LA PROVINCIA DI LECCO prima pagina OLGINATE - la
gara della birra E la bionda resta senza estimatori Dopo giorni di polemiche,
di accuse e di repliche, “Birra & Wüsterl” non si farà più. L’iniziativa
che sabato avrebbe dovuto decretare il vincitore capace di bere più birra e di
ingurgitare più salsicce, era finita nell’occhio del ciclone. «La gara non si
farà semplicemente perché non ci sono stati iscritti. Tutto qui» dice il
gestore. (*) Il delegato dell’associazione italiana
Familiari e vittime della strada aveva chiesto di intervenire Annullata la gara dei bevitori di birra
Ma il
barista frena le polemiche: «Anche al supermercato fanno promozioni sui
liquori» Dopo giorni di polemiche, di botta e risposta, di
accuse e di repliche, tutto nato dalla denuncia sollevata dal consigliere di
maggioranza, Silvia Caracciolo, preoccupata per il fiorire di feste e di
iniziative organizzate dai locali di Olginate, che ritiene, istigano i giovani
all’abuso di alcool, ora arriva la notizia che la gara organizzata dal bar
Aurora “Birra & Wüsterl” non si farà più. L’iniziativa
che si sarebbe dovuta tenere sabato e che avrebbe decretato il vincitore capace
di bere più birra e di ingurgitare più salsicce, era finita nell’occhio del
ciclone. In questi giorni abbiamo ricevuto in redazione anche
l’email di Enzo Delmastro delegato per la provincia di Asti dell’Associazione
Italiana Familiari e Vittime della Strada, attraverso la quale chiedeva al
sindaco di Olginate, Antonio Gilardi, di attivarsi per impedire lo svolgimento
della gara. Appello lanciato dall’uomo in qualità di membro
dell’associazione, ma anche come vittima degli effetti che l’abuso di alcool
può comportare. Delmastro, infatti, ci ha scritto: «Sono il padre di Ludovica
una ragazza di 13 anni investita ed uccisa con la sua amica Valentina, 15 anni,
la sera del 26 febbraio 2005 da un automobilista che aveva bevuto un po’
troppo. Vista la premessa, mi auguro che il sindaco, in qualità di primo
cittadino del comune di Olginate non permetta lo svolgersi di una “gara di
birra”. O perlomeno di vietarla a chi dopo deve mettersi alla guida». Ma come detto la gara del bar Aurora molto probabilmente
non si terrà. E il motivo non sono le polemiche dei giorni scorsi. Lo spiega Giuseppe Catania, che gestisce il bar Aurora:
«Sono il gestore di un bar e questo è il mio lavoro, pertanto non credo di
dovermi giustificare. In ogni modo, va detto che molto probabilmente la gara
“Birra & wüsterl” non si farà semplicemente perché non ci sono stati
iscritti. Non ce n’erano prima che scoppiasse il caso e non ce ne sono ora.
Tutto qui». (*) E
aggiunge: «Come ha detto il presidente della Pro loco, Vittorio Panebianco, per
difendere la “Festa della birra”, la manifestazione che hanno organizzato nelle
scorse settimane, si trattava di un’iniziativa per offrire ai giovani un
momento di aggregazione e l’occasione per stare insieme. E la stessa cosa era
nelle nostre intenzioni. Mi sono ispirato a un film tutto qui». Quindi Catania
conclude: «Credo che sulla vicenda si sia detto di tutto, resto però dell’idea
che ogni persona se consapevole sia libera di fare quello che vuole. Molti vanno al supermercato dove si vendono liberamente
liquori e ci sono tante promozioni sulle bevande. E su questo nessuno dice
niente». Barbara Bernasconi
(*) Nota: i lettori della rassegna, chi ha scritto al
sindaco di Olginate e tutti quelli che credono che un mondo senza alcolici
sarebbe un mondo migliore possono sentirsi soddisfatti perché il loro auspicio
ed il loro impegno hanno portato ad un risultato concreto. Il senso migliore di questa “vittoria” sta paradossalmente
nelle parole di chi voleva organizzare questa sciocca gara: “non ci sono
stati iscritti”. Se pensate di riposarvi sugli allori leggete prima la
prossima lettera. COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE SIA - SICILIA Egr. Sig. Sindaco del Comune di Solarino, La prego di prestare un attimo di attenzione a quanto
segue. In qualità di Presidente pro tempore della Sezione Siciliana della
Società Italiana di Alcologia, ma anche come volontario dell’Associazione
Regionale dei Club degli Alcolisti che da oltre 20 anni segue famiglie
siciliane in tragiche difficoltà con l’alcol, ma anche come semplice cittadino
che ha figli adolescenti, SONO VIVAMENTE PREOCCUPATO per la manifestazione
della Festa della Birra del 23-24-25 pv a cui il Comune che Lei amministra ha o
avrebbe dato il Patrocinio (voglio sperare almeno gratuito). Forse in questo
lembo del sud-est del nostro Paese non è ancora arrivata notizia delle stragi
continue alcolcorrelate causate nel 40-50% da soggetti bevuti al volante, forse
non è giunta notizia che anche lo Stato italiano (con ritardo..) sta cercando
di correre ai ripari per tamponare l’emergenza alcol di cui i giovani (ma ce lo
dice da anni anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità) stanno facendo le
spese. Ma come, è stato appena emanato
il decreto che inasprisce i controlli e le pene per chi guida in stato di
ebbrezza e a Solarino si fa promozione al bere? Il consumo di alcolici è
comportamento a rischio a qualsiasi livello di consumo (è sempre l’OMS che lo
dice), ma lo sanno bene le tante famiglie che hanno perso un congiunto giovane
sulle strade, lo sanno bene le tante famiglie che lottano da anni per uscire
dai problemi alcolcorrelati. La invito a riflettere e a ritirare almeno il
patrocinio del Comune da Lei amministrato in quanto: a) L’animazione pubblicitaria sul sito web è non solo
falsa e ingannevole, ma anche illegale in quanto associa stati d’animo di
tristezza al bere alcolici (cosa pericolosissima) b) Lei è la massima autorità sanitaria della Sua Città e
credo dovrebbe provare a proteggere la Salute dei suoi concittadini e non
esporli a rischi sanitari c) Se e qualora la festa si facesse Lei sa bene che E’
PROIBITO somministrare alcolici a minori di anni 16 (verrà chiesta la carta
d’identità a tutti?) d) L’invito alla "moderazione" presente sul sito
web non sarà naturalmente recepito nè dai ragazzi nè tanto meno da coloro che
vendono il prodotto e comunque moderazione non è un quantum scientificamente condiviso
o condivisibile e) E’ certo che molti verranno anche da lontano per
partecipare, che la manifestazione finirà alle ore piccole e che il ritorno a
casa di comitive di bevuti...lo vedo come una strage annunciata. Rifletta un
attimo solo su questo. Lei vedo dal sito del Comune è laureato in Legge: pensa
sarebbe saggio avere contro l’associazione Vittime della Strada per esempio? E
se capitano incidenti, violenze, o altri problemi direttamente legati al
consumo suppongo massiccio di birra nelle circostanze? Di chi la
responsabilità?? Mi vedo costretto comunque a dare notizia dell’evento a
quanti si occupano di problemi alcolcorrelati e hanno a cuore la Salute e/o la
vita dei propri cari (pensi che potrebbe succedere anche ad uno dei nostri
parenti stretti seppur del tutto sobri di incappare in qualcuno che esce dalla
Festa della Birra di Solarino...e guidi in stato di ebbrezza). Cercherò per quanto possibile di allertare la Polstrada e
le Forze dell’Ordine locali. PS Come SIA Sicilia e/o come esponente e operatore
dell’ARCAT Sicilia sono disponibile anche a consulenze gratuite sui problemi
alcolcorrelati e su un approccio preventivo che faccia giustizia di qualche
luogo comune di troppo sulle presunte qualità del bere, ecc... Basta chiedere e
il sottoscritto e altri colleghi e operatori saranno certamente disponibili a
venire a trovarLa per cercare di fare qualcosa anche nel Suo Comune (dove sono
pronto a scommettere di famiglie con
problemi alcolcorrelati più o meno allo scoperto ce ne sono certamente...) In attesa Suo cortese cenno di riscontro Le porgo Distinti
Saluti INVITO QUANTI PER CONOSCENZA RICEVERANNO QUESTA MIA A
VOLER SCRIVERE AL SINDACO DI SOLARINO AFFINCHE’ RIFLETTA SUI DANNI PROSSIMI
VENTURI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL’INIZIATIVA IN PROGRAMMA. Grazie! Dr. Giuseppe La
Rocca - Presidente SIA Sicilia e
servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in Trattamento (a Catania) BLOG http://nuovoparadigma.spaces.live.com, (*) Nota: ecco un’altra occasione per far riflettere
amministratori e cittadini sul senso delle feste alcoliche. Per aderire
all’invito di Giuseppe La Rocca inviare i messaggi a: sindaco@solarino.it, servizisociali@solarino.it, ed a: robargen@fastwebnet.it, per la pubblicazione in rassegna stampa. SAVONA NOTIZIE Progetti Asl
Savona contro gli incidenti stradali (alcol-farmaci) 10 agosto 07 - Ogni anno in Italia gli incidenti stradali
causano circa 8.000 morti, 170.000 ricoveri e 600.000 prestazioni di pronto
soccorso, cui seguono circa 20.000 invalidi permanenti con costi sociali ed
umani elevatissimi. Gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di
morte nei uomini sotto i 40 anni. Il 60% degli incidenti stradali è conseguente a fattori
umani tra cui l’abuso di alcol, di farmaci, di sostanze psicotrope. Su questo
argomento lo studio Passi, che valuta gli stili di vita della popolazione, ha
rilevato che, nella provincia di Savona, il 67% degli intervistati dichiara di
aver consumato 1 unità alcolica in un mese (33% astemi). Tale percentuale è identica tra i giovani (18-24 anni).
Contrariamente a quanto si reputa normalmente, la percentuale aumenta con il
livello di istruzione (72% vs 62%) e si registrano tassi più alti negli uomini
(82%) rispetto alle donne (55%). Le persone a rischio di conseguenze sfavorevoli per il
consumo di alcol sono : - Bevitori fuori pasto - Forti consumatori = > 3 unità alcoliche/die maschi e
>2 se femmine - Grandi bevitori (binge) = 6 unità alcoliche in una unica
occasione almeno una volta al mese, tenendo conto che 1 unità alcolica
corrisponde a: 1 lattina di birra o 1 bicchiere di vino o 1 bicchierino di
liquore. Nella nostra ASL si stima che oltre i due terzi della
popolazione tra 18 e 69 anni consumi bevande alcoliche ed un quarto circa abbia
abitudini di consumo considerabili a rischio. I rischi associati all’alcol
sembrano venire sottostimati, soprattutto nei confronti di una guida di veicoli
in stato di ebbrezza; infatti lo studio Passi evidenzia che il 25% degli
intervistati che hanno guidato, dichiara di averlo fatto almeno una volta in
stato di ebbrezza nel mese precedente l’indagine. Tale abitudine è più diffusa tra i giovani (18-24 aa 22% e
24% 25-34 aa ) e negli uomini (M 27% vs F 2%) e l’11% degli intervistati
riferisce di essere stato trasportato da chi guidava in stato di ebbrezza. Il Dipartimento per le Dipendenze (U.O. Ser.T.) e il
Dipartimento di Prevenzione (U.O. ISP) hanno in corso uno specifico progetto,
finanziato dalla Regione Liguria nell’ambito del “Piano Regionale della
prevenzione 2005-2007”, dal titolo: Prevenzione degli incidenti stradali da
assunzione di sostanze psicoattive. Le finalità che si prefigge tale progetto sono: - aumentare e migliorare le conoscenze e la consapevolezza
del rischio nei guidatori ed in particolare nella popolazione giovanile; - promuovere l’adozione di comportamenti alternativi per
una guida sicura; - realizzare un sistema di sorveglianza del fenomeno
attraverso la raccolta e la valutazione di dati sugli incidenti stradali. Oltre al Dipartimento di Prevenzione (U.O. Igiene e Sanità
Pubblica) ed il Dipartimento per le Dipendenze, sono coinvolti nel progetto i
Comuni e le Associazioni di volontariato del territorio, le Forze dell’ordine,
di categoria e dei consumatori e l’Amministrazione Provinciale di Savona. Con
quest’ultima, in particolare, si sono realizzate sinergie importanti rispetto
ad un progetto anch’esso finalizzato alla sicurezza stradale che hanno condotto
a condividere alcune azioni, fra cui il logo della campagna estiva “Io non me
la bevo” e la produzione di materiale informativo. Quest’ultimo (i flyers) è
stato sviluppato grazie alla collaborazione tra gli operatori del Dipartimento
per le Dipendenze e lo studio grafico di Federico Grazzini in Savona. I destinatari dell’intervento sono gli insegnanti e
studenti delle scuole superiori, gli istruttori ed allievi delle scuole guida,
i possessori di patente di guida e la cittadinanza in generale. Tra le azioni del progetto è prevista: - l’offerta di test etilometrici e la richiesta di
compilazione di un questionario anonimo a frequentatori di sagre e feste estive
del territorio provinciale, come già avviene da 5 anni ad opera del
Dipartimento per le Dipendenze (v. calendario). Alla prova dell’etilometro è
associata la distribuzione di gadget inerenti la campagna di prevenzione; - la realizzazione di materiale informativo e sua
divulgazione presso strutture sanitarie (v. “flyers”) specie nelle sedi di
rilascio/rinnovo patenti, studi di MMG, uffici cui afferiscono i possessori di
patente, associazioni, sito www.religoliguria.it, emittenti locali, ecc.; - l’offerta di attività di formazione per gli insegnanti
delle scuole superiori; - l’offerta di formazione per gli istruttori delle scuole
guida che si concretizzerà in un corso di 4 ore calendarizzato per il prossimo
ottobre, concordato con i titolari di tutte le scuole guida della provincia di
Savona; - l’organizzazione di una giornata “Guida Sicura” di
informazione e sensibilizzazione della popolazione sui rischi della guida sotto
l’influenza di sostanze, prevista nel mese di Novembre 2007. Programma degli interventi di offerta di test etilometrici
nell’ambito di sagre e feste estive del territorio provinciale 10 Agosto “Cairo Medioevale” Cairo Montenotte 12 Agosto “Sagra delle pesche e del vino Pigato” Ortovero 13 Agosto “Sagra del Nostralino “ Ranzi ------- Savona (da definire) EMERGENZA ALCOLISMO Progetto
"MisuralaMisura - estate 2007" Nell’ambito
della campagna di prevenzione alcologica, vengono promosse numerose iniziative
rivolte in particolare ai giovani, sono spesso loro infatti i protagonisti di
comportamenti a rischio. Le statistiche dimostrano che sono in prevalenza i giovani
ad essere vittime degli incidenti stradali, frequentemente a causa dell’abuso
di alcol. I servizi sociali - Progetto giovani del Comune di Padova
promuovo, a questo scopo, uno specifico programma, elaborato d’intesa con il
Ministero dei trasporti - Motorizzazione del Triveneto (sede di Venezia), che
si articola in una serie di interventi preventivi. Interventi 1. Vengono attivati CONTROLLI SUL TASSO ALCOLEMICO ai
frequentatori delle discoteche o dei luoghi di ritrovo. A operare i controlli è
un apposito gruppo operativo di 3 unità individuato, attrezzato e gestito dal
predetto Ministero dei trasporti. Per ogni intervento, realizzato dalle 24:00 alle 6:00
nelle notti dei fine settimana, possono essere effettuati circa 200 controlli
gratuiti per i giovani e su base volontaria. L’intervento è a cura della
Motorizzazione civile di Venezia. 2. Per ogni intervento, è presente un gruppo di assistenza
formato da 4 operatori, muniti di autovetture e attrezzatura idonea, con lo
scopo di assistere i giovani che risultano, dopo i controlli, in stato di
ebbrezza fino al loro recupero fisico. Il servizio, organizzato dal Comune,
viene svolto dalla coop. "Tre cose ai giovani"; con la collaborazione
del Sert dell’Ulss 16 che garantisce eventuale intervento sul posto, con
reperibilità, a seguito di chiamata. Il prossimo intervento sarà effettuato sabato 11 agosto
2007 presso la struttura estiva lungo il Piovego "Il naviglio". Per informazioni Settore Servizi Sociali - Comune di Padova via del
Carmine, 13 - 35137 Padova 049 8205933 - 049 8205936 - 8205973 ASAPS 500mila euro per l’acquisto di autovelox ed etilometri Decisione approvata dalla giunta
regionale 500mila euro a disposizione dei comuni piemontesi per
potenziare la strumentazione ed i controlli sulle strade urbane allo scopo di
garantire un’azione di controllo più incisiva nel campo della sicurezza. Questa
è la decisione presa dalla giunta della Regione Piemonte. La decisione è stata
presa in un momento particolarmente critico per quanto riguarda la sinistrosità
stradale a livello nazionale. Il contributo con cui il comune potrà provvedere
all’acquisto di etilometri ed autovelox allo scopo di esercitare un maggior
controllo sulle strade, rientra nel programma annuale di azione 2007 del piano
regionale della sicurezza stradale. Oltre al finanziamento di 500mila euro, è
previsto anche il bando regionale che mette a disposizione dei comuni 3milioni
di euro per la realizzazione delle “zone 30”, quelle aree in cui la
configurazione della strada e i suoi arredi sono strutturati in modo da
costringere i veicoli a viaggiare a una velocità massima 30 km/h , senza privilegiare
le auto rispetto ai pedoni. ASAPS Cinquecento precursori alcooltest gratis per non dimenticare Iniziativa organizzata dagli amici di
una ragazza che perse la vita in un incidente stradale Cinquecento precursori alcolemici per ricordare Elisa
Cantagalli, la 22enne che perse la vita in un incidente stradale lo scorso 7
luglio. Da allora, gli amici di Elisa che frequentavano come lei lo Sky-Cafè,
un locale che si trova sulla via Emilia, hanno deciso di ricordarla con
un’iniziativa tutta dedicata alla sicurezza stradale. Durante alcune serate di
karaoke hanno raccolto 300 euro a cui se ne sono aggiunti altri 200 donati
dalla famiglia di Elisa. Con la somma hanno deciso di acquistare 500 alcooltest
monouso da distribuire all’interno del locale e in altri luoghi di
intrattenimento notturno. A gestire la diffusione sarà l’Osservatorio
provinciale sicurezza stradale, al quale i giovani si sono rivolti per avere un
aiuto per fare da tramite nell’acquisto di questi strumenti che consentono di misurare
il tasso alcolemico. Nello stesso incidente in cui perse la vita Elisa morirono
altri due ragazzi, Salvatore Bruno e Alessandro Pecoraro. I tre stavano
rientrando dopo una serata trascorsa in discoteca e l’auto su cui viaggiavano
si ribaltò e finì in un canale che costeggia la provinciale che collega la via
Emilia con Cavriago. SESTOPOTERE SICUREZZA STRADALE E ABUSO DI ALCOL: INCHIESTA ACUSP Roma - 10 agosto 2007 - Ma a quanti bicchieri di vino, di
birra o di liquore corrispondono 05, grammi per litro? Pochi lo sanno. Con
precisione 11 su 103 intervistati dai soci dell’Acusp (Associazione
contribuenti utenti servizi pubblici) a Napoli, tra le 11,30 e 13,00;43 persone
hanno sbagliato risposta, il restante 49 non so. Risposte, confrontate anche con
associazione amici della polizia stradale Asaps: 0,5 grammi per litro equivalgono a 3 bicchieri di
vino o tre birre piccole, oppure due bicchierini di liquore. L’inchiesta Acusp vuole ancora una volta sottolineare la
difficoltà che incontrano i cittadini ad interpretare le leggi ed osservare che
le tabelle esplicative dovevano accompagnare il decreto. Perchè le tabelle esplicative solo nei locali che vendono
alcolici? Se un automobilista mangia e beve a casa e poi deve guidare chi gli
spiega a quanti bicchieri di vino corrispondono 05, grammi per litro? Si chiede il presidente dell’Acusp Alfredo Capasso.
L’informazione deve essere chiara e completa alla base dei provvedimenti per la
sicurezza stradale. Il
consiglio dell’Acusp? Prima di guidare non bere alcolici! IL TEMPO Sicurezza stradale Sms invitano giovani a prudenza DA OGGI con l’invio di
tre milioni e mezzo di sms sui cellulari dei giovani italiani tra i 18 e i 35
anni, la campagna per la sicurezza stradale «La vita non è un optional»,
promossa dal ministero per le politiche giovanili, dal ministero dell’interno e
dalla fondazione Ania per la sicurezza stradale (in collaborazione con i
firmatari del codice etico di autoregolazione per la sicurezza stradale).
L’obiettivo dell’iniziativa è la sensibilizzazione dei giovani italiani sul
tema della sicurezza stradale, promuovendo la figura del «guidatore designato»,
ovvero chi, nel gruppo di amici, si assume la responsabilità di non bere per
poter guidare l’auto e portare tutti a casa in sicurezza. Una figura, quella
del guidatore designato, gia’ inserita nel codice etico di autoregolazione per
la sicurezza stradale promosso nello scorso mese di marzo dai ministeri per le
politiche giovanili e dell’Interno e condiviso dalle associazioni che operano
nel settore della vendita di bevande alcoliche e dell’industria
dell’intrattenimento. Già in questo primo fine settimana, fanno sapere dal
ministero guidato da Giovanni Melandri, saranno inviati le prime centinaia di
migliaia di sms, fino a raggiungere quota 10 milioni di messaggi a novembre. I
ragazzi che li conserveranno e che a seguito dei controlli della polizia
risulteranno sobri, con un tasso alcolico pari a zero, potranno partecipare
all’estrazione dei biglietti messi in palio per assistere a partite di calcio
della Nazionale italiana, al Gran Premio di Monza, alle gare del Campionato del
mondo Moto Gp e la possibilità di frequentare i corsi di guida sicura
organizzati dall’Aci. interni@iltempo.it IL TEMPO IL Ministero delle Politiche Giovanili e il Ministero
dell’Interno scelgono il giorno di Calici di Stelle, ... ... in programma il 10 agosto in 200 Città del Vino
italiane, per promuovere via sms, con migliaia di messaggini sui cellulari dei
giovani tra i 18 e i 35 anni, la nuova campagna dal titolo "La Vita non
è un Optional. Chi guida non beve, chi beve non guida". Così questa
sera le Città del Vino, che già due anni fa avevano sperimentato in venti
Comuni la figura del "guidatore designato", si attiveranno in tutta
Italia per invitare gli enoturisti all’ingresso e durante le manifestazioni a
bere poco e a scegliere la persona che dovrà guidare l’auto in tutta sicurezza
per riaccompagnare gli amici a casa. "Abbiamo invitato le Città del Vino a
promuovere la figura del Guidatore Designato durante Calici di Stelle,
invitando i giovani e gli enoturisti a comportamenti di consumo corretti e
responsabili", dichiara il presidente Valentino Valentini. Ufficio stampa
Città del Vino venerdì 10 agosto 2007 L’ADIGE Lettere Trento Ubriachi alla guida, pene più
severe Finalmente, forse, le pene riguardo al comportamento da
tenere su strada cominciano ad inasprirsi. Già, finalmente: finalmente esiste
un decreto: ma sarà applicato con quell’inflessibilità necessaria per ridurre
il numero degli incidenti stradali e, purtroppo, le numerose conseguenti
vittime: per rendersi conto, leggete le cronache degli ultimi weekend.
L’Associazione Prodigio, di cui sono presidente, da anni è impegnata nelle
scuole in progetti di sensibilizzazione e prevenzione degli incidenti stradali,
in particolare quelli dovuti alla velocità e alcol correlati. Di ragazzi in
questi anni ne ho incontrati a migliaia: qualcuno lo intravedo ancora, qualcuno
ha fatto strada, e qualcun altro, invece, non è più fra noi. E non c’è più non
perché si è tolto la vita, o perché si è ammalato: ma perché un incidente ha
spento per sempre quel sorriso spensierato da ventenne. Io stesso, vittima di
un incidente stradale dovuto all’alcol, che ho subito da giovane e da
passeggero, provo profonda malinconia nel vedere persone che gettano la propria
vita per una folle corsa saturi di alcol verso la sedia a rotelle quando ti va
«bene» e il cimitero quando ti va male. Durante gli incontri con gli studenti
cerco di trasmettere quel valore fondamentale che la vita rappresenta: il
rispetto per sé stessi e per gli altri, soprattutto alla guida di un veicolo.
Da anni ormai ripeto che sarebbe importante che provassero a stare a contatto
con persone che hanno subito gravi conseguenze dagli incidenti stradali. Per
me, nella mia testa e attraverso le mie parole, non è la prima volta che lo
dico: chi è «pescato» ubriaco alla guida dovrebbe essere obbligato a prestare
servizio sociale presso strutture o abitazioni di persone menomate da
incidente. Quindi accolgo favorevolmente questo decreto del Governo, con la
speranza che venga applicato fino in fondo. Intanto cominciamo applicando la
legge, ma non possiamo limitarci a questo. Giuseppe Melchionna, presidente
Associazione Prodigio L’ADIGE «Vigili, più buon senso e meno autovelox» Consiglieri e assessori con Dellai,
solo Bombarda chiede più controlli di DANIELE BATTISTEL «Più buon senso e meno autovelox». Se ci fosse da coniare
uno slogan per la polizia provinciale, consiglieri e assessori provinciali ne
inventerebbero uno di comprensione immediata. Da destra a sinistra, con la
parziale eccezione del verde Bombarda, i politici trentini approvano il ragionamento
del presidente Dellai che l’altro giorno sulle colonne dell’ Adige aveva
segnalato «un’overdose di controlli» da parte dei vigili urbani e li aveva
invitati ad «essere vicini alla popolazione». «Mi rendo conto che i vigili
rispettano delle normative e ciò li porta a punire certi comportamenti -
premette l’assessore all’artigianato Franco Panizza - ma ci vuole buon senso
nell’applicazione del codice, distinguendo tra chi infrange le norme e crea
pericolo e chi, anche se supera di un po’ i limiti di velocità, non mette a
repentaglio la sicurezza degli altri». Stessa cosa per gli alcolici. «Chi fa
i controlli - continua l’assessore - dovrebbe essere in grado di capire, senza
fare l’alcoltest, se chi guida è lucido e in grado di guidare oppure no. Altrimenti,
se è vero che bastano due bicchieri per essere fuori dai limiti, tutti i
trentini sarebbero puniti e dovrebbero fare un anno di servizio sociale» come
prescrive il nuovo decreto legge governativo in materia. Insomma, Panizza -
dall’alto dei suoi 60 mila chilometri percorsi all’anno - invita la polizia
locale ad usare maggiore razionalità. «Che senso ha mettere il limite dei 50
all’ora in via Brennero o nelle nuove gallerie a doppia corsia?». Ma che
autista è Panizza a bordo della sua Audi A3? «Come amministratori, se vogliamo
essere parecchio sul territorio, dobbiamo viaggiare tanto e non nego che ogni
tanto supero i limiti. Mi hanno tolto punti della patente per l’uso del
telefonino. Poi ho fatto i corsi di recupero. Secondo me l’importante non è non
perdere punti ma non creare pericoli e guidare in sicurezza. Ormai conosco le
strade trentine millimetro per millimetro e so dove sono i pericoli». Mauro
Bondi , consigliere della Sdr, adotterebbe il modello tedesco: togliere i
limiti di velocità generali ma farli rigorosamente rispettare dove sono proprio
necessari e poi proibire l’assunzione di qualsiasi dose di alcol a chi guida.
«È assurdo - spiega - che su certe strade, per esempio le gallerie del Limarò,
ci sia il limite dei 40 all’ora. La velocità non è pericolosa di per sé, lo
sono altri fattori, dalle condizioni della strada ai sorpassi». Bondi da anni
propone, anche con un’interrogazione in Consiglio, che si organizzino corsi di
guida che facciano capire i veri pericoli che si possono incontrare sulla
strada. Pur essendo un grande appassionato di auto sportive (ora ha una Bmw M3
da 300 e rotti cavalli), si definisce un guidatore tranquillo. «Cerco di
rimanere dentro i limiti di tolleranza. A Taio mi hanno tolto 2 punti perché
andavo a 102 anziché a 90». Due punti in meno (ma subito condonati perché la
legge era ancora in fase di rodaggio) anche per Denis Bertolini (Valli unite).
Un buon bilancio per uno che, a bordo della sua Bmw 330 diesel, si sciroppa di
media 50 mila chilometri l’anno. Riprendendo le parole di Dellai dice che
«effettivamente con questo progetto sicurezza i vigili sono diventati troppo
fiscali». «Si è perso lo spirito originario, quello di polizia che fa
consulenza e dà informazione ai cittadini. Ora fanno più repressione che prevenzione.
Dalla valle del Chiese ho avuto tante segnalazioni di agenti della polizia
locale trasformati in veri e propri carabinieri». Viene da Mauro Gilmozzi ,
assessore all’ambiente , «l’interpretazione autentica» degli obiettivi che a
suo tempo la Provincia voleva raggiungere con la riforma della polizia locale.
«Allora - spiega - ero presidente del Consorzio dei Comuni. Con quella legge
abbiamo cercato di favorire la cultura della prossimità, di un vigile che tiene
i rapporti con i cittadini, che rappresenta l’amministrazione e che per la sua
zona sa cogliere le necessità della popolazione. Non pensavamo certo ad una
figura di repressore e dunque quel ruolo originario va recuperato». Erminio
Boso condivide le parole di Dellai, ma non gli risparmia una dura accusa. «Lo
dico da anni che la gente ha bisogno di maggiore sicurezza e non di più
controlli - afferma - Inutile lamentarsi adesso». Secondo il leghista «Lorenzo
fa il furbo e ne parla ora perché siamo vicini alla campagna elettorale e
questi sono argomenti popolari». Boso e la sua Toyota Rav 4 sono «clienti»
abbastanza affezionati dei vigili («L’ultima multa per velocità 2 mesi fa»):
«Alcuni sono bravi e fanno bene il loro lavoro. Altri, però, mi fanno
arrabbiare quando si nascondono con l’autovelox dietro i muretti: quella non è
prevenzione, è rapina vera e propria». Roberto Bombarda , invece, non vede
«alcuna vessazione nei confronti degli automobilisti». «I vigili - dice il
consigliere dei Verdi - fanno il loro dovere e rispondono alle direttive dei comandanti.
Anzi, ci fosse qualche controllo in più su velocità e alcol non sarebbe male.
Faccio 30 mila chilometri l’anno (attualmente con un’Audi station wagon, ndr) e
da 24 anni vado e vengo tutti i giorni da Ponte Arche. Credetemi: sulle strade
se ne vedono di tutti i colori». «Mi dà molto fastidio quando, scendendo tutti
i giorni dal Primiero, vedo le pattuglie che cercano di nascondersi» dice Marco
Depaoli . «Secondo me i controlli dovrebbero essere fatti per educare, non per
spillare denaro». L’ADIGE Mori Vigili e controlli, Dellai sbaglia Ho letto in questi giorni le opinioni del presidente della
provincia, Dellai, riguardanti il rispetto dei limiti di velocità quando si
viaggia in automobile ed il comportamento della polizia municipale di Trento
nei confronti dei cittadini. Io non condivido le sue convinzioni e cerco di
sintetizzare il mio parere nei seguenti punti: 1°- chi, per suo desiderio, si è
proposto e detiene le massime leve del potere deve esemplarmente essere
coerente con quanto richiesto alle persone comuni (il rispetto delle leggi); se
egli ritiene che la norma sia inadeguata, operi nei confronti dei suoi colleghi
politici per le eventuali modifiche e non verso coloro che fanno rispettare ciò
che i signori legislatori hanno scritto; 2°- se vogliamo entrare nel
merito, io non mi sento vessata quando vedo la polizia che opera con gli
strumenti di rilevazione della velocità, perchè vedo in quel lavoro una tutela
alla mia ed altrui incolumità. E non vedo oppressione nel multare auto che
ostacolano il pedone nei suoi movimenti o intralciano li altri veicoli nelle
loro marcia; 3°- ciò che mi turba e delude è il comportamento di coloro che si
dichiararono al mio servizio, ma in realtà sono talvolta inaffidabili, furbetti
e anche prepotenti. Ivone Rigati IL TEMPO Droga e alcol sulle strade
Negli ultimi sette mesi la Polizia ha
beccato 171 persone
Venerdì 10 agosto 2007 - Su 2010 automobilisti
controllati, 171 si erano messi alla guida dopo aver assunto alcol. Questo,
in estrema sintesi, il bilancio stilato dalla Polizia Stradale di Campobasso ed
Isernia, relativo all’attività degli ultimi sette mesi. Di questi, undici sono
stati denunciati perchè coinvolti in incidenti stradali con feriti. Per tutti è
scattato il ritiro della patente di guida e la decurtazione di dieci punti. Un
altro dato piuttosto rilevante che emerge è che tra le persone deferite
figurano anche diverse donne. Sempre più serrati i controlli lungo le strade
della regione da parte della Polstrada. La guida in stato di ebbrezza e sotto
l’effetto di sostanze stupefacenti continuano ad essere le principali cause di
incidenti stradali. Proprio per ridurre questo tipo di fenomeno le verifiche
lungo le arterie viarie sono continue ed approfondite. Nessuno sconto dunque,
per gli automobilisti poco rispettosi del Codice della Strada, anche in vista
delle nuove normative che prevedono pene ancora più severe per i trasgressori. ROMAGNAOGGI Rimini, emergenza
alcol: boom di accessi al pronto soccorso
RIMINI – L’emergenza dell’abuso di alcol si fa sempre più
presente. Lo dicono i numeri, lo dicono, purtroppo, i continui accessi al
pronto soccorso di Rimini di persone bisognose di cure per gli effetti
devastanti dell’alcol. Martedì notte al pronto soccorso di Rimini si sono
recate ben 60 persone. La metà di queste avevano problemi legati all’alcol,
un’altra fetta consistente aveva ferite provocate dalla mancanza di riflessi
a seguito di una sbronza. Fortunatamente Rimini, città turistica per eccellenza, è
attrezzata per dare le giuste risposte in tempi accettabili anche in un periodo
come quello ferragostano, dove le emergenze si moltiplicano e gli accessi al
pronto soccorso registrano un vero e proprio boom. L’ARENA Sempre più ragazze ubriache sulle
strade
L’associazione Aprosis, trova conferma delle bontà della
propria iniziativa «salva giovani» in un sondaggio che ha coinvolto circa
duemila ragazzi delle discoteche del Veneto. L’inchiesta dell’associazione
evidenzia i mutamenti dei costumi e delle abitudini dei giovani. La novità che
salta agli occhi è un «doppio nomadismo» che si svolge i sabati notte sulle
strade venete. I ragazzi non vanno più in discoteca intorno all’una di notte,
ma verso le 2.30-3, dopo aver fatto tappa in locali alla moda dove aperitivi e
alcolici vari costano molto meno che nelle sale da ballo. Si tratta di bar che
offrono ai ragazzi musica, stuzzichini e un piacevole punto di incontro. Poi,
dopo aver fatto «il pieno» in questi pub, finiscono la nottata in discoteca. Il tragitti stradali si raddoppiano quindi, aumentando il
numero delle persone che guidano in stato di ebbrezza. Ma non è tutto, il dato
più allarmante riguarda le donne: dal sondaggio emerge che non vi è più
differenza sulle abitudini alcoliche tra maschi e femmine, ma al contrario dei
ragazzi, le giovani donne non si spostano in comitiva ma ciascuna con la
propria auto, incrementando quindi il pericolo di incidenti. Iniziative come quelle di pullman e treni destinati alle
discoteche sono, per Valentino Roma, ottime idee che però non risolvono il
problema alla radice: «E quando arrivano in piazza come tornano a casa?», si
domanda Roma che si dimostra critico anche nei confronti dei nuovi sms di
avvertimento ai giovani voluti dal governo.G.C. CRONACA La donna, 25 anni,
aveva un tasso alcolemico quattro volte superiore al limite L’altro investito è
ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Martino Genova, ubriaca
investe due pedoni Morto sul colpo un uomo di 65 anni GENOVA - 10 agosto 2007. Una donna di 25 anni con tasso alcolemico nel sangue di 2,2 (oltre
quattro volte il consentito) ha investito la notte scorsa ad Arenzano (Genova)
due pedoni, uccidendone uno e ferendo gravemente l’altro. Anche il passeggero
ventinovenne dell’auto, una Volkswagen Polo, era in evidente stato di ebbrezza,
secondo i carabinieri che sono intervenuti sul posto. La vittima è Mario Parodi, di 65 anni di Genova.
Gravemente ferito è rimasto l’uomo che era con lui, Angelo Pellinzano, di 72
anni, anch’egli genovese, ricoverato con riserva di prognosi all’ospedale San
Martino del capoluogo. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, l’auto
guidata da L.R., di 25 anni, è piombata sui due mentre questi stavano per
salire sulla propria auto parcheggiata in via Grecia, l’ex Aurelia all’ingresso
del paese. Parodi è morto sul colpo. IL MESSAGGERO Colombiano in auto
ubriaco e drogato semina il panico a Roma ROMA (10 agosto) - Arrestato per violazione della legge
sull’immigrazione, denunciato per guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche
e stupefacenti e possesso di passaporto falso. Si è conclusa così, a Roma, la
corsa di un pirata della strada colombiano, C.M.C.A., 29 anni, che ieri a bordo
di una Chrysler ha rischiato di travolgere i passanti, tra cui una donna al
nono mese di gravidanza finita sotto osservazione. Dopo aver coinvolto diverse auto in transito e
parcheggiate lungo le carreggiate, l’uomo si è schiantato contro il semaforo
all’incrocio tra via Tiburtina e via Portonaccio. Abbandonato il mezzo è poi
fuggito a piedi. Bloccato dai baschi verdi il clandestino è risultato sotto
l’effetto di alcool, cocaina e marijuana. LA REPUBBLICA Corrado Avaro, 30 anni, è ora agli
arresti domiciliari in una comunità vicino a Torino La decisione del Tribunale
del Riesame. Il reato non è omicidio "volontario", ma
"colposo" Scarcerato il
pirata della strada di Pinerolo Ubriaco alla guida aveva ucciso una sedicenne TORINO - 10 agosto 2007 Il reato cambia, da "omicidio volontario" a "omicidio
colposo", e l’assassino passa dal carcere agli arresti domiciliari.
Corrado Avaro, 30 anni, l’uomo
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