La Valle d’Aosta è, notoriamente
una delle regioni più sicure d’Italia. I dati relativi ai fenomeni criminali
connessi ai veicoli, dimostrano che anche su questo fronte, all’ombra del Monte
Bianco, si può stare relativamente tranquilli. Il dato nazionale vede
questa serie di reati (predatori e plurioffensivi), che vanno dal furto
alla rapina fino all’appropriazione indebita, in sensibile diminuzione ma,
mentre nel resto d’Italia vi sono regioni come la
Campania nelle quali questo tipo di attività criminale provoca
un fortissimo allarme sociale, in Valle d’Aosta si tratta di una fattispecie
estremamente ridotta.
Secondo i dati raccolti dalla Terza Divisione del Servizio Polizia
Stradale di Roma e rielaborati dall’Asaps nell’ambito di un’inchiesta
pubblicata sulla rivista Il Centauro, i furti nel 2006
in VDA sono stati 60, 16
in meno del 2005, quando le denunce presentate
erano state 76 (-21,1%). Interessante, a questo proposito, effettuare un
raffronto con la Campania,
regione italiana maggiormente tartassata dai topi d’auto: qui, viene rubata più
o meno un’auto ogni 188 abitanti, mentre in Valle d’Aosta ne sparisce “solo”
una ogni 1.755 residenti.
“Dobbiamo poi considerare – dice Giordano Biserni, presidente
dell’Asaps – che le Forze di Polizia hanno restituito ai legittimi proprietari,
che ne avevano denunciato il furto, 35 veicoli, contribuendo in questo
modo a ridimensionare gli effetti più pesanti di un settore delinquenziale che,
da solo, costituisce una delle attività principali della criminalità
organizzata. Le cosiddette rapine in villa, infatti, sono spesso finalizzate
all’ottenimento di veicoli di prestigio, da riciclare poi attraverso canali
illeciti”.
In Valle d’Aosta, nel 2006, non è stato registrato alcun
caso di furto d’auto connesso ad intrusione in abitazione privata, piazzandosi
a pari merito nella vetta di un’ipotetica classifica della sicurezza insieme al
Trentino Alto Adige. La regione più a rischio, su questo fronte, è la
Lombardia (377 eventi), seguita da Campania (274) e Lazio
(196). Non sono state registrate nemmeno rapine (che sono state invece 3.477
in Campania).
“Secondo le nostre valutazioni – continua Biserni –
la Valle
d’Aosta deve questa sua condizione di isola particolarmente felice a due motivi
particolari: il primo, è senz’altro dovuto ad un controllo del territorio e ad
una vigilanza stradale eccezionali, rispetto a molti altri territori dello
Stato. Ciò, in virtù della sua conformazione geografica, della sua rete viaria
facilmente presidiabile, delle difficoltà – da parte dei criminali – di poter
lasciare la regione e trasferire il veicolo rubato altrove. In secondo luogo –
aggiunge il presidente dell’Asaps – al fatto che i valichi di frontiera non
sono affrontati a cuor leggero dai trafficanti d’auto. Servono documenti e
targhe puliti, interventi di contraffazione sui telai. Tutte cose che,
evidentemente, in Valle non ci sono. Ed è una fortuna.”
Sono state invece registrate 3 appropriazioni
indebite.
Analizzando gli ultimi 7 anni, la punta di
maggior allarme è stata registrata nel 2003, quando i furti toccarono quota 83,
mentre l’anno migliore è stato il 2001, caratterizzato da 56 eventi.
Leggi l’inchiesta
de il Centauro sui furti di veicoli in Italia
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