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Francia - In arrivo la “borsa di studio” per ottenere la patente di guida

L’iniziativa, collaudata nel comune di Carcassonne (Linguadoca-Rossiglione), è piaciuta al ministro dei Trasporti, che intende estenderla a tutto il paese



 (ASAPS) CARCASSON (FRANCIA), 29 agosto 2007 – Una borsa di studio per conseguire la patente di guida: avviene in Francia, a Carcassonne, città francese ad un centinaio di chilometri da Tolosa, nella regione della Linguadoca-Rossiglione. Un’iniziativa unica, voluta con forza dall’amministrazione locale della città, con la collaborazione dell’associazione “Prevention Routiere”, che è piaciuta così tanto al ministro dei Trasporti Dominique Bussereau, da essere divenuta potenziale modello per tutta la Francia. L’idea di istituire una borsa di studio per conseguire il tanto agognato “permis de conduire”, ha trovato applicazione nel comune di Carcassonne all’inizio dell’anno e consiste nel fornire l’aiuto economico ai giovani candidati in cambio di lavori socialmente utili o, come si dice in Francia, di “interesse collettivo”. Un’idea vincente, che il ministro Bussereau ha tenuto sotto attenta osservazione e che nei giorni scorsi è finita sul tavolo del premier François Fillon: dagli ambienti dell’esecutivo erano già trapelate alcune indiscrezioni circa una futura “estensione” dell’iniziativa a tutti i comuni, ma ora tutto è contornato dai crismi dell’ufficialità. Secondo il modello sperimentato con grande successo a Carcassonne, il candidato che richiede di poter usufruire dell’aiuto economico della città per poter frequentare la scuola guida, deve investire la propria opera – per almeno 50 ore – all’interno di un progetto sociale, umanitario o al servizio della collettività: ci sono stati ragazzi che hanno accompagnato non-vedenti, altri che hanno distribuito pasti nei centri di accoglienza, altri ancora che si sono messi a disposizione delle persone anziane. Insomma, una specie di servizio civile, con una durata assai più breve, ma che punta tutto sulla quantità di adesioni: in relazione alla mole d’impegno profusa, una speciale commissione costituita in seno all’amministrazione comunale si occupa poi di valutare l’impegno del candidato e di decidere l’entità del contributo da devolvere, nella misura dal 50 all’80%. In Francia, frequentare una scuola guida e superare gli esami di teoria e pratica, costa in media 890 euro: una bella somma per uno studente. In cambio del proprio servizio alla collettività, la città ricambia il favore, consegnandogli assegni fino a 712 euro. Alla fine, la licenza gli sarà costata soltanto 178 euro. “La patente di guida – ha detto Dominique Bussereau – è una tappa fondamentale della vita, ed è divenuta ormai requisito indispensabile sia per ottenere un impiego che per lavorare in proprio”, rafforzando così l’impressione che è precisa intenzione del consiglio dei ministri estendere il piano a tutti i comuni francesi. In un comunicato emesso dall’Hotel de Matignon – il palazzo parigino dove ha sede il governo – l’associazione dei comuni (la nostra ANCI, ndr) ed il ministero dei trasporti stanno lavorando insieme “per raggiungere una convenzione ispirata all’esempio di Carcassonne”. Nei prossimi giorni, un facsimile di contratto sarà presentato al congresso dei comuni e dopo non resterà che attendere il via libera. “Si tratta di un’iniziativa eccezionalmente democratica – ha sottolineato Bussereau – perché spazza via le barriere sociali e tutte le disparità nel conseguimento della patente di guida”. Senza parlare poi dell’aiuto umanitario e della crescita sociale, per i giovani, chiamati a prestare sé stessi in cambio di un vantaggio: un’occasione unica, irripetibile, che anche in Italia sarebbe bene sperimentare. (ASAPS)

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Mercoledì, 29 Agosto 2007
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