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Rassegna stampa Alcol e guida del 6 luglio 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

Un altro smacco per chi lotta per strade più sicure

Apprendo dai notiziari televisivi di questa sera che la persona che ha causato l’incidente del giorno 27 giugno nei pressi di Piacenza, che guidava sotto l’effetto di alcol, dove hanno perso la vita 4 ragazzi tra i 20 ed i 28 anni, è stato dimesso dall’ospedale come se niente fosse accaduto.

Sono stato assalito da una rabbia indescrivibile: ma come, non solo nel nostro paese a chi causa tragedie di questo tipo vengono comminate pene ridicole, ora li lasciamo anche andare liberamente dandogli la possibilità magari di volatilizzarsi ed evitare così di comparire davanti ad un tribunale.

Certo che è proprio un bel messaggio dato in un momento dove vengono spese un sacco di belle parole sulla sicurezza stradale, sull’inasprimento delle pene, ecc.

Certo che è un bel gesto di rispetto nei confronti di quei ragazzi che hanno perso la vita e nei confronti delle loro famiglie.

Certo che è un bel segno di incoraggiamento verso coloro i quali, giornalmente, si battono per cercare di ridurre il numero di lenzuola bianche stese sull’asfalto e che sono anni che lanciano segnali di allarme a tutti i livelli per denunciare una situazione divenuta insostenibile.

Mi tornano alla mente due articoli pubblicati di recente da Asaps : uno è l’articolo dove Lorenzo si domandava se veramente vogliamo una strada più sicura, l’altro è quello del Babbo Natale citato dal Dr Biserni ecco, il sostituto Babbo Natale è arrivato ed ha colpito di nuovo.

Mentre i nostri governanti discutono se, come e quando apportare modifiche al codice della strada, la gente continua a morire: devono sbrigarsi a prendere decisioni serie ed efficaci, perchè proseguire così è a dir poco vergognoso.

Fabbri Aldo


 

 IL TRENTINO

E quest’anno c’è la novità del beach soccer: iscrizioni aperte da lunedì

Festa sì, ma senza alcol

Tutto pronto per il torneo di hockey e pallamano In arrivo sei squadre europee

 MORI. Ultimi ritocchi per la sesta edizione dell’H. H. Summer Festival, il torneo internazionale di hockey su prato e pallamano organizzato ai campetti del Linar a Mori dai numerosi volontari delle due società locali, in programma per il prossimo 13, 14 e 15 luglio. Torneo che quest’anno vedrà la partecipazione di ben 300 atleti suddivisi in quasi 40 squadre. Per partecipare al torneo di hockey su prato arriveranno quest’anno ben sei squadre europee: tre formazioni belghe, due da Londra e una da Parigi. Gli atleti saranno ospitati nel parco adiacente le scuole medie, trasformato per l’occasione in un campeggio attrezzato, mentre la mensa verrà utilizzata per le cene ufficiali a invito con un servizio di catering realizzato dagli stessi 170 tesserati delle due società. Ma la novità di quest’anno riguarda l’organizzazione di un nuovo torneo, quello di beach soccer - calcio da spiaggia - che si svolgerà nel campetto di pallamano delle scuole medie ricoperto appositamente di sabbia (Iscrizioni da lunedì al 349 4984583). Durante la tre giorni di gare sarà attivo un servizio di bar e cucina con musica dal vivo e dj party fino a notte inoltrata e che si concluderà con le premiazioni in programma domenica 15 luglio alle 16.30.

 La festa infine si caratterizzerà per una formula no alcol: «Seguendo l’esempio di Rovereto - ha spiegato l’assessore al turismo Valter Gazzini - abbiamo chiesto a tutte le associazioni di adottare durante le loro feste una politica no-alcol. L’hockey e la pallamano sono state le prime ad aderire attraverso il progetto “Frena l’alcol fai correre la vita”. Durante le tre serate stazionerà un furgoncino del comprensorio fuori dai tendoni dove chiunque potrà effettuare un test dell’alcol prima di mettersi alla guida».

Una politica sostenuta anche dall’assessore alla cultura Renato Bertolini: “Per il prossimo anno - sottolinea - metterò a bilancio più soldi per tutte le associazioni che adotteranno degli accorgimenti al fine di moderare l’uso di alcolici». (*)

(l.v.)

(*) Nota: pare che l’esempio del comune di Rovereto stia facendo scuola. A volte si ha l’impressione che alcune iniziative, altrimenti fattibile ed utili, non vengano attivate perché ritenute troppo anticonformiste. Come ad esempio le feste analcoliche. In questi casi è molto utile che qualcuno dia l’esempio.


EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da TELERADIOERRE)

MANFREDONIA

Campagna di sensibilizzazione contro l’abuso di alcol

Promossa dal Comune la campagna di prevenzione dell’abuso di alcolici

Venti postazioni, per informare e sensibilizzare i giovani sui rischi connessi all’abuso di alcol, saranno allestite nelle prossime nove settimane a Manfredonia. L’iniziativa, patrocinata dall’Amministrazione comunale, è stata promossa dal direttore del Ddp dell’Asl di Foggia, Matteo Giordano. Le postazioni, presso nelle quali saranno impegnati quattro operatori, saranno allestite in punti strategici tenendo conto della frequentazione e del valore attrattivo del locale, dell’alto rischio di abuso di sostanze alcoliche e della possibilità di collaborazione con i gestori dei locali. "L’obiettivo primario e immediato - ha sottolineato Giordano - è quello di prevenire incidenti stradali, dissuadendo i giovani nei quali si è riscontrato un tasso alcolico elevato, di mettersi alla guida di autoveicoli". Secondo l’assessore alle politiche sanitarie, Pasquale Papaina, "il progetto si inquadra nel contesto delle politiche di prevenzione alle quali l’Amministrazione attribuisce un ruolo di primaria importanza e che la popolazione mostra di gradire".

damiano bordasco


EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da PRIMOCANALE)

SICUREZZA, AL VIA "GUIDATORE DESIGNATO"

Partirà nelle prossime settimane la campagna di Comunicazione del ministero per le Politiche giovanili sul ’guidatore designato’, cioé di colui che si assume la responsabilità del gruppo di amici e per una sera non beve alcol, in modo da guidare l’auto in sicurezza al rientro dalla discoteca. I dati dell’osservatorio Permanente di polizia e carabinieri sono allarmanti. Sul sito del Ministero www.pogas.it, è on line una nuova sezione dal titolo ’Il Codice etico e le iniziative’.


CORRIERE ROMAGNA

Infopoint locali per contrastare l’uso di alcol e droghe 

RIMINI - Continua anche quest’estate la prevenzione “di strada” sui comportamenti a rischio legati al “loisir”, o divertimentificio che dir si voglia. Si tratta del progetto “Circolando”, del Servizio Dipendenze Patologiche dell’A.Usl, finalizzato al contenimento dei pericoli legati all’uso di alcol e droghe e ad altri comportamenti a rischio. L’iniziativa si realizza attraverso infopoint in collaborazione con alcuni locali e nell’ambito di eventi e feste.

Le operatrici della Cooperativa Sociale Alter, che collaborano con il Sert. di Rimini, presenti nel corso delle serate, metteranno a disposizione del pubblico opuscoli informativi sulle sostanze, sui pericoli legati al connubio alcol-guida, e sulle malattie sessualmente trasmesse, per approfondirne aspetti e contenuti. Inoltre sarà possibile rilevare con l’etilometro il tasso di alcolemia per verificare l’idoneità alla guida.

Questo intervento, che si realizza grazie alla sensibilità di molti gestori - cui si aggiunge in questo anno il consorzio dei locali del porto - rientra nelle funzioni di prossimità del Servizio Dipendenze Patologiche, in linea con la necessità di attivare interventi rivolti a coloro che pur consumando sostanze ed esponendosi a rischi concreti, non percepiscono tali pericoli. Si tratta, per lo più, di coloro che utilizzano sostanze o alcol a fini “ludici”.

L’attività di infopoint si è aperta ieri sera con una presenza al Rockislan, che sarà ripetuta anche mercoledì 11 e mercoledì 25. Domani sera sarà la volta della Festa in Collina a Verucchio e del Coconuts, dove gli operatori torneranno anche venerdì 20. Venerdì 13 e venerdì 27 saranno, invece, al Becky Bay di Bellaria, sabato 14 e sabato 28 al Classic Club e venerdì 27 al Mosquito Party di Verucchio.


EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da IL VELINO) 

Se Firenze supera Roma come “migliore città turistica d’Europa”

Roma, - Firenze “migliore città turistica d’Europa”, seguita da Roma e Venezia. Il riconoscimento – l’Award Best city in Europe – è stato attribuito alla città degli Uffizi dalla prestigiosa rivista americana Travel & Leisure, leader del settore viaggi e lifestyle nel mondo. Gli americani sono da sempre innamorati del capoluogo toscano: nel 2006 si sono registrate 1,6 milioni di presenze di soli turisti statunitensi, senza considerare gli americani che a Firenze risiedono stabilmente, per motivi di studio o di lavoro, attratti dalla bellezza e dall’atmosfera unica del capoluogo toscano. Ma è tutta l’Italia a esultare per questo riconoscimento. Oltre a Roma e Venezia, troviamo Siena all’ottavo posto, mentre la Sicilia compare tra le cinque migliori isole. La Capitale vede quindi sfuggire il primato conquistato lo scorso anno, unica tra le città italiane a perdere posizioni (Venezia ne ha addirittura conquistate due, passando dalla quinta alla terza). Una bocciatura che brucia, dal momento che i lettori di Travel & Leisure sono tra i più appetibili sul mercato americano; infatti, con 75 per cento di passaporti validi e una entrata media per lettore di circa 89 mila dollari, non solo hanno i mezzi per viaggiare ma lo fanno con cognizione e senza badare a spese. Roma non è quindi riuscita a guadagnare il primato più ambito nel settore turistico, ovvero quello dei viaggiatori che fanno circolare ricchezza, che vanno nei grandi alberghi, nei ristoranti più cari. Quelli che si fermano per lunghi soggiorni, e quindi della città vogliono godere, non solo il patrimonio storico, ma anche l’offerta collaterale. 

Questa è la seconda bocciatura che arriva dagli Usa nell’arco di pochi giorni per la Città eterna. Il New York Times aveva infatti apertamente criticato (con tanto di foto scandalo) il degrado che ormai accompagna il centro storico di Roma: “Rome welcomes tourism con brio, but not too much”: Roma accoglie i turisti con brio, ma non troppo. Secondo il Nyt “c’è una lotta in corso, che avviene in maniera evidente, per il cuore del centro storico di Roma: da un lato siedono le forze dell’etichetta e della tutela culturale, dall’altro il desiderio irremovibile di un’altra bevuta. Una passeggiata rilassante a mezzanotte verso Campo de Fiori, piazza Navona o la parte medievale di Trastevere – racconta Peter Kiefer, autore dell’articolo - mette la questione in evidenza. C’è ‘la notte delle donne’ da ‘Sloppy Sam’, un pub famoso di Campo de Fiori davanti alla statua del filosofo Giordano Bruno, che è stato condannato a morte dalla Chiesa cattolica per eresia nel 1600; baristi a torso nudo servono giro dopo giro shots scontati. Dietro l’angolo, il ‘Zeta Lunge’ offre circa due ore di open bar, qualsiasi bibita a basso prezzo. Più tardi - continua il quotidiano americano - alle tre di notte circa, un turista americano urla con un megafono chiedendo alla donna con cui si trova di alzarsi la gonna e di farsi vedere, suscitando le risate dei suoi amici e, abbastanza sorprendente, quelle della stessa donna. Il posto – nota il giornalista - è allagato di alcol, e un crescente numero di residenti di Roma sono stufi di quello che vedono. ‘È incredibile’, dice Flaminia Borghese, presidente di un gruppo di residenti del centro storico che stanno chiedendo misure per un maggiore controllo del rumore e ronde di polizia. ‘C’è una totale mancanza di controllo’”. E se è vero che per il New York Times “Roma rimane un posto sicuro per turisti”, l’autorevole quotidiano statunitense non può fare a meno di notare che “questo nuovo fenomeno nel centro storico di Roma sta provocando un crescente livello di preoccupazione”.


IL TEMPO

Guida ubriaco, uccide due ragazzi

L’incidente a Selvaiezzi Solo lievi ferite per il conducente dell’auto investitrice

PATENTE ritirata e denuncia per guida in stato di ebbrezza sono per il momento i provvedimenti adottati nei confronti di S.D.M., il commerciante 36enne della provincia di Pescara che mercoledì sera, alla guida della sua Mercedes, ha violentemente tamponato una Renault Twingo provocando la morte di Luca Romano, 29 anni, e Luca Bregoli, 33. L’incidente si è verificato poco dopo le 21,30 di mercoledì sull’asse attrezzato in direzione di Pescara, in località Selvaiezzi, nei pressi del cavalcavia di via Custoza. Il tratto di strada è rimasto chiuso fino a tarda notte.Sul posto i soccorritori del 118, i vigili del fuoco, che hanno dovuto tagliare le lamiere dell’utilitaria per estrarre il corpo di uno dei due giovani (l’altro era stato sbalzato sull’asfalto). In un comunicato stampa, la Polizia stradale di Chieti che ha il compito di ricostruire la dinamica dell’accaduto, attribuisce all’elevata velocità e allo stato psicofisico alterato a causa di sostanze alcoliche del conducente della Mercedes la causa del mortale tamponamento. La Renault Twingo con a bordo i due sfortunati ragazzi di Chieti è stata trascinata per circa duecento metri dopo il violentissimo impatto mentre l’altra vettura ha concluso la sua corsa 150 metri più avanti, gli airbag scoppiati. Per Luca Romano e Luca Bregoli non c’è stato scampo mentre il conducente della Mercedes, un Suv, se l’è cavata con leggere ferite medicate al pronto soccorso dell’ospedale di Chieti dove è stato anche sottoposto al test per verificare il quantitativo di alcol nel sangue. Entrambi di Chieti scalo (Romano era un parrocchiano della chiesa del SS. Crocifisso, in piazzale Marconi dove sabato alle 16.30 si terrà il rito funebre), i due amici avrebbero voluto trascorrere una serata di svago nella vicina Pescara. La morte li ha colti senza neanche dargli il tempo di rendersene conto. La Procura di Chieti (l’indagine è affidata al pubblico ministero Lucia Campo) ha iscritto S.D.M nel registro degli indagati per omicidio colposo e ha disposto l’autopsia sulle salme dei due ragazzi.

Si. Ber. 


IL GAZZETTINO

Giovane di Romano d’Ezzelino in carcere dopo aver investito un immigrato che è rimasto ferito sulla strada 

Ubriaco travolge ciclista e fugge: arrestato 

I carabinieri, risaliti alla sua identità, lo hanno convinto a consegnarsi con l’aiuto dei genitori

Bassano

Ha provocato un incidente e non si è fermato a prestare soccorso al ferito, ma è stato rintracciato e arrestato. Aveva un tasso alcolico quattro volte superiore al limite di legge. Rudi Forabosco, 21 anni, di Romano d’Ezzelino, l’altro ieri intorno alle 18 ha travolto un immigrato del Ciad che stava rincasando dal lavoro in sella alla sua bicicletta. Il ferito, N.D.M., 39 anni, è riuscito ad avvertire i carabinieri e fornire qualche indizio prima di essere ricoverato all’ospedale. I militi sono riusciti a risalire al proprietario dell’auto, un romanese poi risultato essere il padre dell’investitore. Da casa i genitori insieme hanno rintracciato il giovane al cellulare, e il brigadiere dei carabinieri lo ha persuaso a rientrare. Forabosco è stato quindi accompagnato in caserma per controlli. Subito dopo è stato condotto all’ospedale per sottoporlo ai test alcolimetrici e arrestato.


BRESCIA OGGI

RODENGO SAIANO. Bloccato dalla Polizia stradale di Iseo un tedesco neopatentato di 22 anni che abita a Paderno Franciacorta

Alcol, droga e velocità: perde 60 punti

Un sorpasso azzardato davanti agli agenti E sceso dall’auto è rovinato a terra

È tedesco, ha 22 anni e abita a Paderno Franciacorta. Ieri mattina alle tre, mentre rincasava dopo aver trascorso la serata in alcuni locali, ha perso in un sol colpo 60 punti dalla patente, sanzioni raddoppiate perché neopatentato. Il tetto è di 20 punti. Non si tratta del record negativo nella nostra provincia, ma 60 punti persi in un colpo solo sono veramente tanti. Il giovane, alla guida di una Peugeot «106», stava percorrendo una strada interna di Rodengo Saiano e nel compiere un sorpasso è transitato davanti ad una pattuglia della polizia stradale di Iseo. Il giovane ha proseguito zigzagando rischiando in più occasioni di impattare contro il guard rail. Fortunatamente a quell’ora in quel tratto non transitavano altri mezzi. Inseguito dalla polizia, si è subito fermato, ma ha fatto fatica a scendere dalla vettura perché in condizioni psicofisiche alterate. È addirittura caduto per terra non riuscendo a reggersi in piedi.

Sottoposto all’alcol-test e al narco-test è risultato in entrambi i casi positivo: alcol pari al 2.50%, quindi cinque volte oltre il limite fissato dal codice della strada e positivio alla droga. Aveva assunto cannabis.

Sono così scattate le pesanti sanzioni. Denuncia penale, patente ritirata e decurtazione dei punti. Dieci per l’alcol, dieci in meno per aver assunto stupefacenti prima di mettersi alla guida, 5 per la velocità e 5 perché non aveva allacciate le cinture. Totale 30 punti che sono raddoppiati avendo da poco conseguito la patente.

Il giovane una volta effettuate le prove e controprove e dopo aver firmato il verbale della polizia ha fatto ritorno a casa, a Paderno, ovviamente non al volante, ma accompagnato. Non era in condizione di guidare non avendo smaltito gli effetti dell’alcol durante quell’ora servita alla polizia per effettuare i dovuti accertamenti.

La patente gli è stata così ritirata e la Prefettura di Brescia deciderà sul periodo della sospensione. Teoricamente potrebbe essergli imposto di rifare l’esame di guida, ma solo dopo accurate visite mediche che dovranno accertare che non fa più uso nè di alcol, nè di sostanza stupefacenti. Il giovane tedesco che ha messo a rischio la propria incolumità e quella degli altri trascorrerà l’estate senza poter guidare.

F.MO.


CORRIERE.COM

E i religiosi radicali rivogliono la sharia

HERAT - Arriva da Herat, da quella che fu per secoli la città più colta e raffinata dell’Afghanistan e dell’Asia centrale, l’appello di un gruppo di religiosi radicali affinché la sharia, la legge islamica peraltro inclusa nella Costituzione, sia applicata in tutti i suoi aspetti, anche quelli punitivi più cruenti di talebana memoria. Pena di morte per gli assassini e gli adulteri, taglio di mano per i ladri, censura sui programmi radiotelevisivi: solo in questo modo, dicono gli oltre duecento religiosi e intellettuali firmatari della risoluzione, si potranno combattere immoralità, alcolismo, corruzione e criminalità dilaganti. Così come avveniva sotto il regime dei talebani, crollato, dopo cinque anni al potere a Kabul, sotto le bombe americane nel dicembre 2001.

«È nell’interesse della società, non ha niente a che fare con i passati governi: la sharia porrà le basi per una pace duratura e armoniosa, prevenendo il caos», ha detto il capo del consiglio degli Ulema (studiosi religiosi sunniti) di Herat, Muhammad Kababiani. La nuova Costituzione del 2004 della Repubblica islamica dell’Afghanistan si rifà alla sharia, ma, pur proibendo tutte le leggi contrarie ad essa, non chiede l’applicazione rigida della legge islamica e prevede la creazione di una società «fondata sulla volontà del popolo e la democrazia». Da quando il presidente Hamid Karzai ha preso il potere nel 2001 è stata eseguita una sola condanna a morte. Ai tempi dei talebani, pene capitali, lapidazioni, punizioni corporali erano comuni. Oggi, in un Afghanistan ancora tradizionale e profondamente conservatore, la criminalità è in aumento.


IL RESTO DEL CARLINO

L’uomo che non si preoccupa della birra che beve potrebbe non preoccuparsi del pane che m...

LIBERTA’

«Assurdo che l’omicida sia libero»

LA NAZIONE

L’ALCOL e la droga sono due brutte espressioni della società moderna. Due modi per reagire...


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Sabato, 07 Luglio 2007
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