CHIASSO - Dopo l’uccisione per investimento di
una giovane ragazza di 16 anni a Pinerolo sabato scorso, vicino a Torino da
parte di un trentenne ubriaco al quale era già stata ritirata la patente per
ben tre volte, in Italia si prevede un giro di vite per chi viene sorpreso alla
guida della propria auto ubriaco o drogato. Secondo quanto si legge sugli
organi di stampa italiani, il Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro
avrebbe dichiarato ai cronisti che "Chi uccide guidando un’auto ubriaco o
drogato deve finire in galera". Di Pietro è del parere che oltre alla
prevenzione e all’educazione, ci vorrebbe "una sana repressione".
Infatti, secondo l’ex PM di "Mani Pulite" non si capisce perché
"lo stesso conducente di nazionalità italiana o straniera, anche svizzera,
a Chiasso se va in su verso Bellinzona, diminuisce la velocità, mentre se viene
giù in Italia accelera e vìola le regole del Codice perchè sa che in Italia la
legge è un optional, può farla franca, c’è un senso di impunità". Effettivamente,
come dargli torto? Chi non ha mai violato le norme sulla velocità viaggiando in
Italia con la propria auto? Da Ticino on line |
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