(ASAPS) – Tradito dalla stesso esibizionismo che lo aveva portato a mettere su internet le immagini che lo riprendevano in evoluzioni acrobatiche con la moto. Evoluzioni, ovviamente, vietate dal Codice della Strada. E proprio tramite la visione dei filmati on line, gli uomini della Polizia Stradale di Grosseto sono riusciti a ricostruire la targa della moto e hanno identificato il protagonista dei video. Ora il centauro, un operaio di 30 anni di Grosseto, dovrà esibirsi in un altro di tipo di “evoluzioni”, molto meno pericolose e, soprattutto, in regola con il CdS: quelle per riavere la patente di guida. Il ragazzo, infatti, dovrà consegnare la sua alla Motorizzazione civile. Il 30enne dovrà ripetere sia i test scritti che le prove su strada. L’operaio si faceva riprendere mentre, in sella alla sua moto, si cimentava in alcune acrobazie molto pericolose eseguite sia sulle strade cittadine sia su quelle extraurbane. Manovre che andavano dal classico impennare su una ruota, anche sorpassando alcune auto, fino al surf su due ruote stando in piedi su una tavola appoggiata sul sedile e viaggiando agli 80 all’ora. E poi ancora guidare seduto al contrario, lasciarsi trainare coi pattini da un’altra motocicletta, radersi mentre guida e altre anomalie che avrebbero potuto costargli caro. Infatti il protagonista di questa vicenda amava esibirsi in mezzo agli altri veicoli che circolavano sulle strade scelte come palcoscenico delle sue performance. Ora la Polizia Stradale è preoccupata che si possa innescare un meccanismo di emulazione che porti altri centauri spericolati a compiere gesti simili. (ASAPS) |
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