La Bosch scende in
campo e snocciola dati per certi versi preoccupanti: "Se le vetture
fossero equipaggiate con il sistema elettronico di controllo della stabilità
ESP, ogni anno, in Europa, si potrebbero salvare 4 mila vite ed evitare 100
mila feriti sulle strade". Non è un paradosso, ma la fredda analisi dei
costi sociali effettuata dall’Università di Colonia, che dimostra che i
benefici derivanti dall’equipaggiamento di serie del sistema ESP su tutte le
vetture del parco circolante in UE, ammontano fino a 16 miliardi di euro
l’anno.
Facile dire che i costi per l’introduzione del sistema ESP di serie sarebbero
significativamente inferiori rispetto agli attuali costi sociali sostenuti a
seguito di incidenti che, purtroppo, si continuano a verificare sulle nostre
strade.
Sviluppato e lanciato da Bosch già nel 1995, l’ESP impedisce all’auto di
sbandare e corregge istantaneamente manovre inopportune del conducente
aiutandolo in situazioni di guida critiche. ESP include le funzioni
antibloccaggio (ABS), quelle di controllo della trazione (ASR) e rileva
l’inizio della sbandata del veicolo già nelle primissime fasi, contrastandola
rapidamente intervenendo su freni ed acceleratore.
"Lo sbandamento della vettura - continuano alla Bosch - è la
causa principale di quasi il 35% di tutti gli incidenti stradali mortali che
coinvolgono un solo veicolo e il sistema ESP può ridurre questo rischio
addirittura fino all’80%".
Oggi però solo il 42% di tutte le automobili di nuova immatricolazione in
Europa è dotato del sistema ESP. Sono soprattutto le cosiddette city-car e,
purtroppo, ancora molti modelli dei segmenti B e C, a non esserne dotati.
A livello europeo, il gruppo di lavoro CARS 21 (High Level Group for a
Competitive Automotive Regulatory System for the 21st Century) ha proposto
alcune raccomandazioni per rendere le vetture più sicure, asserendo che quando
si parla di sicurezza in auto, il sistema elettronico di stabilità ESP è una
delle principali misure da intraprendere, perché può realmente evitare che si
verifichino incidenti o può ridurne la gravità delle loro conseguenze. Anche i
risultati di vari studi condotti a livello europeo sono piuttosto omogenei nel
dimostrare che il potenziale di miglioramento per la sicurezza stradale esiste
se l’ESP fosse montato di serie su tutte le vetture.
Se poi si parla di riduzione costi derivanti dagli incidenti stradali,
un’analisi costi-benefici può quantificare l’ammontare di tale riduzione.
Da un punto di vista geografico, lo studio si riferisce alla UE 25 con
particolare attenzione ai grandi mercati dell’auto quali Germania, Francia,
Spagna, Italia e Regno Unito.
Secondo la Bosch il costo aggiuntivo per dotare un’auto del sistema ESP
indicato è di 130 euro (la stima del costo è stata verificata da esperti del
laboratorio sugli scenari di mercato eIMPACT, Bruxelles, 25 settembre 2006).
Questa cifra riflette il costo delle dotazioni addizionali per l’ESP, come
aggiunta al sistema di frenata antibloccaggio, quale l’ABS, esistente e di
serie nella UE-25. Il costo di 130 euro non è il prezzo al cliente; il valore
si riferisce ai costi di produzione e di installazione. Questa, infatti, sembra
essere la cifra "giusta" dal punto di vista sociale per un’analisi
costi-benefici corretta, dato che si riferisce al consumo di risorse -
manodopera e capitale - necessari per produrre il sistema. Il costo utilizzato
può essere interpretato come un valore medio tra i costi effettivi, che possono
essere leggermente più elevati di 130 euro, e quelli futuri che saranno
certamente inferiori a causa delle economie di scala. Di norma, inoltre, questa
dotazione non dovrebbe produrre costi operativi aggiuntivi.
Procedendo con l’analisi condotta dall’Università di Colonia, sulla base di
osservazioni empiriche, si è definita una vita media del veicolo di 12 anni. I
costi unitari applicati per le valutazioni dei benefici rappresentano i valori
medi per l’UE-25. Si è applicato un valore di un 1 milione di euro per ogni
decesso e di 51 mila euro per ogni lesione grave. Oltre a ciò, ogni incidente
che provoca lesioni, prevede in media costi aggiuntivi di circa 6 mila euro
legati ai danni alle proprietà e di circa 5 mila euro per quelli legati alla
congestione del traffico.
Se si valutano, quindi, i costi del sistema ESP per ogni vettura in 130 euro,
con un parco vetture complessivo per la UE-25 di 212 milioni di vetture e una
vita media di 12 anni per ogni vettura, il calcolo dei costi complessivo porta
a un investimento di circa 2,8 miliardi di euro l’anno. I benefici (senza
considerare gli incidenti PDO - property damage only) hanno un valore però
presunto di circa 9,6 miliardi di euro l’anno. Se poi si prendono in
considerazione anche gli incidenti PDO, i benefici salgono a 16 miliardi di
euro l’anno.
Da Repubblica.it/motori
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