(ASAPS), TRIESTE, 28 luglio 2007
– Otto arresti, svariate denunce a piede libero, 13 macchine operatrici rubate,
pronte all’espatrio, sequestrate nel corso dell’operazione. È questo il
bilancio di un’operazione della Polizia Stradale del compartimento Friuli
Venezia Giulia, portata a termine all’alba di giovedì (26 luglio) in tutto il
nord Italia. In manette sono finiti cittadini italiani ed stranieri, che
avevano creato un’associazione specializzata in questo tipo di reati: alcuni
membri dell’organizzazione avevano il compito di individuare cantieri dove
rubare mezzi d’opera e macchine operatrici di altissimo valore commerciale
(alcuni di questi veicoli si avvicinano al milione di euro), prevalentemente di
marca Caterpillar, John Deere, Bobcat e Hitachi. I colpi sono stati messi a
segno in tutto il Nord Italia, complicando le possibilità per gli inquirenti di
comprendere l’esistenza di una strategia ben consolidata e coordinata, dietro
tali reati. In questo si è dimostrata essenziale l’opera di coordinamento
svolta dalla Terza Divisione del Servizio Polizia Stradale, che coordina, sul
territorio, le indagini delle Squadre di PG compartimentali. Gli inquirenti
triestini hanno messo insieme il puzzle e nel giro di alcune settimane, utilizzando
sofisticati strumenti investigativi, sono riusciti ad individuare i personaggi
chiave ed a localizzare i capannoni, all’interno dei quali i mezzi rubati
venivano preparati per il riciclaggio: altri membri della banda, potevano
discretamente cambiare i numeri di telaio, munire i veicoli di documenti falsi
e prepararli per l’esportazione verso la Slovenia, la Croazia, la Bulgaria, la
Slovacchia ed altri paesi dell’est europeo, tutti particolarmente voraci in questo tipo di mercato.
Spesso, come è emerso dalle indagini, i vettori erano assolutamente
inconsapevoli di trasportare merce rubata. L’operazione è stata diretta dalla
Procura della Repubblica di Trieste. (ASAPS)
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