PALERMO Abusava
della figlia di dieci anni, arrestato ambulante Già da
qualche anno il nucleo familiare era stato oggetto delle attenzioni del
Tribunale dei Minorenni che aveva segnalato la situazione di estremo degrado Palermo, 1 luglio 20067 - Con l’accusa di aver
abusato per mesi della figlia di soli 10 anni un ambulante palermitano di 40
anni, è stato arrestato dagli Agenti della Polizia di Stato appartenenti alla
Sezione Specializzata di P.G. presso la Procura della Repubblica presso il
Tribunale per i Minorenni. Le manette ai polsi dell’uomo sono scattate in
esecuzione di una Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal G.I.P.
del Tribunale di Palermo Dr. Conti su richiesta del P.M. Caramanno. La storia di abusi e violenze anche in questo
caso si è dispiegata su uno sfondo di miseria e povertà. Triste e squallido scenario un angusto
appartamento della zona "Policlinico" abitato da un nucleo familiare
composto da genitori e 5 figli, tutti minori . Già da qualche anno il nucleo familiare era
stato oggetto delle attenzioni del Tribunale dei Minorenni che aveva segnalato
la situazione di estremo degrado in cui i 5 minori erano costretti a vivere
(materassi per terra, lenzuola sudice, mancanza di provviste alimentari,
carenza di requisiti igienici di ogni sorta etc. etc.) ai Servizi Sociali
territorialmente competenti. Oltre alla denuncia dei servizi sociali se ne
aggiunse una seconda proveniente dagli insegnanti della scuola elementare
frequentata dalla bambina in ordine alla irregolare frequenza ed alla
difficoltà di apprendimento. Verificata la veridicità della segnalazione ad
opera dei Servizi Sociali, fu disposto l’inserimento della piccola in una casa
famiglia della provincia. Solo qui la bimba riuscì a trovare la serenità, tanto
da socializzare con i conviventi della struttura ed i componenti della equipe
specializzata di psicologi preposti all’accertamento dei fatti che in breve ne
ottennero la fiducia. Da questi colloqui la bimba la bimba ha
confessato agli psicologi le sue drammatiche verità a parole e qualche volta
solo per iscritto, questo per la vergogna per gli abusi subiti. Agli
psicologi ha poi raccontato di quelle drammatiche sere trascorse sul
"lettone di mamma e papà", costretta a soggiacere alle attenzioni
sessuali del genitore ubriaco, con dovizia di particolari che non lasciavano
alcun dubbio interpretativo in chi la ascoltava. La minore ha
raccontato altresì, del ruolo passivo della madre che, pur a conoscenza degli
abusi perpetrati dal marito, nulla poteva fare per evitarli, piegata dalle
percosse del capo famiglia. Durante il ricovero presso la struttura
sociale la bimba sembrava avere riconquistato quella tranquillità che le
sfuggiva dopo fugaci incontri con i genitori che le "consigliavano"
di non dir nulla e di tenere una cattiva condotta: solo così "l’avrebbero
riportata a casa", per questo sono stati sospesi incontri e contatti
telefonici con i genitori. L’uomo risulta attualmente recluso presso la locale casa circondariale in esecuzione al Decreto di Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere. Violenza
sessuale: arrestati due moldavi a Milano Sono
stati sorpresi mentre violentavano una connazionale (ANSA)- MILANO, 1 LUG - Due moldavi sono stati arrestati la notte scorsa a Milano perche’ sorpresi mentre stavano violentando una loro connazionale. L’allarme e’ stato dato da alcuni passanti che hanno detto agli agenti di aver visto due uomini che trascinavano una ragazza. La pattuglia della Volante li ha trovati a poca distanza e li ha arrestati. La giovane era in stato di ebbrezza e ha detto di non ricordare nulla. I due arrestati si sono rifiutati di rispondere. DONNE
NEL MIRINO Finto
talent scout la fa bere e la violenta L’uomo,
con precedenti specifici, aveva avvicinato una ventenne all’interno di un
locale. Presentandosi come promotore di eventi pubblicitari l’ aveva convinta a
recarsi nel suo studio fotografico per
poi abusare di lei Reggio Emilia, 1 luglio 2007 - Le ha fatto
credere che le avrebbe aperto le porte per un futuro da modella, e invece ha abusato di lei dopo averle fatto bere
dell’alcol mentre le scattava delle foto per il presunto ’book’
fotografico. L’uomo, fotografo reggiano di 57 anni, in passato protagonista di
un episodio simile che gli era gia’ valso una condanna, e’ stato arrestato con
l’accusa di violenza sessuale su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip
e richiesta dal Pm di Reggio Emilia Maria Rita Pantani. L’episodio era stato denunciato alla polizia
alla fine di maggio. L’uomo, Arno Franzoni, aveva avvicinato una ventenne
all’interno di un locale. Presentandosi come talent scout e promotore di eventi
pubblicitari, l’uomo aveva convinto la giovane, accreditandosi come conoscitore
del mondo della moda e facendole balenare l’ipotesi di un lavoro come modella,
a recarsi nei giorni successivi nel suo studio fotografico a Regnano, localita’
di Reggio Emilia. Li’ le aveva iniziato a scattare alcune foto, poi le aveva offerto da bere degli alcolici. La
giovane era rimasta stordita, e l’uomo ne aveva approfittato per abusare di lei.
Una volta tornata a casa e ripresasi dal torpore la ventenne aveva realizzato
l’accaduto. Dopo aver raccontato quanto subito alla madre,
era andata alla polizia per sporgere denuncia. La giovane donna ha saputo poi indicare al personale della sezione reati sessuali della squadra mobile di Reggio Emilia anche la casa dover era avvenuta la violenza. Le successive indagini coordinate dal pm Pantani hanno portato all’emissione della misura restrittiva, eseguita ieri mattina. Nella perquisizione della casa di Franzoni, dove l’uomo e’ stato sorpreso, gli agenti hanno trovato numerose foto di ragazze attraenti, e un computer il cui contenuto viene valutato ’’utile alle indagini’’. In passato l’uomo aveva commesso un fatto analogo, ai danni di alcune ragazzine e per questo era gia’ stato condannato. Gara tra
auto su A12, 4 i feriti Due sono
gravi all’ospedale di Genova (ANSA) -GENOVA, 1 LUG- Due auto gareggiano in velocita’ sulla A12 e provocano un incidente tra Nervi e Genova; restano ferite 4 persone a bordo di altre due vetture. I due conducenti, uno dei quali in stato di ebbrezza, sono denunciati dalla polizia stradale per gara di velocita’ tra auto. Due dei feriti, una coppia di 37 e 44 anni, sono stati ricoverati con prognosi riservata nell’ospedale San Martino di Genova; gli altri due sono feriti lievi. Non può
iscriversi al registro degli esercenti chi è stato condannato per alcolismo A meno
che non sia revocata la decisione di condanna http://www.consulenzalavoro.com/Ultime_notizie/Articolo.asp?UN=2266 La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza
n. 9149 del 17 aprile 2007, ha stabilito che chi riporta un precedente penale
per ubriachezza non può avviare un’attività di ristorazione ed essere iscritto
al registro degli esercenti. Un lavoratore, infatti, aveva presentato
ricorso alla Corte d’Appello di Trieste contro la Regione Friuli Venezia
Giulia, che aveva rigettato la sua domanda di iscrizione nel registro degli
esercenti di commercio. Avendo la Corte confermato il rigetto della
domanda, il lavoratore ha proposto un ulteriore ricorso in Cassazione, che è
stato respinto anche in tale sede. La Corte, infatti, ha richiamato l’art. 2
della legge n. 287 del 1991, che stabilisce che chi ha riportato una condanna
per reati relativi alla prevenzione dell’alcolismo non può essere iscritto al
registro degli esercenti. Inoltre, ha ricordato la Cassazione
"l’art. 673 comma 1 c.p.p. prevede che "nel caso di abrogazione o di
dichiarazione di illegittimità costituzionale della norma incriminatrice, il
giudice dell’esecuzione revoca la sentenza di condanna o il decreto penale
dichiarando che il fatto non è previsto dalla legge come reato e adotta i
provvedimenti conseguenti". Sicché, fin quando non venga revocata, la
decisione penale di condanna sopravvive all’abolizione del reato per il quale
fu adottata. E tale sopravvivenza è di per sé sufficiente a giustificare il
diniego dell’iscrizione nel registro degli esercenti, per il quale, come s’è
già chiarito, rileva solo l’esistenza della condanna, indipendente da ogni
considerazione per l’esistenza e la rilevanza giuridica del fatto per il quale
quella condanna fu pronunciata". Nel caso in esame, invece, non è neppure
sopraggiunta la revoca della decisione di condanna e la Cassazione ha respinto
il ricorso. Suprema
Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 17 aprile 2007, n. 9149 |
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