ROMA, 18 LUG - Per evitare di investire un pedone "il
guidatore deve tenere una serie di accorgimenti (come moderare la velocita’),
al fine di prevenire il rischio di investimento". E questo e’ un
comportamento obbligatorio sempre, anche quando il passante e’ ubriaco e
barcolla, in modo imprevedibile in mezzo alla strada.
Quella della prudenza alla guida e’ una questione piu’ volte affrontata
dalla giurisprudenza. E oggi la Corte di Cassazione ha ribadito il concetto
respingendo il ricorso di un imputato accusato di omicidio colposo per aver
investito un pedone.
Antonio I., di Chieti era stato condannato dalla Corte di Appello dell’Aquila
per guida in stato di ebbrezza e omicidio colposo. L’automobilista aveva fatto
ricorso in Cassazione affermando, tra le altre motivazioni, che la vittima era
ubriaca e barcollava sul ciglio della strada e lui non poteva prevedere i suoi
movimenti. La IV sezione Penale della Cassazione pero’ non gli ha dato ragione
ed ha rigettato il ricorso -sentenza n. 27740- precisando che in questi casi si
puo’ escludere una colpa solo se l’autista si trovi "nell’oggettiva
impossibilita’ di avvistare il pedone e di osservarne i movimenti attuati in
modo rapido ed inatteso". (ANSA) |