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Rassegna stampa Alcol e guida del 30 agosto 2007 - A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

VIRGILIO NOTIZIE

SICUREZZA STRADALE/ BIANCHI: NON BASTA DL, PRESTO LEGGE (UNITA’)
Roma, 30 ago. (Apcom) - Il decreto che inasprisce le sanzioni contro chi guida ubriaco presenta delle "falle" e per questo motivo dal 10 settembre sarà presentata "al Senato una legge più organica che cambierà gli aspetti più deboli" del provvedimento. Lo assicura in un’intervista all’Unità il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi.
"E’ diminuito il numero degli incidenti, ma è aumentato quello dei morti - è il bilancio di Bianchi - per questo stiamo lavorando per dotare la Polizia di un numero maggiore di etilometri e autovelox. Il problema sono i soldi. Con l’ultimo acquisto di mille macchine per l’etilometro abbiamo esaurito i fondi della Finanziaria 2007. Adesso ne aspettiamo altri per quella del 2008".

Il ministro dei Trasporti spiega inoltre che chiederà alla società autostrade di "vietare" la vendita di bevande alcoliche "almeno nelle ore più critiche come quelle notturne". (*) Anche sulla patente a punti "dobbiamo trovare una nuova formula: l’automobilista ha trovato una serie di escamotage per recuperare punti. C’è un numero altissimo di ottantenni con la patente quasi azzerata - prosegue - c’è il ’dubbio’ che abbiano regalato punti a qualche parente prossimo".
Quanto alla Salerno-Reggio Calabria, infine, Bianchi prevede che i lavori sulla tratta Bagnara Calabra-Reggio Calabria dureranno "almeno 4 o 5 anni" e annuncia l’intenzione di "spostare il traffico dei Tir su acqua", in modo da lasciare la Sa-Rc "ai soli automobilisti".
(*) Nota: gli incidenti stradali sono spesso la combinazione di più fattori. La guida sotto effetto di alcolici moltiplica il pericolo degli altri fattori di rischio. Perché considerare più critiche le ore notturne? L’uso di alcol può rendere più rischioso guidare di notte, ma ancor peggio è guidare ebbri nel traffico intenso. Penso sia meno pericoloso un guidatore in stato di ebbrezza di notte piuttosto che lo stesso guidatore ebbro nel traffico diurno di un’autostrada.


IL TRENTINO

Stragi e alcol: da cambiare è la mentalità

E’ ormai evidente che le stragi del sabato sera rappresentano una calamità sempre più devastante. Sono ormai troppi i morti che piangiamo ogni fine settimana. L’aspetto più oscuro di tutta questa triste vicenda è l’indifferenza e l’ignoranza spesso registrabile nei diretti interessati: i giovani, in primis i neopatentati. Ho constatato, e lo può fare chiunque, il diffuso atteggiamento consistente nel vantare la propria idiozia: vantarsi di aver fatto sorpassi pericolosi, di aver gareggiato con altri veicoli più potenti dei propri, di aver raggiunto alte velocità su strade pubbliche, di aver viaggiato “in sicurezza” nonostante l’ampia assunzione di alcolici (...). A nulla servono le campagne di prevenzione, finché non cambierà la mentalità giovanile: i giovani devono responsabilizzarsi, comprendendo che la vita è il bene maggiore che essi hanno a disposizione e che essa deve essere tutelata ad ogni costo. Occorre che i (molti) giovani che sono coscienti di tutto questo assumano coraggio e non si nascondano: molti vorrebbero rimproverare ai propri amici le stupidaggini che questi compiono quotidianamente sulla strada, ma non lo fanno per timore e per paura di essere esclusi dal gruppo ed etichettati come “scemotti”. Cari coetanei: non abbiate timore! Reagite, anche a costo di rendervi “ridicoli” (agli occhi degli uomini sensati non lo sarete mai!). Le strade italiane sono ormai ridotte a cimitero: è nostro dovere ricordare le norme elementari di sicurezza e di rispetto per sè e per gli altri (soprattutto questi ultimi, spesso coinvolti, loro malgrado, in incidenti gravissimi) a chi non si dimostra in grado di farlo da solo. Spero che questo umile appello possa toccare quanti condividono le mie idee.

MAURO STENICO insegnante d’autoscuola FORNACE


 

BLOGOSFERE – SICUREZZA STRADALE

Alcol: quel Decreto mi fa paura

Prima del 3 agosto, il Codice della strada diceva: se la Polizia capisce che sei in stato d’ebbrezza ti multa, anche senza fare l’alcoltest: "Quando si abbia altrimenti motivo di ritenere che il conducente del veicolo si trovi in stato di alterazione psicofisica derivante dall’influenza dell’alcool, gli organi di Polizia stradale di cui all’articolo 12, commi 1 e 2, anche accompagnandolo presso il più vicino ufficio o comando, hanno la facoltà di effettuare l’accertamento con strumenti e procedure determinati dal regolamento".

Adesso, invece, il Decreto sulla sicurezza stradale impone la prova con l’etilometro. Già, ma se uno è così ubriaco da non riuscire a soffiare nell’alcoltest, come fa la Polizia a multarlo? E un giudice su che cosa si basa per sanzionare l’ubriacone che guidava? Certo, in base ad altri articoli del Codice della strada, la Polizia potrà impedire quel l’ubriaco continui a guidare, ma il reato per guida in stato d’ebbrezza non scatta. Risultato: qui c’è anche il serissimo rischio che schifosi e viscidi furbastri fingano di essere così strafatti di alcol da non riuscire a soffiare nell’etilometro.

Altro problema: ci sono tre fasce cui corrispondono altrettante multe.

Più sei ubriaco, più vieni multato. Il Governo s’è clamorosamente tirato la zappa sui piedi. Il perché ve lo spiego subito. Fai un test e risulti appartenere alla fascia uno. Ne fai un altro (come previsto dalla legge) e sei nella fascia due. Quale multa si dà? Ma soprattutto: il guidatore ubriaco può fare ricorso per discrepanza fra le due rilevazioni di alcol nel sangue. Disastro. Questo Decreto è pieno di falle.

(…)


NEWSLETTER DIARIO PER LA PREVENZIONE (www.diario-prevenzione.it)

INRS - Dossier Dipendenze e lavoro

29 agosto 2007 - Consumo anche occasionale o abituale di alcol , cannabis o di farmaci possono mettere in pericolo la salute e la sicurezza dei lavoratori ed essere all’origine di incidenti sul lavoro . La prevenzione e la presa in carico delle dipendenze è dunque necessaria nelle imprese. Un dossier ben fatto dell’Istituto francese INRS. Nel dossier vengono indicate le strategie messe in pratica nelle imprese che passa attraverso la sensibilizzazione al tema collettiva e la presa in carico delle persone che hanno il problema .

fonte INRS


EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da TARGATOCN)

Limone: sabato un convengo nazionale sull’alcolismo

Al teatro ‘La Confraternita’ di Limone Piemonte si svolge sabato a partire dalle 17 e 30 un convegno nazionale dal titolo ‘Alcolismo: a che punto siamo? La vita per un bicchiere’. Ad organizzare l’evento, oltre al Comune della località turistica della valle Vermenagna ed al Grand Hotel Principe, è l’Associazione Nazionale Contro L’Alcolismo che si batte per aiutare chi vive il disagio dell’alcoldipendenza in modo diretto o indiretto. Oltre al recupero di chi sconta sulla propria persona o in modo indiretto questa grave gli effetti dell’alcolismo, l’ANCA organizza seminari, occasioni di formazione, tavole rotonde e conferenze. Nell’occasione, a Limone parteciperanno esperti e personaggi noti come Bruno Liconti, Luciano Onder e Gino Paoli a cui verrà assegnato il ‘Premio Gian Bonzi’ per essersi particolarmente distinto nella lotta contro l’alcolismo.

Subdola e dalla crescita lenta e silenziosa questa dipendenza viene a volte accertata quando ormai è troppo tardi. Per chi la vive è importante poter leggere l’esperienza vissuta e raccontata con sincerità dai diretti interessati, la testimonianza dei familiari che hanno sofferto e lottato con loro, le osservazioni dei medici che studiano tutte le possibili soluzioni del problema e, infine, la certezza che questo male può essere sconfitto, come è successo a chi si racconta. Scopriamo, invece, che nel nostro paese si contano un milione e mezzo di alcolisti e ben 40 mila italiani ogni anno restano vittime di questa malattia. Ancor più deve far riflettere, e preoccuparci, il dato relativo all’aumento dell’incidenza del fenomeno tra i giovani e le donne.


 CORRIERE DELLA SERA – FORUM ITALIANS

Non si demonizzi chi beve un bicchiere

Caro Beppe,

premetto che guido da oltre vent’anni, senza incidenti e senza neppure problemi con il codice della strada. Il polverone estivo sull’alcol e la guida mette la coscienza in pace di qualche benpensante, ma come al solito si rischia di prendere un mitra e fare una strage per sparare alle mosche. Per la legge italiana sei «ebbro» dopo mezzo bicchiere di vino: sui giornali la parola ebbro viene tradotta volgarmente con «ubriaco». Un ubriaco fradicio, come quello che ha investito la povera sedicenne di cui si parla ora, e uno che ha bevuto il bicchiere in più di un brindisi, dalla legge sono considerati praticamente allo stesso modo. Non esiste una vera gradualità di sanzioni secondo il tasso alcolimetrico e ciò credo che dia un grosso senso di ingiustizia anche a chi deve far rispettare queste leggi. Est modus in rebus. Si sanzioni in modo diverso chi ha bevuto due bicchieri di vino e chi si porta «l’ebbrezza» di due bottiglie di grappa.

Luigi Calabrese , luigiclb@gmail.com

Caro Luigi,

da quel che ho letto, ho sentito e ho visto sul campo - anzi, sulla strada di notte, insieme alla polizia - mi sembra di poter dire: si possono bere due bicchieri di vino o una birra bionda da 66 cl e restare sotto i limiti di 0,5 g/l. Ammetto però che c’è molta confusione in materia (e non solo per il diverso metabolismo dei conducenti). In GB, sulle etichette indicano il numero «unità alcoliche»; così diventa più facile calcolare quanto si è bevuto. Credo dovremmo introdurre anche noi un sistema del genere, perché - ripeto - c’è confusione e incertezza.

La tua lettera - perdonami - lo dimostra. Non è vero che «non esiste una gradualità di sanzioni secondo il tasso alcolimetrico». Nel Decreto legge n. 117 del 3 agosto 2007 sono previste tre fasce progressive di violazione, con diverse sanzioni: tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l ma inferiore a 0,8% g/l; tasso tra 0,8 g/l a 1,5 g/l; tasso superiore a 1,5 g/l (se vuoi saperne di più, guarda l’ottimo sito https://www.asaps.it/).

Il problema è un altro, come dice il presidente dell’Asaps Giordano Biserni: «Poniamo il caso che persone in evidente stato di ebbrezza vengano sorprese alla guida di veicoli: alcune soffieranno nell’etilometro o accetteranno di sottoporsi al narcotest, altre invece si rifiuteranno. Le prime rischieranno sanzioni penali, mentre le seconde resteranno immuni da questa eventualità, configurandosi a loro carico semplici illeciti amministrativi, seppur pesanti». Come dire: i furbi troveranno la via d’uscita, come al solito.


IL GAZZETTINO (Venezia)

Sotto choc il gondoliere che guidava ubriaco. Ma è recidivo 

Mirco Zotti, coinvolto nel tragico incidente nel Trevigiano costato la vita a una donna, nel 1998 era stato condannato per essersi messo al volante dopo aver bevuto 

Venezia

Mirco Zotti, il sostituto gondoliere di 38 anni alla guida del fuoristrada che lunedì sera ha travolto e ucciso Cristina Pattaro, 46enne di Villorba che viaggiava in sella alla sua bicicletta, nel Trevigiano, è recidivo: aveva, infatti, già subìto una condanna per guida in stato di ebbrezza a 5 giorni e a 270 mila lire di multa nel ’98.

Ma questo non significa che le sanzioni a suo carico aumenteranno né che verrà arrestato. Perché in prigione ci finisci solo se c’è la flagranza cioè soltanto se la signora travolta, che è morta alcune ore dopo, fosse invece deceduta sul colpo, e se, comunque il giudice avesse giudicato plausibili le ipotesi di pericolo di fuga, reiterazione del reato e inquinamento delle prove.

E la recidiva? Le nuove norme prevedono la sospensione della patente in caso di recidiva, ma solo se questa si verifica nel biennio successivo al primo reato contestato. Quindi anche il fatto di essere stato sorpreso due volte alla guida in quelle condizioni non conta nulla ai fini della legge.

Il sostituto procuratore di Treviso che era di turno al momento dello schianto mortale, Antonio Miggiani, ha disposto che venga ricostruito nei dettagli cosa è avvenuto, con una perizia, perché, secondo i primi accertamenti, il gondoliere ora accusato di guida in stato di ebbrezza e omicidio colposo avrebbe anche cercato di allontanarsi dal luogo del disastro, e sarebbe stato fermato da altri automobilisti. In questo caso, e qualora risultasse che la sua auto era in buono stato, gli verrebbe contestata anche l’omissione di soccorso. Mirco Zotti, gondoliere di piazza San Marco, anni fa venne coinvolto, a seguito di una denuncia presentata da alcuni turisti che passavano per il Tronchetto, anche in un’inchiesta sugli intromettitori. Il Comune si costituì parte civile, ma tutto finì in una bolla di sapone perché il giudice stabilì che non c’era alcuna violazione della legge.

«Ho visto due biciclette che procedevano in fila indiana - avrebbe dichiarato il pope al suo avvocato - e, ad un certo punto, una delle due si è spostata. Quindi ho sentito un gran botto e mi sono fermato a duecento metri dal luogo dell’incidente».

Zotti è sconvolto. Il difensore, il legale veneziano Giovanni Battista Muscari Tomaioli, ha affermato che è molto scioccato e che si è rivolto a lui in lacrime raccontandogli la sua versione dei fatti. Il problema è che quel tasso alcolemico nel sangue, 2,5 grammi per litro, superiore di ben cinque volte al limite di 0,5, non si può cancellare. E il rimorso deve essere pesante come un macigno.

Per quanto riguarda la difesa della sua difficile posizione, il legale, che ieri mattina ha depositato la nomina, afferma di avere ancora alcune riserve, almeno da quanto letto sui giornali relativamente alla dinamica della tragedia. «Aspettiamo gli accertamenti peritali - spiega - per poterci esprimere. Ma il dubbio è proprio l’andatura del velocipede. Se si fosse trattato di un tamponamento, anche la seconda bici sarebbe stata colpita».

Di una cosa, comunque, l’avvocato è sicuro. «Certamente - sostiene - l’accusa di omissione di soccorso verrà smontata. Il mio assistito - continua - ha riferito di essersi fermato alla fine della discesa, nessuno gli è corso incontro per farlo fermare».


IL GAZZETTINO (Belluno)

Ubriaco fradicio alle 10.45 ...
(r.g.) Ubriaco fradicio alle 10.45 del mattino. Un record tutt’altro che invidiabile che è costato ieri, a un uomo di 38 anni di Cortina, un grave incidente. Per lui, ricoverato al reparto di rianimazione dell’ospedale San Martino di Belluno, pesanti traumi alla colonna vertebrale e alle mandibole.
L’episodio è avvenuto nei pressi del semaforo del ponte della Vittoria, verso Borgo Piave, per cause ancora in corso di accertamento da parte delle forze dell’ordine. Di certo ha coinvolto anche un’automobile il cui guidatore non ha però subito alcuna ferita.
Ad avere la peggio è stato il cortinese, S.V. di 38 anni, che ieri sera era ancora in cattive condizioni ma in una situazione comunque stazionaria. Nel pomeriggio è stato visitato dal chirurgo, dal neurochirurgo e dall’otorino per tutta la serie di problematiche riscontrate. E quindi: traumi cervicale e toracico, fratture a varie vertebre della colonna e una frattura mandibolare bilaterale.
Un fatto, questo, che porta nuovamente agli "onori" della cronaca la problematica che in queste settimane sta tenendo banco: la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti. Quello di ieri, in particolare, evidenzia che l’abuso di alcol può registrarsi anche in mattinata e non solo nelle tipiche ore serali.
Una questione che aggrava ulteriormente la già sentita piaga che negli ultimi weekend ha mobilitato ulteriormente le forze dell’ordine che hanno dato vita a numerosi controlli e verifiche, con l’uso dell’alcol test, in varie parti della provincia. Soprattutto in quelle in cui si tenevano feste di gran richiamo e nelle quali era possibile incorrere in un bicchiere di troppo.


IL TEMPO

SAN BASILIO
Ubriaco provoca incidente e aggredisce un poliziotto: arrestato
Giovedì 30 agosto 2007 - In stato di ebbrezza ha prima provocato un incidente stradale in via Tiburtina all’altezza del civico 1109, a San Basilio, e poi si è scagliato contro gli agenti del commissariato Prenestino intervenuti per i rilievi, ma è stato bloccato e arrestato. Le manette, poco dopo l’una di notte, sono scattate ai polsi di un uomo di 28 anni che dovrà rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Nonostante l’inasprimento delle pene contro gli ubriachi al volante, non cessa l’allarme alcol sulle strade. Anche le vie cittadine vengono interessate dal fenomeno, ormai una vera e propria emergenza.


CORRIERE DI COMO

Fugge ai carabinieri e sfascia due auto 

GIOVANE IN OSPEDALE

Forse la paura di non essere a posto con il tasso alcolico nel sangue. Fatto sta che la sua reazione, alla vista dell’auto dei carabinieri del nucleo radiomobile di Como, è stata davvero esagerata. Invece di fermarsi, ha tirato dritto e poi accelerato. Tentando di far perdere le tracce. Ma in via Monte Grappa, all’altezza della strettoia del ponte, la sua Mini Cooper ha sbandato ed è finita contro due vetture in sosta (una Punto e una Fiat 500, danneggiandole in modo serio) prima di finire la sua corsa contro un palo. Il giovane a bordo, un 19enne residente in città, non è rimasto ferito. Solo contusioni e un forte stato di shock.

Per i militari - ma è ancora un sospetto tutto da confermare - forse anche per colpa dell’alcol bevuto. E così appena il protagonista della fuga notturna sulle strade della città è arrivato al pronto soccorso del Sant’Anna è stato sottoposto all’esame del sangue per accertare la presenza di alcol nel suo sangue: se positivo, rischia grosso. Innanzitutto il ritiro della patente e poi il sequestro del mezzo.

Senza contare i danni da pagare a chi si è vista l’auto colpita in modo serio alle fiancate laterali: ma in questo caso saranno le assicurazioni a intervenire. Resta il movimentato episodio che è avvenuto lunedì mattina poco dopo le 4 in una zona abbastanza isolata.

Qui il ragazzo, fresco di patente, si è imbattuto nella pattuglia dei carabinieri che erano in zona per controllare strade e territorio. Quando gli hanno imposto l’alt, lui ha accelerato bruscamente. Il resto lo ha fatto la sua inesperienza nella guida: non essendo un provetto pilota, dopo pochi metri - con la pressione della gazzella dei carabinieri alle spalle - ha sbandato e ha fatto un disastro. Per fortuna era notte fonda e in strada non c’era nessuno. Altrimenti avrebbe rischiato di ferire anche qualche ignaro passante. In via Monte Grappa, subito dopo questo piccolo far-west cittadino, anche i pompieri per ripulire la sede stradale dell’olio e della benzina persi dalla Mini.

Lo schianto è stato sentito nitidamente da alcuni residenti che subito si sono affacciati alle finestre di casa per osservare la scena. Per le prossime ore i carabinieri attendono l’esito degli esami del sangue del ragazzo.

Marco Romualdi


ESTENSE.COM

Alcol e droga al volante, ’recidivo’ esce di strada

Codigoro. Un ventottenne di Rosolina, in provincia di Rovigo, è stato denunciato dai Carabinieri della stazione di Codigoro, per guida in stato di ebbrezza e sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Martedì notte il giovane si trovava alla guida della propria autovettura e senza alcuna causa apparente aveva prima sbandato, quindi era uscito di strada e, a causa delle lesioni riportate, trasportato all’arcispedale sant’Anna di Ferrara. Qui gli accertamenti sanitari richiesti dai militari di Codigoro, hanno riscontrato la positività a cannabinoidi, cocaina, e oltre 1,50 g/l di etanolo nel sangue. A rendere ancora più grave la situazione del conducente vi è la recidività nella condotta, essendo incorso nello stesso reato da meno di due anni.


IL TIRRENO

LUNGO L’AURELIA
Troppo alcol, patente ritirata a un camionista

CAPALBIO. Guidava sull’Aurelia un autoarticolato carico con 450 quintali di pomodori, ma aveva bevuto un bicchiere di troppo. Così, quando la Polstrada lo ha fermato, ieri poco prima delle 15, a La Torba di Capalbio, A.V. di 51 anni, residente a Caserta, dopo l’alcoltest si è visto ritirare la patente e denunciare alla autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza. Il test ha segnato 0,73 grammi/litro di alcol contro gli 0,50 ammessi.
(…)


IL GAZZETTINO (Venezia)

Sei sbronzi al volante

Altre sei patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza (tre in città e tre lungo il litorale jesolano) e se si considera che gli automobilisti sono stati controllati di martedì sera, il dato risulta davvero preoccupante. La Polstrada di Mestre non abbassa la guardia e davanti al locale "Alla cascina", vicino all’Auchan, ha sanzionato fra gli altri un trentottenne mestrino con un tasso alcolemico quadruplo rispetto al consentito (vale a dire 2,00 gr/l), seguito a ruota da un ventitreenne sempre mestrino che ha fermato l’etilometro sull’1,95. Di poco inferiore, infine, la percentuale riscontrata nel sangue di un vicentino di trent’anni (1,90) bloccato a Jesolo. Per tutti la nottata si è conclusa con il divieto di mettersi al volante per sei mesi, oltre alla relativa sanzione amministrativa, e con una telefonata a casa o al carroattrezzi per assicurarsi il rientro a domicilio.


IL GAZZETTINO

Ubriaco, non si ferma all’alt dei vigili. Preso

CORDENONS -(sdz) Non si ferma all’alt per paura di essere scoperto ubriaco. È successo martedì sera in via Romans, a Cordenons. Sono circa le 23 quando la pattuglia della Polizia municipale, in servizio notturno, sta svolgendo attività di controllo del territorio attraverso un posto di blocco. Peccato che tra le auto a cui gli agenti intimano l’alt ci sia anche quella di un guidatore un po’ alticcio che, impauritosi di fronte al segnale di stop, fugge sperando di seminare gli agenti. Tentativo inutile per lui, un uomo alla guida di un’auto di media cilindrata, che è stato subito riacciuffato. Al controllo del tasso alcolico, rilevato con il nuovo dispositivo in dotazione al comando, il guidatore è risulta avere un livello di gran lunga superiore al limite consentito. Per lui è scattato il ritiro della patente, oltre a una sanzione che può andare dai 1.500 ai seimila euro. «Grazie al nuovo etilometro acquistato dal Comune commenta il comandante Luca Busetto siamo in grado di compiere azioni più capillari e celeri».


BRESCIA OGGI

DARFO. Ieri pomeriggio
Aggredisce un negoziante Finisce in cella

La Polizia municipale di Darfo Boario Terme ha arrestato ieri pomeriggio M.G., 39 anni, che intorno alle 15, in evidente stato di ebbrezza, ha aggredito per motivi banali un commerciante di 69 anni all’interno del suo esercizio commerciale di Boario Terme. Il pronto intervento della Polizia municipale, allertata da un cittadino, ha evitato conseguenze gravi per il commerciante. L’aggressore, su disposizione del pubblico ministero, è stato trasferito al carcere di Canton Mombello a Brescia e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. G.C.


VITA NO PROFITI ONLINE

GB: un teen agers su cinque guida ubriaco

Lo dice una ricerca del CIS 

 

30/08/2007 Lo rivela una ricerca della Co-operative Insurance (CIS), condotta su un campione di 3188 ragazzi tra i 17 e i 18 anni. uno su cinque ha guidato sotto l’effetto dell’alcool, uno su 14 sotto l’effetto di droghe, uno su tre ha viaggiato come passeggero su un’auto con il guidatore ubriaco.


LA TRIBUNA DI TREVISO

uccisa da un ubriaco: indaga la procura

LA NUOVA FERRARA

era alla guida sotto l’effetto di alcol e droga

IL PICCOLO DI TRIESTE

guidava ubriaco, goriziano di 27 anni privato della patente 


© asaps.it
Venerdì, 31 Agosto 2007
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