Il ministro Alessandro Bianchi – foto dalla rete (ASAPS) – Pugno di ferro contro gli incidenti stradali
causati da comportamenti a rischio. Niente indulgenza per chi si mette alla
guida dopo aver bevuto troppo o fatto uso di sostanze stupefacente. Lo sostiene
il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, che in un’intervista a un
quotidiano ha ribadito un prossimo giro di vite per la sicurezza stradale. Il
ministro ha sottolineato come “presto ci saranno pene e ammende più severe. Se
uno è ubriaco e si mette in macchina rischia multe da 500 a 2000 euro, rischia
la sospensione della patente da tre mesi a un anno, e, se l’incidente è grave,
rischia anche l’arresto e il carcere fino a sei mesi. Approvato dalla Camera
ora il provvedimento, che fa parte delle norme sulla sicurezza stradale, dovrà
andare al Senato. Tra l’altro abbiamo abbassato i limiti di velocità per i neo
patentati: da 90 a 80 km orari. Per chi guida sotto effetto di stupefacenti
l’ammenda arriva fino a 4mila euro. Sospensione e pena detentiva restano le
stesse, come nel caso dell’alcool. Però sappiamo che ci sono tanti incidenti provocati da chi è sotto effetto
di sostanze. Per questo è allo studio un accordo con il ministero della Salute,
laddove le forze dell’ordine che intervengono sull’incidente possono
accompagnare la persona al più vicino posto medico o al pronto soccorso per
valutare lo stato di chi ha provocato l’incidente”. Nella sua intervista il
Ministro Bianchi ha anche ammesso delle carenze nei controlli. “Sono un nervo
scoperto. L’anno scorso ce ne sono stati 500 mila, un quinto di quelli che si
fanno in altri Paesi europei. Lo sforzo sarà di raddoppiarli. Dopo avere fatto
un accordo con il Viminale nei primi sei mesi del 2007 il numero è aumentato.
Però servono personale e soldi. Intanto il programma nazionale sulla sicurezza
prevede uno stanziamento annuo di 200milioni di euro, per dotare le pattuglie
di un maggior numero di etilometri e per mettere in strada più rilevatori di
velocità. I soldi andranno alle Regioni, alle Province e ai Comuni per
realizzare progetti di guida sicura”. Bianchi ammette anche che “ci sono
persone che ottengono il reintegro dei punti solo versando una quota
all’autoscuola, senza frequenza e senza nuovi esami. Non deve accadere. Anche
in questo caso è un problema di
controlli. Però abbiamo intenzione di intensificare le ispezioni. |
|
|
© asaps.it |