Foto dalla rete
(ASAPS) – Dopo le carte di
credito, i vestiti e le borse firmate ora tocca alle auto clonate. E stavolta la vicenda è tutta “Made in
China”. Sono infatti diverse le vetture delle più importanti case
automobilistiche mondiali ad essere state “scelte” dalla Repubblica Popolare
per essere riprodotte, in tutto e per tutto, dalle industrie cinesi. Prendendo
come riferimento la classe C della Mercedes, ad esempio, la cinese Geely Merrie
di Shangai ha prodotto la sua “gemella”, la Geely Merrie 300, mentre la Chery
Global, con sede nella città di Wuhu, ha puntato sulla copia della Chevrolet
Matiz. Ci sono poi le imitazioni della Rolls-Royce Phantom proposte dalla
Hongqi HQD e, ancora, la casa BYD che ha preso non troppo libera ispirazione
dalla Bmw 7 per la sua F6. E se vale il detto in base al quale “il plagio è la
forma più alta e sincera di adulazione” il fenomeno “auto clonate” sarà visto
solo come un riconoscimento alla qualità e all’estetica delle produzioni delle
case automobilistiche coinvolte. Ma non c’è da sperarci troppo. Probabilmente,
alla forma praticamente perfetta delle carrozzerie non corrisponderà un
contenuto altrettanto affidabile di motorizzazione. Ora i grandi nomi della
produzione automobilistica dovranno stare in allerta e trovare una soluzione
per difendersi da questo nuovo pericolo “Made in China”. (ASAPS)
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