Auto di
serie pronte a scattare (archivio Asaps)
(ASAPS) MONDOVÌ (CUNEO), 23 agosto 2007 – Lo
scorso 18 febbraio, in tarda serata, l’auto su cui viaggiava Cristiano Rossi, 25 anni di Mombasiglio
(Cuneo) esce di strada ad alta velocità. Il ragazzo muore sul colpo. Ma la Polizia Stradale, che
interviene per i rilievi, capisce che quell’incidente è anomalo e decide di ricostruire
nel dettaglio la vicenda. Servono mesi di collaborazione con la Scientifica di Cuneo, ed
alla fine l’inchiesta coordinata dal Procuratore della Repubblica di Mondovì,
Riccardo Bausone, giunge ad una svolta. Cristiano stava gareggiando con
un’altra auto, in una strada dove nella stessa serata si tennero numerose
competizioni clandestine. Quando la sua macchina finì fuori strada, l’altro
“concorrente” avrebbe proseguito per tagliare il traguardo e vincere il gran
premio “fai da te”. Le investigazioni hanno condotto ad identificare il
presunto avversario della vittima, un 21enne di Mondovì, per il quale è
scattata la revoca della patente di guida e la confisca del veicolo, a suo
carico, però, anche una denuncia per aver gareggiato in velocità ed omissione
di soccorso. L’articolo 9 ter del codice della strada prevede la reclusione da
6 mesi ad un anno ed una multa da 5
a 20.000 euro (comma 1): dallo svolgimento della gara,
però, è derivata la morte di una persona, e questo comporta – siamo al comma 2
– la reclusione da 6 a
10 anni. “L’incidente ci è apparso strano si da subito – ha commentato il
procuratore della Repubblica Riccardo Bausone – e per questo motivo la Polizia ha approfondito le
indagini. Si è così scoperto che fra Mondovì e Vicoforte si svolgevano gare di
auto, nel cuore della notte, in spregio alle norme del codice della strada, su un tratto di
statale percorso anche da altri veicoli”. (ASAPS)
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