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Notizie brevi 17/07/2007

Il bollettino di un fine settimana davvero tra i più neri - Ancora ubriachi e velocisti che mietono vittime in tutta Italia: dall’incidente di Fiumicino a quelli di Salerno e Pinerolo

Un ordinario weekend di sole (e sangue), nel Belpaese



Un terribile incidente - archivio Asaps

(ASAPS) 16 luglio – Il secondo weekend di luglio è stato contrassegnato dal “bollino rosso”: tanti italiani, tanti turisti, hanno intasato le principali arterie della penisola, ma lo stivale si è dovuto rassegnare ad attribuire un altro significato semantico al termine con cui si definisce la criticità del traffico: rosso sangue. Tutto comincia nel peggiore dei modi, venerdì sera (13 luglio), con un tragico incidente avvenuto nei pressi della capitale, ma ci sembra opportuno cominciare con due gravissimi episodi che hanno contrassegnato la giornata di sabato e domenica (14 e 15 luglio) e che confermano molte delle nostre preoccupazioni. A Belluno, il medico pediatra Dante Scorrano, 56 anni, professionista estremamente noto, è stato travolto ed ucciso da un’auto, mentre si trovava in sella alla sua bici. Al volante dell’auto, una 23enne cubana, che aveva un tasso alcolemico molto alto e che stava rientrando da una festa. Insieme al dottor Scorrano c’era un amico, anche lui falciato e ricoverato in gravi condizioni nel reparto di ortopedia del San Martino con diversi traumi e fratture. Singolare il fatto che, questa notizia, non abbia bucato le cronache e sia stata riportata solo su un paio di quotidiani locali. Ci è stata segnalata dalla rassegna stampa dell’ACAT a cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta. A Pinerolo (Torino), all’alba, una ragazza di 16 anni è stata travolta ed uccisa all’uscita da una discoteca nella frazione di San Secondo, sulla Statale 161. Il conducente dell’auto che l’ha investita era in stato di ebbrezza, ed era già stato denunciato per ben tre volte per lo stesso motivo. Il 30enne, quando è sceso dall’auto, si è acceso una sigaretta ed ha osservato con apparente stupore i soccorritori: non si era accorto di niente. Subito dopo, è stato accerchiato dalle persone presenti e solo l’intervento di una gazzella dei Carabinieri lo ha sottratto al linciaggio, finendo poi in manette. La ragazza era appena uscita dalla discoteca insieme al fidanzato ed alcuni amici. La cronaca del fine settimana, era però cominciata venerdì sera a Fiumicino (Roma), dove quattro ragazzi, tre 17enni ed un 18enne, decidono di prendere di nascosto l’auto del padre di uno di loro. Dopo poche centinaia di metri, sul rettifilo di via della Scafa, la Golf TDI sbanda (complice alta velocità e inesperienza), si schianta contro un platano e dopo uno scarrocciamento finisce la corsa su un altro albero: è una sciagura. Melania, 17 anni, che siede sul posto anteriore, viene sbalzata dall’abitacolo e muore sul colpo: probabilmente non indossava le cinture; Davide, 18 anni, muore pochi minuti dopo l’arrivo in ospedale; Salvatore, 17enne, finisce in rianimazione al Grassi di Ostia, mentre Felice, 18 anni, esce quasi illeso dal tragico schianto. Era lui al volante dell’auto del padre. Non aveva la patente, ma stava frequentando la scuola guida ed aveva già superato l’esame orale. Il sindaco di Fiumicino, Mario Canapini, ha decretato il lutto cittadino. Poche ore dopo, un’altra tragedia dal bilancio iracheno, avvenuta sulla A30 Caserta-Salerno, nei pressi di Nocera Pagani (Salerno): un’Alfa 166 viene tamponata – all’interno di una galleria – da un’Audi A3 che sopraggiunge ad altissima velocità. L’Alfa viene scaraventata contro il guardrail, finendo col disintegrarsi, e tre bambini perdono la vita: Gerardo Molinari, 11 anni, il fratello Sabatino, 10 anni, entrambi di Santa Croce di Spiano ed il cuginetto Michele Landi, 6 anni, giunto da Milano per le vacanze estive. Le giovani vittime stavano andando a prendere un gelato sull’auto del 45enne Aniello Molinari, padre dei due fratellini uccisi, ora ricoverato in prognosi riservata; insieme a loro, la moglie Anna, illesa ma ricoverata in stato di choc. Nella tarda serata di ieri (15 luglio), ancora non sapeva di aver perduto i due suoi figli. Il conducente dell’Audi A3, Stefano Conte, 24 anni di Casalnuovo di Napoli, era in stato di ebbrezza, rilevata – molte ore dopo l’incidente – a 0,7 grammi di alcol per litro di sangue. Per lui, solo una denuncia a piede libero per omicidio colposo plurimo e guida sotto l’effetto di alcolici, inoltrata all’AG dalla Polizia Stradale. La Campania ha fatto registrate però un’altra vittima: a Casalvelino (Salerno), sulla SS18, un ragazzo di 20 anni ha perso il controllo della sua Fiat Punto, schiantandosi contro un muro di contenimento. Il giovane ed un amico di 18 anni, che viaggiava con lui, sono stati estratti dalle lamiere un attimo prima che l’auto si incendiasse: il 20enne è deceduto alcune ore dopo il suo ingresso al pronto soccorso, mentre il passeggero e è ricoverato in prognosi riservata al San Luca di Vallo della Lucania. Un artigiano di 41 anni, Alberto Brevi di Sovere (Bergamo), è morto tra venerdì e sabato in uno scontro frontale a Darfo Terme (Brescia): la sua Punto, secondo la Stradale, avrebbe invaso la corsia opposta, scontrandosi con l’Opel Astra condotta da un 40enne. L’impatto è stato terribile e l’auto di Brevi, morto sul colpo, è prima finita su un guardrail e dopo su alcuni alberi. Gravi, ma stabili, le condizioni dell’altro automobilista. Alle 8,30 circa di sabato (14 luglio), sulla A14 Bologna-Taranto, in prossimità di Cerignola  (Foggia), l’auto con a bordo una famiglia di turisti svizzeri (marito, moglie ed un figlio) si è schiantata contro un mezzo pesante, che procedeva verso sud. Nel tamponamento, dovuto con ogni probabilità ad un colpo di sonno o ad una distrazione, la donna è morta prima ancora che i soccorsi potessero raggiungere il luogo dell’incidente. La famiglia era diretta verso il sud della Puglia, per imbarcarsi su un traghetto diretto in Grecia. A Manfredonia (Foggia), un motociclista di 19 anni, Michele Galante, ha perso la vita dopo essersi scontrato frontalmente con un Iveco Daily: i soccorritori erano riusciti a raccoglierlo e portarlo in vita in ospedale, ma le ferite erano troppo gravi. Nel giro di poche ore, le agenzie hanno battuto le notizie di altri due centauri rimasti uccisi: il primo a Visso (Macerata), nella mattinata di sabato, dove un motociclista di 53 anni, Giancarlo Aquili di Filottrrano (Ancona), stava percorrendo la strada provinciale della Valnerina quando si è schiantato a terra morendo sul colpo; il secondo si è invece verificato a Torrette di Fano (Pesaro Urbino), dove uno scooterista 50enne è rimasto coinvolto nello scontro con un’autovettura, perdendo la vita. In uno scontro frontale tra un’auto ed una moto, a Leverano (Lecce), il centauro di 33 anni che si trovava alla guida, ha avuto la peggio. Nello schianto, auto e moto sono andate a fuoco. Dinamica simile anche per un incidente avvenuto a Laces (Merano), nel quale a morire è stato un biker austriaco di 53 anni, finito contro un’autovettura che percorreva la statale della Val Venosta. Sempre in provincia di Bolzano, a Montagna, un giovane di 27 anni, che aveva partecipato ad un moto raduno, è uscito di strada finendo in un dirupo. Anche per lui non c’è stato niente da fare. Un 31enne di Imperia, invece, stava percorrendo con il proprio fuoristrada una sterrata a Limone Piemonte (Cuneo), quando è precipitato in un crepaccio: l’allarme è stato dato alcune ore più tardi, quando due motociclisti che stavano percorrendo la stessa strada (via del Sale), si sono accorti dell’incidente. Un ragazzino di Aviano (Pordenone) è poi morto nella notte a Codripo (Udine), nello schianto avvenuto tra l’auto del padre, su cui viaggiava anche il nonno ed un amico di famiglia, ed un albero. Il tragico episodio è avvenuto sulla statale Pontebbana, già teatro di numerosi incidenti mortali: le cause della tragedia, non sono ancora state accertate. C’è invece un sorpasso azzardato, alla base dell’incidente mortale avvenuto sulla SS83 Marsicana nei dintorni di Cerchio (L’Aquila), dove un automobilista di 48 anni, alla guida della sua auto, stava cercando di rientrare da un sorpasso quando si è scontrato frontalmente con un grosso SUV, restando ucciso sul colpo. Sulla SS Adriatica, a Vasto (Chieti), un’auto ha sbandato finendo sul guardrail centrale e provocando la morte di una donna di 83 anni ed il ferimento grave del marito, 85enne. Alla guida, secondo le prime informazioni, c’era la nipote, anch’essa ricoverata in ospedale. Questo report si chiude con un incidente avvenuto a Barletta (Bari), dove una Ford Fiesta, complice l’alta velocità, è uscita di strada ribaltandosi più volte. Un ragazzo di 18 anni è morto sul colpo, mentre i suoi quattro compagni di avventura sono rimasti feriti. (ASAPS)

Martedì, 17 Luglio 2007
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