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Rassegna stampa Alcol e guida del 24 luglio 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

IL GAZZETTINO (Treviso)

IN FRIULI

Una sessantenne di Conegliano, Mariagrazia Giandon, si trova in fin di vita all’ospedale di Udine in seguito a un incidente stradale. L’automobilista che avrebbe causato lo schianto è risultato positivo alla prova dell’etilometro a cui è stato sottoposto durante i rilievi. La Polizia Stradale di Palmanova non ha ancora chiuso gli accertamenti sulla dinamica del sinistro, né è stato ancora possibile prendere provvedimenti nei confronti dell’uomo che guidava nonostante avesse assunto alcolici. La polizia, infatti, non ha ancora potuto recuperare le documentazioni relative alla vettura e al suo conducente, rimaste all’interno dell’auto distrutta. Le due macchine, entrambe gravemente danneggiate, sono state sequestrate e una segnalazione è già stata inviata alla Procura della Repubblica di Udine.

L’incidente risale alla notte tra sabato e domenica scorsi. Mariagrazia Giandon, 60 anni, residente a Conegliano in via Benedetto Croce 40, era alla guida di una Lancia K. Con lei altre tre persone: Mara e Michele Toffoli di Caneva e il figlio Cristian Saccon, primo violino dell’Orchestra filarmonica del Friuli. Rientravano dopo aver assistito a un concerto a Grado. All’altezza della località di Porpetto, poco dopo la mezzanotte, la Lancia K è stata urtata dalla Bmw X5 condotta da un altro trevigiano G.G. di 44 anni, che ha perso il controllo della propria vettura in fase di sorpasso. Mariagrazia Giandon non ha potuto controllare la sua Lancia K ed è uscita di strada.

La donna, rimasta gravemente ferita, è stata trasportata all’ospedale di Latisana e successivamente accolta nel reparto di terapia intensiva del nosocomio di Udine, dove è tuttora ricoverata in prognosi riservata. Ferite in modo non grave le tre persone che viaggiavano con lei e il conducente della Bmw.


IL GIORNALE DI VICENZA

A POVE. Famiglia finisce all’ospedale dopo essere stata centrata da un automobilista che guidava alterato dall’alcol

Ubriaco rischia una strage (*)

 Una bambina di 4 anni ricoverata in pediatria per un trauma cranico, il fratellino di 9 con una gamba rotta e i due genitori pieni di graffi e botte. Se l’è vista davvero brutta, poco dopo la mezzanotte di ieri, una famiglia di immigrati albanesi residente a Pove, che stava per rientrare nella propria abitazione.

A pochi minuti di distanza da casa, l’auto su cui viaggiava è infatti stata centrata da un automobilista ubriaco e per tutti i quattro componenti, nonchè per l’investitore è stato necessario il trasporto all’ospedale San Bassiano.

Il grave incidente stradale è avvenuto sempre nel comune valligiano, lungo la Ss 47, nei pressi della birreria ai Trenti. Intorno alla mezzanotte, la famiglia Dervish, originaria dell’Albania ma residente già da diversi anni nel nostro paese, si è fermata al centro della carreggiata per svoltare verso il centro del paese e raggiungere via Europa, dove risiede.

Prima di avere il tempo di compiere la manovra, però, la loro auto, una Renault Clio, alla guida della quale c’era il padre dei due bambini, che ha 43 anni e lavora come operaio in una ditta della zona, è stata centrata da tergo da una Opel Corsa che procedeva sempre con direzione Bassano, guidata da E.C., 29 anni, di Borso; con lui non c’erano altri passeggeri. L’urto è stato molto violento, tant’è che l’utilitaria è stata sbalzata alcuni metri più avanti.

Tutte cinque le persone rimaste coinvolte nel tamponamento hanno riportato delle ferite e sono stati portati al pronto soccorso con un’ambulanza del Suem: i due adulti sulla Clio hanno riportato contusioni e graffi, più serie invece le condizioni dei figli: la più piccola ha battuto la testa, tant’è che è stata trattenuta in osservazione, e il fratello si è fatto male ad una gamba.

Ricovero precauzionale anche per il trevigiano, che è stato dimesso solo ieri mattina. Come da prassi, il conducente è stato sottoposto ad alcoltest, che ha dato esito positivo, ragion per cui verrà denunciato per guida in stato di ebbrezza.

A Pove, oltre ad un’ambulanza del Suem di Bassano, sono intervenuti anche i vigili del fuoco per mettere in sicurezza i mezzi incidentati e ripulire la carreggiata e una pattuglia della polizia stradale, arrivata dal Veronese per effettuare i rilievi. Continua ad essere drammatico, dunque, il bollettino degli incidenti stradali. E Bassano non fa eccezione: dopo il motociclista deceduto sabato sui tornanti per il Grappa e i due motociclisti che domenica sono stati travolti da un’auto sempre a Pove, ecco altri cinque feriti, tra cui due bambini, e la tragedia di ieri pomeriggio sulla Nuova Gasparona.

D. M.

(*) Nota: spesso abbiamo sottolineato come, secondo un certo modo di scrivere e titolare gli articoli, un italiano ubriaco che investe quattro albanesi è un ubriaco, un albanese ubriaco che investe quattro italiani è un albanese.


LETTERA INVIATA A “IL TRENTINO”

Il sabato mattina insieme al cappuccio e brioche alla marmellata, è un piacere leggere con calma i vari giornali, tra cui il Trentino, e così arrivo alla pagina dedicata a Rovereto all’articolo “pochi soldi, salta la festa della Noisy Parade” e proprio perché ero rilassata e leggevo con leggerezza la notizia, distrattamente mi passa sotto gli occhi la frase …: “l’alcol miete un’altra vittima…”, e mi va di traverso il boccone, Oddio!!! un altro ragazzo morto per l’alcol????oppure ucciso da un autista bevuto? e devo dire che come madre di un ventiquattrenne (anche se non lo si vuole ammettere), la paura è sempre in agguato, e anche se “ol mi popo” è astemio, lo so bene che ciò non lo esenta di avere un incontro ravvicinato con chi usa l’alcol…

Poi con calma rileggo la frase ma avevo letto proprio male, perché la vittima non era un giovane o una ragazza ma una festa organizzata dalla Noisy Parade che non ha voluto accogliere l’invito del comune di Rovereto a non usare l’alcol…. E ho tirato un sospiro di sollievo, poi ho pensato che mi sembrava giusto che la Nosey potesse fare la sua festa, e sicuramente se non quest’anno, sarà l’anno prossimo, e farà la sua festa con un sponsor (che mi pare di aver capito ha già trovato) che non ha fatto scelte sull’uso di alcol, ma sono assolutamente convinta che sia ancora più giusto che se usa l’alcol, sopra o sotto i 12 gradi… abbia un finanziamento minore da parte del Comune, (mi pare che da 2.200 euro e 1.900???) e che non sia sponsorizzata dalla comunità, il Comune è il massimo rappresentante della comunità, colui che gestisce e sceglie come spendere i “nostri” soldi, è un comportamento alquanto bizzarro sponsorizzare feste alcoliche, e poi spendere  migliaia di euro in sanità…e in lacrime.

Sono convinta che il comune di Rovereto abbia fatto una ottima scelta a sottoscrivere una “carta etica sull’uso dell’alcol” e anzi sarebbe proprio bello che tutti i comuni d’Italia, a partire dal mio comune ( Trento), incominciassero a discuterne e magari (!!!) ad approvare la stessa linea politica di salute.

Però siamo veramente strani noi italiani…il sabato mattina leggo tutto un articolo sulla “disgrazia”, che una festa dove sarà distribuito alcol viene annullata, perché il Comune, gli chiede di non usare alcol, e la domenica mattina siamo tutti disperati perché leggiamo sugli stessi giornali che tre bambini sono stati uccisi da chi l’alcol lo ha usato, di una ragazza che con l’amica va a prendere il gelato e viene massacrata da un altro ragazzo che ha bevuto, leggiamo di ragazzi schiantati sulle nostre strade dopo essere stati a feste alcoliche, leggiamo di incidenti provocati da over 40 convinti di aver bevuto in modo “moderato “, e così l’amico alcol è molto democratico…non fa distinzioni, fa male sia chi lo usa e anche a chi non lo usa…l’importante è che tutti noi sappiamo che usarlo è un rischio, poi libertà di tutti noi di bere o di non bere, nessuna guerra all’alcol, sarebbe inutile e sciocco, ma però tutti noi non possiamo più dire “ non sapevo”!!! tutti noi oggi abbiamo la possibilità di scegliere, mentre il Comune ha il dovere di tutelare la comunità.

Per onestà verso me stessa, devo dirvi però che …sono molto più contenta di leggere che la vittima è una festa, e non una figlia, un marito, una sposa o un bimbo….

  Aurora Curnis

 Gruppo Rassegna Stampa
 APCAT Centro Studi Trento
 

P.S. solo una precisazione, la Noisy aveva preparato anche i volantini e brochure ..” per ottenere qualche euro in più proprio per le iniziative di prevenzione su aids e droghe, e niente alcol sopra i 12 gradi …”per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non l’ultimo arrivato….l’alcol al di la della gradazione…è una droga, lo so che non ci piace e facciamo fatica a crederlo, ma forse è bene che incominciamo a farcene una ragione.


ASAPS.IT

Un fine settimana di alcol e guida che lascia dietro di sé, ancora, troppe vittime

(ASAPS) – Un altro fine settimana dove il binomio alcol – guida si è rivelato fatale. Numerosi episodi sparsi lungo lo stivale hanno contribuito, per l’ennesima volta, a tingere di rosso le nostre strade. A Orvieto la Polizia Stradale ha fermato un camionista ubriaco che viaggiava a 140 km/h lungo l’autostrada A/1. Di primo mattino l’uomo aveva un tasso alcolemico pari a 2, ovvero quasi quattro volte superiore al limite consentito dalla legge. La stessa scena si è ripetuta a Fabro Scalo (TN) dove i Carabinieri hanno fermato un operaio quarantenne al volante di una berlina. Stavolta il tasso alcolemico arrivava addirittura a 3,60. Ad Alassio (SV) un barista di 32 anni è stato travolto da un centauro ubriaco e sotto l’effetto della cocaina e il suo corpo è stato trascinato per una cinquantina di metri. Il giovane aveva appena finito di lavorare in un bar del paese e stava rientrando a casa in sella al suo scooter, in una curva il barista si è visto piombare addosso la motocicletta condotta da un 38enne di Mondovì, in ferie nella località ligure. Purtroppo il corpo del 31enne è finito sotto le ruote del bolide a due ruote ed è stato trascinato per cinquanta metri. Il giovane è morto all’ospedale dopo quattro ore di agonia. A Cesena, sulla strada provinciale Staggi, un uomo di 37 anni viaggiava sulla sua moto e si è scontrato con un’auto che faceva inversione di marcia. Il motociclista è morto poco dopo in ospedale mentre l’automobilista aveva un tasso alcolemico superiore alla norma.

A San Casciano Val di Pesa (FI) un uomo di 75 anni è stato investito e ucciso da un 23enne risultato poi essere sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e ubriaco al volante. Infine a Modena la Polizia Stradale ha pizzicato, per ben due volte nel giro di poche ore, un uomo ubriaco al volante. L’uomo era stato fermato e trovato ebbro alla guida, così gli agenti della Stradale gli aveva ritirato la patente; poco dopo però lo hanno fermato nuovamente, sempre in stato di ebbrezza e alla guida di un’altra auto. (ASAPS)


IL TRENTINO

Andreolli: «Via i vaccini». Idea respinta 

Altolà all’assessore in commissione. Sì alla sua legge di semplificazione 

Il no decisivo è arrivato da un medico: Barbacovi

Ma nel testo c’è lo stop alla vendita di alcolici ai minori di 16 anni e molte regole per procedure più spedite 

 TRENTO. Rendere facoltative tutti le vaccinazioni in Trentino. Idea non nuovissima, che ha sempre sollevato discussioni tra i partiti del sì e del no, e che ieri l’assessore alla sanità Remo Andreolli ha provato a reinserire in un disegno di legge sulla semplificazione del settore. Via libera al suo disegno di legge nella commissione presieduta da Giorgio Lunelli ma secco no allo stop alle vaccinazioni. Un no arrivato per mano di un medico, Paolo Barbacovi, che non ha condiviso la teoria semplificatoria di Andreolli. Nella legge la proibizione di vendere alcolici ai minori di 16 anni anche nei negozi.

 La quarta Commissione presieduta da Giorgio Lunelli, riunitasi ieri pomeriggio, ha completato con l’approvazione l’esame del disegno di legge 179 in materia di igiene, medicina del lavoro e sanità pubblica. Il provvedimento, composto di 14 articoli, prevede una serie di norme di semplificazione di atti e procedure di materia sanitaria.

 Il dibattito si è acceso sull’articolo 10, che prevedeva la cancellazione, o meglio, la sospensione, dell’obbligo vaccinale. In sintesi, qualora, sospesa l’obbligatorietà, la percentuale di copertura vaccinale scendesse al di sotto del livello di guardia, la Giunta provinciale su proposta di una Commissione a hoc avrebbe reintrodotto l’imposizione del vaccino. Il condizionale è d’obbligo dal momento che la Commissione ha approvato un emendamento soppressivo dell’articolo a firma Paolo Barbacovi. La motivazione, condivisa dai consiglieri presenti, sta nella considerazione del fatto che anche il minimo rischio che una misura di salute di tipo preventivo, quale la vaccinazione, non venga applicata, è un rischio troppo grave. Il concetto è stato ribadito espressamente anche dai consiglieri Magnani, Delladio e Morandini. Il primo ha suggerito, al fine di introdurre, almeno in piccola parte, una forma di “obiezione di coscienza” circa la pratica vaccinale (la finalità di questo articolo), di valutare la possibilità di prevedere l’obbligatorietà del vaccino congiuntamente alla cancellazione della sanzione attualmente applicata per coloro che non vi si sottopongono.

 Per il resto sono state abolite ben 17 certificazioni di idoneità. Tra queste alcune regolamentavano l’accesso ad impieghi lavorativi o comunque erano d’obbligo per l’esercizio di determinate attività, altre accertavano l’idoneità per l’ammissione alla frequenza di istituti scolastici o la partecipazione a soggiorni di vacanze per minori.

 Particolare attenzione ha suscitato l’articolo 5, uno degli assi portanti della legge. L’articolo stabilisce che ai fini dell’ottenimento delle prestazioni sociosanitarie di competenza provinciale, l’accertamento degli stati di disabilità avvenga in prima istanza con modalità snelle e semplificate e, successivamente, la verifica del permanere di tali stati possa essere fatta su base documentale.

 All’articolo 14, si è introdotto, in armonia con i principi di prevenzione ricavabili dalla legislazione statale, il divieto di vendita di bevande alcoliche e superalcoliche ai minori di 16 anni.

 Il disegno di legge è stato approvato, così come emendato, con due astensioni (Morandini e Delladio). Hanno partecipato ai lavori, oltre al Presidente Lunelli ed all’Assessore competente Remo Andreolli, i consiglieri Barbacovi, Morandini, Magnani, Muraro e Delladio. Barbacovi è stato nominato relatore. In chiusura si è avviato l’esame del disegno di legge 50, in materia di promozione e sostegno sociale della famiglia, proposto da Morandini, Bertolini, de Eccher e Andreotti.


ALICE.IT

SICUREZZA STRADALE/ VERSO NORME DDL IN DL,STASERA RIUNIONE AD HOC

Probabile decreto già a prossimo Cdm in tempo per esodo estivo

Roma, 24 lug. (APCom) - Il governo sta valutando l’ipotesi di far confluire alcune norme del ddl sulla sicurezza stradale all’esame del Senato in un decreto legge da varare già al prossimo Consiglio dei ministri di venerdì. L’obiettivo è quello di accelerare i tempi di approvazione di alcune disposizioni, da quelle sulla guida in stato di ebbrezza a quelle sui limiti di velocità, proprio in vista dell’esodo estivo ormai alle porte. Per questa sera il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, ha convocato una riunione ’ad hoc’ proprio per prendere una decisione definitiva.


IL TEMPO

Scende dal traliccio dopo sedici ore di protesta

HA FINALMENTE desistito, alle 12.30 di ieri mattina, l’uomo, identificato come D.G., che dalle 19.15 di domenica sera era salito in cima ad una torre metallica in Via Tarquinia minacciando di non scendere e, in caso estremo, di gettarsi nel vuoto qualora non gli fosse stata restituita la patente sequestratagli una settimana fa per guida in stato di ebbrezza (*). Durante la notte tra domenica e lunedì l’uomo, in segno di protesta, era rimasto sulla cima della torre, costantemente vigilato da alcune pattuglie di Vigili del Fuoco, Carabinieri e Vigili Urbani. Nella mattinata di ieri il Magistrato Polifemo, dopo avere risposto alla richiesta dell’uomo, ha avuto contatti via radio con D.G., trentatreenne carpentiere civitavecchiese, al quale avrebbe assicurato la restituzione della patente di guida. Successivamente, grazie all’intervento di alcuni uomini del Capo-Distaccamento dei Vigili del Fuoco Giuseppe Ibelli,i quli sono saliti con la scusa di portargli dei viveri, l’uomo è stato aiutato prudentemente a scendere dalla struttura. «Abbiamo aspettato fino a quando il ragazzo ha deciso di scendere senza fargli pressione - ha dichiarato Giuseppe Ibelli - non è nella nostra cultura risolvere le situazioni con la forza, il nostro compito è quello di salvare le persone. A questo punto posso dichiararmi soddisfatto del nostro operato». Una volta giunto a terra l’uomo è stato prelevato da una ambulanza e condotto al reparto di pronto soccorso dell’Ospedale San Paolo per accertamenti.

Enr. Gal.

(*) Nota: se una persona cui è stata sospesa la patente per guida in stato di ebbrezza sale su un traliccio e minaccia di gettarsi nel vuoto, che cosa dovrebbe fare un genitore cui è stato ucciso un figlio, travolto da un’auto guidata da una persona ubriaca?

Non so come andrà a finire questa storia, ma un comportamento di questo tipo dimostra lo scarso equilibrio mentale di questa persona, condizione incompatibile con la guida.

Credo che sia un motivo ulteriore per riflettere con molta attenzione prima di restituirgli la patente.


IL GAZZETTINO (Vicenza)

La Conferenza Ulss 2 ha deciso di "rispolverare" un vecchio documento decisa a far guerra a chi alza il gomito 

Sindaci feltrini contro l’alcolismo 

Il presidente Gianvittore Vaccari: «Nessuno sponsor a manifestazioni che invitino all’abuso» 

Feltre

Il problema dell’alcolismo giovanile torna sotto la lente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 2. L’esecutivo, riunitosi ieri pomeriggio, ha infatti deciso di riprendere un documento, approvato alcuni anni fa dalla Conferenza, contenente alcune indicazioni per evitare d’incoraggiare i giovani all’uso e all’abuso di alcol. «Spediremo l’elaborato a tutti gli Amministratori comunali locali - ha spiegato ieri il presidente della Conferenza, Gianvittore Vaccari - con lo scopo di migliorare la cultura nei confronti del problema dell’alcolismo giovanile. Il documento, già elaborato ma che non è mai stato diffuso, contiene alcune linee guida da seguire e riporta i problemi e i gravi fatti correlati all’abuso di alcol». Tra i suggerimenti vi è, ad esempio, l’invito a non sponsorizzare o supportare manifestazioni che invitino a far uso di alcolici o che prevedano premiazioni attraverso alcolici. Come già sottolineato prima della costituzione del nuovo assetto della Conferenza, si pone quindi concretamente l’accento sul problema dei giovani e delle tossicodipendenze per cercare di affrontare il problema. Durante le prime battute dell’incontro di ieri, inoltre, il direttore generale dell’Ulss 2, Bortolo Simoni, ha fornito una precisa panoramica sullo stato generale dell’azienda sanitaria feltrina, sia per quanto riguarda l’attività edilizia che sui vari programmi in atto. «Ho illustrato il quadro aggiornato della situazione - ha spiegato Simoni - così anche i nuovi rappresentanti dell’esecutivo sono a conoscenza della stato attuale dell’azienda».

Martina Gris


ASAPS.IT

Spagna, un anno di patente a punti

La mortalità cala del 14,3% (467 vittime in meno), 1 milione i punti già decurtati, 640mila i procedimenti in atto, al termine dei quali sono previste defalcazioni fino a 2 milioni di crediti

Gli uomini (84%) sono i meno disciplinati

Una campagna antialcol senza precedenti: si punta al tasso zero

Di Lorenzo Borselli

(Asaps) MADRID, 24 luglio 2007 – In Spagna, il primo anno di patente a punti (in lingua originale si chiama permiso por puntos), si chiude con un bilancio assolutamente positivo: 467 morti in meno. Non male, in un paese che perde sulle strade – secondo i dati definitivi del 2006 – 4.104 persone ogni anno, mentre più di 21mila hanno riportato ferite gravi (tali da comportare ricoveri ospedalieri in seguito a dinamiche maggiori).

Secondo i dati diffusi nei giorni scorsi dalla Direzione Generale del Traffico (DGT), 280mila conducenti spagnoli hanno lasciato, nelle mani delle forze di polizia, poco meno di un milione di punti, mentre le varie autorità amministrative e giudiziarie hanno in trattazione più di 640mila procedimenti, al termine dei quali sono previste decurtazioni per oltre 2 milioni di crediti.

Un consistente bottino, lasciato dai trasgressori in pegno alla linea dura in materia di seguridad vial, e che ha sancito, per 1.400 titolari di patente, il ritiro della licenza dovuto alla perdita dell’intera riserva di crediti.

L’analisi del lavoro svolto e dei risultati conseguiti, ha permesso agli esperti della DGT di effettuare alcune valutazioni circa gli effetti del nuovo codice stradale: è cresciuto, in linea generale, il rispetto delle regole della circolazione, tanto che l’uso delle cinture di sicurezza, per esempio, è cresciuto in tutto il paese, passando dal 74% (rilevato nell’anno compreso tra il mese di luglio 2005 e lo stesso mese del 2006), all’84,5% dopo i primi 12 mesi dall’entrata in vigore della normativa.

I dati sono stati illustrati dal ministro dell’Interno spagnolo, Alfredo Pérez Rubalcaba, e dal direttore della DGT, Pere Navarro, nel corso di una conferenza stampa.

Difficile dire se i tecnici siano davvero soddisfatti: la mortalità stradale, in Spagna, è in continuo calo, ma i componenti della task force costituita dalla DGT (un vero e proprio dipartimento della sicurezza stradale, costituito da esperti del settore, alla quale sono attribuiti molti poteri ed altrettante competenze) non hanno intenzione di sedersi sugli allori.

Una cosa, però, è certa: l’effetto patente a punti si sente eccome.

Le 467 vittime in meno rispetto all’anno precedente, significano una riduzione della mortalità del 14,3%,

che, in termini statistici, rappresenta 1,28 morti in meno al giorno. Lo stesso periodo di valutazione del precedente anno aveva consentito un risultato ben diverso, seppure anch’esso contrassegnato da una riduzione (- 4,9%).

Dunque, in 12 mesi, il permiso por puntos ha dimostrato in pieno la propria validità.

280mila persone – l’1% del totale – hanno perso 980mila punti, consentendo importanti studi sulla trasgressione: per esempio, è emerso che gli uomini sono di gran lunga i più indisciplinati al volante, essendo destinatari dell’84% dei verbali; meno consistente, invece, l’incidenza femminile, ferma al 16%.

Le molte campagne di sensibilizzazione e l’ottimo lavoro svolto da parte delle autoscuole, ha poi consentito ai neopatentati di pagare un tributo decisamente basso ai processi di decurtazione dei punti. In Spagna, servono almeno 3 anni di titolarità del carné per uscire dallo status di neopatentato, categoria per la quale è concesso uno score massimo di 8 punti.

La trasgressione subisce un drastico aumento con il progredire dell’età, visto che nella fascia anagrafica compresa tra i 18 ed i 24 anni è stato registrato il 18,7% delle decurtazioni, mentre in quella dei soggetti tra i 25 ed i 34 anni, la percentuale sale al 31%. I “bollori” cominciano a placarsi, ma di poco, nei patentati tra i 35 ed i 44 anni, segmento che ha visto totalizzare il 23% delle operazioni di sottrazione coatta del punteggio. Oltre i 44 anni – categoria ben più ampia – il livello sale fino al 23,7%.

Nel computo, però, devono essere aggiunti circa 640mila ulteriori procedimenti amministrativi relativi a violazioni accertate, per le quali sono in corso le operazioni di identificazione dei trasgressori: per queste contravvenzioni, sono in ballo 2milioni e 75mila punti.

Tornando al “decurtato”, il 40% delle violazioni riguarda il superamento dei limiti di velocità, una considerevole parte delle quali accertata con le sempre più numerose postazioni fisse per il rilevamento della velocità, gestite a livello centrale da Madrid – presso la DGT – e fatte confluire in una centrale operativa unica che si occupa dello sviluppo delle immagini, della redazione dei verbali e della notifica nei confronti dei diretti interessati.

Il 15%, invece, è immediatamente correlato al mancato uso di cinture di sicurezza e del casco: anche in questo specifico campo, gli spot ed i manifesti realizzati dalla DGT sono di eccezionale qualità, non solo in ordine alle immagini ma anche da punto di vista dei linguaggi pedagogici utilizzati.

La guida in stato di ebbrezza alcolica, e siamo all’11,6% delle decurtazioni, provoca in Spagna un altissimo numero di incidenti, ma – questo sembra il dato più importante – il numero di controlli eseguiti dalle forze di polizia (Guardia Civile, Polizia Nazionale e Polizie Locali) sono in crescente aumento: nel corso del 2006, in tutta la penisola, sono stati eseguiti 6 milioni di test alcolimetrici. In Italia, non riusciamo ancora a superare i 2-300mila.

La cosa più avvilente, per il nostro paese, è che – nel corso della campagna europea promossa da TISPOL (la Rete Europea delle Polizie Stradali) – la DGT è riuscita a raggiungere i 200mila controlli etilometrici in soli 13 giorni (dal 4 al 17 giugno). La Guardia Civil , che nel regno espleta i compiti di polizia stradale in qualità di Specialità (Aggrupaciòn de Trafico), è in grado di effettuare – nonostante la cronica carenza degli organici – 15mila test ogni giorno.

Nel 2006, i soli militari hanno eseguito 3.860.626 verifiche, accertando 94.753 guide in stato di ebbrezza. Nel 2000, i controlli erano stati 1.762.375: dunque, volere è “potere”. Basta fornire dei sufficienti mezzi le strutture operative.

A questi dati, vanno poi aggiunti quelli delle altre polizie.

Tra le altre cose, la Spagna ha recentemente anticipato anche i francesi (ma solo di qualche settimana), proprio sull’alcol, mandando in onda spot televisivi per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di non bere alcuna sostanza alcolica prima di mettersi alla guida. La campagna ha dato i suoi frutti: oggi, il 97% degli spagnoli condivide la politica della fermezza in materia di controlli stradali contro l’ebbrezza (*), mentre il 72% di questi ritiene opportuno inasprire le sanzioni in caso di recidiva o di superamento doppio della soglia legale, che, anche in Spagna, è di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue.

Torniamo alla trasgressione, terminando l’analisi della contravvenzionalità. L’11% netto delle decurtazioni, è avvenuta per multe relative all’uso del telefonino alla guida ed il restante 22,5% per tutte le altre infrazioni.

La tolleranza zero ha già condotto 1.376 conducenti a restare senza nemmeno un punto: per loro è in atto – o si profila – una sospensione di almeno 6 mesi dalla circolazione e solo dopo un corso complessivo di 24 ore, frequentato in uno dei 237 centri specializzati, potranno sostenere di nuovo gli esami teorici e pratici per riottenere la licenza: si tratta di corsi particolari, tenuti in istituti certificati e supervisionati dala DGT, all’interno dei quali lavora un corpo docente costituito da 767 formatori (profesores) e 751 psicologi.

In più, il ministero dell’Interno e la stessa DGT, eseguono quotidianamente verifiche per accertare che tutti gli organismi deputati (comuni, province e regioni) trasmettano con regolarità i rapporti di decurtazione alla motorizzazione civile: 345 comuni e 8 province dispongono di una connessione accreditata, mentre per altri 70 enti locali sono in corso le verifiche di qualità. Chi non è ancora connesso al server centrale, in tutto si tratta di 455 organismi, deve inviare proprio personale presso le sedi già operative, ma, entro la fine del 2007, tutti dovranno essere a regime. (Asaps)

(*) Nota: in Italia invece qualcuno la pensa diversamente.

Leggete il prossimo articolo.


IL GAZZETTINO (Treviso)

Venerandi, proprietario dell’Odissea, suggerisce di alzare il limite del tasso alcolimetrico e di controllare anche chi esce dalla sagre, dalle pizzerie e dai ristoranti 

«Non fare terrorismo contro chi beve»

Muraro fa il bilancio delle vittime sulle strade trevigiane, Bottacin contesta il tutto senza pietà e Zaia si fa ritirare la patente a 193 chilometri orari in autostrada. La scorsa settimana era andata più o meno così: con il "mea culpa" del vicepresidente della Regione, la tempestiva proposta di alzare i limiti di velocità e gli attacchi del centrosinistra al "vicepresidente supersonico". Adesso però tocca alle discoteche uscire allo scoperto e per tutti parla Giannino Venerandi, titolare di Odissea, Casa di caccia e Kukujanji oltre che di un locale in provincia di Mantova. La sua proposta è quella di alzare la soglia del tasso alcolemico: non i limiti di velocità come detto da Zaia, ma la quantità di alcol che una persona può bere senza che gli venga ritirata la patente. «Bisogna regolamentare l’eccesso - commenta Venerandi - e non fare terrorismo contro chi beve una sola birra e sa che se viene fermato da una pattuglia rischia di restare senza patente».

Venerdì scorso le forze dell’ordine si sono appostate proprio sui cancelli dell’Odissea e - paletta alla mano - hanno cominciato a fermare le macchine in uscita dalla discoteca. «Hanno controllato praticamente tutti - racconta Venerandi - e si sa che basta una birra per essere fuori dai limiti. Però dove si posizionano per valutare se una persona è in grado di guidare oppure no? Fuori dalle discoteche. Non capisco perché si accaniscano con noi e non si piazzino invece alle sagre della birra o fuori dai ristoranti e dalle pizzerie».

Il mondo delle discoteche insomma si sente "ingiustamente" preso di mira, perché i controlli sul tasso alcolemico prendono spesso come riferimento proprio i locali da ballo, nonostante la moda sposti sempre più il consumo dell’alcol all’orario aperitivo, ai bar e ai pub. «Le forze dell’ordine dovrebbero fare maggiori controlli, ma con criterio - prosegue Venerandi -. Non occorre fermare tutti. A volte è sufficiente la presenza di una pattuglia, perché le persone guidino con prudenza e rallentino un po’. Ma questi controlli vanno fatti dappertutto, perché gli incidenti avvengono a tutte le ore e in tutti i posti, non soltanto dove c’è una discoteca».

Spesso durante il fine settimana l’Odissea allestisce una postazione appena fuori dall’uscita dove i ragazzi possono controllare quanto hanno bevuto e se sono in grado di guidare. Ciononostante, secondo Venerandi, i limiti adesso sono eccessivamente bassi. «Con questi parametri dovremmo tutti uscire e bere acqua o succo di frutta - commenta -. È impensabile (*). Servirebbe una via di mezzo». Rispetto all’idea di fornire un braccialetto speciale al ragazzo che guida per la comitiva e quindi non deve bere, Venerandi invece scuote la testa: «Non serve a niente - dice -. L’alcol glielo può prendere un amico e poi c’è chi arriva in discoteca da solo».

Anna Girotto

(*) Nota: questo signore è arrabbiato perchè le forze dell’ordine si sono messe fuori dal suo locale a fare i controlli con l’etilometro: siccome sa quanto guadagna dalla vendita di alcolici, ha paura di perdere dei soldi.

Alcune utili puntualizzazioni.

  • Per superare il limite di alcolemia con una sola birra bisogna berla… da un bicchiere enorme. 
  • E’ condivisibile la considerazione che i controlli andrebbero estesi anche fuori dalle sagre della birra, dai ristoranti e dalle pizzerie. 
  • In Italia il limite di alcolemia consentito per guidare è sopra alla media europea: sarebbe utile prendere l’esempio di altri paesi e portarlo a zero – magari con sanzioni progressive a seconda del valore riscontrato - per essere molto chiari sul fatto che chi esce e si mette al volante deve bere acqua o succo di frutta. 
  • Quello che questo discotecaro considera “impensabile” è il solo saggio comportamento da tenere per proteggere la salute e la sicurezza sulla strada: cambiare cultura è difficile, soprattutto per chi su questa cultura alcolica fonda buona parte dei suoi affari.


PRONTOCONSUMATORE.IT

L’alcool distrugge il futuro

 “L’alcool distrugge il futuro” una campagna del Sindacato

Medici per i ragazzi delle medie inferiori

Una campagna informativa sui problemi legati all’uso ed all’abuso di sostanze alcoliche, sarà indirizzata alle scuole medie inferiori grazie ad un progetto dello Snami (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani).

Un’iniziativa che vede i medici impegnati nelle scuole per prevenire i danni causati dall’uso e spesso dall’abuso di sostanze alcoliche: lo ha deciso l’esecutivo nazionale Snami (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani), riunitosi a Milano. Come ha affermato Mauro Martini, presidente Nazionale dello Snami: “La campagna permanente anti alcool ‘L’alcool distrugge il futuro’, avrà nei medici del sindacato il suo punto di riferimento. Invieremo nelle scuole medie inferiori i nostri medici che spiegheranno agli adolescenti i pericoli dell’alcool derivati da un uso improprio”. (*)

La scelta di portare avanti una campagna informativa incentrata in maniera particolare sui ragazzi delle scuole medie non è casuale, infatti, come ha specificato lo stesso leader Snami: “abbiamo scelto il triennio delle medie inferiori perchè i ragazzi a quella età sono più ricettivi degli studenti delle superiori, già più smaliziati in tema di dipendenze. Quindi, riteniamo gli alunni delle medie inferiori un terreno più fertile per fare prevenzione sull’alcool”.

Tra gli obiettivi di tale progetto che si propone di instaurare un filo diretto con gli alunni delle scuole medie inferiori, è quello di informarli sui rischi legati ad un abuso di sostanze alcoliche, ed insegnare loro a sviluppare un atteggiamento più attento e critico verso l’alcool. Chiarisce lo stesso Martini: “il progetto Snami punta a inserire nelle scuole corsi di educazione sanitaria per fornire informazioni precise sui danni da alcool con l’obiettivo di chiarire alle nuove generazioni i pericoli dell’alcol e gli effetti sull’organismo e sulle facoltà mentali. L’esecutivo ha quindi fatto una scelta prioritaria entrando nel sociale e vuole contribuire nei fatti alla prevenzione delle stragi del sabato sera da alcool”. (**)

Nicola Machetti

(*) Nota: ricordo che, dal punto di vista della salute umana, “uso improprio” dell’alcol è ingerirlo tramite l’assunzione delle bevande alcoliche.

(**) Nota: mi auguro che, in questa campagna di informazione non si parli di “alcool”, (che nessuno beve), ma di vino, birra e alcolici.


L’ECO DI BERGAMO

Alcol e guida pericolosa, appello per la prevenzione

ALBANO SANT’ ALESSANDRO «È inutile inasprire le pene per chi guida in stato di ebbrezza. La cultura deve essere modificata: chi guida non deve bere alcolici». È stato questo il messaggio del comandante del Consorzio di polizia intercomunale dei Colli Enzo Fiocchi, rivolto a tutti i giovani presenti sabato scorso alla festa dell’oratorio di Albano Sant’Alessandro.

Il comandante Fiocchi ha colto l’occasione per commentare la decisione del governo di «inasprire le pene affinchè le morti sulle strade diminuiscano»: «Non serve a niente inasprire le pene se poi queste non vengono applicate. Il problema è di tipo culturale e deve essere rimosso alla radice».

Alla manifestazione di sabato erano presenti molti ragazzi che, accompagnati dai genitori, sono stati sottoposti al test dell’etilometro.

«In molti erano coloro che avevano un livello alcolemico superiore alla normativa – ha affermato il comandante Fiocchi –. Il problema della guida in stato di ebbrezza non è solamente limitato al sabato sera, ma ormai è esteso a tutti i giorni della settimana. Anche di giorno e non soltanto di notte. Riguarda anche automobilisti che si recano a lavorare la mattina».

Durante la festa sono stati mostrati un veicolo del Consorzio, l’etilometro e il cane antidroga che intervengono anche in occasione degli interventi di prevenzione delle stragi del «sabato sera». Durante l’incontro all’oratorio sono state mostrate le fotografie degli incidenti in cui sono state coinvolte persone che avevano guidato sotto l’effetto di alcol o di droga. Inoltre è stata spiegata la normativa vigente in Italia per coloro che si mettono alla guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti.

«Considerato il buon esito della serata – conclude il comandante del Consorzio dei Colli – presenterò ai Comuni la proposta di replicare questa iniziativa, entro la fine dell’estate».


LA GAZZETTA DI PARMA

Alcol e guida: no al sequestro dell’auto

IL COMMENTO DEI PARMIGIANI

II Trentasei morti sulle strade solamente nel penultimo fine settimana. Un bilancio allarmante che ha indotto il Governo a prendere in considerazione misure drastiche nei confronti di chi provoca incidenti d’auto, specialmente se in stato di ebbrezza. E’ di questi giorni la proposta del Ministro dell’Interno, Giuliano Ama­to, di introdurre, nel disegno di legge sulla sicurezza stradale, il sequestro del veicolo a chi viene sorpreso ubriaco al volante. continua...


IL GAZZETTINO (Treviso)

CONTROLLI NEL WEEK END 

Mercoledì, 25 Luglio 2007

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