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Articoli 01/06/2005

Vi spieghiamo EuroNcap, il sistema di valutazione della sicurezza delle nostre auto. L’importanza dei Crasch Test.

 

Vi spieghiamo EuroNcap, il sistema di valutazione
della sicurezza delle nostre auto.
L’importanza dei Crasch Test.

di Roberto Rocchi

Quando si parla del livello di sicurezza dei veicoli, spesso si tira in ballo il termine “EuroNcap”, che soltanto istintivamente ci fa comprendere che si tratta di una sorta di certificazione europea relativa una serie di prove e di simulazioni d’incidente stradale. Tuttavia, pochi sanno realmente di cosa si tratta e per questo motivo crediamo sia utile far conoscere al vasto pubblico cosa significa concretamente questa sigla e soprattutto cosa avviene dietro la stessa.
Cominciamo allora col dire che EuroNcap è un ente finanziato dalla Commissione europea e fra i suoi compiti principali vi è per l’appunto quello di verificare il grado di sicurezza delle automobili in produzione, attraverso prove più severe di quelle normalmente prescritte dalle leggi nazionali. Per questo motivo, vengono simulate situazione d’urto dei veicoli, a seguito dei quali l’ente rilascia una certificazione che dichiara il livello di sicurezza dell’automobile e di conseguenza il grado di protezione dei suoi occupanti. Ecco perché l’EuroNcap deve necessariamente “distruggere” centinaia di autovetture in urti ed impatti di vario tipo, stimolando così le case automobilistiche a produrre modelli sempre più sicuri. Non è un caso, infatti, se in sede progettuale le case costruttrici sono “costrette” a tenere presenti quelle che saranno le prove da superare e si lasciano andare a simulazioni preliminari (che in gergo vengono chiamate “crasch test”), prima di giungere sui banchi di prova dell’ente europeo. Addirittura si assiste a modifiche di un modello quando la produzione è già in corso e questo avviene per poter ottenere un punteggio più alto proprio da EuroNcap. Questa intensa attività di prevenzione (tale la si può definire), ha dunque migliorato la sicurezza di ogni automobilista e dei trasportati ed alcune recenti stime riferiscono che se tutti i veicoli in circolazione possedessero le dotazioni strumentali e di sicurezza che negli ultimi cinque anni sono diventate obbligatorie, si potrebbero “risparmiare” in tutta Europa qualcosa come 7.000 vite umane.
L’EuroNcap, tuttavia, svolge anche una funzione di informazione e di stimolo anche per alcuni aspetti erroneamente considerati secondari: fra questi le avvertenze da applicare all’interno dei veicoli e sui manuali d’uso, circa il corretto utilizzo delle cinture di sicurezza quando il veicolo è dotato anche di air-bag o l’esatto posizionamento del seggiolino di sicurezza per i bambini oppure l’obbligo di installazione degli avvisatori acustici e luminosi che ricordano di allacciare le cinture di sicurezza.
Ma torniamo ai cosiddetti crash-test che rappresentano comunque la prova più efficace ed importante per la sicurezza degli utenti. Per capire i risultati delle prove, i tecnici di EuroNcap visualizzano attraverso una scala cromatica il livello di sollecitazione dei manichini che vengono utilizzati all’interno delle vetture e che riproducono le fattezze umane: si ha modo così di cogliere a colpo d’occhio l’entità delle lesioni che possono subire conducenti e trasportati a seguito di un incidente stradale e vengono rilevate anche le difformità delle strutture dei veicoli coinvolti.
Le valutazioni vengono poi espresse attraverso una serie di stelle (da una a cinque) e il voto complessivo si esprime su di una scala che vale al massimo 37 punti. Per ogni tipologia di urto (frontale, laterale, a pedone, ecc…), viene rilevato un punteggio che va poi a formare il giudizio complessivo. Ma esaminiamo nel dettaglio quali sono i test principali effettuati da EuroNcap.

Contro il palo
Investimento pedoni

 

Impatto laterale
Impatto frontale


Urto contro il palo
Questo test permette di verificare la sicurezza di un automobile in caso di perdita di controllo e di sbandata con conseguente urto laterale contro un palo. La situazione non è certo infrequente nella realtà ed è un tipo di incidente stradale rilevabile soprattutto nelle fuoriuscite notturne.
L’automobile, inserita su di un carrello e sospinta ad una velocità di circa 30 chilometri orari contro un palo, deve dimostrare l’efficacia delle protezioni laterali ed il corretto funzionamento degli air-bag laterali e di quelli eventualmente posizionati sulla parte superiore dell’abitacolo (oggi in gran parte presenti sulle vetture più sportive).
Urto laterale
Un carrello con una barriera indeformabile viene lanciato ad una velocità di circa 50 chilometri orari sulla fiancata della vettura, sia dalla parte del conducente che di quella del passeggero: si valutano così le conseguenze per gli occupanti e l’efficacia dei dispositivi di sicurezza quali air-bag e barriere anti-intrusione.
Urto frontale
La simulazione dell’impatto frontale avviene secondo le norme previste dall’European Enhanced Veihicle Safety Committee (Ente europeo per la sicurezza dei veicoli) e si svolge ad una velocità di 64 chilometri l’ora. Una barriera viene lanciata sulla parte anteriore del veicolo, disassata del 40 per cento rispetto al centro della vettura, così da mettere a prova la resistenza di tutta la struttura veicolare.
All’interno della macchina quattro manichini simulano i passeggeri anteriori e posteriori e rivelano le sollecitazioni che subiscono come conseguenza dell’urto. In questa maniera, viene inoltre provata l’efficienza delle cinture di sicurezza.
Investimento di pedone
E’ forse la prova più temuta dalle case costruttrici perché incide notevolmente sui profili anteriori dell’automobile dunque sulla stessa aerodinamica del veicolo. La simulazione riproduce un investimento di pedone alla velocità di 40 chilometri orari, con manichini che fungono sia da persona adulta che da bambino, in modo tale da poter studiare le lesioni che eventualmente intervengono. Il test è severissimo e molto importante, ma stranamente non sussiste l’obbligo di superarlo per poter omologare la vettura. Ciononostante le aziende automobilistiche ben sanno che il superamento della prova fornisce un punteggio alquanto alto, così da certificare maggiormente il grado di sicurezza della vettura.
Naturalmente, tutte queste prove avvengono periodicamente e su tutti i modelli d’auto in attuale produzione e comportano l’utilizzo di centinaia di vetture e di altrettanti manichini, che una volta “lesionati” non possono più essere riutilizzati. Ma questo aspetto, spesso evidenziato dalle case automobilistiche, rimane un falso problema, perché gli investimenti ed i costi che sostengono le aziende per incrementare il grado di sicurezza di veicoli e passeggeri, sono una delle priorità che debbono assolutamente essere garantite e che EuroNcap cerca di far svolgere al meglio.

 

di Roberto Rocchi

da "Il Centauro n. 95"
Mercoledì, 01 Giugno 2005
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