Non si demonizzi chi beve un bicchiere
Caro Beppe,
premetto che guido da oltre vent’anni,
senza incidenti e senza neppure problemi con il codice della strada. Il
polverone estivo sull’alcol e la guida mette la coscienza in pace di qualche
benpensante, ma come al solito si rischia di prendere un mitra e fare una
strage per sparare alle mosche. Per la legge italiana sei «ebbro» dopo mezzo
bicchiere di vino: sui giornali la parola ebbro viene tradotta volgarmente con
«ubriaco». Un ubriaco fradicio, come quello che ha investito la povera
sedicenne di cui si parla ora, e uno che ha bevuto il bicchiere in più di un
brindisi, dalla legge sono considerati praticamente allo stesso modo. Non
esiste una vera gradualità di sanzioni secondo il tasso alcolimetrico e ciò
credo che dia un grosso senso di ingiustizia anche a chi deve far rispettare
queste leggi. Est modus in rebus. Si sanzioni in modo diverso chi ha bevuto due
bicchieri di vino e chi si porta «l’ebbrezza» di due bottiglie di grappa.
Luigi Calabrese, luigiclb@gmail.com
Caro Luigi,
da quel che ho letto, ho sentito e ho
visto sul campo - anzi, sulla strada di notte, insieme alla polizia - mi sembra
di poter dire: si possono bere due bicchieri di vino o una birra bionda da 66
cl e restare sotto i limiti di 0,5 g/l. Ammetto però che c’è molta confusione
in materia (e non solo per il diverso metabolismo dei conducenti). In GB, sulle
etichette indicano il numero «unità alcoliche»; così diventa più facile
calcolare quanto si è bevuto. Credo dovremmo introdurre anche noi un sistema
del genere, perché - ripeto - c’è confusione e incertezza.
La tua lettera - perdonami - lo
dimostra. Non è vero che «non esiste una gradualità di sanzioni secondo il
tasso alcolimetrico». Nel Decreto legge n. 117 del 3 agosto 2007 sono previste
tre fasce progressive di violazione, con diverse sanzioni: tasso alcolemico
superiore a 0,5 g/l ma inferiore a 0,8% g/l; tasso tra 0,8 g/l a 1,5 g/l; tasso
superiore a 1,5 g/l (se vuoi saperne di più, guarda l’ottimo sito
https://www.asaps.it/).
Il problema è un altro, come dice il presidente
dell’Asaps Giordano Biserni: «Poniamo il caso che persone in evidente stato di
ebbrezza vengano sorprese alla guida di veicoli: alcune soffieranno
nell’etilometro o accetteranno di sottoporsi al narcotest, altre invece si
rifiuteranno. Le prime rischieranno sanzioni penali, mentre le seconde
resteranno immuni da questa eventualità, configurandosi a loro carico semplici
illeciti amministrativi, seppur pesanti». Come dire: i furbi troveranno la via
d’uscita, come al solito.
Da Corriere.it/Italians
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