VIRGILIO NOTIZIE
ALCOL/ NYT: CLAUDIA, LA VITTIMA CHE HA
COSTRETTO ITALIA A AGIRE New York, 30 lug. (Apcom) - Ha un nome e un
volto, con la fotografia della ragazza in evidenza, la vittima della strada che
"ha costretto l’Italia a fare i conti con la sua politica sugli ubriachi
al volante". Il New York Times sceglie Claudia Muro, la sedicenne uccisa
da un’auto all’uscita da una discoteca in Piemonte a metà luglio: "Da
viva, la descrivono come una studentessa sorridente e una fan della rockstar
Vasco Rossi. Da morta, sarà probabilmente ricordata come la persona che ha
obbligato questo Paese amante del vino ad affrontare in maniera
aggressiva" il problema. Il quotidiano dà conto delle reazioni del
mondo politico all’ennesimo incidente mortale, dal "dobbiamo reagire"
di Prodi alla campagna di spot radiofonici affidata ai politici, e illustra i
contenuti della nuova legge all’esame del Senato. Ma soprattutto ricorda le
cifre che "oscurano l’immagine che l’Italia ha di sè come di un Paese con
una raffinata relazione con l’alcol": l’incremento del numero di persone
fermate alla guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti, la
crescita degli incidenti mortali. E in aggiunta, la scarsità di controlli
nonostante siano triplicati in tre anni, e la lentezza del sistema giudiziario
nel punire i colpevoli. (*) Nota: spesso le leggi vengono identificate con il nome di persona, di regola quello di chi le ha promosse. Sarebbe bello che una nuova legge su alcol e guida avesse il nome di una vittima che può rappresentare tutte le vittime della strada. Prima però bisogna fare la legge. IL MESSAGGERO
Incidenti, decine di
vittime della strada e l’alcol continua a fare strage ROMA - Ancora sangue sulle strade e ancora una
volta è l’eccesso d’alcol a provocare tragedie. Una donna di 65 anni, nel
bolognese, è morta sul colpo per lo scontro con un uomo ubriaco che viaggiava
contromano. Anche i tre giovani che hanno perso la vita in provincia di
Bergamo, sbalzati fuori dal finestrino per l’impatto contro un albero, erano in
auto con un amico che è risultato positivo al test dell’acol con una
percentuale ben quattro volte superiore ai limiti consentiti. Altre tre persone, due uomini e una donna
incinta sono rimaste uccise in un incidente tra una moto e un motorino a
Gaggiano nel milanese. Ubriaco contromano - Una donna di 65
anni è morta sul colpo in un incidente frontale avvenuto stamattina ad Anzola
Emilia, nel bolognese. Alla guida dell’altro mezzo c’era un trentaseienne che
aveva un tasso alcolemico nel sangue quattro volte superiore al consentito.
L’uomo è stato quindi arrestato per omicidio colposo: è l’ennesimo caso di
incidenti mortali provocati da persone in stato di ebbrezza. Lo scontro è
avvenuto intorno alle 7.50 sulla via Emilia in località Lavinio, ad Anzola
Emilia. Alla guida di una Chrysler (modello Pt Cruiser) c’era l’uomo che abita
nel comune bolognese e che ha invaso la corsia opposta proprio nel momento in
cui passava la Fiat Panda, condotta dalla signora. L’urto è stato così forte
che la donna è morta sul colpo. I carabinieri hanno rilevato che il giovane era
in evidente stato di ebbrezza e per questo l’hanno arrestato. In stato di ebbrezza
contro albero È risultato positivo al test dell’alcol il conducente dell’auto
protagonista dell’incidente stradale a Treviglio (Bergamo) in cui sono rimasti
uccisi tre giovani di 16, 24 e 26 anni. Nel sangue di P.R., 24 anni, di Rivolta
d’Adda, è stata trovata una percentuale di alcol quattro volte superiore
rispetto ai limiti consentiti dalla legge. Il giovane è rimasto lievemente
ferito e guarirà in 15 giorni. La tragedia si è consumata intorno alle 2
lungo la ex statale 11 Treviglio-Caravaggio. Sull’auto, una Renault Clio,
viaggiavano cinque ragazzi, che stavano tornando a casa dopo una serata passata
in un pub a Caravaggio, dove avevano festeggiato il compleanno di uno di loro.
All’improvviso, lungo un rettilineo, il conducente ha perso il controllo
dell’auto che è finita contro un platano. I tre giovani seduti sul sedile
posteriore sono stati sbalzati all’esterno dell’abitacolo e sono morti sul
colpo. Si tratta di Emanuele F. 26 anni di Rivolta d’Adda, colui del quale si
festeggiava il compleanno, A.R. 24 anni originario di Melzo (Milano) e
residente a Truccazzano e di Jessica T., 16 anni, anche lei residente a Rivolta
d’Adda ma originaria di Crema. Sono gravi invece le condizioni dell’altra
ragazza Simona V., 18 anni, di Rivolta d’Adda che viaggiava al fianco del
conducente. Per lei i medici si sono riservati la prognosi. Frontale tra moto Tre persone, due uomini e
una donna incinta, sono morte in un incidente stradale che ha coinvolto una
moto e un motorino a Gaggiano, nel milanese. Nello scontro frontale hanno perso
la vita sul colpo i conducenti dei due mezzi mentre la donna, che viaggiava
sulla moto condotta dal marito, è morta all’ospedale Humanitas di Rozzano, dove
era stata trasportata. Un motociclista di 30 anni è morto in un scontro tra due
moto, avvenuto lungo la provinciale 556 Londa-Stia, in località Il Tiro, in
Casentino, nella provincia di Arezzo. La vittima è Alessio Marettoni, di
Acquapendente (Viterbo), alla guida di un’Aprilia. Nell’incidente è rimasto ferito anche l’altro
motociclista, in sella ad una Honda: è un fiorentino di 53 anni, che ha
riportato fratture alle gambe. L’uomo è stato trasportato all’ospedale di
Bibbiena. Contro un trattore Un uomo di 54 anni, di Campi Bisenzio si è scontrato con un trattore mentre viaggiava in sella alla sua moto lungo la statale 503 che da Scarperia porta al passo del Giogo, nella provincia del capoluogo toscano. IL GIORNALE Tre giovani e una
donna. Le ultime vittime di chi guida ubriaco Ultimo weekend di luglio. Ennesimo capitolo
del libro nero della strada. Molti italiani si spostano per le vacanze e
sull’asfalto rimane una lunga scia di sangue. Il bilancio, ancora provvisorio,
delle vittime di questo fine settimana è pesantissimo. Trentanove morti. La
Lombardia, con otto morti in quindici ore, detiene il macabro primato. Dietro
molti degli incidenti avvenuti, ancora una volta, l’alcol. A partire da uno
dei più gravi. Domenica, intorno alle due del mattino, nella bassa bergamasca,
lungo l’ex statale 11 Treviglio-Caravaggio, hanno perso la vita tre ragazzi. Abitavano a Rivolta d’Adda e stavano tornando
a casa dopo una serata passata al pub per festeggiare il compleanno di uno di
loro. Improvvisamente il conducente della vettura, una Renault Clio, perde il
controllo ed esce di strada, andando a sbattere contro un platano. L’impatto è
devastante. I tre giovani seduti sul sedile posteriore vengono sbalzati fuori
dall’abitacolo e muoiono sul colpo. Sono Jessica, di 16 anni, residente a
Rivolta d’Adda, un ragazzo di 24 anni di Truccazzano nel milanese ed Emanuele,
il ragazzo che quella sera festeggiava il suo ventiseiesimo compleanno. La
ragazza seduta sul sedile posteriore, Simona, di 18 anni, è ancora ricoverata
in gravi condizioni all’ospedale di Treviglio. I medici non hanno ancora
sciolto la prognosi. In seguito alle analisi di prassi, nel sangue
di Paolo, il ragazzo al volante dell’auto, è stata trovata una quantità di
alcol quattro volte superiore a quanto previsto dalla legge. Non sono invece ancora chiare le cause
dell’incidente, costato la vita a un ragazzo di 21 anni, avvenuto a Roma sabato
notte. L’auto, con a bordo cinque ragazzi, si è ribaltata alle tre e trenta in
via Ranuccio Bianchi Bandinelli, senza urtare nessun’altra vettura. Ma la lista continua. Domenica mattina alle
otto Enrico Romagnoli, 36 anni, sta tornando a casa, a bordo di un Pt Cruiser,
dopo una serata con gli amici. All’altezza di Anzola, sulla via Emilia, a pochi
chilometri da Bologna, invade la corsia opposta e travolge Giovanna Benni,
pensionata di 69 anni, che viaggia sulla sua utilitaria. L’impatto è
mortale, per la donna non c’è niente da fare. Per estrarre il corpo
dall’ammasso di ferraglie della sua Panda, è stato necessario il soccorso dei
vigili del fuoco. Romagnoli, praticamente illeso, è stato arrestato per
omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza. Sabato a Cremona si è svolto un canovaccio
molto simile. Gianluca Guazzi, una guardia giurata di 28 anni, si sta recando
al lavoro a bordo della sua moto, una Yamaha. Lungo la provinciale 10, tra
Piadena e Calvatone, un giovane ventiduenne ubriaco perde il controllo della
sua Punto, esce dalla sua corsia e, con la parte anteriore sinistra della
macchina, travolge la moto e la scaglia in un campo a lato della carreggiata.
Guazzi muore sul colpo. Si sono salvati per
miracolo due dei tantissimi agenti, impegnati nel pattugliamento delle strade
questo fine settimana. Un diciottenne modenese sabato notte, ubriaco, viene
fermato da tre pattuglie della polizia e, cercando di fuggire, investe un
agente. Il giovane è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Il
poliziotto se l’è cavata con un trauma cranico, quindici punti di sutura alla
testa e altri cinque a un’arcata sopraccigliare. A un ispettore del commissariato di Desenzano è andata meglio. Dopo aver intimato l’alt a una Citroën Berlingo, ha dovuto lanciarsi a lato della strada per non essere investito. Il conducente, immediatamente arrestato, è stato sottoposto al test alcolemico. Anche lui era ubriaco. CORRIERE ADRIATICO Anche nelle Marche
intensificati i controlli
“Un bollettino di
guerra con troppi morti e feriti”
ROMA - “Dalle strade italiane arriva un nuovo
bollettino di guerra, con morti e feriti. Basta, questa strage va fermata. Evidentemente,
iniziative, pur meritevoli, come quella degli spot non sono sufficienti”. E’
quanto dichiara Nicola Fracasso, segretario nazionale del Sismla (Sindacato
Italiano Specialisti di Medicina Legale e delle Assicurazioni). “I medici
legali del Sismla - prosegue Fracasso - hanno chiesto e tornano a chiedere ai
ministri Bianchi e Turco l’istituzione di un tavolo di lavoro, con i
rappresentanti delle forze dell’ordine, in cui si affronti questo gravissimo
problema, anche in relazione agli incidenti causati da conducenti ubriachi o
drogati”. Anche l’altra notte la Polizia stradale delle
Marche e i volontari della Protezione civile sono stati impegnati nei controlli
davanti alle discoteche della regione per scongiurare le cosiddette stragi del
sabato sera, nell’ambito del programma predisposto dal presidente della Regione
Gian Mario Spacca e dal comandante del Dipartimento della Polstrada Italo
D’Angelo. In particolare, davanti alle discoteche “Oro
nero” di Fano e “Babaloo” di Potenza Picena, i giovani che stavano per tornare
a casa dopo una notte di divertimento, sono stati invitati a utilizzare
l’alcoltest, donato dalla Regione, al fine di verificare il tasso alcolemico. I controlli della polizia stradale sono ormai diventati di routine e molti giovani hanno aderito all’iniziativa. Fortunatamente, nella notte, non ci sono stati incidenti mortali, ma nel corso dei controlli che si sono protratti fino alle 7 di ieri lungo le strade della regione, 19 conducenti di veicoli sono risultati positivi all’alcoltest. Verrà loro ritirata la patente di guida e saranno denunciati. CORRIERE ADRIATICO Undici le patenti
ritirate
Ubriachi al volante
Bloccati
PORTO RECANATI - Un altro fine settimana di
controlli sulla strada statale Adriatica ed ancora una volta l’azione notturna
degli agenti della polizia stradale di Civitanova è stata finalizzata al
rendere il più sicuro possibile il traffico e in particolare l’intervento si è
svolto nelle vicinanze di alcuni dei locali notturni più frequentati tra Porto
Recanati, Porto Potenza Picena e Civitanova. Undici le patente ritirate ad altrettanti
automobilisti, in larghissima prevalenza giovani, che al controllo hanno
dimostrato di avere una presenza di alcol nel sangue nettamente superiore alla
percentuale consentita dalla normativa e dunque i poliziotti hanno fatto
scattare la procedura prevista in questi casi: stop forzato e ritiro del mezzo.
La prova dell’etilometro non ha lasciato in effetti spazio a giustificazione
alcuna per gli undici giovani sorpresi ubriachi l’altra notte alla guida della
proprie auto. Resta da osservare come nonostante sia
costante anche di notte la presenza delle pattuglie della polizia stradale
resti comunque alto il numero dei giovani che pur ubriachi si mettono alla guida
delle auto. Un fenomeno allarmante, se non una sfida, che incide anche sulla sicurezza di quanti transitano sulle strade magari per lavoro e si trovano ad affrontare le emergenze provocate appunto da chi ha perso ogni capacità di controllo. IL TIRRENO Drogati guidavano la
macchina
Fermati 2 giovani dai carabinieri, gli
è stata ritirata la patente Altri sette automobilisti denunciati per aver
bevuto troppo PISA. Guidavano sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, per questo sono stati bloccati dai carabinieri durante i controlli del sabato sera e denunciati. Perderanno anche i fatidici dieci punti a testa dalla patente che è stata ritirata. Si tratta di due giovani, uno di 24 anni, di Collesalvetti (S. M.) ed uno di 27, livornese (P. D.). Altre sette persone sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza: il tasso alcolemico riscontrato in loro oscillava da 0.8 a 1.70, mentre il limite consentito è di 0.50. Un fenomeno, quello della guida sotto l’effetto di alcol o droghe, che è in continuo aumento. Un fenomeno che si è probabilmente evidenziato anche per i controlli sempre più serrati sulle nostre strade, soprattutto nei fine settimana e nei periodi più a rischio. Per la notte fra sabato e domenica i carabinieri del comando provinciale di Pisa hanno organizzato un servizio straordinario scattato alle 23 e conclusosi alle. Duecento le persone controllate e decine quelle sottoposte ad alcoltest. Il servizio ha visto l’impiego di 15 pattuglie e di due cani del nucleo carabinieri di San Rossore, uno antidroga ed uno antiesplosivo, e ha interessato sia il centro storico che l’intera costa, passata al setaccio. In centro storico, ormai funestato dallo spaccio di stupefacenti a qualsiasi ora del giorno e della notte, è stato arrestato un marocchino di 27 anni, clandestino, sorpreso a vendere dell’hashish ad un ragazzo. Allo straniero sono stati sequestrati 170 euro ritenuti provento di spaccio. Sette, si diceva, i provvedimenti scattati per le persone trovate alla guida dopo aver bevuto troppo: sono stati denunciati A.D., di 37 anni, di Sesto Fiorentino, B.A., marocchino, di 29 anni, residente a Udine, T.F., di 30 anni, Z.R., di 24, I.P., livornese, di 24 anni, A.D., anche lui di 24 anni, di Cagliari, B.A., 29 anni, pure lui marocchino. Anche a loro è stata ritirata la patente. Dunque una persona arrestata e nove denunciate, due perché guidavano dopo essersi drogate, sette perché avevano alzato il gomito ed erano al volante mettendo a repentaglio la propria vita e quella degli altri. Questi controlli sicuramente evitano possibili incidenti e sono di monito a giovani avventati, che dopo denunce e perdita di punti saranno più responsabili, ma mettono anche in luce una situazione preoccupante sul fronte della sicurezza. L’ARENA NON SOLO TRAFFICO. Intenso fine settimana
per la Polstrada: 500mila auto al giorno in transito nella nostra provincia Esodo tra furti,
incidenti e dieci patenti ritirate
In almeno quattro casi il mezzo è
sbandato a causa dell’ebbrezza alcolica dei conducenti: denunciati Non solo esodo: oltre ai disagi creati dai
milioni di italiani in transito verso i luoghi di villeggiatura in quest’ultimo
fine settimana di luglio le pattuglie della Polstrada di Verona hanno
monitorato non solo le autostrade ma anche le altre arterie, in particolare le
statali, per evitare incidenti e disagi. Cinquecentomila i veicoli che hanno
attraversato ogni giorno la provincia, e a parte le code e i rallentamenti
fortunatamente non sono stati registrati incidenti stradali gravi. Nonostante gli avvisi e le raccomandanzioni
resta comunque l’uso eccessivo di alcol una delle cause principali di sinistri,
così sabato alle 22, all’altezza dello svincolo di Verona Nord, sulla A22,
quando gli agenti sono intervenuti per soccorrere i due occupanti di un’auto
che era finita fuori strada hanno verificato che le condizioni del conducente
non erano quelle «consigliate» dal codice della strada. L’alcotest ha infatti
rivelato il superamento del limite così oltre al ricovero in ospedale è stato denunciato
per guida in stato di ebbrezza e gli è stata ritirata la patente. Nemmeno
mezz’ora dopo, ma sulla Serenissima, il conducente di un’auto ha perso il
controllo del mezzo iniziando a carambolare all’interno della carreggiata. Per
questo un’altra vettura gli è finita addosso: sei feriti, uno dei quali in
prognosi riservata, e la contravvenzione per il primo conducente il bilancio. Non solo traffico, la pattuglia della Polstrada di Verona sud ha sventato l’ennesimo furto di ferro e rame in provincia di Brescia riuscendo anche a fermare uno dei ladri, un cittadino rumeno. Due anziani invece sono stati borseggiati mentre si trovavano all’interno dell’autogrill Garda, sulla Brennero, ed erano in fila per ordinare una consumazione. Sempre nella notte tra sabato e domenica sono stati fermati sei autoarticolati che avevano contravvenuto al divieto di circolare, ai conducenti sono state ritirate patenti e carte di circolazione. Altri cinque incidenti sulle strade in provincia: sulla 434 in seguito a un tamponamento le due auto coinvolte hanno bloccato la carreggiata e i due conducenti sono risultati positivi all’alcotest. Alla fine il bilancio si è attestato su dieci automobilisti multati e «rimasti» senza patente. Una notte in servizio che per una pattuglia è finita solo dopo aver soccorso una signora davanti al cimitero: la sua auto stava andando a fuoco e in attesa dell’arrivo dei pompieri sono stati gli agenti a usare l’estintore per ridurre le fiamme. IL GIORNALE DI VICENZA INCIDENTI. Bilancio tragico dell’ultimo
week end di luglio, soprattutto in Lombardia con otto vittime in 15 ore Strage sulle strade E
l’alcool colpisce ancora
Almeno trentanove i morti Nel
Bergamasco tre giovani perdono la vita, a Bologna ubriaco uccide una donna «Gli spot non sono più sufficienti» ROMA Numeri da strage. Diventa di ora in ora più
pesante il bilancio degli incidenti stradali in questo ultimo week end di
luglio: i morti sono almeno 39, un numero che è destinato purtroppo a salire
quando, oggi, si conosceranno i dati ufficiali forniti dalle forze di polizia.
A pagare il prezzo più alto la Lombardia, con otto vittime in quindici ore. L’alcool è risultato la causa in almeno tre
casi. È infatti risultato positivo al test dell’alcol il conducente dell’auto
protagonista dell’incidente stradale a Treviglio (Bergamo) in cui sono rimasti
uccisi tre giovani di 16, 24 e 26 anni. Nel sangue di P.R., 24 anni, di Rivolta
d’Adda, rimasto solo lievemente ferito, è stata trovata una percentuale di
alcol quattro volte superiore rispetto ai limiti consentiti dalla legge. La
tragedia si è consumata intorno alle 2 lungo la ex statale 11
Treviglio-Caravaggio. Sull’auto, una Renault Clio, viaggiavano cinque ragazzi,
che stavano tornando a casa dopo una serata passata in un pub a Caravaggio, dove
avevano festeggiato il compleanno di uno di loro. All’improvviso, lungo un
rettilineo, il conducente ha perso il controllo dell’auto che è finita contro
un platano. I tre giovani seduti sul sedile posteriore sono stati sbalzati
all’esterno dell’abitacolo e sono morti sul colpo. Una ragazza che viaggiava al
fianco del conducente è in prognosi riservata. Una donna di 65 anni è morta sul colpo in un
incidente frontale avvenuto poco prima delle 8 di ieri ad Anzola Emilia, nel
bolognese. Alla guida dell’altro mezzo, che ha invaso la corsia opposta, c’era
un trentaseienne che aveva un tasso alcolemico nel sangue quattro volte
superiore al consentito. L’uomo è stato quindi arrestato per omicidio colposo.
L’incidente è avvenuto sulla via Emilia in località Lavinio. Alla guida di una
Chrysler (modello Pt Cruiser) c’era l’uomo che ha invaso la corsia opposta
proprio nel momento in cui passava la Fiat Panda dell’anziana. Una guardia giurata di 28 anni di Isola
Dovarese (Cremona), Gianluca Guazzi, è stato ucciso da un’auto guidata da un
ventiduenne ubriaco, mentre viaggiava con la sua moto Yamaha verso Calvatone per
andare al lavoro. L’auto ha invaso la corsia opposta centrando la moto, che è
finita in un campo a lato della carreggiata. Tre persone, due uomini e una donna incinta,
sono morte in un incidente stradale che ha coinvolto una moto e un motorino a
Gaggiano, nel milanese. Nello scontro frontale hanno perso la vita sul colpo i
conducenti dei due mezzi mentre la donna, che viaggiava sulla moto condotta dal
marito, è deceduta in ospedale. Incidente mortale nella notte sulla
superstrada Valsassina, in direzione Milano, all’altezza di Seregno, dove un
ristoratore di 43 anni, si è schiantato contro il gard-rail mentre era alla
guida della sua Smart, che si è ribaltata più volte dopo aver urtato una Oper
Astra che precedeva. Due motociclisti sono morti in due incidenti
stradali, in provincia di Firenze e in quella di Arezzo. Le vittime sono un
uomo di 54 anni, di Campi Bisenzio, che si è scontrato con un trattore, e un
trentenne di Acquapendente (Viterbo), è scontrato con un altro motociclista. Un automobilista di 49 anni, di Pontelongo
(Padova), è morto in un incidente stradale avvenuto la notte scorsa nel
padovano, in località San Giacomo di Albignasego, sulla provinciale n.3; l’uomo
ha urtare un ciclomotore che lo precedeva condotto da un ragazzo di 17 anni, di
Casalserugo (Padova), che è rimasto ferito. In seguito all’impatto, l’auto ha
sbandato ed è finita nel fossato: per il guidatore non c’è stato niente da fare.
«Dalle strade italiane arriva un nuovo
bollettino di guerra, con morti e feriti. Basta, questa strage va fermata.
Evidentemente, iniziative, pur meritevoli, come quella degli spot non sono
sufficienti». È quanto dichiara Nicola Fracasso, segretario
nazionale del Sismla (Sindacato italiano specialisti di medicina legale e delle
assicurazioni), commentando i 38 morti del fine settimana, 24 vittime tra
venerdì e sabato, altre 14 nella notte di sabato e nella giornata di ieri, in
due casi con il conducente con tasso alcolemico nel sangue ben oltre il limite
consentito. «I medici legali del Sismla» prosegue
Fracasso, «hanno chiesto e tornano a chiedere ai ministri dei Trasporti
Alessandro Bianchi e della Salute Livia Turco, l’istituzione di un tavolo di
lavoro, con i rappresentanti delle forze dell’ordine, in cui si affronti questo
gravissimo problema, anche in relazione agli incidenti causati da conducenti
ubriachi o drogati». «È un’iniziativa da assumere immediatamente»
conclude Fracasso: «i medici legali mettono a disposizione la loro esperienza e
la loro competenza». (*) Nota: se, in questi giorni, qualcuno si fosse chiesto dove erano i politici mentre sulle strade si continuava a morire di alcol, potrebbe fare una ricerca con le parole di ricerca: parlamentare e alcol. Ecco cosa troverebbe: … Sesso, cocaina, alcol, due squillo "raffinate", un parlamentare e, sullo sfondo, l’hotel Flora, via Veneto, Roma… (Larepubblica.it) AVVENIRE Estate 2007: stimati mille
morti sulle strade delle vacanze
ACI: "Convinciamo i giovani ad utilizzare
il guidatore designato" 30 Luglio 2007 - "Rafforzare le azioni di prevenzione delle Forze dell’Ordine, soprattutto nelle notti del fine settimana; sensibilizzare i giovani affinché non si mettano al volante dopo aver bevuto, aiutandoli a comprendere l’importanza e la modernità di identificare nelle loro uscite un "Guidatore Designato"; far percepire a tutti gli automobilisti il proprio ruolo rispetto al tema della sicurezza stradale". Queste le indicazioni dell’Automobile Club d’Italia per ridurre gli incidenti sulle strade italiane.Alla vigilia di un week-end di grande esodo, ACI segnala come gli incidenti sulle strade non stiano registrando segni concreti di miglioramento. Soprattutto fra gli under 30, che sono coinvolti nel 50% dei sinistri e che rappresentano il 33% del totale dei decessi e il 40% dei feriti dovuti ad incidente. Non solo. Oggi 7 giovani su 1.000 fra i 14 ed i 30 anni perdono la vita sulla strada. Veramente troppi. Anche quest’anno, se non salirà la coscienza collettiva sul tema, oltre 1.000 persone non torneranno a casa dalle vacanze.Questi i motivi che spingono l’Automobile Club d’Italia a chiedere a tutti, organi di informazione per primi, un ancor più forte impegno sul tema della sicurezza stradale. E’ necessario che gli automobilisti italiani, soprattutto i nostri ragazzi, capiscano il loro ruolo alla guida. Un ruolo che, se mal interpretato, rischia di farli morire e di renderli degli assassini. In particolare è necessario portare i giovani a ritenere "moderna ed innovativa" l’identificazione nel gruppo di un guidatore designato, uno che resti sobrio anche dopo essere stato in discoteca o al pub per portare tutti vivi a casa. Nei fine settimana, infatti, gli incidenti stradali imputabili all’alcol risultano essere aumentati del 300% rispetto al resto della settimana. HELP CONSUMATORI SICUREZZA STRADALE. Asaps, in aumento i
casi di guida contromano
30/07/2007 Secondo l’Osservatorio Asaps,
l’associazione sostenitori della Polizia stradale, nel primo semestre del 2007
ci sono stati molti episodi di guida contromano in più rispetto all’intero
2006: 71 contro 46. Prendendo in considerazione i 71 episodi, 12 dei quali
mortali (16,9%), se si tiene conto che le vittime sono state 22, l’Asaps ha
calcolato che ogni evento mortale evidenzia un indice di letalità pari ad 1,8
vittime per sinistro. L’associazione
sottolinea che 37 veicoli contromano (52,1%), la maggior parte dei quali
generati in contesti di viabilità a senso unico (arterie con carreggiate
separate), sono stati bloccati dalle forze di polizia, scongiurando conseguenze
in ordine a mortalità e lesioni. Dei 34 impatti contromano, che purtroppo la
Polizia non è riuscita a intervenire in tempo, 12 sono risultati mortali (22
vittime). Da non sottovalutare, poi, che 18 eventi (25,3%) hanno avuto come
conseguenza il ferimento di 75 persone. Per quanto riguarda le cause, in 23 eventi
(32,4%) è stata accertata l’ebbrezza dei conducenti, mentre in 12 occasioni
(16,9%), gli autori delle manovre sono risultate essere persone di età
superiore ai 65 anni. Se l’alcol spinge il guidatore in questo tipo di
situazioni, anche l’età, dunque, ha il suo peso: l’anziano può perdere
l’orientamento, può cadere in errore e non riuscire a porvi rimedio. In 3 casi,
parliamo del 4,2%, il contromano è stato originato da persone affette da
patologie psichiatriche: in tutti i casi si è trattato di accertati stati di
agitazione psico-motoria. Il contromano, però, può scaturire anche da operazioni di PG: tentativi di sottrarsi a controlli o cattura da parte delle forze di polizia, caratterizzati dalla decisione da parte dei fuggiaschi di imboccare strade nel senso opposto a quello di marcia, per costringere gli inseguitori a desistere. Nei primi 6 mesi del 2007, abbiamo osservato in tutto 15 episodi di questo tipo (21,1%). Rilevante, anche in questo contesto, la presenza di cittadini stranieri al volante di auto "impazzite", per un totale di 18 eventi (25,4%). CORRIERE ADRIATICO La festa
del vino diventa per gli ubriachi l’occasione per molestie e atti di teppismo.
Danneggiata anche l’auto dei vigili urbani I carabinieri bloccano estremisti di
destra di Fabriano e Lucrezia. Uno aveva un coltello Violenta rissa
politica, due arresti
PERGOLA – Tutto era andato abbastanza bene in
quella che di solito è la serata più movimentata della festa del vino, quella
del sabato, ma intorno alle due di notte si è scatenata una rissa (sembra per
motivi collegati alla politica) e per poco non si è verificato qualcosa di
peggio, una eventualità scongiurata dal pronto intervento dei carabinieri di
Pergola. Il movimentato episodio è avvenuto in fondo al
ponte che unisce il centro storico al quartiere del Mercatale. Qui due gruppi
numerosi di giovani (appartenenti all’estrema destra e all’estrema sinistra)
sono stati protagonisti di un duro scontro simile alla guerriglia urbana con
tanto di scazzottata. Sono stati avvisati i carabinieri che
svolgevano il normale controllo e l’intervento dei militari ha portato
all’arresto di due giovani di estrema destra poco più che ventenni, uno di
Lucrezia e uno di Fabriano. Si è parlato anche di qualcuno che sarebbe
rimasto ferito, ma il particolare non è stato confermato, anche se è stata
segnalata un’auto sporca di sangue parcheggiata nelle vicinanze del luogo della
rissa, un particolare che fa pensare che senza l’intervento dei carabinieri la
rissa poteva degenerare ulteriormente, visto che uno dei due arrestati è stato
trovato in possesso di un coltello, che comunque non sarebbe stato usato. Dunque contrariamente alle prime voci che
parlavano di un accoltellamento, si sarebbe trattato di una violenta
scazzottata. Certo il fatto che alla festa del vino arrivi
qualcuno con un coltello in tasca è abbastanza inquietante. Un altro episodio molto meno grave, comunque
spiacevole, si è verificato intorno alle 7,30 del mattino di domenica, quando i
residenti in corso Matteotti e in via Silvio Pellico, dopo una notte quasi
insonne per gli schiamazzi dei tanti ubriachi, sono stati svegliati dalle urla
sgraziate di due individui che hanno fatto pensare a una nuova rissa. Si trattava invece di due individui che
discutevano ad alta voce, sembra di politica anche in questo caso e in
particolare di Mussolini. Anche i vigili urbani sono stati protagonisti
involontari della serata a causa di alcuni teppisti che hanno danneggiato e
imbrattato l’auto di servizio, parcheggiata vicino al palazzo comunale. Esclusi questi tre episodi non sono stati
segnalati fatti particolari, ma ci sono state le consuete lamentele di chi
tutti gli anni trova vomito e rifiuti organici davanti alla propria abitazione,
nonostante l’installazione dei bagni chimici. Altre lamentele per lo stato pietoso in cui
sono state ridotte alcune vie del centro storico, piene di rifiuti e di
sporcizia. Inoltre sono stati diversi i casi di persone,
soprattutto giovani, che hanno esagerato con il vino, con le solite scene poco
gradevoli di ubriachi che hanno perso completamente il controllo. Visto che per tanti non si tratta di sbornie
occasionali e visto che l’alcolismo sta diventando un’emergenza, ci si chiede
se non sia il caso di cambiare qualcosa nel programma della festa, anche se
appare difficile conciliare l’evento più importante dell’estate pergolese con
l’esigenza di impedire che i partecipanti perdano il controllo di se stessi e
si facciano del male o facciano del male agli altri. (*) GIUSEPPE MILITO (*) Nota: quando il consumo di alcolici riguarda numerose persone, è impossibile che non comporti problemi. È impossibile evitare che ad alcune persone gli alcolici provochino degli effetti, visibili come l’aggressività o meno evidenti come altri problemi. Lo stesso discorso vale, ancora di più, per un’intera società. Non è possibile proporre l’uso di alcolici evitandone le patologie. Accettare gli alcolici vuol dire accettare anche i relativi problemi. ASAPS Emergenza ubriachi: le
forze di polizia continuano a misurarsi con la violenza provocata
dall’ubriachezza Episodi in tutta
Italia, da Trento a Bari
30 luglio 2007 – Non c’è tregua, non c’è rimedio. In mancanza di norme più rigide, che intervengano in materia di somministrazione, i primi a far le spese dei cosiddetti “stati di agitazione psicomotoria alcolcorrelata”, sono proprio le forze di polizia. A Modena, un giovanotto di nemmeno 20 anni, in forte stato di ebbrezza, ha avuto una fortissima discussione con il padre. I toni sono degenerati ed alla fine, violando in un colpo l’intera etica di comportamento tra figlio e genitore, il giovane ha rubato il furgone di papà, dandosi ad una precipitosa fuga, divenuta presto corsa all’ultimo respiro. Lungo la strada, però, si è imbattuto in due pattuglie della Polizia Stradale, che hanno cercato di bloccarlo. Al posto di controllo, l’agente che ha intimato l’alt se l’è cavata per un soffio. Deve la vita alla sua prontezza di riflessi, perché il ragazzo ha fatto di tutto per investirlo ed ucciderlo: dopo averlo comunque travolto, lo ha trascinato per alcune decine di metri, e solo quando il poliziotto si è sganciato il cinturone, è riuscito a salvarsi. Subito dopo, il fuggiasco ha speronato l’altra pattuglia, ma è stato bloccato ed arrestato per tentato omicidio. Pesante vero? Eppure è cronaca di ordinaria follia. Venerdì sera (28 luglio), un 35enne di Tione (Trento), è alla guida della sua auto, nei pressi di Desenzano del Garda (Brescia). Viaggia a tutta velocità ed ha bevuto parecchio: quando vede una paletta della polizia che si alza, attacca gli abbaglianti ed accelera a tutto gas, puntando dritto sull’ispettore che gli aveva intimato l’alt. È questione di attimi: il sottufficiale scarta e si getta a terra, ferendosi. Una pattuglia scatta e dopo un breve inseguimento taglia la strada al pirata: il tasso alcolemico, elevatissimo, non lo salva dalle manette. Anche lui finisce in cella, con l’accusa di tentato omicidio. L’ultimo episodio che raccontiamo – ma ce ne sono molti altri – ci è stato segnalato da Bari, dove una potente moto da strada fugge ad un equipaggio del Carabinieri, anch’essi in moto. In sella al bolide in fuga, c’è un giovane senza casco, che dopo un lungo inseguimento tenta di seminare i militari – coriacei e per niente decisi a dargliela vinta – scartando in una stradina secondaria. Sfortunatamente per lui, però, si trattava di un vicolo cieco. I Carabinieri hanno bloccato la via di fuga mettendo le moto di traverso ed affrontando il giovane. Dopo una violenta colluttazione lo hanno arrestato: non aveva mai conseguito la patente, non aveva l’assicurazione, non aveva il casco. Eppure, il bolide da 15mila euro era di sua proprietà. ASAPS Guida in stato di
ebbrezza, il sondaggio del Quotidiano Nazionale I quesiti sono: “giusto sequestrare l’auto?” e
“giusto scrivere vietato guidare sulle bottiglie?” I risultati confermano
che l’Italia sta mutando coscienza
FORLÌ, 30 luglio 2007 – Non ci aveva provato
ancora nessuno e, per questo, non potevamo esserne certi. I sondaggi che
avevamo in mente noi, per corroborare le nostre tesi in materia di sicurezza
stradale, sono state anticipate dal Quotidiano Nazionale, che sulle proprie
pagine web ha posto i quesiti ai lettori. Domande precise e dirette, alle quali
non è concesso rispondere “ni”. La prima: “Guida in stato di ebbrezza: giusto
il sequestro dell’auto?”. Nel paese delle “intransigenze permissive”, dove non sono
pochi coloro i quali vorrebbero pene esemplari, ma, al tempo stesso, gridano
alla “gabella” quando ricevono un verbale di contravvenzione a casa, o adducono
alibi fantasiosi quando vogliono sottrarsi alla pena per guida in stato di
ebbrezza, il risultato è perentorio. Alla mezzanotte di ieri, avevano espresso
la propria opinione ben 1.162 persone, delle quali la grandissima maggioranza
(86,82%) aveva optato per la linea dura. Solo il 16,18% si era detto contrario.
Ma c’è un’altra indagine d’opinione, sempre
voluta dal QN, che ci sembra doveroso citare. “Giusto scrivere vietato guidare sulle
bottiglie?”. Anche in questo caso, vincono quelli che la pensano come noi, in
materia di sicurezza stradale, pur evidenziando una percentuale di scarto meno
consistente. A tarda sera, si erano espresse 605 persone, la maggior parte
delle quali (65,95%) si sono dette d’accordo, mentre il 34,05% ha espresso
parere contrario. Segno, a nostro
parere, che ancora c’è molto da fare. È comunque un fatto, e lo diciamo da
esperti di sicurezza sulla breccia da molti anni, che l’opinione pubblica stia
cominciando a pensarla in maniera diversa, solo rispetto a qualche mese
addietro. Un anno fa, la nostra e-mail era presa d’assedio da chi contestava
l’asprezza eccessiva delle sanzioni in materia di guida in stato di ebbrezza,
la cui soglia legale è sempre stata oggetto di aspre critiche perché
considerata troppo bassa. Oggi, i giovani ci segnalano le serate a rischio (quelle
nelle quali si promuove il cosiddetto bere responsabile). Guidare non fa male,
bere alcolici sì, anche se con moderazione. Eppure, non c’è mai nessuno, in
discoteca, che richiama i giovani a non guidare dopo aver bevuto. Un Dj che
dice alla balera di non “pippare” cocaina perché tagliata male (ci riferiamo ai
fatti di Bergamo), finisce sulle prime pagine; eppure, la cocaina tagliata al
30% d’atropina, spacciata – probabilmente per errore – nella bassa bergamasca,
non ha ucciso nessuno. La stessa provincia è invece insanguinata da decine di
vittime dall’inizio dell’anno. N
|