IN
FRIULI Una sessantenne di Conegliano, Mariagrazia
Giandon, si trova in fin di vita
all’ospedale di Udine in seguito a un incidente stradale. L’automobilista che
avrebbe causato lo schianto è risultato positivo alla prova dell’etilometro
a cui è stato sottoposto durante i rilievi. La Polizia Stradale di Palmanova
non ha ancora chiuso gli accertamenti sulla dinamica del sinistro, né è stato
ancora possibile prendere provvedimenti nei confronti dell’uomo che guidava
nonostante avesse assunto alcolici. La polizia, infatti, non ha ancora potuto
recuperare le documentazioni relative alla vettura e al suo conducente, rimaste
all’interno dell’auto distrutta. Le due macchine, entrambe gravemente
danneggiate, sono state sequestrate e una segnalazione è già stata inviata alla
Procura della Repubblica di Udine. L’incidente risale alla notte tra sabato e
domenica scorsi. Mariagrazia Giandon, 60 anni, residente a Conegliano in via
Benedetto Croce 40, era alla guida di una Lancia K. Con lei altre tre persone:
Mara e Michele Toffoli di Caneva e il figlio Cristian Saccon, primo violino
dell’Orchestra filarmonica del Friuli. Rientravano dopo aver assistito a un
concerto a Grado. All’altezza della località di Porpetto, poco dopo la
mezzanotte, la Lancia K è stata urtata dalla Bmw X5 condotta da un altro
trevigiano G.G. di 44 anni, che ha perso il controllo della propria vettura in
fase di sorpasso. Mariagrazia Giandon non ha potuto controllare la sua Lancia K
ed è uscita di strada. La donna, rimasta gravemente ferita, è stata trasportata all’ospedale di Latisana e successivamente accolta nel reparto di terapia intensiva del nosocomio di Udine, dove è tuttora ricoverata in prognosi riservata. Ferite in modo non grave le tre persone che viaggiavano con lei e il conducente della Bmw. A POVE. Famiglia
finisce all’ospedale dopo essere stata centrata da un automobilista che guidava
alterato dall’alcol Ubriaco
rischia una strage (*) Una bambina di 4 anni ricoverata in
pediatria per un trauma cranico, il fratellino di 9 con una gamba rotta e i due
genitori pieni di graffi e botte. Se l’è vista davvero brutta, poco dopo la
mezzanotte di ieri, una famiglia di immigrati albanesi residente a Pove, che
stava per rientrare nella propria abitazione. A pochi minuti di distanza da casa, l’auto su cui viaggiava è infatti stata
centrata da un automobilista ubriaco e per tutti i quattro componenti,
nonchè per l’investitore è stato necessario il trasporto all’ospedale San
Bassiano. Il grave incidente stradale è avvenuto sempre
nel comune valligiano, lungo la Ss 47, nei pressi della birreria ai Trenti.
Intorno alla mezzanotte, la famiglia
Dervish, originaria dell’Albania ma residente già da diversi anni nel
nostro paese, si è fermata al centro della carreggiata per svoltare verso il
centro del paese e raggiungere via Europa, dove risiede. Prima di avere il tempo di compiere la
manovra, però, la loro auto, una Renault Clio, alla guida della quale c’era il
padre dei due bambini, che ha 43 anni e lavora come operaio in una ditta della
zona, è stata centrata da tergo da una
Opel Corsa che procedeva sempre con direzione Bassano, guidata da E.C., 29
anni, di Borso; con lui non c’erano altri passeggeri. L’urto è stato molto
violento, tant’è che l’utilitaria è stata sbalzata alcuni metri più avanti. Tutte cinque le persone rimaste coinvolte nel
tamponamento hanno riportato delle ferite e sono stati portati al pronto
soccorso con un’ambulanza del Suem: i due adulti sulla Clio hanno riportato
contusioni e graffi, più serie invece le condizioni dei figli: la più piccola
ha battuto la testa, tant’è che è stata trattenuta in osservazione, e il
fratello si è fatto male ad una gamba. Ricovero precauzionale anche per il
trevigiano, che è stato dimesso solo ieri mattina. Come da prassi, il
conducente è stato sottoposto ad alcoltest, che ha dato esito positivo, ragion
per cui verrà denunciato per guida in stato di ebbrezza. A Pove, oltre ad un’ambulanza del Suem di
Bassano, sono intervenuti anche i vigili del fuoco per mettere in sicurezza i
mezzi incidentati e ripulire la carreggiata e una pattuglia della polizia
stradale, arrivata dal Veronese per effettuare i rilievi. Continua ad essere
drammatico, dunque, il bollettino degli incidenti stradali. E Bassano non fa
eccezione: dopo il motociclista deceduto sabato sui tornanti per il Grappa e i
due motociclisti che domenica sono stati travolti da un’auto sempre a Pove,
ecco altri cinque feriti, tra cui due bambini, e la tragedia di ieri pomeriggio
sulla Nuova Gasparona. D. M. (*) Nota: spesso abbiamo sottolineato come, secondo un certo modo di scrivere e titolare gli articoli, un italiano ubriaco che investe quattro albanesi è un ubriaco, un albanese ubriaco che investe quattro italiani è un albanese. LETTERA
INVIATA A “IL TRENTINO” Il sabato mattina insieme al
cappuccio e brioche alla marmellata, è un piacere leggere con calma i vari giornali, tra cui il
Trentino, e così arrivo alla pagina dedicata a Rovereto all’articolo “pochi soldi, salta la festa della Noisy Parade” e proprio
perché ero rilassata e leggevo con
leggerezza la notizia, distrattamente mi
passa sotto gli occhi la frase …: “l’alcol miete un’altra vittima…”, e mi va di
traverso il boccone, Oddio!!! un altro ragazzo morto per l’alcol????oppure ucciso da un autista bevuto? e devo dire
che come madre di un ventiquattrenne (anche se non lo si vuole ammettere), la paura è sempre in agguato, e anche se “ol mi popo” è astemio, lo so
bene che ciò non lo esenta di avere un incontro ravvicinato con chi usa
l’alcol… Poi con calma rileggo la frase ma avevo letto proprio male, perché la
vittima non era un giovane o una ragazza
ma una festa organizzata dalla Noisy
Parade che non ha voluto accogliere l’invito del comune di Rovereto a non usare l’alcol…. E ho
tirato un sospiro di sollievo, poi ho pensato che mi sembrava giusto che la
Nosey potesse fare la sua festa, e sicuramente se non quest’anno, sarà l’anno
prossimo, e farà la sua festa con un
sponsor (che mi pare di aver capito ha
già trovato) che non ha fatto scelte sull’uso di alcol, ma sono assolutamente convinta che sia ancora
più giusto che se usa l’alcol, sopra o sotto i 12 gradi… abbia un finanziamento minore da parte del Comune,
(mi pare che da 2.200 euro e 1.900???) e che non sia sponsorizzata dalla
comunità, il Comune è il massimo rappresentante della comunità, colui che
gestisce e sceglie come spendere i “nostri” soldi, è un comportamento alquanto
bizzarro sponsorizzare feste alcoliche,
e poi spendere migliaia di euro in
sanità…e in lacrime. Sono
convinta che il comune di Rovereto abbia fatto una ottima scelta a
sottoscrivere una “carta etica sull’uso dell’alcol” e anzi sarebbe proprio bello che tutti i
comuni d’Italia, a partire dal mio comune ( Trento), incominciassero a discuterne e magari (!!!)
ad approvare la stessa linea politica di salute. Però siamo
veramente strani noi italiani…il sabato mattina leggo tutto un articolo sulla “disgrazia”, che una festa dove sarà distribuito
alcol viene annullata, perché il
Comune, gli chiede di non usare alcol,
e la domenica mattina siamo tutti
disperati perché leggiamo sugli stessi
giornali che tre bambini sono stati uccisi da chi l’alcol lo ha usato, di una
ragazza che con l’amica va a prendere il gelato e viene massacrata da un altro
ragazzo che ha bevuto, leggiamo di ragazzi schiantati sulle nostre strade dopo
essere stati a feste alcoliche, leggiamo di incidenti provocati da over 40
convinti di aver bevuto in modo
“moderato “, e così l’amico alcol è molto democratico…non fa distinzioni, fa male sia chi lo usa e anche a chi non lo
usa…l’importante è che tutti noi sappiamo che usarlo è un rischio, poi libertà di tutti noi di bere o di non bere,
nessuna guerra all’alcol, sarebbe
inutile e sciocco, ma però tutti noi non
possiamo più dire “ non sapevo”!!! tutti noi oggi abbiamo la possibilità di
scegliere, mentre il Comune ha il dovere di tutelare la comunità. Per onestà verso me stessa, devo dirvi però che …sono molto più contenta di leggere che la vittima è una festa,
e non una figlia, un marito, una sposa o un bimbo…. Aurora Curnis Gruppo
Rassegna Stampa P.S. solo una precisazione, la Noisy aveva preparato anche i volantini e brochure ..” per ottenere qualche euro in più proprio per le iniziative di prevenzione su aids e droghe, e niente alcol sopra i 12 gradi …”per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non l’ultimo arrivato….l’alcol al di la della gradazione…è una droga, lo so che non ci piace e facciamo fatica a crederlo, ma forse è bene che incominciamo a farcene una ragione. Un fine
settimana di alcol e guida che lascia dietro di sé, ancora, troppe vittime (ASAPS) – Un
altro fine settimana dove il binomio alcol – guida si è rivelato fatale.
Numerosi episodi sparsi lungo lo stivale hanno contribuito, per l’ennesima
volta, a tingere di rosso le nostre strade. A Orvieto la Polizia Stradale
ha fermato un camionista ubriaco che viaggiava a 140 km/h lungo l’autostrada
A/1. Di primo mattino l’uomo aveva un tasso alcolemico pari a 2, ovvero quasi
quattro volte superiore al limite consentito dalla legge. La stessa scena si è
ripetuta a Fabro Scalo (TN) dove i Carabinieri hanno fermato un operaio
quarantenne al volante di una berlina. Stavolta il tasso alcolemico arrivava
addirittura a 3,60. Ad Alassio (SV) un barista di 32 anni è stato travolto da
un centauro ubriaco e sotto l’effetto della cocaina e il suo corpo è stato
trascinato per una cinquantina di metri. Il giovane aveva appena finito di
lavorare in un bar del paese e stava rientrando a casa in sella al suo scooter,
in una curva il barista si è visto piombare addosso la motocicletta condotta da
un 38enne di Mondovì, in ferie nella località ligure. Purtroppo il corpo del
31enne è finito sotto le ruote del bolide a due ruote ed è stato trascinato per
cinquanta metri. Il giovane è morto all’ospedale dopo quattro ore di agonia. A
Cesena, sulla strada provinciale Staggi, un uomo di 37 anni viaggiava sulla sua
moto e si è scontrato con un’auto che faceva inversione di marcia. Il
motociclista è morto poco dopo in ospedale mentre l’automobilista aveva un
tasso alcolemico superiore alla norma. A San Casciano Val di Pesa (FI) un uomo di 75 anni è stato investito e ucciso da un 23enne risultato poi essere sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e ubriaco al volante. Infine a Modena la Polizia Stradale ha pizzicato, per ben due volte nel giro di poche ore, un uomo ubriaco al volante. L’uomo era stato fermato e trovato ebbro alla guida, così gli agenti della Stradale gli aveva ritirato la patente; poco dopo però lo hanno fermato nuovamente, sempre in stato di ebbrezza e alla guida di un’altra auto. (ASAPS) Andreolli:
«Via i vaccini». Idea respinta Altolà
all’assessore in commissione. Sì alla sua legge di semplificazione Il no
decisivo è arrivato da un medico: Barbacovi Ma nel
testo c’è lo stop alla vendita di alcolici ai minori di 16 anni e molte regole
per procedure più spedite TRENTO.
Rendere facoltative tutti le vaccinazioni in Trentino. Idea non nuovissima, che
ha sempre sollevato discussioni tra i partiti del sì e del no, e che ieri
l’assessore alla sanità Remo Andreolli ha provato a reinserire in un disegno di
legge sulla semplificazione del settore. Via libera al suo disegno di legge
nella commissione presieduta da Giorgio Lunelli ma secco no allo stop alle
vaccinazioni. Un no arrivato per mano di un medico, Paolo Barbacovi, che non ha
condiviso la teoria semplificatoria di Andreolli. Nella legge la proibizione di vendere alcolici ai minori di 16 anni anche
nei negozi. La
quarta Commissione presieduta da Giorgio Lunelli, riunitasi ieri pomeriggio, ha
completato con l’approvazione l’esame del disegno di legge 179 in materia di
igiene, medicina del lavoro e sanità pubblica. Il provvedimento, composto di 14
articoli, prevede una serie di norme di semplificazione di atti e procedure di
materia sanitaria. Il
dibattito si è acceso sull’articolo 10, che prevedeva la cancellazione, o
meglio, la sospensione, dell’obbligo vaccinale. In sintesi, qualora, sospesa
l’obbligatorietà, la percentuale di copertura vaccinale scendesse al di sotto
del livello di guardia, la Giunta provinciale su proposta di una Commissione a
hoc avrebbe reintrodotto l’imposizione del vaccino. Il condizionale è d’obbligo
dal momento che la Commissione ha approvato un emendamento soppressivo
dell’articolo a firma Paolo Barbacovi. La motivazione, condivisa dai
consiglieri presenti, sta nella considerazione del fatto che anche il minimo
rischio che una misura di salute di tipo preventivo, quale la vaccinazione, non
venga applicata, è un rischio troppo grave. Il concetto è stato ribadito
espressamente anche dai consiglieri Magnani, Delladio e Morandini. Il primo ha
suggerito, al fine di introdurre, almeno in piccola parte, una forma di
“obiezione di coscienza” circa la pratica vaccinale (la finalità di questo
articolo), di valutare la possibilità di prevedere l’obbligatorietà del vaccino
congiuntamente alla cancellazione della sanzione attualmente applicata per
coloro che non vi si sottopongono. Per il
resto sono state abolite ben 17 certificazioni di idoneità. Tra queste alcune
regolamentavano l’accesso ad impieghi lavorativi o comunque erano d’obbligo per
l’esercizio di determinate attività, altre accertavano l’idoneità per
l’ammissione alla frequenza di istituti scolastici o la partecipazione a
soggiorni di vacanze per minori. Particolare attenzione ha suscitato l’articolo
5, uno degli assi portanti della legge. L’articolo stabilisce che ai fini dell’ottenimento
delle prestazioni sociosanitarie di competenza provinciale, l’accertamento
degli stati di disabilità avvenga in prima istanza con modalità snelle e
semplificate e, successivamente, la verifica del permanere di tali stati possa
essere fatta su base documentale. All’articolo 14, si è introdotto, in
armonia con i principi di prevenzione ricavabili dalla legislazione statale, il
divieto di vendita di bevande alcoliche e superalcoliche ai minori di 16 anni. Il disegno di legge è stato approvato, così come emendato, con due astensioni (Morandini e Delladio). Hanno partecipato ai lavori, oltre al Presidente Lunelli ed all’Assessore competente Remo Andreolli, i consiglieri Barbacovi, Morandini, Magnani, Muraro e Delladio. Barbacovi è stato nominato relatore. In chiusura si è avviato l’esame del disegno di legge 50, in materia di promozione e sostegno sociale della famiglia, proposto da Morandini, Bertolini, de Eccher e Andreotti. SICUREZZA
STRADALE/ VERSO NORME DDL IN DL,STASERA RIUNIONE AD HOC Probabile
decreto già a prossimo Cdm in tempo per esodo estivo Roma, 24 lug. (APCom) - Il governo sta valutando l’ipotesi di far confluire alcune norme del ddl sulla sicurezza stradale all’esame del Senato in un decreto legge da varare già al prossimo Consiglio dei ministri di venerdì. L’obiettivo è quello di accelerare i tempi di approvazione di alcune disposizioni, da quelle sulla guida in stato di ebbrezza a quelle sui limiti di velocità, proprio in vista dell’esodo estivo ormai alle porte. Per questa sera il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, ha convocato una riunione ’ad hoc’ proprio per prendere una decisione definitiva. Scende
dal traliccio dopo sedici ore di protesta HA FINALMENTE desistito, alle 12.30 di ieri
mattina, l’uomo, identificato come D.G., che dalle 19.15 di domenica sera era
salito in cima ad una torre metallica in Via Tarquinia minacciando di non scendere e, in caso estremo, di gettarsi nel vuoto
qualora non gli fosse stata restituita la patente sequestratagli una settimana
fa per guida in stato di ebbrezza (*). Durante la notte tra domenica e
lunedì l’uomo, in segno di protesta, era rimasto sulla cima della torre,
costantemente vigilato da alcune pattuglie di Vigili del Fuoco, Carabinieri e
Vigili Urbani. Nella mattinata di ieri il Magistrato Polifemo, dopo avere
risposto alla richiesta dell’uomo, ha avuto contatti via radio con D.G.,
trentatreenne carpentiere civitavecchiese, al
quale avrebbe assicurato la restituzione della patente di guida.
Successivamente, grazie all’intervento di alcuni uomini del Capo-Distaccamento
dei Vigili del Fuoco Giuseppe Ibelli,i quli sono saliti con la scusa di
portargli dei viveri, l’uomo è stato aiutato prudentemente a scendere dalla
struttura. «Abbiamo aspettato fino a quando il ragazzo ha deciso di scendere
senza fargli pressione - ha dichiarato Giuseppe Ibelli - non è nella nostra
cultura risolvere le situazioni con la forza, il nostro compito è quello di
salvare le persone. A questo punto posso dichiararmi soddisfatto del nostro
operato». Una volta giunto a terra l’uomo è stato prelevato da una ambulanza e
condotto al reparto di pronto soccorso dell’Ospedale San Paolo per accertamenti.
Enr.
Gal. (*) Nota: se una persona cui è stata sospesa
la patente per guida in stato di ebbrezza sale su un traliccio e minaccia di
gettarsi nel vuoto, che cosa dovrebbe fare un genitore cui è stato ucciso un
figlio, travolto da un’auto guidata da una persona ubriaca? Non so come andrà a finire questa storia, ma
un comportamento di questo tipo dimostra lo scarso equilibrio mentale di questa
persona, condizione incompatibile con la guida. Credo che sia un motivo ulteriore per
riflettere con molta attenzione prima di restituirgli la patente. IL GAZZETTINO (Vicenza) La
Conferenza Ulss 2 ha deciso di "rispolverare" un vecchio documento
decisa a far guerra a chi alza il gomito Sindaci
feltrini contro l’alcolismo Il
presidente Gianvittore Vaccari: «Nessuno sponsor a manifestazioni che invitino
all’abuso» Feltre Il problema dell’alcolismo giovanile torna
sotto la lente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 2. L’esecutivo, riunitosi
ieri pomeriggio, ha infatti deciso di riprendere un documento, approvato alcuni
anni fa dalla Conferenza, contenente alcune indicazioni per evitare
d’incoraggiare i giovani all’uso e all’abuso di alcol. «Spediremo l’elaborato a tutti gli Amministratori comunali locali -
ha spiegato ieri il presidente della Conferenza, Gianvittore Vaccari - con lo scopo di migliorare la cultura nei
confronti del problema dell’alcolismo giovanile. Il documento, già
elaborato ma che non è mai stato diffuso, contiene alcune linee guida da
seguire e riporta i problemi e i gravi fatti correlati all’abuso di alcol». Tra i suggerimenti vi è, ad esempio,
l’invito a non sponsorizzare o supportare manifestazioni che invitino a far uso
di alcolici o che prevedano premiazioni attraverso alcolici. Come già
sottolineato prima della costituzione del nuovo assetto della Conferenza, si
pone quindi concretamente l’accento sul problema dei giovani e delle
tossicodipendenze per cercare di affrontare il problema. Durante le prime
battute dell’incontro di ieri, inoltre, il direttore generale dell’Ulss 2,
Bortolo Simoni, ha fornito una precisa panoramica sullo stato generale
dell’azienda sanitaria feltrina, sia per quanto riguarda l’attività edilizia
che sui vari programmi in atto. «Ho illustrato il quadro aggiornato della
situazione - ha spiegato Simoni - così anche i nuovi rappresentanti
dell’esecutivo sono a conoscenza della stato attuale dell’azienda». Martina Gris Spagna,
un anno di patente a punti La
mortalità cala del 14,3% (467 vittime in meno), 1 milione i punti già
decurtati, 640mila i procedimenti in atto, al termine dei quali sono previste
defalcazioni fino a 2 milioni di crediti Gli
uomini (84%) sono i meno disciplinati Una
campagna antialcol senza precedenti: si punta al tasso zero Di
Lorenzo Borselli (Asaps) MADRID, 24 luglio 2007 – In Spagna, il
primo anno di patente a punti (in lingua originale si chiama permiso por
puntos), si chiude con un bilancio assolutamente positivo: 467 morti in meno.
Non male, in un paese che perde sulle strade – secondo i dati definitivi del
2006 – 4.104 persone ogni anno, mentre più di 21mila hanno riportato ferite
gravi (tali da comportare ricoveri ospedalieri in seguito a dinamiche
maggiori). Secondo i dati diffusi nei giorni scorsi dalla
Direzione Generale del Traffico (DGT), 280mila conducenti spagnoli hanno
lasciato, nelle mani delle forze di polizia, poco meno di un milione di punti,
mentre le varie autorità amministrative e giudiziarie hanno in trattazione più
di 640mila procedimenti, al termine dei quali sono previste decurtazioni per
oltre 2 milioni di crediti. Un consistente bottino, lasciato dai
trasgressori in pegno alla linea dura in materia di seguridad vial, e che ha
sancito, per 1.400 titolari di patente, il ritiro della licenza dovuto alla
perdita dell’intera riserva di crediti. L’analisi del lavoro svolto e dei risultati
conseguiti, ha permesso agli esperti della DGT di effettuare alcune valutazioni
circa gli effetti del nuovo codice stradale: è cresciuto, in linea generale, il
rispetto delle regole della circolazione, tanto che l’uso delle cinture di sicurezza,
per esempio, è cresciuto in tutto il paese, passando dal 74% (rilevato
nell’anno compreso tra il mese di luglio 2005 e lo stesso mese del 2006),
all’84,5% dopo i primi 12 mesi dall’entrata in vigore della normativa. I dati sono stati illustrati dal ministro
dell’Interno spagnolo, Alfredo Pérez Rubalcaba, e dal direttore della DGT, Pere
Navarro, nel corso di una conferenza stampa. Difficile dire se i tecnici siano davvero
soddisfatti: la mortalità stradale, in Spagna, è in continuo calo, ma i
componenti della task force costituita dalla DGT (un vero e proprio
dipartimento della sicurezza stradale, costituito da esperti del settore, alla
quale sono attribuiti molti poteri ed altrettante competenze) non hanno
intenzione di sedersi sugli allori. Una cosa, però, è certa: l’effetto patente a
punti si sente eccome. Le 467 vittime in meno rispetto all’anno
precedente, significano una riduzione della mortalità del 14,3%, che, in termini statistici, rappresenta 1,28
morti in meno al giorno. Lo stesso periodo di valutazione del precedente anno
aveva consentito un risultato ben diverso, seppure anch’esso contrassegnato da
una riduzione (- 4,9%). Dunque, in 12 mesi, il permiso por puntos ha
dimostrato in pieno la propria validità. 280mila persone – l’1% del totale – hanno
perso 980mila punti, consentendo importanti studi sulla trasgressione: per
esempio, è emerso che gli uomini sono di gran lunga i più indisciplinati al
volante, essendo destinatari dell’84% dei verbali; meno consistente, invece,
l’incidenza femminile, ferma al 16%. Le molte campagne di sensibilizzazione e
l’ottimo lavoro svolto da parte delle autoscuole, ha poi consentito ai
neopatentati di pagare un tributo decisamente basso ai processi di decurtazione
dei punti. In Spagna, servono almeno 3 anni di titolarità del carné per uscire
dallo status di neopatentato, categoria per la quale è concesso uno score
massimo di 8 punti. La trasgressione subisce un drastico aumento
con il progredire dell’età, visto che nella fascia anagrafica compresa tra i 18
ed i 24 anni è stato registrato il 18,7% delle decurtazioni, mentre in quella
dei soggetti tra i 25 ed i 34 anni, la percentuale sale al 31%. I “bollori”
cominciano a placarsi, ma di poco, nei patentati tra i 35 ed i 44 anni,
segmento che ha visto totalizzare il 23% delle operazioni di sottrazione coatta
del punteggio. Oltre i 44 anni – categoria ben più ampia – il livello sale fino
al 23,7%. Nel computo, però, devono essere aggiunti
circa 640mila ulteriori procedimenti amministrativi relativi a violazioni
accertate, per le quali sono in corso le operazioni di identificazione dei
trasgressori: per queste contravvenzioni, sono in ballo 2milioni e 75mila
punti. Tornando al “decurtato”, il 40% delle
violazioni riguarda il superamento dei limiti di velocità, una considerevole
parte delle quali accertata con le sempre più numerose postazioni fisse per il
rilevamento della velocità, gestite a livello centrale da Madrid – presso la
DGT – e fatte confluire in una centrale operativa unica che si occupa dello
sviluppo delle immagini, della redazione dei verbali e della notifica nei
confronti dei diretti interessati. Il 15%, invece, è immediatamente correlato al
mancato uso di cinture di sicurezza e del casco: anche in questo specifico campo,
gli spot ed i manifesti realizzati dalla DGT sono di eccezionale qualità, non
solo in ordine alle immagini ma anche da punto di vista dei linguaggi
pedagogici utilizzati. La guida
in stato di ebbrezza alcolica, e siamo all’11,6% delle decurtazioni, provoca in
Spagna un altissimo numero di incidenti, ma – questo sembra il dato più
importante – il numero di controlli eseguiti dalle forze di polizia (Guardia
Civile, Polizia Nazionale e Polizie Locali) sono in crescente aumento: nel
corso del 2006, in tutta la penisola, sono stati eseguiti 6 milioni di test
alcolimetrici. In Italia, non riusciamo ancora a superare i 2-300mila. La cosa
più avvilente, per il nostro paese, è che – nel corso della campagna europea
promossa da TISPOL (la Rete Europea delle Polizie Stradali) – la DGT è riuscita a raggiungere i 200mila
controlli etilometrici in soli 13 giorni (dal 4 al 17 giugno). La Guardia
Civil , che nel regno espleta i compiti di polizia stradale in qualità di
Specialità (Aggrupaciòn de Trafico), è in grado di effettuare – nonostante la
cronica carenza degli organici – 15mila test ogni giorno. Nel 2006, i soli militari hanno eseguito
3.860.626 verifiche, accertando 94.753 guide in stato di ebbrezza. Nel 2000, i
controlli erano stati 1.762.375: dunque,
volere è “potere”. Basta fornire dei sufficienti mezzi le strutture operative. A questi dati, vanno poi aggiunti quelli delle
altre polizie. Tra le altre cose, la Spagna ha recentemente anticipato anche i francesi (ma solo di
qualche settimana), proprio sull’alcol, mandando in onda spot televisivi per
sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di non bere alcuna sostanza
alcolica prima di mettersi alla guida. La campagna ha dato i suoi frutti: oggi,
il 97% degli spagnoli condivide la politica della fermezza in materia di
controlli stradali contro l’ebbrezza (*), mentre il 72% di questi ritiene opportuno inasprire le sanzioni in
caso di recidiva o di superamento doppio della soglia legale, che, anche in
Spagna, è di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue. Torniamo alla trasgressione, terminando
l’analisi della contravvenzionalità. L’11% netto delle decurtazioni, è avvenuta
per multe relative all’uso del telefonino alla guida ed il restante 22,5% per
tutte le altre infrazioni. La tolleranza zero ha già condotto 1.376
conducenti a restare senza nemmeno un punto: per loro è in atto – o si profila
– una sospensione di almeno 6 mesi dalla circolazione e solo dopo un corso
complessivo di 24 ore, frequentato in uno dei 237 centri specializzati,
potranno sostenere di nuovo gli esami teorici e pratici per riottenere la
licenza: si tratta di corsi particolari, tenuti in istituti certificati e
supervisionati dala DGT, all’interno dei quali lavora un corpo docente
costituito da 767 formatori (profesores) e 751 psicologi. In più, il ministero dell’Interno e la stessa
DGT, eseguono quotidianamente verifiche per accertare che tutti gli organismi
deputati (comuni, province e regioni) trasmettano con regolarità i rapporti di
decurtazione alla motorizzazione civile: 345 comuni e 8 province dispongono di
una connessione accreditata, mentre per altri 70 enti locali sono in corso le
verifiche di qualità. Chi non è ancora connesso al server centrale, in tutto si
tratta di 455 organismi, deve inviare proprio personale presso le sedi già
operative, ma, entro la fine del 2007, tutti dovranno essere a regime. (Asaps) (*) Nota: in Italia invece qualcuno la pensa
diversamente. Leggete il prossimo articolo. Venerandi,
proprietario dell’Odissea, suggerisce di alzare il limite del tasso
alcolimetrico e di controllare anche chi esce dalla sagre, dalle pizzerie e dai
ristoranti «Non
fare terrorismo contro chi beve» Muraro fa il bilancio delle vittime sulle
strade trevigiane, Bottacin contesta il tutto senza pietà e Zaia si fa ritirare
la patente a 193 chilometri orari in autostrada. La scorsa settimana era andata
più o meno così: con il "mea culpa" del vicepresidente della Regione,
la tempestiva proposta di alzare i limiti di velocità e gli attacchi del centrosinistra
al "vicepresidente supersonico". Adesso però tocca alle discoteche
uscire allo scoperto e per tutti parla Giannino Venerandi, titolare di Odissea,
Casa di caccia e Kukujanji oltre che di un locale in provincia di Mantova. La sua proposta è quella di alzare la
soglia del tasso alcolemico: non i limiti di velocità come detto da Zaia,
ma la quantità di alcol che una persona può bere senza che gli venga ritirata
la patente. «Bisogna regolamentare
l’eccesso - commenta Venerandi - e
non fare terrorismo contro chi beve una sola birra e sa che se viene fermato da
una pattuglia rischia di restare senza patente». Venerdì
scorso le forze dell’ordine si sono appostate proprio sui cancelli dell’Odissea
e - paletta alla mano - hanno cominciato a fermare le macchine in uscita dalla
discoteca. «Hanno controllato praticamente tutti - racconta Venerandi - e si sa
che basta una birra per essere fuori dai limiti. Però dove si posizionano per
valutare se una persona è in grado di guidare oppure no? Fuori dalle
discoteche. Non capisco perché si accaniscano con noi e non si piazzino invece
alle sagre della birra o fuori dai ristoranti e dalle pizzerie». Il mondo delle discoteche insomma si sente "ingiustamente"
preso di mira, perché i controlli sul tasso alcolemico prendono spesso come
riferimento proprio i locali da ballo, nonostante la moda sposti sempre più il
consumo dell’alcol all’orario aperitivo, ai bar e ai pub. «Le forze dell’ordine
dovrebbero fare maggiori controlli, ma con criterio - prosegue Venerandi -. Non
occorre fermare tutti. A volte è sufficiente la presenza di una pattuglia,
perché le persone guidino con prudenza e rallentino un po’. Ma questi controlli
vanno fatti dappertutto, perché gli incidenti avvengono a tutte le ore e in
tutti i posti, non soltanto dove c’è una discoteca». Spesso
durante il fine settimana l’Odissea allestisce una postazione appena fuori
dall’uscita dove i ragazzi possono controllare quanto hanno bevuto e se sono in
grado di guidare. Ciononostante, secondo Venerandi, i limiti adesso sono
eccessivamente bassi. «Con questi parametri dovremmo tutti uscire e bere acqua
o succo di frutta - commenta -. È impensabile (*). Servirebbe una
via di mezzo». Rispetto all’idea di
fornire un braccialetto speciale al ragazzo che guida per la comitiva e quindi
non deve bere, Venerandi invece scuote la testa: «Non serve a niente - dice -.
L’alcol glielo può prendere un amico e poi c’è chi arriva in discoteca da solo». Anna
Girotto (*) Nota: questo signore è arrabbiato perchè
le forze dell’ordine si sono messe fuori dal suo locale a fare i controlli con
l’etilometro: siccome sa quanto guadagna dalla vendita di alcolici, ha paura di
perdere dei soldi. Alcune utili puntualizzazioni.
L’alcool
distrugge il futuro “L’alcool distrugge il futuro” una campagna
del Sindacato Medici
per i ragazzi delle medie inferiori Una campagna informativa sui problemi legati
all’uso ed all’abuso di sostanze alcoliche, sarà indirizzata alle scuole medie
inferiori grazie ad un progetto dello Snami (Sindacato Nazionale Autonomo
Medici Italiani). Un’iniziativa che vede i medici impegnati
nelle scuole per prevenire i danni causati dall’uso e spesso dall’abuso di
sostanze alcoliche: lo ha deciso l’esecutivo nazionale Snami (Sindacato
Nazionale Autonomo Medici Italiani), riunitosi a Milano. Come ha affermato
Mauro Martini, presidente Nazionale dello Snami: “La campagna permanente anti alcool
‘L’alcool distrugge il futuro’, avrà nei medici del sindacato il suo punto di
riferimento. Invieremo nelle scuole
medie inferiori i nostri medici che spiegheranno agli adolescenti i pericoli
dell’alcool derivati da un uso improprio”. (*) La scelta di portare avanti una campagna
informativa incentrata in maniera particolare sui ragazzi delle scuole medie
non è casuale, infatti, come ha specificato lo stesso leader Snami: “abbiamo
scelto il triennio delle medie inferiori perchè i ragazzi a quella età sono più
ricettivi degli studenti delle superiori, già più smaliziati in tema di
dipendenze. Quindi, riteniamo gli alunni delle medie inferiori un terreno più
fertile per fare prevenzione sull’alcool”. Tra gli obiettivi di tale progetto che si
propone di instaurare un filo diretto con gli alunni delle scuole medie
inferiori, è quello di informarli sui rischi legati ad un abuso di sostanze
alcoliche, ed insegnare loro a
sviluppare un atteggiamento più attento e critico verso l’alcool. Chiarisce
lo stesso Martini: “il progetto Snami punta a inserire nelle scuole corsi di
educazione sanitaria per fornire
informazioni precise sui danni da alcool con l’obiettivo di chiarire alle nuove
generazioni i pericoli dell’alcol e gli effetti sull’organismo e sulle facoltà
mentali. L’esecutivo ha quindi fatto una scelta prioritaria entrando nel
sociale e vuole contribuire nei fatti alla prevenzione delle stragi del sabato
sera da alcool”. (**) Nicola
Machetti (*) Nota: ricordo che, dal punto di vista
della salute umana, “uso improprio” dell’alcol è ingerirlo tramite l’assunzione
delle bevande alcoliche. (**) Nota: mi auguro che, in questa campagna di informazione non si parli di “alcool”, (che nessuno beve), ma di vino, birra e alcolici. Alcol e
guida pericolosa, appello per la prevenzione ALBANO SANT’ ALESSANDRO «È inutile inasprire le pene per chi guida in stato di ebbrezza. La
cultura deve essere modificata: chi guida non deve bere alcolici». È stato
questo il messaggio del comandante del Consorzio di polizia intercomunale dei
Colli Enzo Fiocchi, rivolto a tutti i giovani presenti sabato scorso alla festa
dell’oratorio di Albano Sant’Alessandro. Il comandante Fiocchi ha colto l’occasione per
commentare la decisione del governo di «inasprire le pene affinchè le morti
sulle strade diminuiscano»: «Non serve a
niente inasprire le pene se poi queste non vengono applicate. Il problema è di
tipo culturale e deve essere rimosso alla radice». Alla manifestazione di sabato erano presenti
molti ragazzi che, accompagnati dai genitori, sono stati sottoposti al test
dell’etilometro. «In molti erano coloro che avevano un livello
alcolemico superiore alla normativa – ha affermato il comandante Fiocchi –. Il problema della guida in stato di
ebbrezza non è solamente limitato al sabato sera, ma ormai è esteso a tutti i
giorni della settimana. Anche di giorno e non soltanto di notte. Riguarda anche
automobilisti che si recano a lavorare la mattina». Durante la festa sono stati mostrati un
veicolo del Consorzio, l’etilometro e il cane antidroga che intervengono anche
in occasione degli interventi di prevenzione delle stragi del «sabato sera».
Durante l’incontro all’oratorio sono state mostrate le fotografie degli
incidenti in cui sono state coinvolte persone che avevano guidato sotto
l’effetto di alcol o di droga. Inoltre è stata spiegata la normativa vigente in
Italia per coloro che si mettono alla guida sotto l’effetto di sostanze
alcoliche o stupefacenti. «Considerato il buon esito della serata –
conclude il comandante del Consorzio dei Colli – presenterò ai Comuni la
proposta di replicare questa iniziativa, entro la fine dell’estate». Alcol e
guida: no al sequestro dell’auto IL
COMMENTO DEI PARMIGIANI II Trentasei morti sulle strade solamente nel penultimo fine settimana. Un bilancio allarmante che ha indotto il Governo a prendere in considerazione misure drastiche nei confronti di chi provoca incidenti d’auto, specialmente se in stato di ebbrezza. E’ di questi giorni la proposta del Ministro dell’Interno, Giuliano Amato, di introdurre, nel disegno di legge sulla sicurezza stradale, il sequestro del veicolo a chi viene sorpreso ubriaco al volante. continua... CONTROLLI
NEL WEEK END Mercoledì, 25 Luglio 2007
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