Foto Coraggio – archivio Asaps
(ASAPS) –
Appena è scattato l’allarme si è temuto che potesse ripetersi quel che era
successo il 15 maggio 2007, quando tre albanesi, sotto l’effetto di sostanze
stupefacenti, dirottarono un pullman di linea in provincia di Alessandria.
Questa volta a essere preso di mira è stato l’autobus che, periodicamente, collega Roma con Kiev. Sabato scorso alla
partenza dalla stazione Tiburtina sul mezzo c’erano trenta passeggeri tutti di
nazionalità ucraina. Poco dopo la partenza, un’ora e mezza circa, l’autobus
stava percorrendo il tratto laziale dell’autostrada del Sole, in direzione
nord, quando un passeggero si è alzato e ha iniziato a inveire contro i due
autisti. Dalle prime ricostruzioni, e dal primo allarme lanciato al 113,
sembrava che l’uomo, un 51enne ucraino, fosse armato di coltello e con quello
tenesse in ostaggio gli autisti. Immediato l’intervento di una pattuglia della
Polizia Stradale di Orvieto che si è messa sulle tracce del
pullman, mentre da Roma e da Terni, arrivavano i rinforzi con ben sei pattuglie
della Stradale impegnate. Il veicolo è poi uscito al casello di Orte ed ha
imboccato il raccordo autostradale per Terni. Il mezzo è stato bloccato sul
raccordo Terni-Orte, tra lo svincolo per la E/45 e l’uscita per Terni, in un
area di servizio alla periferia della città umbra, dalle pattuglie della
squadra mobile e da una volante della Questura ternana. E se all’inizio si è
temuto il peggio dopo i primi accertamenti la Polizia ha appurato che l’uomo,
ubriaco, ha cominciato a dare in escandescenze, anche minacciando gli autisti
di morte, affermando che gli avrebbe tagliato la gola. E così è scattato il
falso allarme, successivamente, infatti, è emerso che l’uomo non aveva un
coltello e che l’autobus non era stato dirottato. Solo un gesto di ira causato
dall’abuso di alcol che, fortunatamente si è risolto nel migliore dei modi.
(ASAPS)
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