Quante volte vi sarà
capitato di imbattervi in segnali stradali illeggibili o addirittura
contraddittori? Ecco la risposta. Quasi una volta su due.
Il Centro Studi 3M per
la Sicurezza Stradale ha realizzato, con il patrocinio del
ministero dei Trasporti, un’indagine sullo stato della
segnaletica stradale. Risultato sconcertante: solo il 3,1 per cento della
segnaletica orizzontale misurata è risultata conforme alle linee guida europee
e il 45,8 per cento dei segnali censiti presenta uno o più fattori di
irregolarità. La stessa ricerca era stata condotta nove anni fa. E niente
sembra cambiato. Se non un aumento costante degli incidenti stradali (225.078,
con 5.426 morti e 313.727 feriti, secondo gli ultimi dati Aci-Istat).
Certo, non tutti i disastri stradali sono dovuti all’inefficienza della
segnaletica. Ma, come spiega Claudio Galbiati, responsabile tecnico Centro
studi 3M “il conducente può essere aiutato a non sbagliare, favorendo un
migliore riconoscimento delle situazioni di pericolo. Questo è in larga parte
compito della segnaletica, che ha un ruolo fondamentale nell’ambito della
sicurezza stradale”.
Tra ottobre 2006 e febbraio 2007, il Centro 3M ha analizzato la segnaletica
nazionale su un campione di 143,6 chilometri (49,2 per cento su strade in
ambito urbano e il 50,8 per cento in ambito extraurbano). È venuto fuori che il
45,8 per cento della segnaletica è un disastro: figure e caratteristiche del
vecchio Codice della strada, cartelli rovinati e non più visibili, più tabelle
sullo stesso sostegno o di dimensioni sbagliate, segnali in posizioni sbagliate
rispetto al pericolo da segnalare e addirittura senza timbro.
Il motivo è facile da immaginare: gli enti locali, ai quali è demandata la
cura, non hanno soldi per ripristinare i cartelli logorati: “Ma questo è vero
solo in parte” continua Galbiati. “L’elevata percentuale di segnaletica
verticale senza le notazioni obbligatorie evidenzia, infatti, più una mancanza
di controlli che di risorse. E questa panoramica viene ulteriormente aggravata
dall’inefficacia della certificazione di conformità, e dall’abitudine delle
amministrazioni di accettare una segnaletica priva dei dati certi del fabbricante
ovvero del dettaglio dei componenti con cui è stata prodotta”.
Un campionario divertente di segnali “sbagliati” si trova su www.asaps.it, il portale della
sicurezza stradale (guarda la GALLERY). Automobilisti,
pedoni, il ciclisti e motociclisti, dotati di macchina fotografica, possono
documentare gli scempi segnaletici. Sbizzarritevi.
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