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Nicola Madia Scatta da oggi l’ordinanza urgente
che vieta l’esercizio del mestiere girovago di lavavetri sulle strade
fiorentine. Una decisione, come spiegano gli assessori alla sicurezza e
vivibilità urbana Graziano Cioni e alle attività produttive Silvano Gori,
motivata da un’impennata di proteste e segnalazioni arrivate dagli
automobilisti. "Negli ultimi tempi stiamo ricevendo numerose telefonate e
reclami da parte di cittadini che hanno notato una modifica nell’atteggiamento
dei lavavetri - spiegano gli assessori - diventati molto aggressivi,
soprattutto nei confronti delle donne ancor di più se sole in auto. A
testimoniare questa situazione ci sono anche alcune denunce per molestie
presentate da cittadini. A ciò si aggiungono i disagi e i rischi alla
circolazione causati dalla presenze dei lavavetri. Per tutti questi motivi -
aggiungono gli assessori Cioni e Gori - abbiamo deciso di firmare una
ordinanza urgente per vietare l’attività di lavavetri".
Nel testo dell’ordinanza, elaborata dagli uffici del comandante della Polizia
Municipale Alessandro Bartolini, vengono elencate le motivazioni alla base del
provvedimento.
In concreto, quindi, l’ordinanza prevede che "fino al 30 ottobre 2007 è
vietato su tutto il territorio comunale l’esercizio del mestiere girovago di
lavavetri sia sulla carreggiata che fuori di essa" e che
"l’inosservanza delle disposizioni di cui al punto 1 è punita ai sensi
dell’articolo 650 del codice penale e con il sequestro delle attrezzature
utilizzate per lo svolgimento dell’attività e della merce". La violazione
dell’articolo 650 (inosservanza di un provvedimento dell’autorità) prevede una
denuncia penale con arresto fino a 3 mesi o, in alternativa (la decisione
spetta al giudice) una sanzione di 206 euro.
L’ordinanza parla di una "crescente situazione di degrado venutasi a
creare nelle strade cittadine anche a causa della presenza sulla carreggiata di
persone che esercitano il mestiere girovago di cosiddetto lavavetri" ed
evidenzia come queste persone, nell’esercizio di tali attività, "stanno
causando gravi pericoli intralciando la circolazione veicolare e pedonale,
bloccando le auto in carreggiata e costringendo i pedoni a scendere dal
marciapiede a causa di occupazioni abusive di suolo pubblico composte da
secchi, attrezzi, ombrelloni, generando disagi e ponendo a repentaglio
l’incolumità personale propria e altrui". L’ordinanza sottolinea inoltre
che "si sono verificati molteplici episodi di molestie soprattutto agli
incroci semaforizzati e che ciò configura pericolo di conflitto sociale per i
numerosi alterchi verificatisi, in particolare nei confronti delle donne sole"
e che "in conseguenza all’esercizio delle attività suddette trova
nocumento anche l’igiene delle strade a causa della presenza di secchi o altri
contenitori e attrezzi usati per la lavatura dei parabrezza dei veicoli, nonché
a causa dello versamento dai medesimi di acqua sporca".
L’ordinanza rileva inoltre che il Regolamento di Polizia Municipale assoggetta
ad autorizzazione dell’Amministrazione comunale tutti i mestieri girovaghi e
che quello di lavavetri, visto che non sono mai state rilasciate autorizzazioni,
è quindi svolto abusivamente e in modo da "creare una situazione grave di
pericolo per la cittadinanza e per la sicurezza, nonché per l’ordinato
svolgimento della circolazione stradale e l’igiene pubblica".
"In considerazione di tutti questi elementi - spiega il comandante
Bartolini - ci sono le condizioni per assumere un provvedimento urgente
che vieti il mestiere di lavavetri. Un provvedimento che dovrà essere applicato
da tutte le forze di polizia e che si aggiunge e rafforza l’attività di controllo
già effettuata dalla Polizia Municipale". Dall’inizio dell’anno, infatti,
sono stati 529 gli interventi mirati che si sono tradotti in molte
"fughe" e 79 verbali da 50 euro elevati ad altrettanti lavavetri.
"Contravvenzioni che però non vengono mai pagate - precisa l’assessore
Cioni -. Per questo risulterà sicuramente più efficace la denuncia penale e
soprattutto il sequestro degli attrezzi del mestiere". "Gli uffici
sono già a lavoro - conclude l’assessore Gori - per elaborare una normativa che
consenta di vietare a regime l’esercizio del mestiere di girovago, in modo che
quando l’ordinanza arriverà a scadenza sia possibile attivare uno strumento
diverso ma ugualmente efficace".
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