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Articoli 22/08/2007

Lo stato della segnaletica in Italia




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Periodicamente sentiamo parlare di sicurezza stradale in tutte le sue sfumature e sia gli esperti sia i semplici utenti hanno sempre una loro proposta per migliorare la situazione. La situazione di partenza non è incoraggiante, e la segnaletica come vedremo non è da meno, anche se spesso non viene espressamente citata tra le azioni prioritarie per il miglioramento della sicurezza. Le cause degli incidenti possono essere diverse e spesso si devono considerare le numerose concause che, unite al comportamento del conducente, provocano il sinistro. Istituzioni, Associazioni ed Aziende hanno cercato di analizzare questo fenomeno, studiando i rimedi per ridurre il costo sociale dell’incidentalità e nel 2004 l’Italia ha aderito all’impegno europeo di dimezzare entro il 2010 le morti causate dagli incidenti stradali. Questi primi anni di attività stanno dimostrando che i risultati sono stati limitati, e generalmente un ruolo importante è stato riconosciuto solo al meccanismo delle sanzioni. Ma in realtà il conducente può anche essere aiutato a non sbagliare, favorendo una maggiore attenzione e un migliore riconoscimento delle situazioni di pericolo. Questo è il compito delle Pubbliche Amministrazioni, proprietarie e concessionarie delle strade, alle quali sono prescritti provvedimenti amministrativi quali la stesura del Piano del traffico e del Piano della segnaletica, gli strumenti con i quali disciplinare e informare gli automobilisti. Questo è il ruolo della segnaletica, un ruolo fondamentale: il mancato rispetto di uno STOP, di una precedenza o semplicemente l’"andamento incerto ed indeciso" possono avere quali concausa dell’incidente la scarsa visibilità o l’assenza della segnaletica. Il Centro Studi per la Sicurezza Stradale di 3M periodicamente aggiorna lo stato della segnaletica in Italia. La prima ricerca sui segnali stradali fu realizzata nel 1998 e riproposta con l’aggiornamento ad oggi; a distanza di nove anni è evidente che la qualità della segnaletica non è migliorata e la nuova ricerca presenta ulteriori approfondimenti di analisi, che intendono osservare la situazione attuale e analizzare le variazioni intercorse.

Lo studio
L’analisi della segnaletica è stata effettuata attraverso successive fasi di elaborazione al fine di ottenere un campione sufficientemente rappresentativo di informazioni. Sul campione di percorsi scelti, sono stati effettuati tre rilievi:
• Censimento di tutta la segnaletica verticale;
• Verifica strumentale su un campione di segnaletica verticale;
• Verifica strumentale della segnaletica orizzontale in corrispondenza della segnaletica verticale verificata. La raccolta dei dati è avvenuta attraverso l’osservazione visiva e comprende il rilievo della posizione, la classificazione del segnale attraverso la tipologia del segnale, la verifica della presenza delle notazioni obbligatorie, la verifica della regolarità rispetto al Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada. I dati più significativi possono essere così riassunti:
• rilevati 143,6 km. di strada (49,2 % su strade in ambito urbano, il 50,8 in ambito extraurbano);
• censiti n° 6.931 segnali stradali (77,3 % su strade comunali, 8,2 % su provinciali, 5,2 % regionali, 9,3% su statali);
• verificati n° 709 segnali stradali (11% su statali, 8,3% su provinciali, 7,1% su regionali, 73,6% su comunali).

In sintesi si è ottenuta la media di 48,26 segnali censiti per chilometro di strada. Le informazioni principali che sono state rilevate per la segnaletica stradale verticale riguardano:
• la presenza delle "notazioni obbligatorie", apposte sul retro del segnale: tali notazioni, comunemente e di seguito definite "timbro", costituiscono un insieme d’informazioni presenti sul retro di un segnale, devono comprendere dati sull’Ente o l’Amministrazione proprietari della strada, sull’anno di fabbricazione, sulla ditta che ha fabbricato il segnale;
• l’età dei segnali, ricavabile attraverso l’anno di fabbricazione ove presente sul timbro;
• la classe della pellicola: i segnali sono stati divisi tra quelli dotati di pellicola di classe 1 e quelli dotati di pellicola di classe 2. I segnali censiti possono essere analizzati in base a questi fattori di irregolarità. Nella seguente tabella possiamo riassumere i risultati totali in percentuale, considerando anche irregolari i segnali con pellicola oltre l’età garantita dai produttori (vedi tab. 1). La successiva tabella evidenzia i fattori di irregolarità dei segnali, indipendentemente dalla presenza del timbro ed evidenzia che sulle nostre strade ci sono ancora segnali del vecchio codice della strada e sono passati 15 anni (vedi tab. 2). Il totale dei fattori di irregolarità è superiore al totale dei segnali in quanto lo stesso segnale può presentare più irregolarità.

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E’ stata anche analizzata l’età dei segnali sulle nostre strade; la globalità dei segnali, timbrati (con le informazioni obbligatorie secondo il Codice della Strada) e recanti regolarmente l’anno di costruzione, ha fornito una età media di 7,2 anni, con una ulteriore suddivisione tra i segnali di classe 1 (78,8% del totale) con un’età media di 7,1 anni e di classe 2 di età media 7,5. Per riassumere: complessivamente solo il 54.2% dei segnali è in regola con il Codice, mentre nel più limitato campione di 709 segnali verificati strumentalmente in merito alle caratteristiche di rifrangenza, sono risultati in regola con il Disciplinare solo il 35,1% dei segnali. Lo stato della segnaletica orizzontale è stato rilevato attraverso un’analisi strumentale nell’ambito dei percorsi prescelti, in corrispondenza di segnaletica verticale verificata, con lo sconfortante risultato che solo il 3,1% delle misurazioni ha superato il valore di 100 mcd/luxmq (valore minimo previsto dalla Norma Europea EN1436 per la classe R1). La seconda ricerca sulla segnaletica stradale consente così di affermare che la qualità della segnaletica continua ad essere gravemente insufficiente, molto spesso non a norma ed è peggiorata in maniera significativa rispetto alla precedente Ricerca del 1998, almeno nel campione considerato. La situazione della segnaletica, al di là dell’analisi numerica e statistica eseguita in quest’occasione, è sotto i nostri occhi tutti i giorni e noi stessi possiamo dare un giudizio sullo stato in cui si trova, questo studio dimostra qualcosa che sperimentiamo ogni volta che ci mettiamo al volante. 

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da "il Centauro n.114"

© asaps.it

di Claudio Galbiati

Mercoledì, 22 Agosto 2007
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