Traffico
nei pressi dell’aeroporto Jfk di New York (Reuters)
Una
veduta di Manhattan (Infophoto)
NEW YORK
(USA) - L’idea di New York città silenziosa è, come capisce
chiunque sia stato anche soltanto per poche ore soggetto al frastuono di una
strada newyorchese qualsiasi, un autentico ossìmoro, ovvero un non-senso. Dalle
raffiche di strombazzamenti misti a convulsi assordanti singhiozzi elettronici
delle macchine della polizia o dei pompieri, a quelli dei taxi che si fanno
largo a colpi di clacson,e per finire al ronzio martellante delle cuffie dei
pendolari che ascoltano (e fanno ascoltare) il loro iPod preferito dentro il
metrò, il rumore a New York regna sovrano dovunque.
INIZIATIVA ANTIRUMORE - Ma ora non più, o almeno questo è quello che
sperano in molti. Dopo tre anni di preparativi, all’indomani della festa
dell’Independence Day del 4 luglio, che come tutti gli anni si è conclusa con
un colossale e rumoroso spettacolo pirotecnico, il sindaco Michael Bloomberg,
reduce dal successo della sua recente campagna per il proibizionismo del fumo
nei luoghi pubblici, ha deciso di lanciare una nuova e non meno dura offensiva
contro l’inquinamento acustico. Il Noise Code, il codice del rumore appena
entrato in vigore, è severo e,almeno sulla carta, non concede sconti a nessuno.
Le imprese di costruzioni e lavori stradali, d’ora in avanti, se vorranno
aprire un cantiere o aggiudicarsi un appalto nella Grande Mela, dovranno presentare,insieme
al progetto,anche un “piano antirumore”, dotando per esempio di silenziatore le
ruspe o i martelli pneumatici, e impegnandosi per contratto a non superare un
determinato numero di decibel.
■ La classifica dei decibel
NEW YORK (USA) - L’idea di New York città silenziosa è, come
capisce chiunque sia stato anche soltanto per poche ore soggetto al frastuono
di una strada newyorchese qualsiasi, un autentico ossìmoro, ovvero un
non-senso. Dalle raffiche di strombazzamenti misti a convulsi assordanti
singhiozzi elettronici delle macchine della polizia o dei pompieri, a quelli
dei taxi che si fanno largo a colpi di clacson,e per finire al ronzio
martellante delle cuffie dei pendolari che ascoltano (e fanno ascoltare) il
loro iPod preferito dentro il metrò, il rumore a New York regna sovrano
dovunque.
INIZIATIVA ANTIRUMORE - Ma ora non più, o almeno questo è quello che
sperano in molti. Dopo tre anni di preparativi, all’indomani della festa
dell’Independence Day del 4 luglio, che come tutti gli anni si è conclusa con
un colossale e rumoroso spettacolo pirotecnico, il sindaco Michael Bloomberg,
reduce dal successo della sua recente campagna per il proibizionismo del fumo
nei luoghi pubblici, ha deciso di lanciare una nuova e non meno dura offensiva
contro l’inquinamento acustico. Il Noise Code, il codice del rumore appena
entrato in vigore, è severo e,almeno sulla carta, non concede sconti a nessuno.
Le imprese di costruzioni e lavori stradali, d’ora in avanti, se vorranno
aprire un cantiere o aggiudicarsi un appalto nella Grande Mela, dovranno
presentare,insieme al progetto,anche un “piano antirumore”, dotando per esempio
di silenziatore le ruspe o i martelli pneumatici, e impegnandosi per contratto
a non superare un determinato numero di decibel.
Renzo Cianfanelli
Da Corriere.it
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