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Rassegna stampa Alcol e guida del 2 luglio 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

ASAPS

Francia: nasce un sito internet per spiegare ai giovani come tornare vivi da un normalissimo sabato sera, facendo a meno di alcol, droga e velocità


“Saper dire no”, “uscite e tornate” e “guidare la propria vita” gli slogan che animano un vero e proprio esempio di comunicazione: “che la festa cominci!”

Di Lorenzo Borselli

È frustrante, per chi si occupa di sicurezza stradale tutto il giorno, per professione e per passione, assistere impotente alla sostanziale inerzia del nostro paese, una volta rispetto ai nostri cugini francesi, un’altra rispetto agli spagnoli o agli austriaci.
È frustrante, dover attendere il 2010 sapendo che non centreremo mai l’obiettivo dell’UE di dimezzare la mortalità entro quell’anno, e scoprire che solo Oltralpe, aldilà del mar Tirreno, ovunque in Europa ad eccezione che in Italia, la sicurezza stradale è davvero una cosa seria.
La Francia, che costituisce l’enfant prodige in questo ambito, ha così tante iniziative da suscitare imbarazzo. L’articolo che segue, è solo un esempio, solo la millesima parte di ciò che viene fatto all’ombra della torre Eiffel.
Le leggi, in Francia, si fanno e basta. Quando sono oggettive certe necessità, ed è il caso della violenza stradale, governo ed opposizione sono sempre d’accordo: fatta la legge, non c’è inganno che tenga. La polizia è chiamata alla tolleranza zero ed ubbidisce in grado di ubbidire.
Coordinamento tra i vari corpi, mezzi efficienti, dotazioni avveniristiche.
Risultato: 11 milioni di controlli alcolemici nel solo 2006, miliardi di euro di multe (riscosse), milioni di punti decurtati (sul serio, non per finta, come in Italia), nessun bonus biennale, e soli 12 punti per tutti.
In più, le strade sono ben curate, si fa tanta, tantissima prevenzione, e migliaia di persone, per questo, non sono morte. Questo ha prodotto condivisione, ha fatto maturare la coscienza collettiva. Avremo vinto anche il mondiale di calcio, ma il contropiede su questo campo è tutto loro. Viva la Francia.

(ASAPS) PARIGI, 29 giugno 2007 – È sufficiente organizzare un pullman per trasportare, in tutta sicurezza, giovani desiderosi di trascorrere una serata in discoteca, risparmiando loro il rischio di rientrare a casa a bordo della propria auto o in quella di qualche amico? I francesi, ritenuti a ragione i veri campioni europei (e forse mondiali) in sicurezza stradale, ritengono di no e in un sito internet appositamente creato dalla Sécurité Routière – un vero e proprio dipartimento sorto in seno ad una delegazione interministeriale di esperti – i giovani possono trovare tutte le informazioni che servono per “tornare” vivi a casa. Il tutto, espresso con un linguaggio geniale, effettivamente alla portata dei giovani.
La home page (www.sortezrevenez.fr/sr, ), che riproduciamo nell’immagine, è accattivante e colpisce nel segno. È un ambiente virtuale festoso, all’interno del quale ci sono filmati che raccontano le serate, spiegano quanto convenga, qualche volta, “saper dire no”. Un esempio dell’eccezionale qualità nel linguaggio? Dalla home del sito, provate a cliccare su “conduire sa vie”, il bottone che si trova vicino alla fiammante Panda 4x4 che campeggia in primo piano; il tempo di far caricare la pagine ed ecco che l’auto parte. Un attimo dopo sarete a bordo della macchina, condotta da un ragazzo rigorosamente allacciato alla cintura di sicurezza, con un bell’estintore (chi, in Italia, curerebbe questi particolari?).
A questo punto, cliccate sul bottone verde che troverete sulla sinistra della pagina, quello con scritto “savoir dire non”, per l’appunto “sapere dire no” e guardate il filmato, che si avvia con un semplice click sul tasto play alla vostra destra.
Guardatelo tutto: il fatto che si parli francese, non impedisce di capire. L’intera iniziativa di “sortez revenez”, che in francese vuol dire “uscite e tornate”, è stracolma di informazioni, di consigli e suggerimenti, per affrontare una festa e fare in modo che non sia l’ultima.
Tutte cose ovvie, se vogliamo parlare fingendo di essere francesi, ma che non possono essere dette e basta: ai giovani bisogna saperle dire ed usare un linguaggio sbagliato, rovinerebbe tutto.
Dunque, una “festa responsabile”, dalla quale bisogna saper bandire comportamenti come la velocità eccessiva, l’alcol, le droghe ed anche la stanchezza, oggetto di un’ulteriore campagna rivolta in questo periodo sia ai professionisti del volante che ai vacanzieri.
Nel sito, i giovani francesi potranno interagire tra loro, scambiandosi pareri, testimonianze e consigli, utilizzando speciali forum tematici o giocando tra loro partecipando ad un game pedagogico di simulazione: il giocatore dovrà immedesimarsi nell’organizzatore di una festa e deve vigilare che tutto fili liscio.
Cosa si intende con l’espressione “filare liscio”? È semplice: il punteggio aumenta se la serata riesce, tutti gli invitati usciranno soddisfatti, e, soprattutto, se gli ospiti faranno rientro alle loro case senza incorrere in incidenti di sorta. La novità è che nessuna partita potrà essere mai identica ad un’altra già giocata. Il sistema consente infatti al server di apprendere dai giochi già conclusi e di apportare continue variazioni.
“È insopportabile – dice il delegato interministeriale alla Sicurezza Stradale Cécile Petit – che ogni settimana 30 giovani perdano la vita. Per questo la Sécurité Routière ha deciso di promuovere un’iniziativa specifica di prevenzione contro quel cocktail mortale costituito da velocità, alcol, cannabis e stanchezza.
La partitura del sito è stata pensata per contrastare in maniera interattiva il cocktail a cui si riferisce madame Petit, suddividendolo in tre grandi rubriche tematiche.
“Che la festa cominci”, illustra i principi di quella serata “responsabile” di cui ci siamo già occupati in apertura di questo articolo, mostrando un esempio di ciò che il giovane internauta francese può scoprire con il mouse. L’ambientazione è stata selezionata in un’abitazione, in un luogo di ritrovo o in una discoteca.
“Guidare la propria vita”, invece, invita i giovani a prendere coscienza dei rischi ai quali si espongono comportandosi in maniera sbagliata.
“Muoviamoci perché si possa cambiare” è la terza rubrica del sito, ed è costituita da uno spazio dedicato all’impegno associativo: qui, i singoli possono aderire ad iniziative comuni, ma accade anche che le associazioni possano comunicare la propria attività o, semplicemente, raccontare come si sia svolta una “serata responsabile”, magari illustrando ricette per preparare deliziosi cocktail analcolici.
Non si illustra il semplice divieto, perché potrebbe solleticare il gusto del proibito che tutti i giovani hanno, ma spiega cosa realmente possa accadere assumendo, per esempio, bevande alcoliche e mettendosi al volante in stato di ebbrezza.
Secondo l’Osservatorio Interministeriale sulla Sicurezza Stradale (ONISR), che tiene il conto (in tempo reale, ndr) della sinistrosità sulle strade francesi, gli incidenti sono la prima causa di mortalità per la popolazione nella fascia d’età tra i 15 ed i 24 anni. Ogni settimana, Oltralpe, circa 30 giovani perdono la vita sulle strade, ma è soprattutto nel sabato sera (esattamente come in Italia), che si raggiungono i picchi più alti più alti di letalità. Il 60% delle vittime tra i 18 ed i 24 anni, infatti, perde la vita durante la notte (contro il 45% complessivo del resto delle fasce d’età) , ma il 40% degli eventi mortali ha luogo nel fine settimana, a partire dal venerdì sera.
Si tenga conto, per un confronto, che solo il 32% dei decessi tra tutte le altre fasce d’età, vengono registrati nel weekend.


IL GAZZETTINO

COSTA DI ROVIGO

Serata su alcol e prevenzione

La biblioteca comunale ospita questa sera alle 21, la presentazione del progetto "Un locale per amico: il consumo di alcool, effetti e prevenzione". La serata è stata organizzata dagli assessorati ai servizi sociali di Provincia e Comune.


L’OPINIONE

La controversa decisione di vietare la vendita di alcolici in azienda

Rai, stop ai brindisi

E adesso a Saxa Rubra i dipendenti hanno avviato una raccolta di firme contro l’editto

di L’ Alfiere

Dell’ultima impresa e, probabilmente unica degna di nota nei nove mesi di Maurizio Braccialarghe alla giuda della direzione risorse umane della Rai (una formula aulica per designare il capo del personale), abbiamo già scritto, ma credo opportuno tornarci sopra per gli strascichi che sta provocando il suo editto contro il consumo assoluto di alcolici. Una decisione che non trova spiegazioni plausibili e ha già provocato numerose reazioni, che si sono concretizzate con una raccolta di firme promossa dai dipendenti della Rai per revocare il provvedimento. Preoccupazioni condivise anche tra i dipendenti sparsi nelle sette principali sedi della società di pubblicità, la Sipra, dove Braccialarghe è stato destinato. Iniziamo da questi ultimi. Nonostante i disastri provocati dal servizio pubblico, che affonda con programmi di cattivo gusto propinati, soprattutto in questo periodo, in prima serata (non c’è più lo sport e neanche i film a salvare l’audience) la società è sana, a dispetto della Rai che la controlla. Dopo tante vicissitudini, l’aspra concorrenza di Publitalia e nonostante il tetto di raccolta pubblicitaria, gli amministratori uscenti hanno portato i conti in nero. Con il cambio del vertice societario i dipendenti temono di interrompere il ciclo positivo.

Da luglio, infatti, cambia tutto: nuovo è il presidente Roberto Sergio e di fresca nomina sono anche il direttore generale Aldo Reali e appunto l’amministratore delegato, Maurizio Braccialarghe, che recentemente ha indossato i panni del fustigatore di sani consumi. Probabilmente alla Rai non sanno gli effetti che produce un bicchiere di vino: ormai è accertato che migliora la circolazione e rallenta l’invecchiamento delle cellule, tanto per citare alcuni dei principali benefici. Ma basterebbe informarsi dal dipendente Luciano Onder, che da decenni dà consigli per la nostra salute. Invece a viale Mazzini si vuole perseguire con imposizioni vessatorie chi intende dissetarsi con un bicchiere di birra, per trovare refrigerio dalla disumana arsura di Saxa Rubra, dove in estate si raggiungono picchi di 40 gradi. Perché invece di penalizzare i dipendenti, non si mette freno all’occupazione del video di vallette, nani, ballerine e tronisti, raggiunti da avvisi di garanzia per gravi reati che vanno dall’uso e spaccio di droga allo sfruttamento, ricatto e riciclaggio di denaro? Svolge un servizio pubblico la Rai e come tale dovrebbe garantire il rispetto di regole deontologiche. Ma siccome si toccherebbero molti e diffusi interessi bipartisan, è più facile colpire un povero diavolo che per favorire la digestione dei macigni ingeriti alla mensa si beve un bicchierino di vino o di birra.

E a proposito di mensa, ormai il livello raggiunto è quello dei sottomarini nucleari che si aggirano negli abissi del Pacifico. La decisione potrebbe essere stata presa per far capire con un atto d’imperio a giornalisti, tecnici e amministrativi della Rai che non si devono considerare dei privilegiati, ma soffrire, mangiare cibi o troppo scotti o crudi, dipende dal gusto dei cuochi, spesso in piatti e posate di plastica, come lo sono anche i bicchieri. Ah! Probabilmente Braccialarghe ha deciso di "sospendere la somministrazione delle bevande alcoliche", perché non ci sono bicchieri di vetro dove poter degustare il nettare. La plastica, si sa, modifica il gusto di vino e birra. Non ci sono alternative, se non andare nei ristoranti limitrofi, sorti proprio per "ospitare" i dipendenti Rai. Né nella vicinanza si trova una mensa della Caritas, dove si è trattati certamente meglio, il cibo è vario e genuino, e costa meno di quella della Rai. Ma torniamo all’editto di Braccialarghe che saluta in maniera suggestiva quel personale che avrebbe dovuto qualificare organizzare. Il nostro neo amministratore della Sipra si rifà a un protocollo d’intesa per attività lavorative che comportano infortuni; ma in quale rischio può incorrere un giornalista Rai, se non in quello di inciampare in qualche congiuntivo.

Non svolge mansioni di medico, infermiere, autista, vigilante o altre attività indicate nell’intesa. A meno che la Rai per risparmiare sul personale e gonfiare il portafoglio di collaboratrici e autori testi, non lo voglia utilizzare in altre attività. Un’altra spiegazione è che Braccialarghe, ma di vedute strette, si sia improvvisamente convertito all’Islam e intenda applicare anche in Rai le regole integraliste del messaggio coranico. Si annunciano anche a Saxa Rubra guerre di religione, visto, come si è detto, che sono in corso raccolte di firme per fermare il divieto e bloccare un’iniziativa che penalizza migliaia di lavoratori. (*) E poi questo editto vale anche per le presentazioni dei programmi, dei reality e festival vari nel salone degli Arazzi a Viale Mazzini. Ve lo immaginate un buffet con acqua minerale e coca cola?

(*) Nota: quello che l’articolo chiama editto è un provvedimento della Conferenza Permanente Stato Regioni in applicazione dell’art. 15 della legge quadro in materia di problemi alcol correlati che mira a prevenire gli infortuni sul lavoro. Come tale non dovrebbe essere condizionato da una raccolta di firme. Analoghi provvedimenti sono stati presi in altre aziende, ad esempio la FIAT di Torino, senza che sia stata mossa alcuna obiezione. Considerato come funziona la Rai il problema forse è nato da una di informazione poco corretta.


TGCOM (Tratto da Emergenza Alcolismo)

Nissan: occhio al navigatore

Un messaggio scoraggia dalla guida in stato di ebbrezza

Tokyo 02/07/2007 - Un navigatore satellitare intelligente, ovvero che scoraggia la guida in stato di ebbrezza. Non si tratta di un etilometro incorporato nello strumento, ma di un sistema di navigazione Carwings (HDD) che Nissan Motor Company ha studiato per mettere in guardia gli automobilisti sui rischi della guida sotto gli effetti dell’alcol. Al momento dell’accensione sul display del navigatore comparirà un avviso per il conducente che lo metterà in guardia sui pericoli della guida dopo aver bevuto alcolici.

L’iniziativa rientra all’interno di una campagna a cui la casa giapponese partecipa attivamente, finalizzata a sensibilizzare l’opinione pubblica e scoraggiare l’abuso di alcolici da parte dei guidatori, oltre alla campagna di informazione sulla sicurezza chiamata "Hello Safety".

Questi messaggi verranno gradualmente introdotti in tutti i sistemi di navigazione satellitare sui veicoli costruiti a partire dalla fine di giugno, per il mercato giapponese.

In particolare si tratta di due messaggi di testo, uno per la notte e uno per il giorno, che vengono visualizzati per alcuni secondi al momento dell’accensione. Il primo, dalle 17.30 alle 5 del mattino, recita "se hai bevuto, non metterti al volante!", mentre il secondo, dalle 5 alle 17.30, invita all’attenzione con un "anche oggi guida in sicurezza".

I messaggi rappresentano una misura di sicurezza passiva, che hanno come obiettivo quello di scoraggiare chi ha bevuto alcolici dal mettersi al volante di un’auto. La Casa continua così a sottolineare il suo impegno per il futuro, ma anche per il presente, a sfruttare le tecnologie più avanzate per fronteggiare i pericoli della guida non sicura. A questo proposito la Casa si impegna anche nella costruzione di veicoli con sistemi di sicurezza avanzati e ha come obiettivo quello di ridurre della metà il numero di incidenti mortali o con feriti con veicoli Nissan, nel proprio Paese, entro il 2015.


IL GAZZETTINO

Ventenne di Reggio Emilia fa arrestare un fotografo: le aveva ventilato un futuro da modella 

Violentata dal finto talent scout

Reggio Emilia

Ha abusato di una ragazza dopo averle fatto bere dell’alcol mentre le scattava delle foto per un presunto ’book’ fotografico destinato ad un improbabile futuro da modella. L’uomo, fotografo reggiano di 57 anni, in passato protagonista di un episodio simile che gli era già valso una condanna, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip e richiesta dal Pm di Reggio Emilia Maria Rita Pantani.

L’episodio era stato denunciato alla polizia alla fine di maggio. L’uomo, Arno Franzoni, aveva avvicinato una ventenne all’interno di un locale. Presentandosi come talent scout e promotore di eventi pubblicitari, l’uomo aveva convinto la giovane, accreditandosi come conoscitore del mondo della moda e facendole balenare l’ipotesi di un lavoro come modella, a recarsi nei giorni successivi nel suo studio fotografico a Regnano, località di Reggio Emilia. Lì aveva iniziato a scattare alcune foto, poi le aveva offerto da bere degli alcolici. La giovane era rimasta stordita, e l’uomo ne aveva approfittato per abusare di lei. Una volta tornata a casa e ripresasi dal torpore la ventenne aveva realizzato l’accaduto.Dopo aver raccontato quanto subito alla madre, era andata alla polizia per sporgere denuncia.

La giovane donna ha saputo poi indicare al personale della sezione reati sessuali della squadra mobile di Reggio Emilia anche la casa dove era avvenuta la violenza. Le successive indagini coordinate dal pm Pantani hanno portato all’emissione della misura restrittiva, eseguita l’altra mattina.

Nella perquisizione della casa di Franzoni, dove l’uomo è stato sorpreso, gli agenti hanno trovato numerose foto di ragazze attraenti, e un computer il cui contenuto viene valutato «utile alle indagini». In passato l’uomo aveva commesso un fatto analogo, ai danni di alcune ragazzine e per questo era già stato condannato.


IL GAZZETTINO

Ad Oderzo marocchino di 32 anni ha disturbato pazienti e infermieri, impedendo la somministrazione delle cure 

Ubriaco, arrestato al pronto soccorso 

È stato necessario l’intervento dei carabinieri che poi l’anno portato in carcere 

(L. A.) Ha iniziato la propria giornata urlando e disturbando infermieri e astanti del Pronto Soccorso di Oderzo, ostacolando anche le cure a un ferito grave, ma alla fine ai suoi polsi sono scattate le manette.I carabinieri della Tenenza opitergina hanno arrestato, all’alba di sabato, il marocchino A. M., di 32 anni, regolare in Italia ma senza fissa dimora, sedicente operaio, che si era presentato verso le 6.30 al Pronto Soccorso del nosocomio di Oderzo sostenendo di avere bisogno di alcune medicazioni. Ben presto, però, forse a causa di qualche bicchiere di troppo assunto durante la notte (le forze dell’ordine sono in attesa dei risultati delle analisi sul tasso alcolico), l’extracomunitario ha iniziato a dare in escandescenze, arrivando perfino a disturbare un’altra somministrazione di cure a un caso ben più urgente del suo, impedendo a medici e infermieri di lavorare serenamente.Visto che la situazione non accennava a tornare alla normalità, si è resa inevitabile, da parte del personale medico e paramedico, la chiamata ai carabinieri, che sono giunti sul posto pochi minuti dopo con una pattuglia.

Alla vista degli uomini in divisa, il 32enne marocchino non si è affatto calmato, continuando a pronunciare ad alta voce frasi sconnesse e a disturbare i numerosi presenti in quel momento. A nulla sono valsi i tentativi dei militari dell’Arma di ridurre l’extracomunitario a più miti consigli, perciò alla fine A. M. è stato arrestato e portato nel carcere trevigiano di Santa Bona, dove si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria alla quale dovrà rispondere di interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale.


CORRIERE ADRIATICO

Intervento dei carabinieri a Porto Potenza Picena

Chiamati per l’incidente Aggrediti da una donna

CIVITANOVA - La Compagnia dei carabinieri di Civitanova ha condotto, nel quadro dei controlli del sabato sera, una serie di servizi lungo i centri della costa maceratese allo scopo di scoraggiare il fenomeno del consumo di stupefacenti e di sostanze alcoliche. Sulle strade, la notte scorsa, gli uomini del N.O.RM. sono stati chiamati a rilevare un incidente stradale tra due autovetture che si era verificato a Porto Potenza Picena. Gli automobilisti non riuscivano a trovare un accordo sia per le difficoltà di lingua, essendo di nazionalità diversa, che per la forte agitazione di alcuni passeggeri dovuta, secondo i militari dell’Arma, alla presunta assunzione di sostanza alcoliche. In questo scenario la pattuglia intervenuta per dirimere la questione, è stata minacciata e aggredita da parte di una donna di nazionalità tunisina che oltre a non voler sentire ragioni, manifestava uno stato particolarmente eccitato e violento, tanto da procurare alcune lesioni a uno dei militari intervenuti. La donna così sona è stata arrestata per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e rinchiusa nella Casa circondariale di Camerino a disposizione dei magistrati maceratesi.


ASAPS

Venezia, carabinieri sorprendono nocchiere in stato di ebbrezza

Guidava a zigzag nei canali della laguna: i militari avevano pensato ad un malore

VENEZIA, 2 luglio 2007 – Non sappiamo se anche il codice della navigazione preveda il deferimento all’autorità giudiziaria. Sappiamo, però, che bere e mettersi alla guida di qualsiasi tipo di veicolo, è certamente pericoloso. I carabinieri di Venezia, mentre stavano pattugliando i canali della città, hanno notato che un motoscafo stava procedendo a zigzag: i militari hanno pensato ad un malore e si sono avvicinati al natante. Il nocchiere che si trovava al timone della barca, al primo colpo di sirena si è subito fermato, facendosi abbordare dalla motovedetta dell’Arma: nessun bisogno di soccorso sanitario, ma – semmai – di un etilometro. Il motoscafo è stato trainato fino all’attracco, dove è stato eseguito anche l’accertamento alcolemico con un risultato di tutto rispetto: 1,50 g/l.


IL MATTINO

Auto pirata, feriti due giovani

FABIO DE SILVA SUSY MALAFRONTE

Un sabato sera d’investimenti, pirati della strada e feriti. Forse a causa di qualche bicchiere di troppo o dell’inesperienza degli automobilisti, due ragazzi hanno rischiato la vita, travolti da un’auto in corsa, a Pompei e a Torre del Greco. Nella città mariana un giovane è stato investito, riportando fratture multiple, e l’investitore è fuggito. A Torre del Greco tragedia sfiorata in via Litoranea. Dopo aver abusato con l’alcol, un giovane si è messo alla guida della propria Renault Clio. Con lui, anche un suo amico. L’automobilista, arrivato in via Litoranea, è stato fermato dai carabinieri a un posto di blocco. Per fuggire, il giovane ha danneggiato 4 auto parcheggiate ai margini della strada e una moto, investendo una 20enne che stava attraversando. L’inseguimento è avvenuto sul litorale che di sabato sera è gremito di persone. L’inseguimento in stile film, è finito grazie alla foratura di uno pneumatico della Clio e i due occupanti dell’auto hanno proseguito la corsa a piedi. I vigili urbani, diretti dal capitano Andrea Formisano, che nel frattempo avevano incrociato la vettura, si sono lanciati all’inseguimento della coppia, riuscendo a bloccare il passeggero dell’auto. Qualche minuto dopo, i carabinieri hanno fermato anche il conducente, un ventenne torrese, senza precedenti penali. Il giovane è stato denunciato a piede libero per guida senza patente e dopo il test del tasso alcolemico, anche per guida in stato di ebbrezza. La ragazza, colpita solo di striscio dall’auto, è stata portata all’ospedale Maresca: tre giorni la prognosi.


TGCOM

Benoit, mossa wrestling per uccidere

Polizia indaga sulla morte del figlio

La tragedia familiare di Chris Benoit continua a fare notizia. La polizia, infatti, avrebbe individuato altri particolari scioccanti su quanto accaduto nella casa del lottatore, dove sono stati trovati i corpi senza vita del wrestler, di sua moglie e del figlio. Proprio su quest’ultimo il canadese si sarebbe accanito con una mossa di wrestling, dopo la scoperta sul corpo del piccolo di ferite sulla schiena e sulle braccia.

Non passa giorno in cui sui media americani non appaiano notizie di cronaca legate alla vicenda Benoit. Oltre a chiedersi il perchè di quanto accaduto, da fonti investigative emergono particolari inquietanti su quello che è successo nell’abitazione dell’ex campione del mondo, una settimana fa. L’ultima ricostruzione dei fatti sembra la più plausibile, anche se forse nessuno saprà mai l’esatta verità e le motivazioni che hanno spinto il canadese a compiere un gesto simile. La polizia sostiene che Benoit abbia ucciso la moglie Nancy, probabilmente appresa la notizia che quest’ultima lo voleva lasciare, per poi accanirsi sul figlio di sette anni. Proprio su di lui, il Rabid Wolverine avrebbe infierito con una mossa di wrestling dopo che sul corpo del piccolo sono stati ritrovate ferite su diverse parti del corpo. In pratica Benoit avrebbe usato una versione modificata della sua celebre presa di sottomissione denominata Crippler Crossface con la quale parecchi lottatori sono stati costretti a cedere sui ring di tutto il mondo.

Poi, accortosi probabilmente di quello che aveva fatto, Benoit si è tolto la vita. Nella sua casa sono state ritrovate una decina di lattine di birra e una bottiglia di vino vuote, segno che forse Benoit era ubriaco quando ha compiuto il massacro. Infine poco prima dell’atto, il canadese aveva stipulato un’assicurazione sulla sua vita, ma aveva scelto come beneficiari solo la sua ex moglie e i due figli avuti da lei, non menzionando Nancy e Daniel. Se tutto ciò venisse confermato, il sospetto di premeditazione nell’omicidio-suicidio sarebbe un dato di fatto.

© asaps.it
Martedì, 03 Luglio 2007
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