Foto Coraggio – archivio Asaps
(ASAPS) – Polizze Rc auto meno care nel triennio
2004-2006. Il dato è stato presentato ieri (martedì 3 luglio) durante
l’assemblea annuale di Ania (Associazione Nazionale tra le Imprese
Assicuratrici) dal presidente dell’Associazione Fabio Cerchiai. Secondo i dati
illustrati, la tendenza, in atto ormai da due o tre anni, è quella di una
graduale riduzione del prezzo medio delle polizze rc auto. Inoltre è diminuito
anche il prezzo medio effettivo delle polizze, in termini nominali, dello 0,8%
nel 2006 e dell’1,5% nel 2005. Nel triennio 2004-2006 il prezzo delle
assicurazioni auto è complessivamente sceso in termini reali, ossia al netto
dell’inflazione dell’8%, e questo nonostante il costo medio dei sinistri.
Secondo le rilevazioni dell’Ania, infatti, quest’ultimo si aggira intorno ai
4.150 euro, valore ben più elevato della media europea pari a 3mila euro.
Valutazione favorevole anche per il nuovo sistema di indennizzo diretto che ad
oggi ha dimostrato di essere potenzialmente positivo. Durante l’assemblea
Cerchiai ha illustrato anche gli obiettivi di Ania per il futuro, tra cui anche
un’ulteriore riduzione dei prezzi delle polizze auto su cui gravano il sistema
di oneri impropri relativo al contenzioso e i costi per le riparazioni
effettuate dalle carrozzerie. All’assemblea annuale era presente anche Pier
Luigi Bersani, Ministro allo Sviluppo Economico, che in tema di RC auto ha
commentato: “ci devono essere risposte che vanno verso la contendibilità del
cliente. Bisogna fare di più sul fronte dell’incidentalità anche se alcuni
passi avanti sono stati già compiuti. Inoltre bisogna cercare di arginare il
fenomeno diffuso delle frodi, diffondendo tra la popolazione un maggior senso
civico”. Deluse, invece, le associazioni dei consumatori
per i dati illustrati a Roma. Secondo Antonio Longo, presidente del Movimento
Difesa del Cittadino, dalla relazione annuale è emersa “una fotografia di un
comparto che cresce enormemente negli utili senza fare nessun cenno però alle
riduzioni delle tariffe e al problema della trasparenza dei prodotti di vita. L’Ania e le assicurazioni parlano delle polizze vigenti in ‘Second
Life’ quando affermano che, al netto
dell’inflazione, l’RC auto sarebbe diminuita addirittura dell’8%. I dati
esposti sono un pugno nell’occhio dei milioni di assicurati che continuano a
vedere aumentare le polizze anche in assenza di incidenti e soprattutto suonano
come una beffa per i neopatentati di città come Napoli, costretti a pagare
2-3mila euro l’anno”. Anche Paolo Landi,
Presidente di Adiconsum ha espresso parere sfavorevole sulla
situazione delle assicurazioni auto in Italia. "Se il sistema assicurativo
italiano ha delle adesioni più basse rispetto all’Europa è perché è carente di
trasparenza. I consumatori vedono ancora nell’assicurazione un ombrello che si
apre quando c’è il sole, ma che si chiude nel momento del bisogno”. Anche l’Unione Nazionale Consumatori esprime delusione per i contenuti
della relazione e sostiene che “non è affatto vero, come invece
afferma il Presidente Cerchiai, che il prezzo medio delle polizze RC auto è in
calo, nonostante la riduzione dei costi medi dei sinistri e l’introduzione
dell’indennizzo diretto che avrebbero dovuto contribuire ad un sensibile
abbassamento delle tariffe assicurative. Numerose le lamentele dei consumatori
che, pur non avendo causato incidenti e potendo quindi usufruire dei vantaggi
della formula bonus-malus, vedono aumentare lo stesso, alla scadenza, il prezzo
delle loro polizze. I provvedimenti sulle liberalizzazioni che
hanno investito anche le assicurazioni sono stati vissuti più come problemi che
come possibilità concrete di avvio di una maggiore concorrenza”. (ASAPS) |
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