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Notizie brevi 20/06/2007

Napoli - Truffa dei motorini, 64 aziende nei guai

Facevano figurare come rottamati i motorini sequestrati per poterli vendere a prezzi irrisori o regalarli con la complicità di un ex funzionario del Demanio e di un viceprefetto. Tre arresti

 

Pressphoto

Un trucco facile per poter vendere o regalare ad amici e parenti gli scooter sequestrati. Uno scherzetto che è costato caro a tre dei protagonisti, che ieri sono finiti agli arresti domiciliari: il vice prefetto responsabile delle confische, Calogero Cortimiglia, un ex funzionario dell’Agenzia del Demanio ora componente della commissione tributaria regionale, Pietro Marra, e il titolare di un’impresa di custodia giudiziaria di Casalnuovo, Mario Fumarolo. La truffa, scoperta dalla Guardia di finanza, ha portato anche al sequestro preventivo di 30 milioni di euro, la somma complessivamente richiesta dai depositari a titolo di indennità di custodia per i veicoli apparentemente rottamati. Sono in tutto 64 le aziende coinvolte, di cui 54 depositarie giudiziarie e dieci addette alla rottamazione.
"Prezzi pazzi"
La gestione dei motorini sottoposti a sequestro amministrativo e le rivendite illegali sono i filoni principali dell’operazione delle Fiamme gialle, che prende il nome di "Prezzi pazzi" dal periodo dei saldi, in febbraio, mese in cui sono iniziate le indagini. Un’operazione, ha spiegato il procuratore aggiunto di Napoli Aldo De Chiara, "che ha goduto della collaborazione leale di Prefettura e amministrazione finanziaria".
500 veicoli
L’illecito stava nel fingere l’avvenuto smaltimento delle moto nei tempi previsti dalla legge. Questa procedura era possibile grazie alla creazione di falsi documenti "Fir" (formulari identificativi dei rifiuti) per il trasporto e lo smaltimento. Tutto in collaborazione con i titolari delle aziende di demolizione. Con questo sistema, sono stati svuotati di circa 500 veicoli il deposito della polizia e quello dei vigili urbani in via Brin. "La legalità è un fatto che non ha confini. Siamo i primi a guardarci dentro come tutti quanti gli altri", ha commentato il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, dopo aver saputo degli arresti. City/Ansa

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Mercoledì, 20 Giugno 2007
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