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Notizie brevi 20/08/2007

Sicurezza Stradale, bollettino di guerra del dopo ferragosto - Nel fine settimana da bollino nero per il controesodo, ancora morti: sono motociclisti e giovani, falciati da ubriachi e velocisti.
C’è spazio anche per un folle, che a Torino piomba intenzionalmente sulla folla. 7 feriti



(ASAPS) 20 agosto 2007 – Non è facile desumere certezze dalla mera analisi della cronaca: il fine settimana appena concluso ha evidenziato un certo numero di incidenti plurimortali, che hanno coinvolto soprattutto giovani e stranieri (in larga parte in qualità di vittime), originati da conducenti alcolici o eccessivamente veloci. Purtroppo, il prezzo pagato dalle dueruote è ancora una volta pesante. Ribadiamo queste circostanze perché sono oggettivamente desumibili dalla cronaca, preziosa fonte di notizie in attesa dei dati ministeriali relativi a Polizia Stradale e Carabinieri. Proprio dalla cronaca abbiamo attinto anche alcuni episodi particolarmente coloriti. Il primo, avvenuto sabato notte a Firenze (18 agosto), ha visto protagonista proprio un giovane biker, che ha pensato bene di emulare gli “eroi” dei quali sono ormai strapiene le sale cinematografiche virtuali del sito di “youtube”. In sella alla sua giapponese, con prestazioni da superbike, il giovanotto ha letteralmente seminato il panico in pieno centro, sfrecciando, impennando tra i pedoni. Quando le pattuglie della Polizia Municipale si sono fatte sotto con le sirene spiegate, le ha seminate, apostrofando gli agenti con gesti inequivocabili. Peccato però che a Firenze sia attivo un formidabile servizio di videosorveglianza: gli operatori della centrale hanno filmato tutto e con un paio di zoomate sulla targa hanno messo i vigili sulla strada di casa del giovane pirata. Lo hanno atteso a lungo, ma quando è arrivato, appena ha spento il motore per salire in casa, ha avuto una brutta sorpresa: quattro agenti lo hanno identificato ed hanno iniziato la lunga sfilza di contestazioni. I genitori hanno assistito alla proiezione delle bravate, nel frattempo pervenute agli agenti in un Dvd ancora caldo di masterizzatore: ha commesso violazioni per 682 euro e 32 punti. Ma veniamo agli incidenti mortali: stavolta, il luogo più toccato dalla violenza stradale è stato la Sardegna. Nella notte tra venerdì e sabato, in due diversi incidenti, sono morti quattro giovani: il primo ad Ottana (Nuoro), sulla provinciale per Sarule. Alle 2,45 del mattino la Fiat Panda con a bordo due 18enni, Salvatore Ladu e Marco Daga, si è scontrata frontalmente con una Citroen C4: i due sono morti sul colpo, mentre restano gravi le condizioni di una terza passeggera, ricoverata a Nuoro insieme ai tre occupanti dell’altra auto, due fratelli di Macomer ed un amico. I rilievi sono stati affidati ai Carabinieri di Ottana. Più o meno nello stesso istante, ad Ozieri (Sassari), l’auto con a bordo Andrea Solinas, 25 anni, e Davide Ogana, 19, è uscita di strada ribaltandosi più volte. Probabilmente i due non indossavano le cinture di sicurezza, se è vero che nel ribaltamento entrambi sono stati proiettati fuori dall’abitacolo, rimanendo schiacciati sotto la stessa auto. La tragedia è avvenuta lungo il tracciato sterrato della futura strada che collegherà la Ozieri-Pattada con il quartiere di San Nicola. Sempre nella serata di venerdì, a Milano, poco dopo le 19, un 23enne in sella alla sua Ducati Monster, si è scontrato frontalmente con un’auto, morendo poco dopo l’arrivo al Niguarda. Le cause del sinistro sono ancora al vaglio della Polizia Locale. Un altro giovane motociclista, Juri Bordonaro, 28 anni di Torino, ha perso la vita nella notte di sabato a Tirano (Savona), sulla provinciale che collega il centro savonese a Borghetto Santo Spirito. Secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri di Alberga, il ragazzo aveva appena superato un paio di ciclomotori poco prima di imboccare una curva. Non ci sarebbe stata una manovra azzardata, ma la scarsa conoscenza dell’arteria lo ha comunque tradito: il giovane ha imboccato per sbaglio una piccola via d’accesso ad alcuni terreni agricoli, finendo poi oltre la scarpata. Nell’impatto ha perso il casco ed il forte trauma cranico gli è stato fatale. Inutili i tentativi di rianimazione praticati dai soccorritori. Due ragazzi di 22 e 25 anni sono invece morti a San Bonifacio (Verona), a bordo della loro auto centrata in pieno dalla Mercedes condotta da una donna in stato di ebbrezza. Le vittime, Claudio Bignotto, di Soave, e Osama Alsahi, siriano, stavano percorrendo la SR11 su una Punto, quando l’utilitaria tedesca condotta da una 32enne li ha uccisi: la donna, che aveva già tamponato un’altra auto, aveva un tasso alcolemico di 2,5 g/l. Nonostante abbia ucciso due ragazzi, se l’è cavata con una denuncia a piede libero per omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza. Poco distante, sempre sulla SR11, a Castelnuovo del Garda (Verona), una ragazza brasiliana di 34 anni, Aparicida Simoni Celestrino, è rimasta uccisa nella tragica fuoriuscita di strada dell’auto condotta da un connazionale in stato di ebbrezza. In macchina, oltre a lei, c’erano 4 suoi connazionali, due dei quali ricoverati in gravissime condizioni. Il veicolo, privo di controllo, ha prima sbandato e poi si è schiantato su un albero. Il conducente, 30enne, è stato denunciato dalla Polizia Stradale per omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza. Ha dell’inverosimile la dinamica di un drammatico incidente avvenuto in autostrada A1, tra Fidenza e Parma, nella notte tra sabato e domenica: qui, una mucca fuggita da un allevamento vicino, è riuscita a “saltare la rete” e ad invadere la carreggiata dell’Autosole, proprio mentre sopraggiungeva l’auto con a bordo una famiglia di Frosinone composta da marito, moglie ed un figlio. L’impatto con l’animale è stato tremendo e la macchina, dopo essere finita fuori strada, si è capottata più volte. La donna, Annalisa Mengolli, 54 anni, è rimasta uccisa all’istante, mentre il marito ed il figlio sono stati ricoverati a Parma. La Polizia Locale di Genova sta indagando su un incidente nel quale una coppia di 56enni, in sella ad una moto, sono rimasti uccisi. I motociclisti stavano superando una Punto, quando è avvenuto un contatto che sembra aver spinto la dueruote contro il cancello di un’abitazione. Molto difficile la ricostruzione dell’esatta dinamica di quanto avvenuto nella mattinata di domenica (19 agosto) a San Giuliano Milanese (Milano), dove un ragazzo di 24 anni, in sella alla propria moto, ha investito un ragazzino di 12 anni, ora in coma al San Raffaele per un grave trauma cranico. Gravi, ma senza riserva di prognosi, le condizioni del centauro, ricoverato alla clinica Humanitas. Il mancato uso delle cinture di sicurezza non è purtroppo il solo elemento su cui stanno lavorando i Carabinieri di Perugia, intervenuti sull’uscita di strada di un’auto con a bordo 4 minorenni, uno dei quali rimasto ucciso. I ragazzi, tutti di età compresa tra i 16 ed i 17 anni, hanno preso l’auto del padre di uno di loro, lanciandosi a tutta velocità verso Monte Tezio. Ancora non si è capito chi si trovasse alla guida. Abbiamo aperto con un episodio di cronaca più leggero, ed avremmo voluto fare altrettanto in chiusura: invece ci tocca raccontare del raptus di Claudio Fracchia, disoccupato 40enne da tempo sotto l’attenzione del servizio sociale. L’uomo, alla guida della sua Polo si è lanciato sugli avventori di un bar in piazza Vittorio Veneto, ferendone sette. Il gesto ha colto tutti di sorpresa, ma lo stupire si è trasformato in cieca paura quando il pazzo ha ingranato la retro passando sul corpo di una ragazza di 17 anni e di una donna di 40, ora in gravi condizioni all’ospedale. I Carabinieri lo hanno arrestato per tentato omicidio. Possibile che la patente debba restare in tasca proprio a tutti? (ASAPS)
Lunedì, 20 Agosto 2007
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