ROMA - Oltre 150 senatori
di tutti gli schieramenti hanno firmato un disegno di legge per vietare il
trasporto di bambini sotto i 5 anni in moto o ciclomotore. Quelli fino a 12 anni
dovranno essere assicurati con uno speciale seggiolino provvisto di pedivelle.
Alla guida potranno esserci soltanto i genitori, ma non dovranno mai superare
il limite di 60 km/h.
BIPARTISAN -
Promossa da Romano Comincioli (Forza Italia), l’iniziativa è stata
sottoscritta, fra gli altri, dall’ex presidente del Senato Marcello Pera,
dall’ex ministro dell’Interno Beppe Pisanu, dai vice presidenti del Senato
Milziade Caprili (Rifondazione comunista), e Roberto Calderoli (Lega Nord). Le
novità riguarderanno in parte anche le quattro ruote per quanto riguarda le
cosiddette minicar.
MULTE - Il disegno di legge è già all’esame
della commissione Lavori pubblici del Senato. Per chi sgarra si sarà una multa
fino a 285 euro e il fermo del veicolo tra 60 e 90 giorni in caso d’infrazione
reiterata. «In scooter il rischio di perdita dell’equilibrio è altissimo e il
piccolo passeggero non ha neppure l’appoggio del manubrio», ha illustrato il
suo punto di vista il senatore Comincioli. «I dati sono chiari: mentre il numero
degli incidenti su auto va diminuendo, aumenta quello di incidenti su moto e
scooter».
«Sono favorevole all’iniziativa perché va verso la tutela dei bambini sulla
strada», ha aggiunto la senatrice della Svp, Helga Thaler Ausserhofer. «La
protezione dei minori deve essere la prima preoccupazione se si affronta la
questione delle norme per la sicurezza stradale»».
«La gran parte dei Paesi europei già prevede una disciplina particolare per il
passeggero minore trasportato su motociclo e ciclomotore», ha detto Caprili.
«In quasi tutti gli Stati la responsabilità del trasporto del minore è affidata
fino ai 12 anni esclusivamente al genitore».
INCIDENTI -
Nel 2006 vi sono stati in Italia quasi 1.500 morti e circa 50 mila feriti per
incidenti su moto. Oltre il 70% avviene in città. I dati mostrano una crescita
degli incidenti sulle due ruote, con percentuali di aumento superiori al 20%
all’anno, in controtendenza con i dati degli incidenti in auto.
Da Corriere.it
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