(ASAPS) FORLÌ, 18 giugno 2007 – È il secondo appuntamento,
per l’Asaps, con l’educazione di massa interamente dedicata ai ragazzi.
Parliamo de “Il Giornalino” (www.stpauls.it/gio/),
settimanale direttamente collegato a Famiglia Cristiana, edito dalle Edizioni
San Paolo. Il “grande giornale dei
ragazzi”, che vanta anche un ricco portale web, vero assaggio di ciò che si
trova in edicola, conferma così di far parte a pieno titolo di uno dei settori
pedagogici meno esplorati: la sicurezza stradale per i giovanissimi. Il
fascicolo “Conoscere insieme”, scritto dal nostro Giordano Biserni (presidente
dell’Asaps, già Ispettore Superiore della Polizia Stradale e riconosciuto esperto della sicurezza
stradale) e dalla moglie Gabriella Sbraccia (insegnante ed autrice di testi
interamente dedicati ai ragazzi, come “Star Doggy e briciole di Codice della
strada” , “Star Doggy e la bicicletta del tempo”, edizioni Egaf, e “Tutti a
spasso con Tobia”, edizioni Sicuritalia), è indiscutibilmente uno dei migliori
prodotti attualmente a disposizione, risultato di due vite interamente spese
nello studio del fenomeno infortunistico sulla strada e della sua applicazione
in chiave di insegnamento. Insomma, c’è il succo di ciò che accade “là fuori” e
la giusta chiave sociologica per trasmettere un simile bagaglio di conoscenze
ai ragazzi, usando le parole più adatte, nel contesto migliore: il racconto con
fumetto. Da giovedì scorso, il fascicolo è in edicola, con una tiratura di
100mila copie, una considerevole parte delle quali (10mila in tutto) a
disposizione di Asaps e Sicurstrada, i cui loghi sono riprodotti nell’opuscolo,
per gli appuntamenti educativi ai quali
le due associazioni, legate in un sodalizio che le unisce ormai da oltre 15
anni, fanno continuamente fronte. La traccia narrativa seguita, è di una
semplicità geniale: ma partiamo dalla fine. Gli educatori, quando fanno bene il
proprio lavoro, riescono a mettere in serio imbarazzo i genitori. Durante la
guida, quando papà e mamma non mettono la cintura di sicurezza o parlano al
cellulare, subiscono i rimproveri dei propri figli, segno questo che la gran
parte dei nostri comportamenti sbagliati al volante è frutto di consuetudini
sbagliate e, ahinoi, di scarsa educazione civica. Se i bambini reagiscono a
queste nostre manchevolezze e ce le fanno notare, è segno che la scuola, l’età
dell’apprendimento e la giusta metodologia di insegnanti ed educatori anche in
divisa, sono ancora gli ingredienti migliori per far crescere le nuove
generazioni all’insegna del rispetto e della sicurezza. Da non perdere. (ASAPS)
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- il semaforo e le rotonde
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