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Rassegna stampa Alcol e guida del 29 luglio 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta


Nota: ci costa dedicare il nostro tempo libero ogni giorno, anche la domenica, per completare questo nostro servizio di rassegna stampa su vino, birra e altri alcolici.
Ci costa di più quando poi ne esce una rassegna come quella di oggi.
Crediamo questo lavoro possa essere utile, e lo portiamo avanti.
Con la morte nel cuore, e non poca indignazione.
Voi sapete perché.

Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta


TGCOM

Bergamo, incidente: morti 3 ragazzi

Schianto sulla statale Brescia-Milano

Gravissimo incidente nella notte sulla statale 11 Brescia-Milano. Due ragazzi di 24 e 26 anni e una ragazza di 16 sono morti e altri due giovani sono rimasti feriti dopo che l’auto sulla quale viaggiavano è finita fuori strada. L’incidente ha avuto luogo intorno alle 2, tra Treviglio e Caravaggio. Le cause dello schianto sono ancora in corso di accertamento. Ricoverati il conducente di 24 anni e una 18enne.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, tutti e cinque si trovavano a bordo di una Renault Clio che, per cause ancora non chiare, è finita fuori dalla carreggiata, schiantandosi contro un platano. I tre giovani seduti sul sedile posteriore sono stati sbalzati all’esterno dell’abitacolo e sono morti sul colpo. Difficili le operazioni soccorso. Per estrarre i corpi dalle lamiere si è reso necessario l’intervento di tre squadre dei vigili del fuoco.

Tutti i ragazzi coinvolti nell’incidente facevano parte di una unica compagnia e stavano tornando a casa dopo una serata passata in un pub per festeggiare il compleanno di uno di loro. Gli agenti della polizia stradale di Bergamo che si occupano del caso hanno predisposto gli esami tossicologici e alcolemici sul conducente dell’auto.


TGCOM

Schianto Bergamo,conducente ubriaco

Il giovane è risultato positivo al test

Aveva bevuto troppo il conducente dell’auto protagonista del tragico incidente a Treviglio (Bergamo) in cui sono morti tre giovani di 16, 24 e 26 anni. Nel sangue del 24enne alla guida del veicolo che è uscito di strada schiantandosi contro un platano è stata trovata una percentuale di alcol quattro volte superiore ai limiti consentiti dalla legge. Il giovane è rimasto lievemente ferito nell’incidente e guarirà in 15 giorni.

La tragedia si è consumata intorno alle 2 lungo la ex statale 11 Treviglio-Caravaggio. Sull’auto, una Renault Clio, viaggiavano cinque ragazzi, che stavano tornando a casa dopo una serata passata in un pub a Caravaggio, dove avevano festeggiato il compleanno di uno di loro. All’improvviso, lungo un rettilineo, il conducente ha perso il controllo dell’auto che è finita contro un platano.

I tre giovani seduti sul sedile posteriore sono stati sbalzati all’esterno dell’abitacolo e sono morti sul colpo (*). Si tratta di Emanuele F. 26 anni di Rivolta d’Adda, colui del quale si festeggiava il compleanno, A.R. 24 anni originario di Melzo (Milano) e residente a Truccazzano e di Jessica T., 16 anni, anche lei residente a Rivolta d’Adda ma originaria di Crema. Sono gravi invece le condizioni dell’altra ragazza Simona V., 18 anni, di Rivolta d’Adda che viaggiava al fianco del conducente. Per lei i medici si sono riservati la prognosi.

(*) Nota: quindi non avevano la cintura allacciata…?


ALICE.IT

Guida ubriaco, muore una donna

Con la sua auto ha invaso corsia opposta, arrestato

(ANSA) - BOLOGNA, 29 LUG - Un 36enne ubriaco ha provocato la morte di una donna nel Bolognese invadendo con la sua auto la corsia opposta. Inevitabile lo scontro con l’auto della donna, 65 anni. L’uomo aveva un tasso alcolemico nel sangue quattro volte superiore al consentito: e’ stato arrestato per omicidio colposo. Inutili i soccorsi, l’anziana donna a bordo dell’auto e’ deceduta sul colpo.


IL SECOLO XIX

Cremona, Ubriaco in auto uccide motociclista

incidente anche in valsugana

CREMONA. Una guardia giurata di 28 anni di Isola Dovarese (Cremona), Gianluca Guazzi, è stato ucciso da un’auto guidata da un ventiduenne ubriaco. Teatro dello schianto mortale è stata la provinciale 10 Cremona-Mantova. Ieri pomeriggio il motociclista in sella alla sua Yamaha si stava dirigendo verso Calvatone per prendere servizio quando è stato investito da A.M. di Piadena (Cremona) che con la sua Punto stava tornando a casa. L’auto ha invaso la corsia opposta centrando con la parte anteriore sinistra la fiancata la moto. La Yamaha è finita in un campo a lato della carreggiata, mentre il suo conducente è finito a terra ed è morto.

E un mix tra alcol e alta velocità ha portato in ospedale un 25enne motociclista di Pergine, in Valsugana, protagonista di un incidente stradale verificatosi sulla statale della Valsugana . Il motociclista ha perso il controllo del suo mezzo ed è finito a pochi metri dal binario della ferrovia dove, pochi minuti dopo, è pure transitato un convoglio. Per fortuna il conducente del treno è riuscito a rallentare.


ANSA.IT

Fugge su furgone del padre e investe agente

Modena, arrestato 18enne. Era completamente ubriaco

(ANSA) - MODENA,29 LUG - E’ finita con l’arresto per tentato omicidio la ’notte brava’ di un diciottenne modenese che, ubriaco, ha investito un poliziotto. Il giovane ha litigato con il padre poi si e’ impossessato del suo furgone ed e’ fuggito. Durante la corsa e’ stato intercettato da due pattuglie e prima ha speronato il mezzo della Stradale e poi ha investito, trascinandolo per alcuni metri, uno degli agenti della Volante che si era posto al centro della carreggiata per sbarrargli la strada. 


 

IL TRENTINO

Salta l’alt: «Tentato omicidio» 

In manette un trentenne di Tione: poliziotto in ospedale

TIONE. L’accusa è pesante: tentato omicidio, ed è per questo che un trentacinquenne di Tione, Lorenzo S., si trova ora in carcere a Brescia. Non solo. All’uomo è stata anche ritirata la patente ed è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. L’accusa peggiore è, però quella di tentato omicidio. In particolare l’uomo è accusato di aver quasi investito un agente di polizia che si sarebbe salvato solo perché è riuscito a saltare evitando di essere centrato dalla vettura del trentino. Il fatto è avvenuto nella notte fra venerdì e sabato a Desenzano. Il luogo dove si è sfiorata la tragedia è Punta del Vo’. Gli agenti del commissariato di Desenzano, in servizio di controllo, hanno intimato l’alt ad una «Berlingo» con a bordo tre ragazzi trentini giunti sul Garda per trascorrere una serata in discoteca. Il conducente ha prima rallentato la marcia e poi tirato dritto - lo ha riferito ieri la questura - rischiando di investire un ispettore di polizia che è riuscito a scansarsi buttandosi a terra. L’auto ha distrutto la paletta usata per intimare l’alt alla vettura da controllare ed è stata quindi bloccata da una volante che si trovava poco più avanti subito dopo e il conducente, Lorenzo S., 35 anni di Tione, arrestato per tentato omicidio. E’ anche risultato positivo all’alcol con tasso dell’1.20 e quindi denunciato. Ritirata anche la patente per guida in stato di ebbrezza alcolica.

 Il poliziotto è stato medicato in ospedale per alcune botte rimediate nella caduta e dimesso in mattinata.

 La presenza della pattuglia lungo la strada non era casuale. Da due giorni, infatti, è scattata l’emergenza «cocaina all’atropina» in tutta Lombardia, con malori sospetti a Desenzano e a Bergamo, il questore Gaetano Chiusolo ha disposto venerdì sera che i controlli programmati in città e in provincia venissero effettuati nella zona del Basso Garda al fine di individuare spacciatori di droga e da là risalire alla provenienza dello stupefacente.

 Una ventina di agenti tra questura e commissariato sono rimasti impegnati per ore con accertamenti capillari e identificazione di un centinaio di persone. Impegnati anche gli agenti della polizia locale di Desenzano e Lonato.

 Sono stati effettuati controlli in prossimità dei locali notturni maggiormente frequentati e sulle strade.


L’ARENA di Verona

PERICOLO. Bloccato a San Giovanni Lupatoto

Ubriaco sulla 434 viaggia contromano

 Ubriaco infila contromano la 434 e semina il panico tra gli automobilisti che allertano polizia e carabinieri. E propria una pattuglia dell’Arma, della stazione di San Giovanni Lupatoto, è riuscita a bloccare l’autista «impazzito» che pochi istanti prima aveva evitato per un soffio uno scontro con due Tir incrociati nel lungo sottopassaggio che da San Giovanni Lupatoto porta in Fiera.

La folle corsa, che per puro caso non ha provocato una serie di incidenti di proporzioni disastrose, si è snodata tra le 18.45 e le 19, quando l’automobilista, un italiano che la mezza età l’ha superata da un pezzo, ha infilato la Transpolesana all’altezza di Legnago, ma nella corsia opposta. Non c’è voluto molto perchè al 112 e al 113 arrivassero le prime segnalazioni degli automobilisti e dei camionisti che avevano incrociato, ed evitato, l’auto.

A San Giovanni Lupatoto i carabinieri hanno intercettato la vettura ma l’autista, alla vista dei lampeggianti, ha cercato di fuggire, accelerando. L’uomo, finalmente, è stato bloccato e accompagnato in caserma dove è stato sottoposto all’alcoltest che è risultato ampiamente positivo.


CORRIERE ADRIATICO

Oggi l’omaggio ai Police nell’attesa degli eventi clou: sul palco saliranno moscioli e stoccafisso

Musica e prelibatezze, la Festa della birra di piazza Pertini è un trionfo

Un successo tutto da bere

ANCONA – Grande successo per l’edizione 2007 di “Ancona a tutta birra”, la festa organizzata anche quest’anno in piazza Pertini dalla Concea, l’associazione che vede insieme il ristorante Traiano e l’Osteria Strabacco, e la collaborazione col Graffio Art Cafè ed il Comune e gli assessori Paolo Eusebi e Andrea Filippini. Una manifestazione che si protrae fino al 4 agosto e che vedrà numerosi concerti. A suonare ci saranno i ‘Burro e salvia’, che presenteranno il nuovo album, ma anche gli ‘Apple Pies’ con un tributo ai Beatles dopo quelli di altri gruppi musicali a band gloriose come U2, Pink Floid e ai Police. E proprio l’appuntamento con le musiche della band inglese di Sting è previsto per questa sera. Gli organizzatori Michele Grasso, Andrea Chiappa, Danilo Tornifoglia e l’art director Barfly, Rossano Valentini, si dicono pienamente soddisfatti per l’andamento di queste prime serate. In questi giorni infatti la piazza ha registrato il tutto esaurito grazie anche al parcheggio a 50 centesimi per tutta la sera e ai dieci tipi di birra, tutte allo stesso prezzo nonostante la diversa gradazione alcolica, nonché alla fornita gastronomia che va dagli arrosti fino ai classici piatti, appunto, da birra. A soddisfare quanti hanno già avuto modo di partecipare alle prime giornate della festa è stato anche il prezzo dei vari menu, decisamente alla portata di tutti.

Un appuntamento quotidiano a partire dalle 19 fino a tarda notte in attesa poi del momento, oramai divenuto celebre, della ‘Stoccafissata’ che si terrà dopodomani senza ovviamente nulla togliere alla ‘Mosciolata’ di giovedì prossimo che sarà possibile anche grazie ad Elio Brutti della Copemo che ha garantito la fornitura per soddisfare i palati che saranno presenti in piazza. Due appuntamenti che si preannunciano ‘sold-out’. Festa della birra che vede poi scendere la sera in piazza non solo numerosi gruppi di giovani ma anche anziani, bambini e famiglie.

ALBERTO BIGNAMI


IL TRENTINO

IN CITTA’

Caldo e alcol
serie di malori

 Il caldo, associato in più di un episodio all’assunzione di alcol, ha causato più di un malore ieri in città. In tutti i casi è intervenuta l’ambulanza che ha portato le persone al pronto soccorso dove sono state curate.


IL GAZZETTINO (Udine)

Non un semplice vizio, ma un’arma letale ...

Non un semplice vizio, ma un’arma letale che i friulani e i giuliani usano contro se stessi per abbreviarsi la vita di 10-15 anni: in quattro anni i ricoveri ospedalieri legati direttamente all’abuso di alcol ammontano a oltre 12 mila in Friuli Venezia Giulia e sono quasi 29 mila i ricoveri per patologie parzialmente attribuibili. Il totale della piaga alcolica mostra un dato ospedaliero che è cresciuto del 10 per cento in più.

Degenze e morti. Le quasi 41 mila schede di dimissioni ospedaliere con diagnosi totalmente e parzialmente riferibili a patologie alcol-correlate mostrano che 28 mila 212 riguardano utenti maschi e 12 mila 672 utenti femmine. Le schede di dimissioni (Sdo) si riferiscono a un totale di 21 mila 884 pazienti i cui mille e 39 sono morti nel corso dei quattro anni (266 femmine, 772 maschi). Il che significa, in media, un cimitero di 250 deceduti a causa dell’alcol in Friuli Venezia Giulia ogni anno, anche se si osserva una leggero decremento dei ricoveri all’interno della popolazione maschile. Se si analizzano i dati su questi mille e 39 morti si nota come nel 76 per cento dei casi, lungo i quattro anni, si registra una dimissione per cirrosi epatica e nell’8,6 una diagnosi di dipendenza alcolica. L’età media al decesso è di 66 anni e nella lista delle cause si trovano cirrosi e malattie del fegato nel 40 per cento, cirrosi alcolica nel 22,4 e tumori maligni del fegato e dei dotti biliari e malattie cerebrovascolari nel 7,2 per cento. Se si conteggiano anche le morti che hanno come concausa l’alcol, allora le statistiche sono destinate a crescere: in quattro anni, nella nostra regione, muoiono per alcol, come causa principale o concausa, quasi 6 mila persone. Posti letto. A primeggiare tristemente nell’elenco dei ricoveri è l’Azienda sociosanitaria 3 Alto Friuli, mentre l’Ass con meno alcolizzati da piazzare su un letto di una corsia è la 6, Friuli occidentale. Su quasi 41 mila casi di ricovero per patologie alcol correlate nell’arco di quattro anni si raggiungono oltre le 138 mila giornate di degenza con un range molto ampio: da 1 a 335 giorni, con una media di 11,7 giornate. Per le malattie direttamente associate all’abuso si bruciano in media 72 giornate all’anno, ovvero si occupano 197 posti letto su un totale di 6 mila posti generalmente impegnati per tutte le patologie. Nell’arco di quattro anni, stando alla nostra indagine sulla base delle Sdo, le persone morte dopo un ricovero dovuto alla dipendenza da alcol hanno perso dieci anni di vita: si tratta di un dato quest’ultimo calcolato per differenza tra 75 anni e l’età del decesso. Il tasso di mortalità si attesta attorno al 99,3, ma nell’Ass 1 triestina l’indice si raddoppia, esattamente come nell’Alto Friuli. Le spiegazioni? Basti pensare alla composizione demografica di Trieste, soprattutto donne anziane e tanta solitudine, e alle caratteristiche di isolamento dei paesini di montagna per avere le risposte agli indici incrementati in queste zone.

Cirrosi e tumori. Le principali cause di ricovero negli ospedali del Friuli Venezia Giulia sono imputabili nel 40 per cento alla cirrosi epatica, nel 30 per cento alla sindrome da dipendenza alcolica, nel 9 per cento al danno nel fegato, nel 7,6 alla steatosi epatica, nel 4,8 alla psicosi alcolica e nel 2,7 all’epatite alcolica acuta. Mentre le femmine presentano un maggior numero di ricoveri dovuti alla cirrosi epatica (44,3 contro il 38 per cento dei maschi) e all’uso di alcol senza dipendenza (5,7 per le femmine, 4,5 per i maschi), la popolazione maschile mostra valori maggiori delle donne in quasi tutte le altre malattie. Per quanto riguarda l’incidenza delle Sdo riferite a utenti con patologie parzialmente attribuibili al consumo di alcol, questa è la distribuzione dei danni in quattro anni: 5 mila cento ricoveri per tumore maligno di malattia epatica cronica, 2 mila per tumori del cavo orale e faringe, mille e 200 per tumori maligni dell’esofago, 900 per tumori maligni dello stomaco. Numeri che spaventano, non solo per ragioni economiciste (un alcolista costa circa, in base alla gravità, da 2 a 4 mila euro l’anno), ma per la vastità di una dipendenza che non lascia vie di fuga. (*)

Irene Giurovich

(*) Nota: quest’ultima affermazione è discutibile.

I Club degli alcolisti in trattamento, attraverso la loro Banca Dati nazionale, hanno verificato, su un campione molto significativo (più di seimila persone) che circa l’ottantacinque per cento di chi frequenta i Club ha smesso di bere, con un miglioramento dello stile di vita di queste famiglie estremamente significativo (http://www.aicat.net/dati_riguardanti_le_famiglie_2000-2004.htm ).


IL TEMPO del 27/07/2007

L’Associazione dei familiari vittime della strada chiede il pugno duro per fermare le stragi

di GRAZIA MARIA COLETTI

AVREMO la scatola nera di serie a che in auto, come in aereo, e se dovessimo schiacciare troppo il piede sull’acceleratore ci penserà il pilota automatico a fermarci, mentre saranno multati i comuni e i funzionari che non riusciranno a dimezzare la strage stradale entro il 2010. Ma, soprattutto, non la passeranno più liscia i criminali che uccidono quando guidano ubriachi o imbottiti di droga, perché gli sarà contestato l’omicidio volontario, e non potranno più cavarsela con niente, come succede oggi. Se i nostri politici accoglieranno la ricetta dell’Associazione italiana familiari vittime della strada (Aifvs) per fermare la mattanza - seimila morti l’anno solo per abuso di alcol - non dovremo più roderci il fegato quando leggiamo o sentiamo dalla tv che l’ennesimo pirata della strada ha riavuto la patente in un battibaleno e ha fatto piangere ancora. Perché, se diventerà legge il decalogo dell’Aifvs, in piazza ieri a Roma davanti a Palazzo Chigi per ricordare che il numero delle vittime deve essere dimezzato entro il 2010, sarà contestato l’omicidio volontario a chi guida alterato dall’alcol o dagli stupefacenti, in caso di incidente. Ed è solo una tra le tante richieste.

DI PIÙ — C’era anche la redazione Rai del Cciss Viaggiare Informati a manifestare alla vigilia di un week-end che vedrà in giro 10 milioni di vetture. Anche per questo l’Aifvs, con l’esodo estivo alle porte, ha chiesto che il ministro dell’Interno, Giuliano Amato «dia disposizione ai Prefetti di impiegare subito le forze dell’ordine in modo prioritario nel controllo sulle strade, e di assicurarsi che tutte le Prefetture abbiano istituito strutture territoriali permanenti di coordinamento contro la strage stradale». L’elenco delle richieste è lungo: modifica del codice delle assicurazioni secondo il ddl n. 1853; corsia preferenziale per velocizzare i processi di lesioni gravi ed omicidio stradali, assicurare giustizia ai superstiti, punire i colpevoli, istituendo un’apposita commissione di vigilanza per le sanzioni disciplinari; rigettare richieste di patteggiamento con pene finali non espiabili; individuare nelle cause della strage anche le corresponsabilità sociali delle istituzioni e delle aziende non sempre adeguate all’articolo 41 della Costituzione; rivedere il sistema di decurtazione dei punti della patente, sostituendo al recupero la loro perdita definitiva.

LIMITI PIÙ BASSI — Sulle stragi è intervenuto l’Istituto superiore. Occorre diminuire il tasso alcolemico consentito per chi guida, è una delle ricette suggerite da Emanuele Scafato, direttore del centro Oms per la promozione della salute, durante il convegno su «Giovani alcol e morti sulle strade», ieri a Roma. Fra gli altri provvedimenti suggeriti anche il divieto di vendita esteso fino a 18 anni, più controlli sulle strade e il coinvolgimento dei medici di famiglia nell’individuazione dei problemi legati all’alcol. Le cifre fornite dall’Iss sugli incidenti stradali parlano di 6mila morti all’anno, con 15mila invalidi gravi, 120mila ricoverati e un milione e mezzo di visite al pronto soccorso. In soldoni, 33 miliardi di euro la spesa sanitaria per le cure.

LA STRAGE DI BIMBICi sono anche i numeri neri dell’Asaps (l’Associazione sostenitori della Polstrada): troppi bimbi uccisi sui motorini. Nel triennio 2003-2005 ne sono morti 18 tra zero e 13 anni morti e 1.689 quelli feriti mentre erano trasportati su ciclomotori e moto.

VADEMECUM — Un vademecum per sensibilizzare i giovani, da settembre in tutte le scuole superiori della Capitale e della Provincia. Il progetto è nato da un’idea della Consulta Provinciale per la Sicurezza Stradale, costituita dal Presidente della Provincia, Enrico Gasbarra e presieduta da Marcello Aranci, in collaborazione con Prefettura, Polizia Stradale, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Provinciale, Polizia Municipale di Roma, Associazione Vittime della strada, Fisico, Ares 118 e Aci. g.coletti@iltempo.it


REPUBBLICA.IT

L’uomo, in evidente stato d’ebbrezza, aveva attaccato una lite con l’autista
Voleva che fosse deviata la strada. Gli altri 30 passeggeri ripartiti per Kiev

Roma, nessun dirottamento

Era ubriaco l’ucraino sul pullman

ROMA - Non un sequestro, ma una lite a bordo: si ridimensiona il caso del pullman partito dalla stazione Tiburtina a Roma e diritto a Kiev, su cui viaggiava un uomo ucraino fermato dalla polizia. Non ha infatti tentato di dirottarlo con trenta persone a bordo, bensì, decisamente ubriaco, ha attaccato una discussione con il conducente.

Il presunto sequestro, finito a Terni quando le forze dell’ordine hanno bloccato Viktor Shevchenko, 51 anni, è stato in realtà un malinteso. Il titolare della compagnia proprietaria del pullman, infatti, aveva allertato il 113 verso le 12 chiedendo l’intervento per calmare un uomo armato di coltello. Di qui, l’ipotesi che l’ucraino avesse deciso di deviare la corsa del mezzo.

In realtà, secondo le indagini della questura di Terni, l’uomo era ubriaco e aveva dato in escandescenze, dopo aver chiesto al conducente di cambiare strada. Vista la situazione di tensione a bordo, era stato lanciato l’allarme e il mezzo era uscito al casello di Orte, imboccando il raccordo autostradale per Terni. In una stazione di servizio, sono intervenute le pattuglie mettendo fine al presunto dirottamento.

L’ucraino è stato denunciato per ubriachezza molesta, minacce e procurato allarme, e ora si trova al pronto soccorso dell’ospedale di Terni per accertamenti. Gli altri trenta passeggeri sono ripartiti alla volta di Kiev nel pomeriggio.


IL GIORNALE

«Aiutateci, è un dirottamento»: un ubriaco fa scattare l’allarme

Sembrava un dirottamento in piena regola. Con un extracomunitario armato di coltello che minacciava i passeggeri e l’autista per far cambiare direzione al pullman partito dalla stazione tiburtina e diretto a Kiev. Sembrava di rivivere l’incubo del bus sequestrato da tre albanesi a maggio vicino Novara. Imponente lo spiegamento di forze. Intervengono prima la Questura di Roma, poi la polizia stradale e la Digos e, infine, la Questura di Terni. Fino a che l’autobus, di una linea privata, viene bloccato e costretto a fermarsi in una stazione di servizio vicino ad Amelia e l’equivoco è chiarito. È stato solo un falso allarme in realtà.

Un equivoco dovuto a un ubriaco che ha cominciato a minacciare e inveire contro gli autisti e a un problema di lingua. Al 113 infatti è giunta una telefonata di alcuni amici dei conducenti che, per un fraintendimento linguistico, ha fatto credere alla polizia fosse in atto un dirottamento.

In serata poi l’uomo è stato denunciato e i trenta passeggeri ucraini hanno ripreso il loro viaggio. «Per noi - hanno commentato i dirigenti della questura di Terni, che ha coordinato l’operazione - si è trattato, alla fine, di un’utile esercitazione, ottimamente riuscita, nell’ambito del Piano di controllo delle emergenze predisposto per allarmi gravi».

Protagonista della vicenda, S.V. ,un ucraino di 51 anni, in Italia con regolare permesso di soggiorno, che dovrà rispondere di ubriachezza molesta, minacce e procurato allarme. Il pullman era partito alle 11 dalla stazione Tiburtina. Secondo la ricostruzione dei fatti da parte della polizia, l’uomo, ubriaco, ha cominciato a dare in escandescenze, anche minacciando gli autisti di morte. È così scattato il falso allarme (successivamente è infatti emerso che l’uomo non aveva un coltello e che l’autobus non è stato dirottato), con il coinvolgimento della polizia.


IL GAZZETTINO (Udine)

Quanto si beve a Trieste? ...

(Irgi) - Quanto si beve a Trieste? Secondo una recente indagine effettuata dal Dipartimento delle dipendenze dell’Ass1 su circa 800 giovani delle scuole superiori l’età media del primo consumo è di 13 anni e il 7 per cento in media consuma alcol giornalmente (8,2 maschi; 5,8 femmine); il 32 per cento qualche volta al mese e il 61,3 consuma alcol nei fine settimana. I ragazzi e le ragazze più giovani assumono maggiormente sostanze alcoliche ’qualche volta al mese’, mentre i giovani della classe d’età 17-20 anni le assumono soprattutto nel fine settimana. E dove ci si dedica al bere? Nel 61 per cento dei casi principalmente nei bar e nei pub; nel 13 per cento in discoteca. Anche Trieste non è immune dal fenomeno nordeuropeo del binge drinking, ovvero bere a più non posso nel minor tempo possibile 5 bevande alcoliche diverse in tre-quattro ore. Il 44,2 per cento degli intervistati l’ha fatto da 1 a più di 5 volte. Le preferenze di bevande ingurgitate dai teenager triestini sono, al primo posto, la birra (41,5), i superalcolici (22,8), il mix di preferenze (11,5), gli alcolpops (11,5) e infine il vino (11,6). I motivi del consumo vedono il divertimento al 51 per cento, la trasgressione al 17,5 e ’per gusto e piacere’ al 6,8 per cento. Tanta, troppa, disinformazione: solo il 47,6 per cento del campione conosce l’esatto valore del tasso alcolemico consentito dalla legge per potersi mettere alla guida di un veicolo: il 32,2 per cento dei maschi e il 24,6 delle femmine dichiara di essersi messo al volante dopo aver assunto sostanze alcoliche. Se si selezionano gli intervistati che hanno ammesso di aver bevuto nell’ultimo mese con modalità di binge più di tre volte, si può notare che il 65 per cento dichiara di aver guidato in stato d’ebbrezza.


IL TIRRENO

Ritirata la patente dopo lo slalom tra le macchine nella notte a S. Maria del Giudice

Automobilista ferma ubriaco al volante

LUCCA. Completamente ubriaco ha rischiato di provocare un incidente, ma è stato fermato dall’automobilista che lo seguiva capace di costringerlo a rallentare e ad avvertire la polizia. Per il conducente in preda ai fumi dell’alcol è scattato il ritiro immediato della patente. È accaduto l’altra notte a S. Maria del Giudice. Un automobilista di 32 anni di origini meridionali si è accorto che la Renault che aveva davanti zigzagava pericolosamente. Percorso un chilometro e mezzo in quelle condizioni il conducente ha chiamato il 113 segnalando la situazione e indicando la zona. Sul posto è arrivata una pattuglia della volante proprio mentre colui che aveva lanciato l’allarme era riuscito in qualche modo a fermare l’automobilista che lo precedeva. Sottoposto ad alcoltest il conducente della Renault - 51 anni, residente a S. Maria del Giudice - è stato trovato con livelli nel sangue cinque volte superiori rispetto alla legge (tasso alcolemico di 2,63). Immediata la denuncia, la multa e il ritiro della patente. L’automobilista è stato riportato a casa dal figlio rimasto senza parole nel vedere il padre in quello stato.


LA GAZZETTA DI MANTOVA

Si butta nel Mincio e annega

Tragedia a Pozzolo, operaio di Mantova ripescato dai Vigili del Fuoco

Poco prima aveva bevuto birra ghiacciata

Lascia la moglie e i due figli

Pozzolo. Un malore lo ha colto mentre si gettava per un tuffo rinfrescante nelle acque del Mincio, a Pozzolo. E’ precipitato a fondo sotto gli occhi degli amici, e a nulla sono valsi i tentativi di salvarlo. E’ morto così annegato, a 48 anni. La tragedia ieri nella bella spiaggetta del Vecchio Mulino. Vittima Joan Aenasoaie, operaio specializzato di origini romene che lavorava alla Ies ed era a Mantova da 16 anni. Pare che l’uomo sapesse nuotare. A tradirlo, forse, la birra ghiacciata bevuta prima. Lascia nel dolore la moglie e due figli.


IL GAZZETTINO (Treviso)

Non devono essere proprio piaciuti ...

Non devono essere proprio piaciuti a Diego Bottacin gli spot radiofonici del governo per bloccare le stragi sulle strade. Il consigliere regionale dell’Ulivo, infatti, chiede interventi immediati, senza indugiare oltre. "Così come ho evidenziato - spiega - che le campagne di comunicazione di Zaia e della Provincia di Treviso in tema di sicurezza stradale non sono riuscite a ridurre il numero di incidenti, feriti e morti sulla strada nella Marca in maniera maggiore che nelle altre province venete, mi preme sottolineare ora che nemmeno lo spot del governo che invita a guidare con prudenza avrà alcuna efficacia. Anzi, se non sarà accompagnato da concrete e immediate misure per incrementare i controlli sulle strade, sarà solo un modo ignobile di lavarsi la coscienza". Una pubblicità da Ponzio Pilato, quindi, inefficace anche se a parlare alla radio sono tra le altre voci quelle di Prodi, Bertinotti, Fini, Moratti, Di Pietro, Padoa Schioppa e del presidente della Repubblica Giorgio Napoliano.

Per questo Bottacin ha chiesto che vengano subito concretizzati tre obiettivi, che dovrebbero riuscire a ridurre i pericoli, mortali e non, a cui va incontro chi guida. Le misure richieste vanno dall’intensificazione della presenza della polizia locale, della polizia stradale e dei carabinieri, sulle strade più a rischio, in particolare il venerdì e il sabato, dalle 23 alle 4 del mattino, all’uso sistematico dell’etilometro e della telerilevazione di velocità. La ricetta di Bottacin conta, quindi, sulla maggiore presenza di forze dell’ordine, sui maggiori controlli sui tassi alcolici e sulla maggior diffusione di autovelox. Naturalmente tutto ciò richiede uno stanziamento da parte della Regione a favore dei Comuni per potenziare gli organici della polizia locale e per tutti i costi legati al loro maggiore utilizzo (a partire dal costo degli straordinari legati al lavoro in orario notturno), ma anche per acquistare il materiale necessario. "Si tratta di un intervento straordinario ma assolutamente compatibile con le risorse della Regione Veneto da attuare immediatamente - conclude Bottacin, che di recente ha anche presentato una proposta di legge per incrementare la diffusione di autovelox sulle strade del Veneto - Mi aspetto che su questa proposta la giunta Galan dia tempestivamente una risposta positiva". Tutto questo all’indomani di un venerdì notte che ha, purtroppo, visto tre giovani vite spegnersi sulle strade venete.

Michela Mosole


LA SICILIA

Chiusa sclafani 

Presunti stupri ripetuti più volte su una romena in tre arrestati 

Palermo. Avrebbero ripetutamente stuprato una ragazza romena, attirata a Chiusa Sclafani, paesino del Palermitano, con la speranza di un lavoro da badante. A finire in manette Stefan Sava, di 24 anni, Costantin Duca, di 20 anni, entrambi romeni, e Giuseppe Leone di 22 anni. I fatti risalgono a tre mesi fa, quando la giovane donna arriva nel piccolo centro dopo essere stata contattata da uno dei due connazionali con la promessa di trovarle un’occupazione in Italia. Dopo essere stata segregata per alcuni giorni la ragazza viene trasportata in un casolare nelle campagne fra Chiusa e Bisacquino. Qui i tre, ubriachi, la minacciano di morte. La violenza, però, viene consumata in un’altra abitazione. Quindi il ritorno a Chiusa Sclafani, nell’appartamento del connazionale che l’aveva adescata. Qui ancora minacce, ancora violenze, fino a quando la giovane riesce a scappare e a denunciare tutto ai carabinieri. I militari della compagnia di Corleone sono riusciti ad arrestare uno dei due romeni proprio poco prima che partisse con un autobus alla volta di Bucarest. L’altro romeno e l’italiano sono stati catturati ieri notte. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip Roberto Riggio su richiesta dei pm Gianluca De Leo e Francesco Grassi. I tre rischiano una condanna a dodici anni di reclusione.

Roberto Valguarnera


IL GAZZETTINO (Belluno)

Appelli contro l’ alcol alla sagra di Melere

Trichiana

(M.B.) Sembrerà strano ma la festa di Melere che si apre mercoledì 1 agosto alle 19, sarà inaugurata con una mostra dal titolo "Una vignetta per riflettere", che suggerisce, prima di bere (troppo) di entra a vedere i disegni di Nicola Canal.

«Abbiamo iniziato con questa mostra che va proprio in senso opposto alla festa di Melere - ha commentato il presidente della Pro Loco Gianni Segat - per dimostrare che siamo sensibili nei confronti dei giovani e delle problematiche della società. Il programma è molto nutrito, le novità riguardano la serata di domenica 5 agosto all’insegna dei piatti tipici sardi. A ferragosto ci sarà il Raduno Nazionale delle Apecar che partiranno dalla piazza di Trichiana per arrivare a Melere. «Per quanto riguarda la cucina abbiamo i tradizionali piatti - commenta Segat - dal capriolo ai casunziei alle rape rosse dal, baccalà alla frittura di pesce. Quest’anno anche il pasticcio di patate e la polenta fatta con farina di mais "sponcio", fornita dalla cooperativa agricola di "La Fiorita" di Cesiomaggiore».

Altri appuntamenti il 2 agosto con la "Festa dei Omi", spettacolo con le ballerine cubane e brasiliane. Domenica 5 agosto al mattino la gara di orientering e nel pomeriggio il gelato dei mastri gelatai della Valzoldana. Domenica 12 agosto la tradizionale corsa podistica "Melerissima", mentre per mercoledì 15, giornata di chiusura ci sarà la "Ciclopedonata delle Ombre" gara folkloristica aperta a tutti (*) con partenza da Trichiana e arrivo a Melere. Insomma anche questa 34 edizione, che segna 40 anni di attività della Pro Loco, ha un programma di pregio. 

(*) Nota: per chi non lo sapesse, l’ombra - da quelle parti - è il bicchiere di vino.


LA PROVINCIA DI LECCO

Incidente di Moggio Il giovane al volante positivo all’alcoltest

MOGGIO Erano stati dei veri miracolati. L’auto su cui viaggiavano nei pressi della Culmine di San Pietro, una Toyota Corolla, era uscita di strada, aveva fatto un volo di venti metri, si era ribaltata per altri cento e alla fine si era fermata contro alcuni alberi. In un dirupo talmente scosceso che era stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco e del soccorso alpino per riuscire a raggiungere e aiutare quei ragazzi. Ma tutti e quattro i giovani brianzoli se l’erano cavata solamente con qualche ferita superficiale. Solo una ragazza aveva riportato la frattura di un femore: un bilancio sicuramente positivo per un incidente che poteva avere gravissime conseguenze. E proprio i controlli e le visite effettuate al pronto soccorso dell’ospedale «Manzoni» di Lecco hanno fatto finire nei guai il ventunenne che era alla guida dell’auto. Nel suo sangue, infatti, è stata trovata una percentuale di alcol che superava i limiti previsti dalla normativa vigente. Non di molto - va detto - ma quel poco che basta per una denuncia a piede libero per guida in stato d’ebbrezza. «Quando abbiamo visto quel che rimaneva di quel mezzo adagiato in costa - aveva raccontato il responsabile del Soccorso alpino Valsassina, Vincenzo Volpe al nostro giornale - pensavamo di trovare una strage». Non è stato così, per fortuna: «Il ragazzo e due passeggere erano già fuori dall’auto. Non certo in buonissime condizioni, ma stavano bene. Più preoccupanti invece - continua - erano le condizioni della terza ragazza, ancora in auto con un femore rotto. Sono occorse ore per estrarla dall’abitacolo».


IL TIRRENO

Denunciata

È alterata, danneggia i veicoli in sosta

LUCCA. Fuori di sè per problemi familiari e in preda ai fumi dell’alcol un’ucraina di 32 anni ha danneggiato 5-6 auto in sosta, ha colpito una giovane mamma e suo figlio di 15 anni che chiedevano spiegazioni dopo aver trovato la loro macchina ammaccata e non contenta si è scagliata contro gli agenti che la conducevano in questura rompendo il vetro di una portiera della volante. E’ accaduto l’altra sera alle 23.20 in via Giuseppe Ungaretti a San Concordio. La donna ha rigato e ammaccato alcune macchine. Poi quando una madre e suo figlio si sono avvicinate per calmarla e chiederle spiegazioni li ha aggrediti prendendoli a botte e costringendoli a ricorrere al pronto soccorso. Alla fine è intervenuta una pattuglia della polizia che con difficoltà è riuscita a bloccare la giovane donna dell’Est. E’ stata denunciata per lesioni e danneggiamento delle auto e ricoverata in psichiatria a Pescia.


IL TIRRENO

Dieci patenti ritirate per l’alcol
Controlli a raffica di polizia e carabinieri

PISA. Dieci patenti ritirate per guida in stato di ebrezza e una raffica di multe per infrazioni al codice della strada. E’ questo il bilancio dei controlli effettuati l’altra notte dalle Volanti della Polizia e dalle pattuglie dei carabinieri sulle strade pisane.

 Per quanto riguarda la polizia il monitoraggio è iniziato alle 1 di notte e si è protratto fino alle 6 del mattimo, con un centinaio di auto e relativi propriet

Lunedì, 30 Luglio 2007
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