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Rassegna stampa Alcol e guida del 26 agosto 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta


ECO DI BERGAMO

«Chi beve rischia 380 volte di più»

L’Aci: con l’alcol l’incidente è quasi una certezza Nella Bergamasca in sei mesi ritirate mille patenti

«Un conducente ubriaco non ha semplicemente un’alta probabilità di provocare un incidente stradale grave: vi è quasi la certezza che questo possa avvenire». L’Automobile Club di Bergamo, per voce del suo direttore Barbara Aguzzi, nel rendere noti i dati di uno studio condotto dall’Aci a livello nazionale su alcol e guida, torna sull’argomento dei conducenti che si mettono al volante del loro veicolo in condizioni psicofisiche alterate. «Il rischio di incidente grave cresce in maniera notevole con l’aumento del tasso alcolemico: se si fissa a uno il rischio quando si è sobri, esso cresce a 380 quando il tasso alcolemico è pari o superiore a 1,5 grammi per litro. In pratica, l’incidente grave non è più solo molto probabile, ma è addirittura quasi sicuro. E non solo – aggiunge Barbara Aguzzi –: con valori compresi fra 0,5 e 0,9 grammi per litro il rischio aumenta di 11 volte». Una serie di dati che l’Automobile Club di Bergamo, insieme al dipartimento delle dipendenze dell’Asl di Bergamo, rende noti, facendo emergere un quadro inquietante, come quello legato alle morti che avvengono sulle strade. «Si stima – spiega Andrea Noventa, responsabile del settore prevenzione del Servizio delle dipendenze dell’Asl Sert uno – che il 46% delle morti causate da incidenti stradali sia attribuibile all’uso di alcol e che il 50% degli incidenti stradali non mortali abbia una correlazione con l’uso di alcol». Dal canto suo l’Aci, nel sottolineare anche quanto sia connessa la relazione fra alcol, giovani e incidenti nel fine settimana, aggiunge: «Secondo una serie di studi che abbiamo condotto, nei weekend il numero degli incidenti le cui cause sono riconducibili all’alcol aumentano del 300 %».

I CONTROLLI Accanto a questi studi, emergono i dati dei controlli preventivi e repressivi metti in atto dalle forze dell’ordine nella Bergamasca per contrastare la guida sotto l’effetto di alcol: nei primi sei mesi di quest’anno in provincia di Bergamo le forze dell’ordine hanno ritirato 1.048 patenti di guida per violazione dell’articolo 186 del Codice della strada, appunto la guida sotto l’effetto di bevande alcoliche. In tutto il 2006 i documenti di guida ritirati erano stati 1.843, vale a dire una media di cinque ogni giorno. Il numero delle patenti ritirate per questo reato è andato crescendo, dalle 598 del 2000 alle quasi duemila dell’anno scorso. «La prima sensazione è che i consumatori di alcol non abbiano per niente chiare le conseguenze del mettersi al volante dopo aver bevuto - è il commento del direttore dell’Aci Barbara Aguzzi -. E qui torniamo agli aspetti che riguardano la formazione e l’educazione stradale. È assolutamente necessario chiarire a tutti quali siano i pericoli dell’assunzione di alcol, mettendo in chiaro i rischi della salute propria e i pericoli del mettersi alla guida di un qualsiasi veicolo, scooter compreso, dopo aver bevuto. Come Aci abbiamo condotto una serie di interessanti test ai quali si sono sottoposti volontariamente alcuni giovani in un circuito automobilistico. Ebbene, coloro che abitualmente dichiaravano che bere tre o quattro birre non avrebbe costituito alcun tipo di rischio, si sono alla fine ricreduti, rivedendosi nelle immagini riprese con una mini telecamera collocata all’interno dell’abitacolo. La sensibilizzazione all’argomento, oltre che essere argomento di discussione nelle scuole, lo dovrebbe divenire anche laddove vengono rilasciate le patenti, dunque nelle scuole guida».

LA PREVENZIONE Cosa fare quindi, oltre all’educazione stradale, per cercare di dissuadere i conducenti che si mettono alla guida sotto l’effetto di alcol e per renderli consapevoli dei pericoli reali nei quali incorrono? «Coloro che percorrono le strade devono avere la certezza che chi infrange le regole sarà non solo fermato ma anche sanzionato - sottolinea Franco Lucchesi, presidente nazionale dell’Aci -. È necessaria una concreta, visibile e tangibile presenza delle forze dell’ordine sulle nostre strade, finalizzata alla prevenzione e non esclusivamente alla repressione. Una pattuglia visibile è molto più utile ai fini della sicurezza stradale di un autovelox nascosto. La Francia ha quasi raggiunto l’obiettivo della riduzione degli incidenti, così come previsto dall’Unione Europea: ma la Francia conta 8 milioni di controlli sulle strade solo nell’ultimo anno. È fondamentale –aggiunge il massimo esponente dell’Aci – che siano trovate al più presto le risorse economiche per permettere alle forze dell’ordine di compiere quel ruolo di prevenzione sulle strade che, insieme all’educazione stradale, rappresenta l’unica arma per ridurre questa strage che ormai è divenuta quotidiana».Infatti, analizzando i dati dei controlli eseguiti dalla polizia stradale, emerge che durante le ore notturne un automobilista ogni cinque sottoposti al controllo con l’etilometro è risultato positivo al test: tale percentuale si eleva sino al 21,55 nella fascia oraria compresa fra le 4 e le 6 della notte. E, oltre all’educazione stradale e ai controlli, si aggiunge il tema del «conducente designato». «Significa sensibilizzare giovani e non affinché non si mettano al volante dopo aver bevuto - aggiunge Barbara Aguzzi -, aiutandoli a comprendere l’importanza e la modernità di identificare nelle loro uscite un “guidatore designato” e far percepire a tutti gli automobilisti il proprio ruolo rispetto al tema della sicurezza stradale. È necessario che gli automobilisti, soprattutto i nostri ragazzi, comprendano il loro ruolo alla guida: designare uno che resti sobrio anche dopo essere stato in discoteca o al pub per portare tutti vivi a casa».

I DANNI Sulla questione dei danni che l’alcol provoca al fisico, e più precisamente sulle modifiche comportamentali alla guida del veicolo, Andrea Noventa dell’Asl spiega: «Già con una percentuale di alcol pari a 0,4 (e quindi al di sotto del limite massimo di 0,5 previsto dalla legge), vi è la riduzione dell’attenzione e della concentrazione. Assumere alcol significa una riduzione delle visione notturna del 25%, ma soprattutto una riduzione dei tempi di reazione, ovvero la coordinazione dei movimenti. In questo ultimo caso gli effetti sono evidenti già con un’alcolemia di 0,2 grammi per litro». In tal senso, per sgomberare il campo dai luoghi comuni, un dato che dovrebbe far riflettere: per smaltire mezzo litro di vino, oppure cinque bicchierini di super alcolici, il fegato ci mette ben sette ore. E sul rapporto alcol e giovani, lo stesso Noventa sottolinea: «L’organizzazione mondiale della sanità invita gli stati membri, quindi anche l’Italia, ad abbassare il tasso alcolemico verso lo zero. In particolare per i giovani che si mettono alla guida di un qualsiasi autoveicolo il limite dovrebbe essere lo 0,2». E sempre il responsabile del Sert di Bergamo illustra una serie di iniziative in corso di attuazione in collaborazione tra l’Asl e l’Aci di Bergamo: «A partire dal prossimo mese di settembre, ovvero in concomitanza con l’inizio dell’attività scolastica, stiamo mettendo a punto una serie di iniziative mirate a sensibilizzare la tematica alcol e guida. L’obiettivo è il coinvolgimento del maggior numero possibile di enti e istituzioni presenti sul nostro territorio».

Giuseppe Lupi


IL TIRRENO

Soffia e sai, a settembre etiltest gratuiti

Sicurezza alla guida: torna l’iniziativa nelle farmacie comunali

CASCINA. Riparte, a settembre, la campagna “soffia e sai”. I nuovi etiltest, volti a sensibilizzare quanti più automobilisti possibili al “tasso alcolico responsabile”, saranno distribuiti all’incirca tra una decina di giorni nelle farmacie comunali di Cascina, Latignano, Titignano e San Sisto. È la seconda volta, nel giro di pochi mesi, che il progetto “...che ti salva la vita” viene riproposto nel territorio di Cascina, su iniziativa della Sogefarm, che riunisce le farmacie comunali. A maggio, i 500 etiltest disponibili andarono “a ruba” nel giro di due giorni. Un vero boom che nessuno, alla vigilia, si aspettava. «In due giorni distribuimmo gratuitamente quasi 500 etiltest. Siamo state le prime farmacie della provincia a promuovere una campagna di questo genere», sottolinea soddisfatto Andrea Maestrelli, amministratore della società Sogefarm. Al bancone dei tre locali coinvolti nell’iniziativa sono stati distribuiti per due intere giornate kit appositi per misurare il tasso di alcol nel sangue. «I giovanissimi non si sono fatti troppo vedere, purtroppo. Comunque c’è stato un continuo andirivieni di ragazzi sui trent’anni e di adulti», ricorda Cristiana Simonelli, responsabile della farmacia comunale della frazione di Titignano. In tempi di camper anti-alcol fuori dalle discoteche e di campagne ad hoc, il segnale dato dall’esperienza cascinese potrebbe contagiare anche altri Comuni. Verificare se il goccetto di troppo può dare alla testa. Constatare responsabilmente se quel “cuba-libre” trangugiato mezz’ora prima può costituire pericolo. E cedere alla fine il volante all’amico sobrio risparmiando multe sempre più salate e la patente stracciata in faccia dalle forze dell’ordine. Polizia e carabinieri hanno pienamente condiviso e apprezzato l’iniziativa firmata Sogefarm. E ora, appunto, si replica. Buon segno.F.S.


COMUNICATO STAMPA

QUEL PARLAMENTARE E’ UN IRRESPONSABILE!

La scrivente associazione ritiene sconcertanti le affermazioni rilasciate dal capogruppo dei Popolari-UDEUR al Senato, Tommaso Barbato, come riprese da “IL MESSAGGERO” del 18 agosto u.s., in cui lo stesso senatore ritiene necessario innalzare la soglia di rischio della analisi del tasso alcolemico, determinata da abuso di alcol e droghe.

Costui si assume una grave responsabilità in un contesto di recrudescenza della incidentalità stradale determinata da abuso di alcool e droghe, a dir poco allarmante di più! L’autorevolezza o presunta tale dell’autore di dichiarazioni così sciagurate rischia di minare grandemente l’efficacia di campagne medianiche e di misure legislative, quali il recente decreto-legge N. 117 del 3 agosto 2007 e ci porta a nutrire seri dubbi sulla reale volontà politica di addivenire alla conversione del decreto stesso.

Che la nostra italietta, dove evidentemente è più importante portare acqua al mulino del compare di partito che ha contravvenuto alla legge (!) – Magari serbatoio di voti per la campagna elettorale a venire – che preservare la vita e la salute pubblica, prenda esempio da paesi civili e lungimiranti, nei quali il tasso soglia previsto da tempo è pari allo zero!

Illustre senatore, chi beve non deve mettersi alla guida sia esso politico o un comune cittadino, questa è probabilmente l’unica affermazione con la quale le sarebbe stato dato esprimere senso di responsabilità e di stao.

AVV. FEDERICO ALFREDO BIANCHI. COORDINATORE GIUSTIZIA ASSOCIAZIONE EUROPEA FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA- ONLUS


LA PROVINCIA DI SONDRIO

Confermata l’ordinanza che vieta le bevande in bottiglie di vetro per evitare incidenti durante la prossima edizione della sagra Brindisi ai Crotti? Sì, ma solo in bicchieri di plastica

Le limitazione previste sono state accolte favorevolmente dagli aficionados dei crotti

Chiavenna (d.pra.) Divieto di distribuzione di bevande in bottiglie e bicchieri di vetro dalle 20 alle 24 della giornata di sabato in tutta l’area di Pratogiano e nelle zone limitrofe il centro della prossima Sagra dei Crotti. E’ stata confermata anche per quest’anno la limitazione alla distribuzione di bevande per prevenire problemi di ordine pubblico e possibili incidenti nel momento di maggior afflusso di turisti durante la manifestazione eno-gastronomica in programma dal 7 al 9 settembre. Con un’ordinanza l’amministrazione comunale ha posto un vincolo che riguarda in pratica tutta la zona dei crotti. Vino, birra e bibite dovranno essere distribuite solo in bottiglie e bicchieri di plastica. L’orientamento è emerso negli scorsi anni, quando alcuni piccoli incidenti, per fortuna senza conseguenze rilevanti, avevano fatto scattare il primo campanello d’allarme sul tema sicurezza.

(…)

AGI


NEL CREMONESE

AUTOMOBILISTA UBRIACO UCCIDE MOTOCICLISTA

Cremona, 26 ago. - In corpo una quantita’ di alcool due volte superiore ai limiti consentiti un automobilista cremonese, G.G., 33enne di Fiesco, ha investito e ucciso un motociclista milanese di 34 anni. La vittima e’ Gian Carlo Belli residente in via Settala a Milano che venerdi’ sera stava raggiungendo la fidanzata ad Orzinuovi. L’incidente e’ avvenuto sull tangenziale per Soncino: dopo lo scontro con l’auto del cremonese, che aveva tentato un sorpasso azzardato, il centauro e’ stato ricoverato nell’ospedale di Crema dove nella serata di sabato e’ stato operato d’urgenza per un’emorragia addominale che e’ risultata inutile: il 34enne e’ morto sotto i ferri. Indagato dalla Procura per omicidio colposo, l’automobilista cremonese nell’incidente ha riportato la frattura di una gamba. In passato, per guida in stato d’ebbrezza gli era gia’ stata tolto il permesso di circolazione tre volte nel novembre 2002, nell’ottobre 2003 e nel febbraio 2004 dalla polizia locale di Socino che sta svolgendo le indagini.


IL GAZZETTINO

Ecco il giro di vite contro gli ubriachi al volante 

Dopo le azioni mirate dei Carabinieri in Cadore anche la Questura predispone controlli straordinari a tappeto

Giro di vite nei confronti di chi alza il gomito. Innanzitutto con la piena conferma, da parte della Questura di Belluno, dei controlli sistematici di veicoli e guidatori.

Ma anche, al contempo, con la predisposizione di verifiche straordinarie come quella svoltasi nella notte tra venerdì e ieri nella zona di Feltre - Pedavena.

Mediante l’impiego congiunto di due staff dell’Ufficio di Prevenzione e Soccorso Pubblico della Questura di Belluno e di un equipaggio della Polizia Stradale sono stati fermati 28 veicoli e controllate nel complesso 49 persone (sia gli autisti che gli ospiti delle automobili). Quattro le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza.

«Si tratta - viene spiegato in Questura a Belluno - di quattro persone di sesso maschile di età compresa tra i 20 e i 40 anni. Sottoposti all’esame del cosiddetto etilometro, gli sono stati riscontrati dei tassi alcolemici decisamente più alti del massimo consentito. Immediato il ritiro della patente e l’invito a farsi accompagnare a casa da qualche amico "in regola" presente al momento».

Questi controlli straordinari, voluti dalla Questura per far fronte all’acuirsi del fenomeno delle "stragi del sabato sera", si differenziano dalle verifiche abituali in quanto tutti gli occupanti il veicolo, e non solo l’autista, vengono sottoposti a identificazione attraverso un documento e ad esami sullo stato psicofisico (relativamente soprattutto al livello di sobrietà).

Questi vengono previsti in particolar modo in occasione di eventi che in qualche modo possono indurre i partecipanti a bere qualche bicchiere in più.

Nel caso specifico di Pedavena era in corso una festa della birra così come la scorsa settimana a Sappada dove a monitorare le presenze erano stati i carabinieri che in otto giorni di controlli hanno ritirato due patenti, un numero tutto sommato contenuto. Altri controlli a tappeto sono stati realizzati lungo la Sinistra Piave, tra Trichiana e Mel, nella notte fra giovedì e venerdì.

Parlare di giro di vite, quindi, non pare esagerato. Tra i recenti numerosi incidenti registrati nel territorio provinciale, alcuni dei quali anche mortali, le cause erano riconducibili molto spesso a eccesso di alcol. Da qui la volontà di intensificare ulteriormente il già proficuo lavoro compiuto dalle forze dell’ordine.

In un periodo, come quello estivo, in cui il numero delle persone presenti nel Bellunese si incrementa notevolmente e in cui le tante occasioni di divertimento, come appunto le sagre e le feste campestri, possono indurre a bere qualcosa in più del solito.

Raffaella Gabrieli


CORRIERE ADRIATICO

Giro di vite pure per i locali, controlli su alcol e sconfinamenti

ANCONA - Mantenere e potenziare il coordinamento tra tutte le forze dell’ordine per intensificare la presenza sul territorio e nei luoghi più a rischio di episodi di microcriminalità, come piazza Pertini e altre zone del centro storico, Largo Cappelli, Archi, Stazione, Piano San Lazzaro, evitando in un confronto tra i turni inutili sovrapposizioni. E’ la principale indicazione emersa dal comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico tenuta venerdì mattina in prefettura. Ma l’opera di prevenzione della criminalità diffusa coinvolge anche il Comune e la polizia municipale. Per limitare l’abuso di alcolici ad esempio sarà importante controllate, presso i gestori degli esercizi pubblici, il rispetto dell’ordinanza che impone la distribuzione di sostanze alcoliche e non in contenitori di carta , dalle ore 20 alle ore 6, anche e soprattutto in occasione di eventi che catalizzano un’ampia partecipazione di persone. Annunciato un giro di vite anche per locali, viabilità e manifestazioni “Aumenteranno i controlli anche la sera - ha detto il prefetto D’Onofrio -, sulla sosta selvaggia, sulla vendita di bevande in bottiglia, sul rispetto degli spazi sul suolo pubblico occupati dagli esercizi: bisogna dare alla gente la sensazione che le regole ci sono e che vanno rispettate”. Si è anche preso atto della necessità di affrontare in tempi brevi la questione del trasferimento del SERT, ubicato ancora presso la sede dell’ex Umberto I, destinato a essere ristrutturato per ospitare una residenza per anziani. La frequentazione della struttura nel centro della città da parte delle persone tossicodipendenti, in una zona di negozi e di passeggiate crea effettivamente disagi ai cittadini: per questo motivo il comitato ha deciso di richiedere un incontro da tenersi la prossima settimana con l’azienda ospedaliera, la zona territoriale 7 e l’assessore regionale alla Sanità.

Sul fronte della prevenzione, infine, il sindaco si è impegnato a proseguire nell’opera di potenziamento dell’illuminazione pubblica nel territorio comunale, così da rendere più sicure e meglio fruibili anche le zone finora meno coperte dal servizio pubblico.


AGOPRESS

SICUREZZA STRADALE. ADUC: KIT ANTIDROGA ED ETILOMETRO INESISTENTI.

Purtroppo le conferme sulla disastrosa gestione della sicurezza stradale continuano ad arrivare in modo agghiacciante, nonostante gli show agostani dell’incapace ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, che, per far capire quanto e’ bravo ai suoi fan (i cittadini comuni mortali non ci cascano piu’), ha fatto anche approvare un inutile quanto dannoso decreto legge in sostituzione della legge ordinaria che la Camera stava dibattendo.

La novita’ di oggi la si deve al quotidiano "Italia Oggi" che riporta le dichiarazioni del segretario aggiunto del sindacato di polizia Coisp, Gaetano Barrella, in merito ai kit antidroga per la stradale: "Li ho visti soltanto in televisione, quando hanno mostrato la valigetta e tutto l’occorrente alle telecamere. Ma noi della stradale quei kit non li abbiamo". Alcuni esemplari furono consegnati ad alcune volanti "ma furono ritirati in fretta perche’ non c’era l’omologazione, con la promessa che ci sarebbero stati consegnati presto i nuovi kit a norma di legge. Ma finora a quanto mi risulta non abbiamo kit per controlli antidroga". Cosi’, inoltre, e’ anche per gli etilometri. Inoltre, anche se questi kit ci fossero, per ritirare la patente occorre entro 10 giorni il responso dei gabinetti scientifici di polizia e carabinieri... ma i laboratori hanno terminato i reagenti e "ci dicono che non ci sono soldi per acquistarli".

Il decreto del ministro Bianchi e’ entrato in vigore lo scorso 4 agosto proprio per far fronte all’emergenza del periodo in cui strade e autostrade si intasano di autisti vacanzieri e quindi anche meno esperti e piu’ pericolosi. Il periodo di grande mobilita’ sta per passare e la situazione e’ quella che abbiamo letto nelle parole del segretario Barrella. Il ministro Bianchi probabilmente sara’ ancora in vacanza e si stara’ preparando per presenziare alle varie feste di partito che prendono il via in questi giorni, dove parlera’ a uomini e donne di partito, cioe’ altro rispetto al mondo di coloro che subiscono i danni della sua pericolosa presenza in questo delicatissimo dicastero.

Lo ribadiamo, il decreto non serviva, era sufficiente aumentare le dotazioni di kit antidroga ed etilometri, nonche’ aumentare il personale sulle strade, per garantire una presenza 24 ore su 24. Le drammatiche parole di Gaetano Barrella, purtroppo ci danno ragione. Il ministro ha preferito spendere i soldi per norme inutili invece di indirizzarli nella prevenzione. Alessandro Bianchi ha preferito dedicarsi alla conta delle vittime piuttosto che a scoraggiare i comportamenti delinquenziali di alcuni guidatori. Qualcuno dira’: ma le sanzioni triplicate dovrebbero fare paura... e’ cosi’ da anni e non funziona, insistere vuol dire solo essere incompetenti e complici degli assassini sulle strade. Ministro Bianchi ci liberi della su pericolosa presenza.



IL GAZZETTINO (Venezia)

CAORLE 

Ubriachi al volante, tre patenti ritirate 

Altri 3 automobilisti ubriachi sono stati fermati ieri notte nei posti di controllo sulla strade principali che portano a Caorle. Gli agenti della Polizia Locale e i Finanzieri di Caorle hanno effettuato un altro servizio nel tentativo di contrastare le stragi sulle strade, come previsto dal protocollo della Prefettura. Dalle 23 di giovedì alle 6 di ieri mattina hanno controllato sulle strade che portano a Caorle e sulla Sp 42 "Jesolana" nella frazione di San Giorgio di Livenza 56 automobilisti. Tra questi 3 avevano bevuto alcol più del dovuto. Sono tutti giovani della zona di età compresa tra i 34 e i 27 anni. Il più giovane ha fatto schizzare, alla seconda prova dell’etilometro, il misuratore a 1.63 mg per litro. Gli altri due avevano valori di poco superiori a 0.80. Per tutti è scattato l’ immediato ritiro della patente, la denuncia penale e la sanzione amministrativa di 1754 euro che il Prefetto potrebbe elevare fino a 7018. Per loro anche la decurtazione di 10 punti dal documento di guida, che il più giovane rischia di rivedere tra un anno o al massimo fra due anni. Nessuno automobilista fra i centinaia che raggiungevano la cittadina marinara, invece ha oltrepassato il limite di velocità. Ritirato anche una carta di circolazione per la mancata revisione del veicolo. La notte scorsa gli agenti hanno replicato i controlli


CORRIERE DELLA SERA - FORUM ITALIANS

Gli incidenti possono capitare anche da sobri

Caro Severgnini,

Mi piace uscire il fine settimana con la mia ragazza, andare in riva al lago, fare una passeggiata, tirare ora di cena e poi andare in un bel ristorantino. Una bella cenetta in due. Magari un paesaggio adorabile davanti, clienti pochi, una bottiglia di vino e qualche specialità casereccia. Ancora una passeggiatina veloce dopo cena e poi si va a casa. Come? In auto. Non puoi fare altrimenti? No. A meno di prendere un taxi per 40-50 km. Per qualcuno sarei da accusare di «cospirazione a omicidio premeditato». Per altri sarei vittima di «frustrazioni/depressioni» che mi spingono a minacciare gli altri attraverso la mia macchina. Io invece mi sento solo un giovane normale. Normalissimo. A cui potrà succedere di avere un’incidente (a dir la verità ne ho già avuti, da sobrio).

Mi potrà succedere non perché ho bevuto due bicchieri di vino a cena. Ma perché a tutti può capitare. Perché bisogna cercare di non distrarsi mai, perché la stanchezza è traditrice, perché quando guidiamo un’automobile ci esponiamo a un pericolo. Naturalmente si cerca di evitarli, ma il destino non sappiamo cosa ci riserva. C’è solo un modo perché io sia sicuro che non mi accada un incidente. Non uscire di casa (ma anche lì, gli incidenti domestici....). Con il mio intervento non voglio liberalizzare né promuovere l’alcol alla guida. E’ comunque sbagliato, mi piacerebbe non dover guidare un’auto per andarmene a fare una cenetta con la mia ragazza, ma non è possibile. E a certi piaceri non vorrei rinunciare. Voglio solo dire che mi sembra che qualcuno abbia reazioni sproporzionate e che non è giusto pensare sempre di risolvere il problema inasprendo le pene o abbassando la soglia di tolleranza, ma migliorando i controlli. Non chiedo l’impunità, ma metter sullo stesso piano un ragazzo come me e un alcolizzato vero, fermato più volte con un tasso di molto superiore al consentito, che magari sbanda per strada, non mi sembra obiettivamente giusto.

Giovanni Galbusera


VIRGILIO NOTIZIE

Ubriaco guida a zig-zag sulla A10

Bloccato dalla polizia sulla Genova-Ventimiglia, denunciato

GENOVA, 26 AGO - Guidava ubriaco in autostrada e la sua auto procedeva con sbandate evidenti che hanno allarmato altri automobilisti. La polizia lo ha raggiunto sulla A10 nei pressi di Genova ed e’ riuscita a farlo accostare. L’automobilista, un genovese di 57 anni, aveva un tasso alcolico ben oltre i limiti ed e’ stato denunciato per guida in stato di ubriachezza. L’episodio, che e’ stato reso noto oggi, e’ accaduto ieri nel tardo pomeriggio sulla Genova-Ventimiglia.


IL TIRRENO

Tenta la fuga al posto di blocco

Giovane denunciato per guida in stato d’ebbrezza

BIENTINA. Quando hanno visto spuntare l’auto, hanno intimato l’alt. Era notte fonda e i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Pontedera erano lì per controlli di routine. La paletta che si alza, i fari che illuminano il militare sulla strada. Una scena vista tante volte, che nella maggior parte dei casi si conclude con l’identificazione dell’automobilista, senza problemi. Stavolta, invece, la macchina non s’è fermata. Il conducente ha fatto finta di nulla e ha tentato di allontanarsi, sapendo molto probabilmente che sarebbe finito nei guai se fosse stato fermato. Meglio, quindi, rischiare non rispettando il posto di controllo. A quel punto - secondo quanto ha spiegato ieri il capitano Alessio Nigro, comandante della Compagnia di Pontedera - i carabinieri si sono gettati all’inseguimento dell’auto e l’hanno bloccata nel centro abitato di Bientina. L’automobilista non ha avuto via di scampo. Si tratta di un giovane di Cascina, 23 anni, del quale non è stato rivelato il nome. È risultato positivo al test alcolemico ed è stato denunciato in stato di libertà alla procura di Pisa: guida in stato di ebbrezza l’ipotesi di reato di cui deve rispondere al magistrato. Non solo: la patente gli è stata ritirata e il giovane è stato multato per non essersi fermato quando i carabinieri gli hanno intimato l’alt. Negli ultimi tempi i carabinieri hanno intensificato i controlli sulle strade per prevenire e sanzionare comportamenti a rischio. In particolare la guida in stato d’ebbrezza: bastano uno o due bicchieri di troppo per finire nei guai. Nonostante l’inasprimento delle sanzioni per chi viene colto in fallo e nonostante la campagna mediatica che è stata intrapresa dal ministero dei Trasporti, non passa settimana senza che alcuni automobilisti, in maggioranza giovani, vengano denunciati alla magistratura.


IL MATTINO

ERCOLANO 

Vuole i soldi per alcol e droga: picchia moglie, figlio e suocera

I carabinieri hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 41enne del luogo già noto alle forze dell’ordine e ritenuto responsabile di estorsione, maltrattamenti in famiglia e lesioni. L’uomo, il 22 agosto, al culmine della ennesima lite familiare aveva percosso e minacciato la moglie 45enne e la suocera 70enne nonché il figlio di soli otto anni per ottenere del denaro per l’acquisto di stupefacente e bevande alcoliche. Dopo prolungate ricerche i militari dell’arma hanno rintracciato e fermato l’uomo in via Pugliano, i suoi familiari sono stati portati all’ospedale Maresca ove sono stati curati per lievi escoriazione guaribili fino a 5 giorni. 


IL TRENTINO

Meano, insulti e pugni alla festa

Gran parapiglia in piazza: un ferito e un denunciato Il «guastafeste» è quarantenne ha iniziato ad inveire contro il quartiere e gli attori sul palco

TRENTO. In piazza c’era quasi tutta Meano per la rappresentazione teatrale, uno degli appuntamenti organizzati per l’estate. E alla fine oltre allo spettacolo offerto da chi stava sul palco ne hanno avuto un altro. Protagonista principale un 41enne del quartiere che dopo aver preso a calci e pugni tutti quelli che si trovava davanti, è stato allontanato e denunciato dalle volanti della polizia.

 Tutto è iniziato alle 22 di venerdì sera. Nella piazza di Meano c’era uno spettacolo teatrale e tutto filavi liscio fino a quando un uomo non ha iniziato ad insultare l’iniziativa e i presenti. A quanto pare era alterato dall’alcol e quando è stato invitato a smetterla con il suo comportamento, come reazione ha iniziato a menare le mani contro i presenti, in particolare contro una persona. È così partita la chiamata al 113, il numero di pronto intervento della polizia che ha mandato sul posto una volante. Il tempo di raggiungere Meano e il soggetto, forse intuendo quello che stava succedendo, si è allontanato. Agli agenti della questura le persone hanno raccontato quello che è successo indicando anche con nome e cognome la persona causa di tutto quel parapiglia. Dopo aver raccolto le testimonianze, la volante, ha fatto rientro verso la città. Nemmeno in tempo di lasciare l’abitato di Meano e dalla centrale è arrivata la seconda chiamata. Il «disturbatore» era tornato sui suoi passi accompagnato da un bicchiere di birra e era tornato a fare quello che faceva prima: calci e pugni verso tutti. I poliziotti hanno invertito la marcia e sono tornati in piazza bloccando in quarantenne nel bel mezzo del suo show.

 Gli sono stati chiesti i documenti ma l’altro non voleva darli e cercava di allontanarsi. Alla fine è stato portato in questura dove è stato denunciato per ubriachezza molesta, resistenza a pubblico ufficiale e per lesioni. La persona che era stata presa a calci e pugni dall’uomo, infatti, ha espresso la volontà di presentare una denuncia.

 Il soggetto fino a venerdì sera era completamente sconosciuto alle forze dell’ordine.


GAZZETTINO (Venezia)

GIALLO-ROSA A JESOLO 

Ragazza si sveglia in spiaggia senza mutandine Teme una violenza, ma non si ricorda niente

Una notte brava, qualche bicchiere di troppo, la passeggiata romantica e passionale in spiaggia e poi il risveglio sullo stesso arenile con l’atroce dubbio di avere subito una violenza. È quanto accaduto a due ragazze inglesi minorenni, con dei contorni poco chiari, annebbiati proprio dall’alcool e forse dall’uso di cannabis; pare, comunque, che gli inquirenti abbiano accertato, con il supporto delle visite mediche opportune, che non ci sia stata violenza sessuale. Il tutto sarebbe avvenuto sulla zona spiaggia nei pressi di piazza Mazzini.

Secondo il racconto delle due ragazze, che hanno entrambe 17 anni, la serata è stata trascorsa in prevalenza in un locale della piazza, in compagnia di due giovani (anche loro inglesi) conosciuti proprio in vacanza a Jesolo. C’è voglia di divertirsi, forse anche di andare oltre misura; si formano le coppie e i quattro decidono di proseguire la serata in spiaggia, fa niente se non ci sono le stelle e non c’è una temperatura propriamente agostana. Si continua a bere, forse i quattro si passano anche una "canna", una sigaretta fatta di marijuana. Il clima si fa sempre più affettuoso, poi caldo. Ma qui si fermano i ricordi. Le due si risvegliano ieri mattina, una delle due scopre di non indossare più le mutandine e pare avere dei segni sull’addome, quasi avesse subito una violenza. C’è il forte sospetto di essere stata costretta con la forza ad avere un rapporto. Ed è per questo che la comunicazione, tra l’imbarazzo e la disperazione, ai genitori passa poi agli uomini del Commissariato di Polizia. Subito le ragazze vengono sottoposte alle visite mediche, in particolare ginecologiche; a quanto pare nessuna delle due diciassettenni avrebbe subito violenza sessuale, né di altri tipi. Forse cos’è veramente accaduto la notte scorsa lo può rivelare solo la coppia di ragazzi con cui hanno fatto baldoria.

Fabrizio Cibin


IL TIRRENO

Subito habitué scatenati alla 31ª edizione della September Fest

«Tornare a casa? Guidano le mogli che tanto non bevono...»

LA FESTA DELLA BIRRA

CARRARA. Pantoloni blu, camicia azzurra e grembiule legato in vita, due colpi di martello e la birra è uscita dalla botte. È Angelo Zubbani, il sindaco di Carrara che per la prima volta ha inaugurato la September Fest, l’appuntamento di fine estate che ogni anno attira migliaia di presenze. «È la prima volta che inauguro questa manifestazione - ha detto il primo cittadino carrarese - e per me è un grande piacere. La festa della birra oltre ad essere un momento di incontro è anche un’occasione per rilanciare il senso dei gemellaggi e la cultura della pace». “I boccali in alto”: la frase simbolo della festa della birra è di nuovo risuonata. “I boccali in alto”: la frase slogan era già sulle bocche di tanti che avevano già preso d’assalto la festa pur di non mancare al primo appuntamento. Cinquantacinquemila litri di birra per la 31ª edizione e siamo ancora alla prima mandata. Sul palco gli artisti bavaresi hanno cominciato già dall’inizio a intrattenere il pubblico con i loro canti tipici di Ingolstadt e gli organizzatori prevedono di superare di gran lunga il risultato dello scorso anno (considerata la September Fest dei record) in cui erano stati bevuti oltre 90mila litri di birra da circa 140.000 persone. Per tutta la durata della festa sui due palchi allestiti nei piazzali di Carrara Fiere si alterneranno vari artisti e balli in costume. A considerare il numero degli habituè dell’inaugurazione della festa della birra, però si capisce che le campagne contro l’alcol per chi guida non hanno ottenuto il risultato sperato. Addirittura c’è chi parte da Reggio Emilia, precisamente da Felino per venire a bere. I ragazzi però fanno sapere che dormiranno in macchina e non si metteranno al volante. E c’è anche chi arriva in bicicletta come Alberto da Piacenza turista a Marina di Carrara per bere birra senza creare pericolo non guidando la macchina. Una tavolata di fiorentini già alle ore 19,30 aveva scolato un boccale di birra a testa e alla domanda chi guidava la macchina hanno simpaticamente risposto: «Le nostre mogli, che tanto non bevono». Una festa che richiama tantissima gente da tutta Italia specialmente dalle zone del parmense. Tra i tavoli una famiglia, papà, mamma e due bambini che dicono «Siamo in vacanza a Marina di Carrara, veniamo tutti gli anni beviamo la nostra birra e poi andiamo a casa a piedi». Ad un altro tavolo ancora un gruppo di ragazzi capitanati da Paolo ed Alfredo di Carrara prevedevano di bere per lo meno due litri a testa: «Noi siamo di Carrara anche se beviamo per tornare a casa dobbiamo fare pochi chilometri». Tra i ragazzi che ieri erano alla festa della birra anche un gruppo che lancia una proposta agli organizzatori della September: creare un servizio di bus navetta.

Alessandra Poggi

LETTERA DELLA ASSOCIAZIONE FEDE PER LA VITA. AIFVS PIOMBINO E ACAT VAL DI CORNIA

26 agosto 2007

Al sig. Sindaco del Comune di Carrara

Angelo Zubbani

E p.c. : al sig. Ministro dei Trasporti, al sig. Prefetto di Carrara, al sig. Presidente Provincia Massa Carrara, al sig. Questore di Massa Carrara, Automobile Club Italia, sig. Presidente Asaps, La Repubblica Firenze, Il Tirreno redazione di Carrara, sig. Presidente Aicat, Aicat Toscana, Ass. Europea Familiari e Vittime della Strada, Ass. Italiana Familiari e Vittime della Strada, Associazione PU.RI.

Egr. sig. Sindaco

Nell’ intervista da Lei rilasciata e pubblicata in data odierna dal quotidiano Il Tirreno riguardante l’inaugurazione del September Fest, dichiara che per Lei è stato un grande piacere inaugurare questa manifestazione, ritenuta momento di incontro e un’ occasione per rilanciare il senso dei gemellaggi e la cultura della pace.

Procedendo nella lettura dell’articolo, ci chiediamo come sia possibile provare piacere ad inaugurare una manifestazione dove la gente partecipa consapevole in partenza di oltrepassare il limite, ovvero alzare liberamente il gomito. Se quanto riportato nell’articolo non è frutto di esagerazione, con quale coraggio detta manifestazione può essere motivo di orgoglio per una città?

Chi prevede di bere almeno due litri di birra a testa; chi non si cura affatto della quantità che butterà giù tanto saranno le mogli a guidare; chi prevede di tornare a casa a piedi.

Sig. Sindaco, dal momento che è Suo preciso dovere tutelare la salute dei cittadini, prima di dire “ i boccali in alto “, informi i partecipanti sui danni che l’alcol può causare; gli dica che l’alcol è inserito tra le 20 sostanze più pericolose per la salute, che causa circa 190.000 morti l’anno nella sola Europa. Provi a pensare a tutte quelle famiglie distrutte a causa dell’alcol.

Nell’articolo viene evidenziato che” a considerare il nr degli habituè dell’inaugurazione della festa della birra, però si capisce che le campagne contro l’alcol per chi guida non hanno ottenuto il risultato sperato” ; non Le pare di andare contro corrente rispetto a quanto stanno facendo le istituzioni e le associazioni nel tentativo di educare i cittadini ad un comportamento responsabile nel rispetto della vita propria ed altrui?

Come associazioni che si battono per la sicurezza stradale e contro l’uso di alcol, condanniamo questo tipo di iniziative ritenendo che siano complici di eventuali tragici eventi che ne possono conseguire.

La nostra fiducia è riposta soprattutto nelle forze dell’ordine che faranno sicuramente il loro dovere incrementando i controlli, e non ci resta che sperare che non debbano stendere lenzuola bianche sull’asfalto.

Associazione Fede per la Vita, AIFVS sede di Piombino, Acat Val di Cornia 


Lunedì, 27 Agosto 2007

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