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Furti veicoli 25/08/2007

Furti d’auto: in Valle d’Aosta resta un evento raro

Quasi inesistenti gli altri reati connessi alla sparizione dei veicoli: rapine (nemmeno una) ed appropriazioni indebite (solo 3)

 

La Valle d’Aosta è, notoriamente una delle regioni più sicure d’Italia. I dati relativi ai fenomeni criminali connessi ai veicoli, dimostrano che anche su questo fronte, all’ombra del Monte Bianco, si può stare relativamente tranquilli. Il dato nazionale vede questa serie di reati (predatori e plurioffensivi), che vanno dal furto alla rapina fino all’appropriazione indebita, in sensibile diminuzione ma, mentre nel resto d’Italia vi sono regioni come la Campania nelle quali questo tipo di attività criminale provoca un fortissimo allarme sociale, in Valle d’Aosta si tratta di una fattispecie estremamente ridotta.
Secondo i dati raccolti dalla Terza Divisione del Servizio Polizia Stradale di Roma e rielaborati dall’Asaps nell’ambito di un’inchiesta pubblicata sulla rivista Il Centauro, i furti nel 2006 in VDA sono stati 60, 16 in meno del 2005, quando le denunce presentate erano state 76 (-21,1%). Interessante, a questo proposito, effettuare un raffronto con la Campania, regione italiana maggiormente tartassata dai topi d’auto: qui, viene rubata più o meno un’auto ogni 188 abitanti, mentre in Valle d’Aosta ne sparisce “solo” una ogni 1.755 residenti.
“Dobbiamo poi considerare – dice Giordano Biserni, presidente dell’Asaps – che le Forze di Polizia hanno restituito ai legittimi proprietari, che ne avevano denunciato il furto, 35 veicoli, contribuendo in questo modo a ridimensionare gli effetti più pesanti di un settore delinquenziale che, da solo, costituisce una delle attività principali della criminalità organizzata. Le cosiddette rapine in villa, infatti, sono spesso finalizzate all’ottenimento di veicoli di prestigio, da riciclare poi attraverso canali illeciti”.
In Valle d’Aosta, nel 2006, non è stato registrato alcun caso di furto d’auto connesso ad intrusione in abitazione privata, piazzandosi a pari merito nella vetta di un’ipotetica classifica della sicurezza insieme al Trentino Alto Adige. La regione più a rischio, su questo fronte, è la Lombardia (377 eventi), seguita da Campania (274) e Lazio (196). Non sono state registrate nemmeno rapine (che sono state invece 3.477 in Campania).
“Secondo le nostre valutazioni – continua Biserni – la Valle d’Aosta deve questa sua condizione di isola particolarmente felice a due motivi particolari: il primo, è senz’altro dovuto ad un controllo del territorio e ad una vigilanza stradale eccezionali, rispetto a molti altri territori dello Stato. Ciò, in virtù della sua conformazione geografica, della sua rete viaria facilmente presidiabile, delle difficoltà – da parte dei criminali – di poter lasciare la regione e trasferire il veicolo rubato altrove. In secondo luogo – aggiunge il presidente dell’Asaps – al fatto che i valichi di frontiera non sono affrontati a cuor leggero dai trafficanti d’auto. Servono documenti e targhe puliti, interventi di contraffazione sui telai. Tutte cose che, evidentemente, in Valle non ci sono. Ed è una fortuna.”
Sono state invece registrate 3 appropriazioni indebite.
Analizzando gli ultimi 7 anni, la punta di maggior allarme è stata registrata nel 2003, quando i furti toccarono quota 83, mentre l’anno migliore è stato il 2001, caratterizzato da 56 eventi.

Leggi l’inchiesta de il Centauro sui furti di veicoli in Italia


© asaps.it
Sabato, 25 Agosto 2007
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