Lanciamo un appello ai lettori di questa rassegna
affinché scrivano il loro parere sulle
iniziative descritte qui di seguito. Anche per sostenere il consigliere
Silvia Caracciolo. Gli indirizzi a cui destinare i
messaggi sono: a LA PROVINCIA DI LECCO letterelecco@laprovincia.it , al Sindaco
di Olginate sindaco@comune.olginate.lc.it e a Roberto Argenta e Alessandro
Sbarbada per la pubblicazione in rassegna. A fine rassegna potete leggere già una prima risposta inviata
dall’AICAT LA PROVINCIA DI LECCO L’estate non si ferma Bar
scatenati tra cocktail segreti e gare «birra e wurstel» Olginate (b. ber.) Mentre imperversa la polemica sulle feste
della birra e sulle iniziative che promuovono il consumo di alcool, non si
ferma l’estate pazza dei bar olginatese. Alcuni locali del paese, frequentati
soprattutto dai giovani, hanno dato il via a iniziative per animare le serate
estive di chi non va al mare. E perché no? Per trasformare anche se solo per
gioco, Olginate nella riviera romagnola. Il Bar Aurora, vicino
al cinema «Jolly», dove i gestori hanno organizzato per venerdì 10 agosto una
gara davvero originale chiamata «birra & würstel». Si tratta di un
match diviso in 9 manche, con arbitri rigorosi e un preciso regolamento, in cui
gli iscritti si sfideranno fino allo sfinimento. Alla fine si decreterà il
campione capace di bere più birra e ingurgitare salsicce. Al bar Art Cafè
invece va a ruba un cocktail dagli ingredienti segreti inventato dai gestori
Andrea e Mattia Scalzi, nonché dal cugino Alessandro Fumagalli. «Il coktail si
chiama "What’s your name?" ed è diventato il successo dell’estate -
racconta Andrea Scalzi -, l’abbiamo inventato così per caso una sera qui al bar
e, da quando i clienti l’hanno assaggiato, non chiedono altro. Arrivano anche
da altri paesi chiedendo di poter gustare la nostra specialità. Si può dire che
nei weekend, i clienti bevono solo quello». La particolarità sta negli ingredienti,
soprattutto nel componente segreto. Per l’occasione il titolare svela parte
degli ingredienti del famoso intruglio: «Il cocktail sa di tè pesca, ma è
preparato con gin, vodka alla pesca, lemon soda, coca cola. Ma manca
l’ingrediente segreto che non sveliamo a nessuno. Qualcuno ha provato a
riproporre la bevanda in altri locali, ma l’effetto non è lo stesso». LA PROVINCIA DI LECCO Olginate L’allarme lanciato dal consigliere comunale Caracciolo
sull’abuso di alcol scatena diverse reazioni «Giù le mani dai bar e dalle feste» Persino Garlate difende la sua
iniziativa: «La birra si vende anche alle sagre del partito» Olginate Dopo l’allarme lanciato dal consigliere comunale di
maggioranza, Silvia Caracciolo, sulla pericolosità delle feste, delle iniziative
e dei locali che promuovono il consumo di birra e alcool, inevitabilmente è
scoppiata la polemica. Baristi e organizzatori di feste non ci stanno a vedersi
additati come responsabili per l’abuso di alcolici, difendono il proprio lavoro
e le manifestazioni. È il caso dei fratelli Andrea e Mattia Scalzi, che
gestiscono il bar Art Café, che in questi giorni hanno dato il via
alla promozione che prevede una birra gratis dopo due consumate:
«Vendere bevande è il nostro lavoro, come la promozione lanciata è solo
un’iniziativa per attirare clienti. Poi tocca agli avventori capire qual è il
limite e non abusare di alcolici». E aggiunge: «In ogni modo, anche se va
contro il nostro interesse, se vediamo un cliente che alza il gomito, lo
invitiamo a controllarsi». Anche Monica Mandelli lavora in un bar: «Capita che
i ragazzi, ma anche gli adulti, facciano il giro dei bar, quindi il gestore non
può sapere se quella che sta servendo è la prima birra o l’ennesima. Non solo:
quando si ritrovano in compagnia o vanno in discoteca, fanno la scorta al
supermercato dove gli alcolici sono venduti liberamente. Tocca al singolo
cittadino limitarsi e agli enti preposti fare prevenzione». La denuncia ha
superato il confine olginatese. Massimo De Franco, assessore alla Cultura e al
tempo libero a Garlate difende la propria iniziativa: «Nella nostra “Festa
della birra” non si fanno gare né si fanno promozioni per chi beve più birra.
Si tratta di un’iniziativa che ha lo scopo di aggregare e di socializzare e
fare beneficenza. Non ci sono mai stati problemi. Perché i ragazzi sono
controllati da chi organizza queste feste. E da quanto mi risulta, la birra la
vendono anche alle feste del partito a cui fa riferimento il consigliere
Caracciolo». L’assessore propone: «L’abuso di alcool è un problema reale, ma
non servono i divieti e la colpa non è di queste iniziative. Bisogna lavorare
per educare i ragazzi, ed è questo lo scopo del nostro “Sportello giovani” e di
iniziative come l’educazione stradale». L’amministrazione comunale di Olginate,
col vicesindaco Rocco Briganti assessore alle Politiche giovanili, garantisce
che il comune è sensibile sul problema: «In passato abbiamo dato vita a
iniziative in collaborazione con il centro di aggregazione andando nei bar del
paese con l’etilometro. A settembre sperimenteremo un progetto di informazione
e di prevenzione con l’Asfat». Non è per niente preoccupato dalle dichiarazioni
del consigliere: «Tutti gli esponenti della maggioranza sono attivi e
propositivi, ben vengano nuovi impulsi. Come ha detto Silvia Caracciolo, il
nostro comune è molto attento e sensibile. Basta guardare nel programma
elettorale e nel bilancio per vedere l’attenzione che riserviamo alla fascia
della popolazione tra i 0 e i 18 anni. Ma si lavora anche a sostegno della genitorialità,
come proposto dall’assessore ai Servizi sociali, Patrizia Martinoli». Briganti
sottolinea: «Detto questo, però va aggiunto che non vanno demonizzare le feste,
né i bar, che hanno tutti i diritti di vendere secondo la legge, gli alcolici».
Barbara Bernasconi CORRIERE DELLA SERA Intervista al ministro: «Il decreto sulla sicurezza? Un buon
inizio» «Più auto e mezzi per gli agenti sulle strade» Bianchi: «Già acquistati 6 mila etilometri e uno stock di
Autovelox In Finanziaria una cifra in bilancio sarà a favore della Stradale» 03 agosto 2007 Ministro Bianchi, a decreto varato lei si ritiene contento,
mediamente soddisfatto o molto soddisfatto? «Mi ritengo molto soddisfatto. Anche perché il Presidente
della Repubblica ha accettato di inserirlo subito in Gazzetta Ufficiale in modo
che entri in vigore fin da questa prima settimana di vacanze». Come spiega che la sicurezza
stradale spesso abbia sbattuto contro muri di gomma? «L’ho sperimentato anch’io. Ho dovuto battermi strenuamente
per varare questo pacchetto di 25 articoli che mi sembra essere già un buon
inizio. Sono gli stessi articoli, solo con minime modifiche, che rientreranno
nella legge vera e propria quando la Camera riprenderà i lavori dopo le ferie.
C’è, in questo pacchetto, una grande iniziativa per prevenzione degli incidenti
e controlli sulle strade. Ma anch’io ho sbattuto in qualche muro di gomma: per
esempio, nulla è stato ancora deciso sull’innalzamento dell’età per guidare un
quadriciclo. Tenga presente, comunque, che per i neo patentati, gente cioè che
ha preso il permesso di guida nei tre anni, le sanzioni sono raddoppiate». Lei ha pronunciato una parola magica: controlli. Ma come fa
la Stradale col poco organico che ha a controllare più di 400 mila chilometri
di strade? «Abbiamo lavorato molto sulle dotazioni. Per pur avendo lo
stesso numero di pattuglie della Stradale sulle strade le abbiamo dotate di
strumenti tecnologicamente più raffinati per eseguire un maggioro numero di
controlli. Abbiamo acquistato 6 mila etilometri e uno stock di Autovelox. e
cito un dato sui controlli: a fine giugno, cioè a metà anno, sono raddoppiati,
hanno raggiunto cioè il numero globale del 2006». Ma i controlli non si fanno senza agenti. «Insieme con il ministro Amato abbiamo deciso di inserire
nella prossima finanziaria una cifra in bilancio a favore della Stradale. Che
ha bisogno di svecchiare il parco auto, avere manutenzioni puntuali, benzina
senza troppa parsimonia». Le società che gestiscono le Autostrade potrebbero aumentare
la sicurezza chiedendo allo Stato un maggior numero di pattuglie e acquistando
un maggior numero di vetture. «Il discorso rientra sulla revisione dell’atto di concessione
fra lo Stato e le società autostradali. Va rivisto perché i patti attuali sono
leonini perché impediscono di controllare gli impegni: ci vogliono clausole
nuove». Qual è stato il punto su cui si
è più discusso fra tutti quelli del decreto legge? «Quello più contestato è la guida in stato di ebbrezza. Ma
la maggior parte degli incidenti più gravi ha questa causa come base. Allora o
uno si mette in testa che non si deve guidare dopo aver bevuto oppure non c’è
niente da fare, gli incidenti continueranno. Per andare incontro a certe
opinioni, abbiamo differenziato le sanzioni introducendo lo 0,8 grammi per
litro: così divideremo gli automobilisti in categorie, ma sempre sanzionando in
modo molto severo. Gli italiani devono capire bene una cosa: chi beve non deve
guidare». Fra le auto che i neo patentati non potranno guidare, quelle
cioè fino a 50 kilowatt, c’è la Panda ma non c’è la nuova 500 le cui versioni
partono da 51 kilowatt. «Non me n’ero accorto, ma sicuramente nella stesura definita
della legge, a settembre, qualcosa si potrà ritoccare». Nestore Morosini IL MESSAGGERO Le nuove norme in vigore ROMA (3 agosto) - Multe fino a 9.000 euro per chi guida
senza la patente, maggiori limitazioni relative alla guida dei motocicli,
punizioni più rigide per chi supera i limiti di velocità, per chi utilizza
cellulari o guida in stato di ebrezza o sotto effetto di stupefacenti. Il
decreto legge sulla sicurezza stradale approvato dal Consiglio dei ministri dà
un giro di vite alle sanzioni previste per chi vìola le norme. Il via libera al
provvedimento, spiega il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, rende
immediatamente efficaci alcune disposizioni contenute nel disegno di legge
all’esame del Senato, che però non sarà approvato dal Parlamento prima di settembre.
Ecco, punto per punto, le norme varate oggi. Guida senza patente - Chi guida senza aver conseguito la
patente, con patente revocata o non rinnovata per mancanza dei requisiti
previsti sarà punito con ammende tra i 2.257 e i 9.032 euro. Nell’ipotesi di
recidiva nel biennio è previsto l’arresto fino ad un anno. L’infrazione sarà
punita come fattispecie di rilevanza penale. Limitazioni per la guida dei motocicli - E’ stato modificato
il comma 1 relativo alle limitazioni alla guida di motocicli. L’articolo è
stato riformulato in modo da operare come rinvio automatico alle normative
comunitarie in materia. L’ultima direttiva europea cui bisogna far riferimento
prevede, ad esempio, che «l’autorizzazione a guidare motocicli di potenza
superiore a 25 kW o con rapporto potenza/peso (riferito alla tara) superiore a
0,16 kW/kg è subordinata al conseguimento della patente A da almeno due anni». Con l’introduzione del comma 2-bis, in materia di
neo-patentati, ai quali la patente sia stata rilasciata a partire dal
centottantesimo giorno dall’entrata in vigore del decreto legge è stata
introdotta una ulteriore limitazione alla guida, relativa alla potenza
specifica dei veicoli, riferita alla tara, che non può essere superiore
superiore a 50 kW/t. Il divieto, quindi, è previsto soltanto per chi consegue
la patente B a partire dal centottantesimo giorno successivo all’entrata in
vigore del decreto. Saranno così salvaguardati i diritti acquisiti da chi ha
già conseguito la patente da non più di tre anni o che la conseguirà nei 180
giorni seguenti l’entrata in vigore della norma. Il comma 3 introduce una nuova previsione in tema di
trasporto dei minori: modificando l’articolo 170 del Codice della strada, si è
introdotto il divieto assoluto di trasportare minori di quattro anni su veicoli
a due ruote, divieto sanzionato con il pagamento di una sanzione amministrativa
pecuniaria. La sanzione amministrativa, in questo caso, va da 148 a 594 euro. Velocità - Le nuove disposizione prevedono un incremento sia
delle sanzioni pecuniarie, sia della durata della sospensione della patente.
Sarà possibile impiegare come fonti di prova anche dispositivi che calcolano la
velocità media su un tratto predeterminato. E’ previsto che le postazioni di
controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità debbano essere
ben visibili e preventivamente segnalate con l’uso di cartelli o di dispositivi
di segnalazione luminosi. Sono state rimodulate le fasce di eccesso della
velocità oltre il limite consentito, con sanzioni più pesanti soltanto per le
eccedenze superiori a 40 km/h e a 60 km/h rispetto al limite. Chiunque superi,
ad esempio, di 40km/h, ma di non oltre 60 km/h, i limiti massimi di velocità, è
soggetto al pagamento di una somma da 370 a 1.458 euro e alla sospensione della
patente da tre a sei mesi. Se in un periodo di due anni viene nuovamente
sanzionato per il superamento dei limiti di velocità, la sospensione della
patente andrà dagli otto ai diciotto mesi. Se si superano i limiti di oltre 60
km/h, la multa da pagare varierà tra i 500 e i 2.000 euro, con sospensione
della patente tra i sei e i dodici mesi. In questo caso, se nell’arco di due
anni verrà accertata la stessa violazione del codice, scatterà la revoca della
patente. Uso di cellulari alla guida - Il Codice della strada prevede
il divieto per il conducente di far uso durante la marcia di apparecchi
radiotelefonici o di usare cuffie sonore, ma consente l’utilizzo di apparecchi
a viva voce, o dotati di auricolare, purché il conducente, per farli
funzionare, non debba usare le mani. L’obiettivo è l’innalzamento del livello
di attenzione del conducente vietando durante la guida l’uso di qualsiasi
apparecchio che distragga dalla guida o possa impegnare anche una sola mano. Le
multe vanno da 148 a 594 euro. Si può arrivare alla sospensione della patente
di guida da uno a tre mesi se la violazione viene ripetuta nel corso di un
biennio. Guida in stato di ebbrezza e uso di stupefacenti - Le nuove
disposizioni sono state varate per contrastare in modo immediato e incisivo il
gravissimo fenomeno della guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto
di stupefacenti, che, secondo stime dell’Oms (Organizzazione mondiale della
sanità), dell’Istituto superiore di sanità e della Società italiana di
alcologia, determina almeno il 30% degli incidenti gravi che avvengono in
Italia. Sono previsti tre "gradi di intensita" della violazione, ai
quali corrispondono tre differenti livelli di sanzioni: - guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico
compreso tra un valore oltre 0,5 e fino a 0,8 grammi per litro (g/l). Per
tale ipotesi è stata inasprita la sanzione pecuniaria: l’importo dell’ammenda
(che finora era compreso tra 258 e 1.032 euro) varierà tra i 500 e i 2.000
euro. Confermata la pena dell’arresto fino a un mese, è stata inasprita altresì
la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente che,
dagli attuali quindici giorni a tre mesi, diviene da tre a sei mesi; - guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico
compreso tra un valore eccedente 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro
(g/l): in questo caso, non previsto sino ad oggi dalla legge, la sanzione
pecuniaria prevista va da 800 a 3.200 euro. La pena dell’arresto è prevista
fino a tre mesi, e la sanzione amministrativa accessoria della sospensione
della patente da sei mesi a un anno; - guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico
superiore a 1,5 grammi per litro (g/l). Per tale ipotesi la sanzione pecuniaria
prevista parte da un minimo di 1.500 euro e arriva a un massimo di 6.000 euro.
La pena dell’arresto è prevista fino a sei mesi, e la sanzione amministrativa
accessoria della sospensione della patente va da uno a due anni. L’arresto e le altre sanzioni - In ogni caso la pena
detentiva può essere commutata nella misura alternativa dello svolgimento di
un’attività a titolo gratuito e continuativo presso strutture sanitarie
traumatologiche pubbliche. In tutti i casi è disposta la revoca della patente
qualora il reato sia commesso da un conducente titolare di patente
professionale, o da titolare di patente di categoria B nell’ipotesi di recidiva
nel biennio. Le pene sono raddoppiate quando il conducente in stato di
ebbrezza (di qualunque entità) provochi un incidente stradale: è inoltre
disposto il fermo amministrativo del veicolo coinvolto nell’incidente per
novanta giorni, a meno che il veicolo stesso non appartenga a persona estranea
al reato. Salvo che il fatto costituisca reato, in caso di rifiuto dell’accertamento
il conducente è soggetto al pagamento di una somma tra i 2.500 e i 10.000 euro.
Se la violazione è commessa in occasione di un incidente stradale in cui il
conducente è rimasto coinvolto, si applica la sanzione amministrativa
pecuniaria da 3.000 a 12.000 euro. Dalla violazione conseguono la sanzione
amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un
periodo da sei mesi a due anni e del fermo amministrativo del veicolo per un
periodo di centottanta giorni, salvo che il veicolo appartenga a persona
estranea alla violazione. Quando lo stesso soggetto compie più violazioni nel
corso di un biennio, è sempre disposta la sanzione amministrativa accessoria
della revoca della patente di guida. Chiunque guida in stato di alterazione
psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con
l’ammenda da 1.000 a 4.000 euro, l’arresto fino a tre mesi. Anche in questo
caso è possibile richiedere la misura alternativa. All’accertamento del reato
consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente
di guida da sei mesi ad un anno. Revoca della patente - La patente di guida viene sempre
revocata quando il reato è commesso dal conducente di un autobus o di un
veicolo di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate o,
ancora, quando il titolare di patente B sia recidivo nell’arco di un biennio.
Se il conducente in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto
sostanze stupefacenti o psicotrope provoca un incidente stradale, le pene sono
raddoppiate ed è disposto il fermo amministrativo del veicolo per novanta
giorni. Informazione obbligatoria nei locali dove si vende alcol -
Viene introdotto l’obbligo per i titolari e i gestori di locali ove si svolgano
- con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario - spettacoli o altre forme di
intrattenimento, unitamente alla vendita e somministrazione di bevande
alcoliche, di esporre tabelle che indichino i sintomi correlati ai vari gradi
di concentrazione di alcol nel sangue, nonché le quantità delle bevande
alcoliche più comuni che fanno superare i limiti previsti per la guida in stato
di ebbrezza. ADNKRONOS SICUREZZA STRADALE: FERRERO, NO A RINVIO ESAME DDL
PUBBLICITA’ ALCOLICI Roma, 3 ago. (Adnkronos) - ’’Nel momento in cui si agisce
per istituire strumenti in favore della sicurezza sulle strade, si cede alle
pressioni delle lobbies dei produttori di alcolici, e si perde cosi’
un’occasione preziosa di intervenire sulla prevenzione, procrastinando l’esame
del disegno di legge sulla pubblicita’ degli alcolici’’. Nel Consiglio dei
ministri, all’interno della discussione sul disegno di legge sulla sicurezza
stradale, il ministro della Solidarieta’ sociale, Paolo Ferrero, ha protestato
con forza perche’ il Cdm non ha ancora preso in esame la sua proposta di legge
per limitare la pubblicita’ sugli alcolici, da lui presentato al preconsiglio
dei ministri da oltre un mese. BRESCIA OGGI L’EMERGENZA. Previsti il ritiro della patente, servizio in
centri traumatologici e multe salate Sicurezza sulle strade Oggi
arriva il giro di vite In Consiglio dei ministri il decreto legge che tra l’altro
prevede la «tolleranza zero» per chi guiderà ubriaco ROMA Tolleranza zero per chi guida sotto l’effetto di alcol:
multe salate, ritiro patente e servizio obbligatorio in un Centro per
traumatizzati. È una delle novità del decreto legge sulla sicurezza stradale
che sarà licenziato oggi dal Consiglio dei ministri. Si tratta di sette
articoli, stralciati dal disegno di legge in esame alla commissione Lavori
pubblici del Senato, sui quali è stato raggiunto un accordo di massima tra
maggioranza e opposizione. Il cuore del pacchetto è costituito dall’inasprimento delle
sanzioni contro gli automobilisti che hanno bevuto. Il ministro degli Interni
Giuliano Amato ha parlato di misure «cattivissime». Spesso, ha ricordato, «le
leggi prevedono pene detentive che poi i giudici non applicano. Nel decreto
abbiamo così inserito pene alternative per chi guida sotto l’effetto di alcol o
di droghe come, ad esempio, il servizio obbligatorio in un centro
traumatologico, in modo che si rendano conto degli effetti del loro
comportamento». È l’articolo 5 del decreto a introdurre le nuove norme in
materia: chiunque guida in stato di ebbrezza è punito con un’ammenda da 500 a
2.000 euro e l’arresto fino a un mese, con sospensione della patente da tre a
sei mesi, se è stato accertato un tasso alcolico tra 0,5 e 0,8 grammi per
litro; l’ammenda sale tra 800 e 3.200 euro, con arresto fino a tre mesi e la
pena accessoria dello svolgimento di un’attività sociale gratuita e
continuativa fino a sei mesi e sospensione della patente tra sei mesi e un
anno, se il tasso è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l; infine l’ammenda sale tra 1.500
e 6.000 euro, arresto fino a sei mesi e attività sociale fino a un anno, se il
tasso supera 1,5 g/l. La patente è sempre revocata se il reato è commesso dal
conducente di un autobus. Inoltre, se il guidatore ubriaco provoca un incidente
stradale, le pene sono raddoppiate ed è disposto il fermo amministrativo del
veicolo per 90 giorni. Sanzioni analoghe per chi guida sotto l’effetto di
droghe. IL TEMPO «Divertirsi senza ammazzarsi» Oggi il nuovo decreto legge: colpirà soprattutto chi guida
ubriaco Dal ministro Amato forte richiamo all’emergenza sulla sicurezza
stradale di MARINO COLLACCIANI BASTA con gli ubriachi al volante. Il
giro di vite arriva attraverso una frase a effetto del ministro dell’Interno:
«Consentire alla gente di divertirsi senza ammazzarsi». In arrivo multe salate,
ritiro patente e servizio obbligatorio in un Centro per traumatizzati: è una
delle novità del decreto legge sulla sicurezza stradale che sarà licenziato
oggi dal Consiglio dei ministri. Amato ha parlato di misure «cattivissime».
Spesso, ha ricordato, «le leggi prevedono pene detentive che poi i giudici non
applicano. Nel decreto abbiamo così inserito pene alternative per chi guida
sotto l’effetto di alcol o di droghe come, ad esempio, il servizio obbligatorio
in un centro traumatologico, in modo che si rendano conto degli effetti del
loro comportamento». È l’articolo 5 del decreto a introdurre le nuove norme in
materia: chiunque guida in stato di ebbrezza è punito con un’ammenda da 500 a
2.000 euro e l’arresto fino a un mese, con sospensione della patente da tre a
sei mesi, se è stato accertato un tasso alcolico tra 0,5 e 0,8 grammi per
litro; l’ammenda sale tra 800 e 3.200 euro, con arresto fino a tre mesi e la
pena accessoria dello svolgimento di un’attività sociale gratuita e
continuativa fino a sei mesi e sospensione della patente tra sei mesi e un
anno, se il tasso è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l; infine l’ammenda sale tra 1.500
e 6.000 euro, arresto fino a sei mesi e attività sociale fino a un anno, se il
tasso supera 1,5 g/l. La patente è sempre revocata se il reato è commesso dal
conducente di un autobus. Inoltre, se il guidatore ubriaco provoca un incidente
stradale, le pene sono raddoppiate ed è disposto il fermo amministrativo del
veicolo per 90 giorni. Sanzioni analoghe sono previste per chi guida sotto
l’effetto di droghe. Novità anche per i locali che vendono alcolici: sono
obbligati a esporre all’entrata o all’uscita tabelle che descrivono i sintomi
correlati ai diversi livelli di concentrazione di alcol nell’aria espirata. Ci
sono poi altre notizie: chi guida auto o moto senza avere la patente è punito
con un’ammenda che va da 2.257 a 9.032 euro; ai titolari della patente B, per i
primi tre anni dal rilascio non è consentita la guida di auto con una potenza
superiore a 50 Kwh. A latere l’iniziativa, promossa insieme alla Fondazione Ania
per la sicurezza stradale, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sul tema
e di divulgare l’iniziativa del «guidatore designato» incentivandolo con una
serie di premi». La campagna, hanno spiegato Amato e la Melandri, «partirà il
10 agosto con l’invio di diversi milioni di sms tematici sui cellulari dei
giovani italiani tra i 18 ed i 35 anni, grazie alla collaborazione dei gestori
di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e Tre. La prima serie di invia
riguarderà oltre tre milioni e mezzo di italiani. Al termine dela campagna,
nella prima settimana di novembre, saranno raggiunti 10 milioni di giovani».
Gli sms ricorderanno ai destinatari che «chi beve non guida, chi guida non
beve». I ragazzi che avranno conservato il testo dell’sms e che, a seguito di un
controllo da parte delle forze di polizia, risulteranno con tasso alcolico pari
a zero, saranno premiati con il diritto a partecipare all’estrazione di alcuni
premi: biglietti per le partite della Nazionale di calcio, per la gara di
Formula 1 all’autodromo di Monza, per il Campionato del mondo di MotoGp.
Intanto, in tema di esodo, è «bollino nero» sulle strade italiane in questo
primo week-end di agosto. A rendere necessario l’utilizzo della marcatura che
segnala la condizione di traffico più congestionato - ed è la prima volta
quest’anno - sono gli 11 milioni di veicoli previsti da Autostrade per l’Italia
sulla sua rete. Così, le previsioni del traffico autostradale in questo fine
settimana: oggi «Bollino Rosso» dalle 14 fino a tarda notte; domani, «Bollino
Nero» dalle 6 alle 22; domenica, «Bollino Giallo» fino al primo pomeriggio.
m.collacciani@iltempo.it CELLULARE MAGAZINE.IT SMS per guida senza alcool Una campagna contro le stragi del sabato sera condotta anche
a colpi di telefonino. Premi per chi aderisce Partirà il prossimo 10 agosto la campagna di comunicazione
sulla sicurezza stradale La vita non è un optional. Presentata ieri dal
ministro Giovanna Melandri, insieme al ministro Giuliano Amato e al presidente
dell’Ania (Associazionedelle assicurazioni) Fabio Cerchiai, la campagna ha lo
scopo di promuovere presso i giovani tra i 18 e i 35 anni, la figura del
guidatore designato. Quest’ultimo è colui che, in un gruppo di amici, si assume
la responsabilità della serata, evitando di bere alcool per poter guidare
l’auto in sicurezza al rientro. Dal 10 agosto, all’inizio di ogni fine settimana, partiranno
degli SMS che raggiungeranno i telefoni dei ragazzi italiani ai quali sarà
ricordato che chi guida non beve, chi beve non guida. In una prima fase gli SMS,
inviati con la collaborazione di tutti i gestori di telefonia mobile italiani,
raggiungeranno 3 milioni e mezzo di ragazzi. Lo scopo finale è però quello di
raggiungere tutti i giovani tra i 18 e i 35 anni, per un totale di circa 10
milioni. Per incentivare i ragazzi a seguire i consigli della
campagna, sono stati previsti diversi premi, assegnati a quanti avranno
conservato l’SMS e, sottoposti a controllo dalla polizia stradale, saranno
trovati con un tasso di alcol nel sangue pari a zero. Biglietti per assistere
gratuitamente alle partite della Nazionale di calcio, biglietti per le prove
delle gare del Gran premio di Formula 1 all’autodromo di Monza, visite guidate
presso quest’ultimo e corsi di guida sicura saranno alcuni dei premi messi in
palio. IL SOLE 24 ORE Alcol vietato ai sedicenni ... In Autogrill... (*) 03-08-2007 - Niente più alcolici in vendita ai sedicenni
nelle aree di servizio. È la decisione annunciata ieri da Autogrill.
Raccogliendo l’invito dei ministeri dell’interno e delle Politiche giovanili,
la società leader nel settore della ristorazione su strada aveva sottoscritto
quattro mesi fa il Codice etico di autoregolamentazione per la sicurezza
stradale. Ai minori di 16 anni sarà quindi proibito acquistare bevande
alcoliche negli oltre 300 punti di ristoro sparsi lungo l’intera rete
autostradale Una comunicazione affissa nei locali, con i loghi di Governo e
Confcommercio, spiegherà al pubblico l’iniziativa. (*) Nota: ogni iniziativa volta a ridurre il consumo di
alcolici è lodevole. Tuttavia sarebbe logico attendersi che decisioni sulla
vendita di alcolici in autogrill siano finalizzate a prevenire gli incidenti
stradali in autostrada. In questo caso non deve essere così, visto che è
rivolta in modo specifico agli avventori che non guidano. VIRGILIO NOTIZIE Fipe:’Tolleranza zero’ alcol
minori Necessaria autodisciplina degli
esercenti (ANSA) - ROMA, 3 AGO - La Federazione italiana pubblici
esercizi (Fipe) ha deciso di lanciare la campagna ’Tolleranza zero’contro l’uso
di alcol da parte dei minori. La campagna sulla sicurezza stradale che affianca
quella dei ministeri dell’interno e delle politiche giovanili, punta a
sollecitare l’autodisciplina degli esercenti affinche’ evitino oltre alla
somministrazione di alcol ai minori di 16 anni, gia’ vietata dalla legge, anche
la vendita che invece la normativa non impedisce. IL GAZZETTINO (Pordenone) Nessun rischio di incorrere in sanzioni ma, anzi, la
possibilità di prevenirle evitando di mettersi al volante Alcol, nei bar torna il test
"fai da te" Consegnati in una dozzina di locali pubblici seicento kit:
al dispositivo è allegato un questionario Porcia "Se bevi non fare il pieno": appurato il discreto
successo riscontrato l’estate scorsa, il comando della Polizia municipale e
l’assessorato alla Viabilità del Comune di Porcia hanno deciso di battere
nuovamente sul tasto della prevenzione, ripetendo l’iniziativa contro gli
incidenti stradali causati dalla guida in stato di ebbrezza. In questi giorni,
infatti, saranno consegnati a una dozzina di locali pubblici purliliesi circa
seicento kit per l’alcoltest, comprendenti un questionario anonimo da compilare
da parte del cliente e un dispositivo tarato in grado di mostrare
indicativamente il livello di alcool nel sangue. «Non si tratta di uno strumento sanzionatorio, né tanto meno
di un interrogatorio - conferma l’assessore alla Polizia municipale e al
traffico Claudio Lot -, ma semplicemente di uno strumento che il cliente può
utilizzare personalmente, in completo anonimato, per capire qual è l’incidenza
di ciò che ha bevuto sulla sua lucidità e regolarsi di conseguenza, magari
facendo guidare l’auto a un amico ed evitando così il rischio dell’etilometro,
quello vero». Il dispositivo che sarà consegnato, infatti, non è omologato a
fini sanzionatori, dal momento che segnala solo il superamento della soglia
limite di alcool nel sangue, ma non la sua reale percentuale; quindi non c’è in
nessun modo la possibilità di incorrere in sanzioni ma, anzi, di prevenirle. «Noi continuiamo prima di tutto a fare prevenzione - dice il
comandante della Polizia municipale Francesco Crapis -. In questo modo diamo i
mezzi per evitare sanzioni e incidenti, ma dopo di questo l’unica forma di
prevenzione resta la repressione». Il kit sarà consegnato ai locali in questi giorni, prima
della generale chiusura per le ferie. L’anno scorso l’esperimento ebbe un
discreto successo, anche se non tutti i questionari ritornarono al mittente
compilati a dovere e non mancarono alcuni gestori non particolarmente sensibili
all’iniziativa. Il dispositivo è costituito da un palloncino da gonfiare e
un tubicino con dei filtri sensibili all’alcool; al palloncino è allegato un
questionario che verifica il livello generale di conoscenza dell’effetto
dell’alcol sui riflessi, l’età e le bevande assunte e il livello di alcol nel
sangue rilevato dall’auto-test; una tabellina finale ricapitola il tasso
alcolemico a stomaco vuoto delle bevande più frequenti. Il test è
implicitamente indirizzato ai giovani, nelle fasce di età dai 18 ai 25 anni e
dai 25 anni in su, e il questionario sarà utilizzato per una verifica del
rapporto tra alcool e giovani sul territorio purliliese, permettendo di
analizzare anche i progressi o i peggioramenti rispetto all’estate scorsa. Sara Pittonet Gaiarin IL GAZZETTINO (Venezia) Emanata un’ordinanza che vieta la vendita per asporto di
bibite in bottiglie di vetro, vino, liquori e birra Contro l’alcol è tolleranza
zero Il provvedimento vale per piazza Mazzini e zone adiacenti
nelle ore notturne fino al 16 settembre Jesolo Basta bibite in bottiglie di vetro, il Comune vara la
tolleranza zero. E’ stata firmata dal sindaco Francesco Calzavara l’ordinanza,
che rimarrà attiva fino al 16 settembre e che riguarda l’area compresa tra piazza
Casabianca, piazza Mazzini e piazza Aurora, nella fascia che va dalla zona a
mare fino alla provinciale via Roma Destra esclusa. "E’ vietata la vendita
per asporto di bevande contenute in bottiglie di vetro da parte degli esercenti
di negozi, pubblici esercizi, chioschi, botteghe, laboratori artigianali e
simili, ivi compresi i distributori automatici, nonché ai venditori ambulanti,
anche in occasione di manifestazioni, nella fascia oraria dalla mezzanotte alle
6; nel periodo di vigenza del provvedimento è inoltre vietata la vendita per
asporto di bevande alcoliche, di qualunque gradazione ed in qualsiasi
contenitore, nella fascia oraria dalle 2 alle 6". "Nel mese di agosto
- spiega il sindaco - l’atmosfera di festa tipica del weekend si può vivere
tutti i giorni della settimana. Al fine di prevenire eventuali problemi legati
alla sicurezza ed all’ordine pubblico nella zone di piazza Mazzini, anche a
seguito degli spiacevoli episodi che si sono verificati negli scorsi weekend,
si è reso necessario emettere questa ordinanza che disciplinerà la situazione.
Questo provvedimento faciliterà inoltre l’opera di sorveglianza della zona
svolta dalle forze dell’ordine presenti". Il provvedimento è stato
concordato con l’assessore alla sicurezza, Andrea Boccato: "Piazza Mazzini
nel mese di agosto diventa la piazza del Veneto. L’affollamento può creare
inevitabilmente qualche problema di sicurezza. Ben venga il divertimento ma è
pur sempre necessario mettere dei freni ad eventuali esagerazioni. Questo
provvedimento agevolerà il controllo delle forze dell’ordine e garantirà anche
gli stessi giovani dagli inutili eccessi di alcuni gruppi". Fabrizio Cibin IL GAZZETTINO (Padova) Venerdì, 3 Agosto 2007 I PUBBLICI ESERCIZI SCENDONO IN CAMPO PER EVITARE GLI
ABUSI Una campagna dei baristi contro
l’alcol (*) Nell’ambito delle iniziative promosse dalle Istituzioni
pubbliche per contrastare gli abusi di alcol, anche l’APPE (Associazione
Provinciale Pubblici Esercizi) di Padova darà il suo contributo essenziale. Le
associazioni territoriali, raccogliendo le richieste provenienti direttamente
dagli esercizi a loro aderenti, sosterranno la campagna "Tolleranza
zero" promossa da Fipe-Confcommercio a livello nazionale. Esercitando il dovere di rispettare la legge, proprio come
avvenuto nella campagna contro il fumo, nei locali pubblici verranno esposti
cartelli o locandine in posizioni ben visibili per rammentare alla clientela il
divieto di somministrazione di alcol a minori di sedici anni e a persone in
evidente stato di ebbrezza. Nella ferma convinzione di poter essere portatori di
dialogo, cultura e società, i pubblici esercizi si impegnano a svolgere un
ruolo di sensibilizzazione verso i cittadini. Nessuno meglio di un esercente
entra direttamente in contatto con i consumatori, perché è colui che ha il
rapporto diretto con il territorio, entra in contatto con gli stati d’animo
della gente, ne raccoglie gli sfoghi e gli umori. «L’impegno è rivolto anche al nostro interno - afferma
Angelo Luni, Segretario dell’APPE di Padova - infatti, nel momento in cui ci
renderemo conto che in un locale non verrà fatta rispettare la legge,
interverremo con un’opera di sensibilizzazione sul danno sociale che sta
arrecando ai suoi clienti (un cliente vale più di un bicchiere di alcol), sul
danno di immagine che reca al suo locale (verrà considerato poco affidabile dai
consumatori) e sul danno economico (un bicchiere in più venduto una sera vale
meno di tante altre consumazioni vendute in meno le sere successive)». (*) Nota: come commento di questo articolo si può leggere
l’articolo seguente pubblicato dallo stesso giornale, nello stesso giorno,
nella stessa pagina. IL GAZZETTINO (Padova) Venerdì, 3 Agosto 2007 Il consumo della bevanda si è ormai spostato lungo il
Piovego. I locali del centro storico corrono ai ripari puntando sulle
"promozioni" Spritz a prezzi scontati per
superare la crisi Angelo Luni, direttore dell’Appe: «Siamo nettamente
contrari. In questo modo si spingono i giovani a bere di più» Sono in pochi a rimpiangere i tempi in cui lo spritz nelle
piazze scorreva a fiumi. Facendo, ovviamente lievitare anche gli introiti di
chi lo vendeva. Ora invece, la "delocalizzazione" lungo il Piovego e
in altri luoghi periferici di Padova, sta producendo una sorta di
desertificazione. Che fare? I locali del centro storico corrono ai ripari
abbassando i prezzi o addirittura lanciano formule promozionali del tipo
"paghi uno, bevi due". Ma lo spritz a un euro o a 90 centesimi
produce anche altri effetti: da un lato spinge i giovani a consumare di più,
dall’altro cozza contro la campagna anti-abuso di alcool lanciata da alcune
associazioni di categoria. «A queste vendite promozionali siamo nettamente
contrari» dice Angelo Luni, direttore dell’Appe. Non ha tutti i torti, visto
che proprio l’associazione che dirige, è stata capofila nel vietare la
somministrazione di alcolici ai minori di 16 anni. Ma c’è anche un altro aspetto. «Il fenomeno degli spritz
scontati - spiega il direttore - è in atto dalla scorsa primavera e conferma la
crisi che stanno vivendo molti gestori a Padova». Il motivo? I locali in centro
storico sono ormai troppi. Erano 340 solo tre anni fa, 380 l’anno dopo, e nel
2007 sono saliti a 409. Significa che in quest’arco di tempo le "new entry"
sono state una settantina, segnando un incremento del 20 per cento. Va da sè
che la concorrenza, per accaparrarsi i clienti è sempre più spietata. A
favorire la proliferazione sono state soprattutto le licenze reperite mediante
la divisione tra bar e trattorie. Ma questa riduzione dei margini di guadagno sta provocando
anche le prime vittime. Lo sanno bene ad Appe Fidi alla quale, nell’ultimo
mese, si sono rivolti parecchi gestori per ottenere finanziamenti di 2-3 mila
euro. L’ammontare modesto di queste somme conferma ulteriormente la fragilità
economica di tante attività. «È un segnale negativo - spiega Luni - Preoccupa il fatto
che gran parte di questi gestori si rivolgano a noi perchè non ce la fa a
pagare le tasse e gli alti canoni d’affitto. Cose mai accadute prima». Intanto,
i dati di un’indagine effettuata dalla Confesercenti confermano che i baristi
sono tra i bersagli preferiti dai malviventi. Nel primo semestre di quest’anno,
gli atti criminosi consumati contro di loro sono stati 102 e rappresentano
quasi il 20 per cento del totale. In prima linea sono anche altri settori del
commercio: supermercati (38 casi), ristoranti, trattorie e pizzerie (34). Ma in
questi giorni non hanno vita facile nemmeno i quattordici bar che hanno aderito
alla manifestazione "Boulevard d’estate" lungo il Piovego. Il
massiccio afflusso di amanti dello spritz che raggiunge le sponde del fiume per
bere e aggregarsi, disturba infatti il riposo degli abitanti del quartiere. Per
i residenti è tutto come lo scorso anno. Musica forte fino a notte fonda,
tamburi e giovani che parlano ad alta voce. Paolo Gabrielli IL GAZZETTINO
(Belluno) Lettere&opinioni Tolleranza zero per chi guida in
ebbrezza alcolica Gentile direttore, quelli che per decenni sono stati indicati come incidenti
stradali dovuti a "cause imprecisate", come d’incanto domenica 29
luglio hanno avuto finalmente una causa: l’alcol al volante. Un’autentica scoperta dell’acqua calda, sollecitata da
alcuni terribili fatti di cronaca, che però non sono affatto nuovi. Il problema
dell’alcol alla guida è certamente noto già dal tempo "delle
carrozze", altro che "cause imprecisate". Però, neppure alla luce di questo nuovissimo modo di
commentare questi "omicidi stradali", mi è ancora capitato in Italia
di sentire qualcuno invocare lo "zero grammi per litro" per il
guidatore, già in vigore in diversi stati europei. Eppure sarebbe molto comodo
per tutti i guidatori non dover stare lì a valutare le seguenti domande: oggi quanto
posso bere? Sarò ancora nei limiti di legge? Ci starà dentro ancora qualche
goccio? Sarà passato abbastanza tempo dall’ultimo bicchiere? Posso ancora un
gelato con il rum? Se mi misurano ora, quanto segnerà? Sono tutte considerazioni che esulano dal vero problema che
è quello di guidare in perfette condizioni fisiche e psichiche. "Zero
grammi per litro e zero tolleranza per chi guida sotto l’effetto
dell’alcol": sicuramente ci sarà molto di meno da piangere. Sisto Menardi Cortina D’Ampezzo AGI DONNA UCCISA IN CAMPO NOMADI, UN
ARRESTO Dino Ametovic, 38 anni, pregiudicato agli arresti
domiciliari nel campo rom di Caivano, nel napoletano, e’ stato sottoposto a
fermo di Pm per l’omicidio della cognata Ruzica Ametovic, 30 anni, uccisa
questa notte al termine di una lite all’intero del gruppo familiare. Il fatto
e’ accaduto intorno alle 23, mentre nel campo rom autorizzato, in localita’
Trivio Ianare, si festeggiava l’equivalente del nostro ferragosto. Tutti nel
campo avevano bevuto parecchio alcool. Secondo la ricostruzione degli
investigatori, la lite e’ iniziata tra il pregiudicato e i parenti della donna,
che Ametovic accusava di aver fatto la spia con le forze dell’ordine per un
episodio di estorsione con "cavallo di ritorno" per il quale l’uomo
era agli arresti domiciliari. Dalle parole si e’ passati al lancio di bottiglie
e sassi, poi, Ametovic avrebbe imbracciato un fucile a canne mozze e sparato.
Ruzica, una cui sorella ha sposato un fratello del presunto omicida, e’ stata
colpita alla regione occipitale ed e’ morta probabilmente sul colpo; comunque
e’ stata soccorsa e portata al punto di prima assistenza sanitaria ad Afragola,
dove pero’ e’ arrivata cadavere. Dino Ametovic e’ stato subito tra gli
indiziati del delitto. La polizia ha faticato non poco per entrare nel campo
rom e arginare la lite ancora in corso. La scientifica ha trovato nella ferita
alla nuca della donna tracce di piombo, e tracce ematiche sul luogo del
delitto. Questa mattina, la svolta nelle indagini con il fermo di Pm per Ametovic;
il magistrato ha anche disposto l’esame autoptico sulla salma della donna che
sara’ eseguito al Secondo Policlinico di Napoli. Non ancora trovato il fucile a
canne mozze. (AGI) - Napoli, 3 ago. IL MATTINO Ubriaco al volante, 2 morti: già
a casa PAOLO GIOVANNI PANARO Montecorvino Rovella. «Mio padre è
stato ucciso due volte. Servono leggi e pene più severe per chi investe e
uccide innocenti». Scoppia in lacrime, la testa tra le mani, Luisa Russomando,
figlia di Cosimo, il commerciante ucciso dall’auto killer martedì sera nel
quartiere Macchia insieme con la sua badante russa, Elena Selerinova. Subito
dopo i funerali di suo padre Luisa Russomando, ieri mattina, ha saputo che al
conducente dell’auto killer, Mauro Marra, 37 anni, battipagliese, arrestato per
omissione di soccorso e omicidio colposo e denunciato per guida in stato di
ebbrezza, sono stati concessi gli arresti domiciliari. «Ormai in Italia hanno
legalizzato l’omicidio - continua Luisa - tutto è permesso, anche di guidare
all’impazzata e uccidere innocenti. Le leggi sono troppo blande. Mio padre e la
sua badante erano fermi al ciglio della strada e sono stati ammazzati da
un’auto impazzita. Voglio giustizia». Poco più di un giorno trascorso in
carcere per Mauro Marra. Ieri il gip del Tribunale di Salerno, Giuseppe Sgro
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