Alessandria. Fermato a mezzogiorno, nei pressi
di Tortona, dalla polizia stradale durante un servizio di controllo di mezzi
pesanti e sottoposto all’alcotest, è
risultato positivo con un tasso di 1,28 contro un limite massimo di 0,50. È un
uomo di 55 anni, abitante in città, dipendente di un autotrasportatore. Dagli
accertamenti è emerso che la violazione era la sesta, nel giro di dieci anni.
Il primo episodio a Brescia e risale al ’97. Poi c’è stato quello del 2004,
fermato dai carabinieri di Pontecurone, patente ritirata e procedimento penale
(patteggia 700 euro); a settembre dello stesso anno, dopo un incidente a
Castellazzo Bormida, rifiuta di sottoporsi all’alcotest; tre mesi dopo, a
Vigevano, gli viene accertato un tasso alcolico oltre il limite, patente
sospesa due mesi. Infine a maggio 2006, dopo un incidente sulla A26 viene
trovato con un tasso alcolimetrico alto: documento di guida sospeso due mesi e
poi a tempo indeterminato sino alla visita medica. Anche una commerciante alessandrina è finita
nei guai per avere bevuto troppo. Nelle prime ore di sabato, al volante della
sua auto, ha tamponato e danneggiato alcuni veicoli in sosta in via Marengo. La
polizia stradale l’ha identificata su indicazione di alcuni testimoni. Nel fine
settimana altre cinque persone sono state denunciate per guida in stato di
ebbrezza, una delle quali anche per avere assunto stupefacenti. Automobilisti ubriachi fermati anche sull’A26
dalla polstrada: V.E.A.R., 20 anni, uno straniero residente a Ovada,
controllato alla guida di una Peugeot nei pressi del casello di Ovada è stato
trovato completamente ubriaco. Ritiro della patente, sequestro dell’auto e
deuncia alla magistratura. E sempre sull’A26, la pattuglia ha inseguito e poi
fermato un milanese di 20 anni che ad alta velocità si cimentava in una serie
di sorpassi a destra e in curva, altre gravi infrazioni al codice della strada.
Una somma di infrazioni che gli han fatto dire addio alla patente presa da
poche settimane.
Da Il Secolo XIX
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