Due
momenti della fiaccolata
(ASAPS)
Quasi quattrocento le persone che il 30 giugno hanno partecipato alla consueta
fiaccolata contro le stragi del sabato sera che si è svolta a Reggio Emilia. Ad
organizzarla l’Osservatorio Provinciale Sicurezza Stradale che, grazie anche
alla collaborazione fattiva del responsabile provinciale dell’Asaps Roberto
Rocchi, ha inteso ricordare i tanti giovani che hanno perso la vita sulle
strade reggiane e, nel contempo, lanciare un monito di prudenza a quanti si
sono trovati a transitare lungo la principale arteria reggiana nella serata di
apertura di molte discoteche estive. Tanti
i genitori provenienti da tutta la provincia, ma ciò che ha destato maggiore
soddisfazione è stata la partecipazione davvero numerosa dei giovani. La
manifestazione ha preso avvio attorno alle ore 23, quando le centinaia di
persone presenti si sono riunite nel piazzale della seconda circoscrizione per
condividere alcuni momenti di riflessione: dopo avere preso la parola Fausto
Castagnetti, presidente della seconda circoscrizione, ha portato il saluto
dell’amministrazione comunale il vice sindaco Franco Ferretti, mentre per la
Provincia era presente l’assessore Marcello Stecco. A
seguire hanno parlato don Gianni Manfredini, vicario urbano e il professor
Giuliano Gatti, da anni impegnato in iniziative di prevenzione stradale
all’interno delle scuole della montagna. Particolarmente
toccante è stato il momento in cui l’ispettore della polizia stradale Roberto
Rocchi, coordinatore dell’osservatorio provinciale, ha scandito il nome di
tutti i ragazzi che hanno perso la vita sulla strada (oltre una trentina) i cui
genitori erano presenti alla fiaccolata, accompagnato dalla lettura di un
messaggio inviato da una mamma che ha perso la figlia in un incidente stradale
due anni fa. La
manifestazione è poi proseguita lungo la via Emilia, dove i partecipanti si
sono sistemati uno accanto all’altro per oltre un chilometro a fiaccole accese.
In quel momento un corteo formato da due motociclisti dei carabinieri,
un’automedica, un’autoambulanza, un pattuglia della polizia municipale ed una
della polstrada, a sirene spiegate e a passo d’uomo ha sfilato per tutta la
lunghezza del corteo. Tante
le lacrime che sono scaturite spontaneamente, mentre alcuni automobilisti in
transito si sono fermati per applaudire i manifestanti ed altri per aggregarsi
momentaneamente al gruppo. Da segnalare anche il passaggio di una coppia di
coniugi milanesi che hanno perso un nipote in un incidente stradale e che hanno
voluto prendere accordi con gli organizzatori per ripetere una simile iniziativa
anche nel capoluogo lombardo. Al
termine della manifestazione numerose persone sono rimaste nel piazzale della
circoscrizione a discutere e confrontarsi su questo tema che ogni anno, nella
provincia di Reggio Emilia, provoca quasi un centinaio di vittime e migliaia di
feriti. (ASAPS)
Roberto Rocchi
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