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Notizie brevi 28/07/2007

Frutto della collaborazione con l’Emilia-Romagna e la Liguria - Via libera alla scuola interregionale di polizia locale

Gelli:’Passaggio cruciale per le nostre politiche di prevenzione’


Foto Blaco - archivio Asaps


Entro l’anno le Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Liguria e il Comune di Modena daranno vita alla prima Scuola interregionale di polizia locale italiana. E’ questo l’obiettivo dell’intesa adottata dalle quattro giunte
interessate al progetto, punto di approdo di una intensa collaborazione che si è via via rafforzata nel tempo.
La Scuola interregionale, che nasce per trasformazione dell’attuale Scuola regionale di polizia locale dell’Emilia-Romagna con sede a Modena, sarà lo strumento operativo delle tre Regioni per la formazione degli operatori di polizia municipale e provinciale, circa diecimila tra agenti, quadri e comandanti.
“Si tratta di un passaggio cruciale per le nostre politiche di prevenzione per la sicurezza – spiega Federico Gelli, vicepresidente della Regione Toscana - La strada della collaborazione interregionale permetterà di mettere insieme e condividere risorse ed esperienze. Dal punto di vista dell’efficienza della pubblica amministrazione lo ritengo un cammino doveroso, ma questa scuola va anche esattamente in direzione di quanto ci hanno richiesto e sollecitato le nostre forze di polizia, fortemente interessate a una formazione e a un aggiornamento professionale erogato in modo sistematico, omogeneo e di qualità”.
La formazione degli operatori è infatti uno strumento fondamentale per la qualificazione e la riorganizzazione delle strutture di polizia locali. La nuova Scuola interregionale, la cui natura giuridica sarà quella della Fondazione di partecipazione, curerà in particolare la formazione di base degli agenti e dei quadri della polizia locale sviluppando le proprie attività direttamente nei territori interessati. Per la formazione di base non si sposteranno gli operatori, ma i docenti rendendo. In questo modo si renderà
possibile una formazione unitaria, ma sempre aderente alle esigenze dei diverse realtà locali.
Il programma di attività della Scuola sarà definito e finanziato annualmente da ciascuna delle tre Regioni come previsto dalle rispettive legislazioni. Di questi programmi faranno parte anche le iniziative di formazione e aggiornamento in comune tra i comandanti e i quadri di polizia locale delle tre Regioni che
rappresenteranno un’occasione del tutto particolare per un proficuo scambio di esperienze.
“La costituzione di questa scuola – sottolinea ancora Gelli - è anche un modo per segnalare concretamente la capacità delle Regioni di fare sistema su un tema chiave come quello della sicurezza. Ma è anche un modo per richiamare il governo e il parlamento alle proprie responsabilità, prima fra tutte la necessità di accelerare i tempi di discussione e approvazione di una legge nazionale di coordinamento in materia di sicurezza partendo dal testo unitario adottato anche recentemente da Comuni, Province e Regioni”.

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Sabato, 28 Luglio 2007
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