Drug test – foto dalla rete
(ASAPS) – Pugno di
ferro in Gran Bretagna contro la guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto
di sostanze stupefacenti. Durante l’estate la polizia del Regno Unito condurrà
controlli a tappeto per provare ad arginare un’abitudine, quella di mettersi al
volante dopo un bicchiere di troppo o dopo aver assunto farmaci che abbassano
il livello di attenzione, che sta prendendo sempre più piede nel paese di Sua
Maestà. Oltre
al consueto test del palloncino, i controlli includeranno un esame delle
pupille e prove classiche come stare in piedi su una gamba sola e camminare
senza sbandare. Per chi si rifiuterà di sottoporsi ai test è previsto
l’arresto. Il Paese non vuole tollerare questo tipo di reati e vuole punirli
severamente con queste disposizioni. Ormai si sa: “Prevenire è meglio che
curare”. La guida in stato di ebbrezza nel Regno Unito viene punita con pene
senza sconti: a chi viene sorpreso al volante con in corpo più di 80
milligrammi di alcol per 100 millilitri di sangue viene automaticamente
proibito di guidare per un anno. In aggiunta, a seconda della gravità
dell’infrazione commessa, l’automobilista può essere costretto a pagare una
multa di circa 7.500 euro e/o a scontare sei mesi di prigione. Per chi viene
trovato ubriaco al volante per una seconda volta nei 10 anni successivi è
prevista poi una squalifica di tre anni o il ritiro permanente della patente.
Le regole ferree e l’alta frequenza dei controlli hanno fatto sì che tra il
1986 ed il 1997 il numero dei decessi per guida in stato di ebbrezza sia quasi
dimezzato: da 990 a 540, nonostante una leggera crescita sia stata registrata
negli ultimi anni (nel 2006 a morire in incidenti causati dall’alcol sono state
580 persone). A influenzare profondamente l’atteggiamento della gente sono
state anche una serie di campagne di informazione e pubblicità shock, dove
incidenti e vittime vengono mostrati nei dettagli. I soggetti più a rischio
sono soprattutto i giovani: a fallire il test del palloncino nel 2004 è stato
il 6,3% dei ragazzi tra i 17 ed i 24 anni, contro il 4,4% della media. I
giovani maschi, secondo le statistiche, sono quattro volte più a rischio di
andare a sbattere con l’auto perché ubriachi rispetto alle altre fasce di età o
alle loro coetanee donne. E come in Italia il fine settimana è il periodo in
cui si concentra la maggior parte degli incidenti, il 56% tra la mezzanotte di
giovedì e la mezzanotte di domenica. (ASAPS) |
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