’area giochi dei più piccoli è stata presa di mira con decine e decine di bottiglie e lattine abbandonate per terra. Stesso spettacolo davanti al «Fontana», dove i montanti del cancello erano abbelliti da numerose bottiglie di spumante di marca. In questo caso però ci hanno pensato i bidelli a rimuovere lo «spettacolo» in poco tempo. Perlomeno non si sono registrati, ieri, ricoveri all’ospedale per malori etilici, come era successo venerdì a Trento con tre ragazzi soccorsi. Liberi dalle
lezioni, in città esplode la festa di PAOLO BARI Musica, arte, moda, libri. Ieri gli studenti hanno invaso la città per festeggiare la fine delle lezioni e soprattutto per dimostrare che i giovani non sono quelli del coma etilico. Vie e piazze di Trento sono state occupate e vivacizzate da centinaia di studenti che hanno partecipato a «Horror vacui», iniziativa voluta e organizzata dalla Consulta provinciale degli studenti in collaborazione con l’assessorato all’istruzione e alle politiche giovanili. La città si è scoperta a misura di studente. La «paura del vuoto» (la mancanza di idee, di iniziative, di spazi) è stata sconfitta dai ragazzi della Consulta con una molteplicità di progetti e di attività che hanno saputo coinvolgere l’intera cittadinanza. Due esempi su tutti: via Belenzani ha visto all’opera gli allievi dei due istituti d’arte «Vittoria» di Trento e «Depero» di Rovereto che hanno esposto le loro opere e dato vita a laboratori di strada affollati dai bambini di passaggio, totalmente immersi negli impasti di colore. Via Oss Mazzurana è stata invasa da persone attratte dagli abiti realizzati dalle ragazze del «Centromoda Canossa» e dell’istituto «Battisti». Bravura sartoriale e presenza scenica hanno trasformato le ripetute sfilate di moda in un evento davvero apprezzato. La passerella a cielo aperto ha attirato curiosi a centinaia. La musica è stata il centro della manifestazione. Tre palchi nelle piazze Fiera, Duomo e Battisti hanno ospitato una ventina di gruppi studenteschi che si sono esibiti nei diversi generi musicali. La sala della Filarmonica è invece stata teatro dell’intensa esibizione degli allievi del conservatorio «Bonporti». Il numero degli spettatori è via via cresciuto con il passare delle ore. Gruppi di giovani si spostavano da una piazza all’altra per seguire le band più affini ai propri gusti estetico-musicali. L’appuntamento più engagé si è tenuto in piazza Lodron. Alidad Shiri, un ragazzo afgano, ha raccontato la sua esperienza «Via dalla pazza guerra» che è diventata un libro appena pubblicato. Nato a Gazni (fra Kabul e Kandahar) in una famiglia anti-taleban quasi completamente distrutta dall’esplosione di una mina e dalle bombe, Alidad è scappato giovanissimo dalla tragedia che ha sconvolto il suo Paese. La fuga ha toccato il Pakistan, l’Iran, la Turchia e la Grecia per concludersi a Merano. Assieme al preside e all’insegnante che lo hanno accolto a scuola, Alidad ha ripercorso i periodi di sosta per lavorare e guadagnarsi i soldi per pagarsi i viaggi, i difficili passaggi dei confini fra uno Stato e l’altro, l’ultimo tratto della fuga aggrappato sotto un tir. Gran finale con il concerto di Omar Pedrini e di Frankie Hi-NRG che hanno riempito piazza Duomo di centinaia di fan. Tutto ha funzionato con estrema precisione. I ragazzi della Consulta hanno infatti dimostrato ottime capacità organizzative e senso di responsabilità. Nei diversi punti ristoro si potevano comperare solo bevande analcoliche: «Non siamo quelli di Mesiano» hanno precisato i promotori della manifestazione. La festa è andata a
crescendo nel corso della giornata. Inaugurato lo skatepark PERGINE - È cresciuta mentre passavano le ore la grande festa organizzata dai ragazzi del Perzen Giamming Festival ieri pomeriggio al centro sportivo comunale. Già a mezzogiorno c’erano i primi gruppi sotto i tendoni per ripararsi dal sole tornato cocente. Pranzo offerta a tre euro e mezzo, panino, patatine e bevanda. Veloce. Chioschi per la birra, la bevanda preferita e l’analcolico, non da molti scelto. Sul palco si sono alternati 11 gruppi musicali, gli apripista poco prima delle 15 ed a notte i Sun Eats Hours veneti, gli ospiti d’onore, che hanno chiuso. Rock nelle sue molte variabili. Tanta musica, ballo negli ampi spazi disponibili all’esterno del centro sportivo, ma anche l’intrecciarsi di mille conversazioni spontanee perché alla festa prevalevano i ragazzi giovani, pochi gli over ventitre. Gruppetti di ragazze e ragazzi hanno camminato sui marciapiedi che dalla città portano al centro sportivo per l’intero pomeriggio, a piedi. Era un andirivieni. Moltissimi i ragazzi nello skatepark, ieri ufficialmente inaugurato da centinaia di appassionati, tavole sottobraccio oltre il recinto e via a scivolare sulle onde, in competizione, virtuosismi, stop da brivido, pezzi di bravura, ma anche principianti. Pochissimi gli adulti, mosche rare, ad una festa voluta dai ragazzi ed organizzata tutta da un comitato spontaneo nato per l’occasione, il Perzen Giamming Festival con l’aiuto dei ragazzi dell’Rdm e del gruppo informale delle Scolette di Serso. «E’ una festa serena» il commento di Mattia Dorigatti , la guida del «Perzenz», ieri per l’occasione in giacca e cravatta scure, addetto alle presentazioni della festa, dei gruppi musicali, l’occhio ovunque, mentre gruppi organizzati di giovani s’erano distribuiti i compiti. Festa pensata per tempo, organizzata passo dopo passo, con rigore da adulti, in modo che riuscisse com’era nelle intenzioni dei ragazzi: bella, divertente, serena, felice, senza il fiato sul collo degli adulti. «Vogliamo dimostrare che ci riusciamo», la sfida di Mattia e dei suoi amici. Lunedì valuteranno se hanno centrato l’obiettivo o meno. E se al centro sportivo si sono divertiti i ragazzi, il cento storico è stato invaso ieri pomeriggio dai bambini con il volley praticato nelle vie, animazioni e giochi tutti per loro. ALICE NEWS Usa: alcool a festa
sedicenni, per mamma 2 anni di prigione (ANSA)-NEW YORK,9 GIU - Per aver permesso che si bevessero alcolici alla festa del figlio sedicenne una madre della Virginia e’ stata condannata a 27 mesi di prigione. Elisa Kelly e’ finita dietro le sbarre per aver accettato di comprare vino e birra per gli amici del figlio Ryan dopo avere posto come condizione che tutti i ragazzi - una trentina - passassero a casa sua la notte. Negli Usa l’acquisto di alcool e’ vietato ai minorenni, e in alcuni casi addirittura ai minori di 21 anni. Alcolisti in
trattamento l’Interclub è a Primiero PRIMIERO. Si tiene
all’Auditorium intercomunale di Primiero, a partire dalla mattinata di oggi, e
per continuare poi nel corso del pomeriggio, il venticinquesimo incontro
“Interclub provinciale” dei “Club alcolisti in trattamento”, organizzato in
collaborazione con l’Acat di Primiero, Vanoi e Mis. Sarkozy al G8, un
po’ troppo allegro Giovedì 7 giugno, al G8 in Germania, conferenza stampa del
presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy, dopo il delicato
incontro con l’omologo russo Vladimir Putin. Sarkozy arriva in ritardo e se ne
scusa, ma lo fa in modo insolitamente goffo: è affaticato, leggermente
traballante, un risolino trattenuto a stento nelle prime parole. Che è
successo? Il conduttore di La Deux, secondo canale della tv belga, ha pochi
dubbi e mandando in onda il video spiega che Sarkozy «non ha bevuto solo
acqua». Ignorato dalla tv francese, il video fa immediatamente il giro dei
blog: inebriati, di sicuro, sono i navigatori, che si lanciano in speculazioni. IL DUBBIO - Sarkozy
è noto per essere completamente astemio, il primo capo di Stato francese a non
bere vino. Il neo-presidente non beve una goccia di Bordeaux neppure durante le
rituali visite ai viticultori. E allora? Si fa strada la voce che Sarkozy,
durante l’incontro con Putin, abbia
chiesto il solito succo d’arancia e che l’entourage russo glielo abbia servito,
secondo la tradizione, con vodka. La corsa nel corridoio avrebbe fatto il
resto: Sarkozy inizia la conferenza stampa evidentemente alterato. Recupererà
dopo pochi minuti: segno, secondo gli esperti, che non era ubriaco, ma vittima
di un sorso di potente vodka russa. Stefano Montefiori La prima edizione di
“Pinch is alive” organizzata venerdì sera al Parco degli Olmi di Tirano TIRANO Voleva essere una festa di fine anno all’insegna del divertimento «sano» e così è stato.
Ha colto nel segno la prima edizione di “Pinch is alive”, organizzata venerdì
sera al Parco degli Olmi da un gruppo di studenti, insegnanti e genitori
dell’istituto d’istruzione superiore Balilla Pinchetti e che ha visto coinvolti
più di 400 ragazzi, per la gran parte alunni, ma anche ex studenti. Supportati
dalla collaborazione con altri partner - Cooperativa Lotta contro
l’emarginazione, Asl, Ufficio di Piano, Croce Rossa, Pro Loco e carabinieri di
Tirano - giovani e adulti del Pinchetti hanno messo in piedi una festa in piena
regola, con musica, pista da ballo, servizio
bar e ristorazione, ma anche nel rispetto delle regole, soprattutto per quanto
riguardava il consumo di alcol: vietato al di sotto dei 16 anni e limitato a
tre birre da 20cc ciascuna per i più grandi. (*) «L’idea di partenza è stata quella di creare una festa “alternativa”,
con allegria, musica e divertimento, ma assolutamente banditi alcol e droga»
spiega Rosanna Fiorina, una della decina di mamme e papà che hanno partecipato
durante l’anno all’attività di prevenzione promossa dalla scuola, da cui è
scaturito il progetto “Pinch is alive”. «Il senso del percorso è stato
nell’aiutare i ragazzi a vivere anche un momento di festa con responsabilità -
le fa eco l’insegnante Dario Caelli, presente venerdì sera alla festa insieme a
un buon numero di colleghi e al dirigente Martino Liscidini -. E’ importante,
infatti, offrire ai giovani un’esperienza di divertimento sano, che li porti a
riconsiderare il concetto stesso di divertimento. E poi è giusto che si dica
che non tutti i ragazzi si sballano per divertirsi: il segno è dato da chi - e
sono tanti - è qui questa sera». «Inizialmente qualcuno si è lamentato perché
c’erano troppi professori, ma la loro presenza è stata molto discreta e poi
questa voleva essere proprio una festa diversa, con giovani e adulti insieme»
dice Luca Parravicini, rappresentante di istituto con Nicolas Dormìa, che
aggiunge: «Chiaramente non ci proponiamo di cambiare la testa delle persone,
però ci sembrava importante lanciare il
messaggio che per divertirsi l’alcol non è affatto indispensabile. Speriamo
che questa iniziativa possa prendere piede». Il successo della prima edizione
lascia ben sperare. «E’ utile vedere anche i ragazzi fuori dal contesto
scolastico, perché sono diversi - dice il preside Liscidini -. Fa piacere,
comunque, vedere che abbiano partecipato a questa serata con lo spirito
giusto». Iniziata alle 21, la festa è continuata fino alle 2 circa, quando un
pullman ha riportato a casa gli studenti provenienti da fuori Tirano. Insomma,
“Pinch is alive”, e lo ha dimostrato. Michela Nava (*) Nota: …che poi significa rispetto degli articoli 689 e
690 del Codice Penale. Dovrebbe essere normale. Si può discutere se dare 3 birre a un ragazzino o una ragazzina di 16 anni si possa considerare “divertimento sano”. Tutto il resto, vantato in questo articolo, non è che il rispetto della legge. Psichiatria:
impennata di disagi tra i bambini di Marco
Guidotto Depressione, ansia,
disturbi legati all’insuccesso scolastico i principali problemi ROVERETO. Ci sono
sempre più ragazzi con disturbi mentali. E sono sempre più giovani. Nel reparto
di neuropsichiatria infantile mettono piede, ogni anno, 241 giovani (da 0 a 14
anni). Di questi 29 sono gravi, e altri 18 sono in comunità. Soffrono di
depressione, ansia, disturbi legati all’insuccesso scolastico. Rappresentano il
2,27% dei roveretani fino ai 14 anni. E sono in aumento. Così dicono i dati
elaborati dal reparto diretto dal dottor Fabio Bazzoli e dal Comune. «Pizza e birra»:
sembra banale ma dietro l’angolo c’è l’incidente “Una birra e una pizza”. Questa è l’ordinazione più
gettonata dei giovani del “sabato sera” nei ristoranti o nelle pizzerie della nostra
provincia, così come nel resto di tutta l’Italia. Una ordinazione che non fa
una grinza, del tutto comune quanto banale. Ma se, in particolare, a
richiederla è una donna, più vulnerabile all’alcol, e se comincia a bere la
birra prima che la pizza arrivi al tavolo, questo è sufficiente perché il tasso
alcolico nel sangue si innalzi. La stessa cosa accade, seppure in modo
lievemente minore, anche se la richiesta di pizza ed un boccale di birra arriva
da un uomo. Se quella ragazza o quel
ragazzo si mettessero subito alla guida di un auto, diventerebbero pericolosi
per se e per gli altri, in quanto sarebbero, potenzialmente, a grande rischio
di incidente stradale. Paolo Mangiafico Trentaquattrenne
ferito AGGREDITO con un badile da alcuni giovani per strada. All’origine della lite, futili motivi. Soccorso dagli agenti della Volante, M.D.B. di 34 anni di Montesilvano, sotto choc per l’accaduto e in evidente stato di ebbrezza alcolica, è stato accompagnato al pronto soccorso per essere sottoposto alle cure del caso. L’uomo ha riferito agli inquirenti di essere stato aggredito da alcuni giovani che con molta probabilità risiedono nel quartiere Zanni. La vittima però, non è stata in grado di raccontare con chiarezza il perché dell’aggressione. L’episodio si è verificato venerdì sera in via Rigopiano. Era quasi mezzanotte e mezza quando i poliziotti hanno ricevuto la segnalazione di alcuni passanti per una lite tra giovani avvenuta per strada. Quando gli agenti sono giunti sul posto indicato hanno trovato, però, solo il trentaquattrenne, con evidenti ferite sul volto. Sono state subito avviate le indagini per fare ulteriore chiarezza su quanto accaduto. Il professor Pietro
Canepari è alla guida dei ricercatori che stanno analizzando l’utilizzo dei
polifenoli in odontoiatria Oggi c’è grande
richiesta di prodotti di origine naturale e non più realizzati attraverso
sintesi chimica. E tutto questo per un migliore benessere fisico che, alla
fine, si traduce nella possibilità di allungare il corso della vita umana. Carlo Rigoni La mamma: così siamo
sfuggite a quel balordo Sanremo. «Mi chiede se sono ancora terrorizzata? Ora non
più. Oggi il sentimento che prevale è la rabbia. Lo scriva, sono
arrabbiatissima. Quell’uomo ci ha tenute sotto sequestro, ha minacciato di
morte mia figlia con un coltello e lunedì, dopo il processo per direttissima,
ho il sospetto che venga condannato a una pena ridicola e rimesso in libertà.
Chi ci assicura che un fatto del genere non possa ripetersi? Nella vita non
sono mai stata razzista, di fronte a chi chiede l’elemosina ho sempre messo
mano al portafogli. Adesso, però, temo che da questa brutta storia ne uscirò
diversa. Diversa nel pensare, diversa nel giudicare». Mancavano venti
minuti a mezzogiorno... «Esatto. Ero andata a prendere mia figlia in piscina e
insieme siamo andate in libreria per prenotare i testi dell’anno prossimo.
Prima, posteggiando la macchina, avevo
già notato quell’uomo. La sua non era una faccia nuova. Da qualche tempo
frequenta San Martino, quasi sempre ubriaco. Quando sono andata per
prendere l’auto, non c’era più. Così, almeno, mi era sembrato». Dunque è spuntato
all’improvviso? «Sì. Forse era nascosto dietro la macchina parcheggiata
accanto alla mia. Ha aspettato che facessi salire mia figlia nel sedile posteriore,
poi quando mi sono seduta al volante, ha aperto di scatto la portiera
posteriore, si è catapultato dentro e dopo avermi chiuso la bocca con una mano
mi ha puntato alla gola il coltello. Subito si è espresso in tedesco. Poi, in
italiano, ha ripetuto "stai zitta, stai zitta". E mentre lo diceva
roteava il coltello a pochi centimetri da mia figlia. A quel punto ha tirato
fuori una cartina stradale. "Adesso vai, vai qui", e indicava
Imperia. Ho messo in moto e ho svoltato a destra. Non potevo fare altro che
assecondarlo. Dietro c’era la mia bambina...». Il viaggio del
terrore è durato meno di quanto temesse. All’entrata di Imperia si è imbattuta
nella pattuglia della polizia. «Già. Ma è stata una coincidenza. Lui voleva andare ad
Alba. Continuava a indicarla con dito sulla cartina. Sapevo che da quelle parti
ultimamente si sono verificati episodi inquietanti legati alla presenza di una
comunità rom. Storie di rapimenti di bambini. Ho pensato che non saremmo più
tornate a casa. Stavo per crollare ma guardando mia figlia dallo specchietto mi
sono fatta forza. La mia speranza era che potesse succedere qualcosa prima di
imboccare la statale 28». E’ successa sul
rettilineo del Prino. «Mi sono accorta che dietro c’era un’auto della polizia.
Ho inserito le frecce di emergenza, ho cominciato a sbandare volutamente per
attirare l’attenzione degli agenti. Poi è suonato il cellulare, era mio marito.
Il tedesco si è innervosito, ha preteso che gli consegnassi il telefonino per
spegnerlo. Si è distratto. Ho bloccato la macchina, sono scesa e ho aperto la
portiera posteriore. A quel punto sono intervenuti i poliziotti, Stefano Danesi
e Sergio Depau, due persone che non dimenticherò mai. L’incubo era finito». Fabio Pin USA/ SCUOLA
ELEMENTARE OHIO FA BERE GIN AD ALUNNI DI 12 ANNI Autorità scolastiche
si difendono: "è un rito di passaggio" New York, 9 giu. (Apcom) - Il fiore all’occhiello della
Phoenix Village Academy, una scuola elementare dell’Ohio e la tutela della
storia e della tradizione dei suoi studenti di origini africane. Anche se si
tratta di servire gin a ragazzini di 12 anni, un simbolico "rito di
passaggio" ghanese, che non ha mancato di sollevare una coda di polemiche.
Ispra - Tafferuglio
sul lungolago, ne fa le spese il gestore di un chiosco. È finita a cazzotti un’accesa discussione animatasi
intorno alla una della notte tra sabato e domenica in via Vespucci, il
lungolago di Ispra, nei pressi di un chiosco-bar. ADDIO AL CELIBATO E
...ALLA SQUADRA Il portiere
dell’Aberdeen ubriaco offende l’allenatore e si ritrova sul mercato Glasgow, 9 giugno 2007 - Jamie Langfield, portiere
dell’Aberdeen, si stava preparando a quello che doveva essere il giorno piu’
bello della sua vita ma la piu’ classica delle coincidenze ha finito col
metterlo nei guai. Baronissi: lite in un bar, due giovani aggrediscono Carabinieri CORRIERE DELLE ALPI Problemi alcolcorrelati che tipo di approccio? GAZZETTA DI REGGIO Ubriaco palpeggia prima lei, poi lui IL MESSAGGERO (Abruzzo) La città violenta. Un’altra
aggressione in via Rigopiano: picchiato con un badile un uomo di Montesilvano,
ubriacoAccoltellato senza ragione da giovani romIl ragazzo di Francavilla Sì, l’ho colpito tante volte con le forbici. E poi sono sceso in strada ad aspettare... CORRIERE DEL VENETO Quando i clerici vaganti della bottiglia e della sbornia tolgono il sonno ai padovani IL MESSAGGERO (Pesaro) FANO - Giovane, maschio e avvinazzato: è la categoria umana signora e padrona delle notti al Li... IL RESTO DEL CARLINO (Modena) "Taxista ubriaco, episodio da condannare" IL MESSAGGERO VENETO Ubriachi al volante, 8 denunce Fine della scuola, alcol a fiumi
nei parchi Pro loco protagoniste al "festival dei vini" IL RESTO DEL CARLINO (Reggio Emilia) Il palloncino non ci fa paura Giovani favorevoli ai controlli Hanno avuto successo i test per accertare l’alcol nel sangue L’UNIONE SARDA Poco sonno e abuso di birra, ragazzi a rischio depressione LA NUOVA SARDEGNA Gli studenti enologi salgono in
cattedra - tiziana simula Cresce l’abuso tra gli adolescenti e si comincia a 12 anni LA REPUBBLICA partinico, zucchero nel vino maxi sequestro in una cantina - carla incorvaia GIORNALE DI BRESCIA No all’alcol con film e spot ALTO ADIGE Beve e alza le mani aggredisce carabinieri arrestato nel pub LA GAZZETTA DI MANTOVA I ragazzini abusano di alcol Trovato ubriaco al volante reagisce e finisce in manette IL CITTADINO Un convegno ha sviscerato tutte le
problematiche legate all’abuso di alcol Lunedì, 11 Giugno 2007 email
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