Mercoledì 17 Luglio 2024
area riservata
ASAPS.it su
Comunicati stampa 22/06/2001

Inchiesta di Promotor Sinistrosità stradale in Italia: i conti non tornano!

Inchiesta promossa da "Promotor" sull’incidentalità in Italia.Risultati soddisfacenti e conducenti italiani fra i più bravi d’Europa. Il punto di vista dell’Asaps.

Comunicato Stampa

Inchiesta di Promotor

Sinistrosità stradale in Italia: i conti non tornano! 

      

E’ quantomeno sconcertante il fatto che gli automobilisti italiani, secondo un’inchiesta trasmessa dal TG2 promossa da Promotor, debbano considerarsi fra i più rispettosi delle regole in Europa e che il nostro Paese sia fra i meglio posizionati in un’ipotetica graduatoria dei sinistri gravi, contandone “solo” 17 ogni 100 mila abitanti.

Qualcuno ci dovrebbe spiegare, allora, perché secondo il recente Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale tracciato dal Ministero dei LL.PP. – Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale: Negli ultimi dieci anni l’intensità della riduzione del numero delle vittime è andata progressivamente calando e il tasso medio di riduzione è stato inferiore allo 1,0% annuo. Nello stesso periodo, nei dodici Paesi europei con sistemi di mobilità maturi, la riduzione annua dei morti per incidenti stradali è stata del 2,4%, più del doppio di quella italiana. A causa di questa diversa dinamica l’Italia, che negli anni ’70 era uno dei quattro Paesi europei con i più elevati indici di sicurezza stradale, è diventata un Paese con livelli di sicurezza medio-bassi.  

Allo stato attuale il ritardo che l’Italia ha accumulato nei confronti dei Paesi europei più attenti alla sicurezza stradale può essere quantificato in 2.900 morti “aggiuntivi” ogni anno, circa 8 morti “in più” ogni giorno.  

Se dovessero confermarsi le tendenze in atto, l’Italia, nel 2010, diventerebbe uno dei Paesi europei con i più bassi livelli di sicurezza stradale.” 

I conti non tornano!

Secondo Promotor siamo fra i migliori in Europa. Secondo la relazione presentata al Parlamento dal Ministero dei Lavori Pubblici, invece, saremmo fra i peggiori. Qual è la verità? 

L’Asaps propende per la seconda ipotesi! 

  

Forlì, 22 giugno 2001

 

                                                                                                                    Giordano Biserni
                                                                                             Presidente Asaps

 

 

Venerdì, 22 Giugno 2001
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK